996 resultados para Insull, Samuel, 1859-1938


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O objetivo é analisar o papel das instituições administrativas no planejamento urbano e regional do Estado de São Paulo. Nosso objeto de estudo são as leis e decretos estaduais e federais e as ações do Estado que definiram os padrões de organização territorial das cidades. Entendemos que a partir deles as ações administrativas atribuíram às cidades um modelo de planejamento setorizado e polarizado. Entre as décadas de 1930 e 1960, esse modelo formou a base para a aplicação de uma divisão funcional urbana fundada nas características produtivas e responsável pela provisão de recursos. A partir da década de 1960, a organização territorial paulista foi padronizada pelo conceito de polo urbano e o planejamento urbano e regional ficou submetido às condicionantes econômicas.

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[ES] Se observa que la asimetría en talla no es determinante en las interacciones agresivas que tienen lugar entre machos de Poecilia reticulata, aunque éstos se muestra más agresivos cuando los contendientes son de talla similar. Por otro lado, el contexto ambiental condiciona la agresividad desplegada, de modo que la posibilidad de contacto directo entre contendientes incrementa la agresividad. Al contrario, cuando el riesgo de predación es muy elevado la agresividad disminuye. La presencia de una hembra en el contexto de interacción no influye en el nivel de agresividad de los machos.

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Oggetto di questa tesi è l’analisi delle modalità di rappresentazione del trauma nel romanzo del Novecento e, in particolare, nelle opere di Samuel Beckett, Georges Perec e Agota Kristof. Fondamento dello studio sarà una disamina dei procedimenti linguistici e narrativi di rappresentazione del trauma nelle prose degli autori citati, al fine tracciare le linee di un’estetica in grado di descrivere le caratteristiche peculiari delle narrazioni in cui la dimensione antinarrativa della memoria traumatica assume il ruolo di principio estetico guida. L’analisi si soffermerà sulla cruciale relazione esistente, in tutti e tre gli autori, tra rappresentazione del trauma e sviluppo di strategie narrativi definibili come “denegative”. L’analisi dei testi letterari è condotta sulla base del corpus critico dei Trauma Studies, dell’ermeneutica della narrazione di stampo ricœuriano e della teoria del linguaggio psicoanalitica e affiancata, ove possibile, da uno studio filologico-genetico dei materiali d’autore. Alla luce di tali premesse, intendo rivalutare il carattere rappresentativo e testimoniale della letteratura del secolo scorso, in contrasto con la consuetudine a vedere nel romanzo novecentesco il trionfo dell’antimimesi e il declino del racconto. Dal momento che le narrazioni traumatiche si costruiscono intorno e attraverso i vuoti di linguaggio, la tesi è che siano proprio questi vuoti linguistici e narrativi (amnesie, acronie, afasie, lapsus, omissioni e mancanze ancora più sofisticate come nel caso di Perec) a rappresentare, in modo mimetico, la realtà apparentemente inaccessibile del trauma. Si tenterà di dimostrare come questi nuovi canoni di rappresentazione non denuncino l’impossibilità del racconto, bensì una sfida al silenzio, celata in più sottili e complesse convenzioni narrative, le quali mantengono un rapporto di filiazione indiretto − per una via che potremmo definire denegativa − con quelle del romanzo tradizionale.

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Reading absurdist plays as hopeful is rare because they are filled with portrayals of horror and despair. However, the tragedy of these plays can allow the audience to experience an atypical kind of hope, often during the final moments of the play. Though the conclusions of the plays are usually ambiguous, this ambiguity and lack of resolutiondoes not preclude hope. The characters persist through their suffering and react in ways that can allow a hopeful affect on the audience. The three absurdist playwrights, Samuel Beckett, Edward Albee, and Sam Shepard, express differing views of the tragic nature of the human condition. However, persistent through all of their work is the ability to view tragedy as having a hopeful affect on the audience. Though the plays do not necessitate a reading of hopefulness, their plays do not preclude this. These absurdist plays do not force the audience into despair, but instead leave open the option of experiencing an expectation and determination for life.

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