Negativi di memoria. La rappresentazione del trauma nel romanzo del Novecento. Samuel Beckett, Georges Perec, Agota Kristof


Autoria(s): Branchini, Rachele
Contribuinte(s)

Gnocchi, Maria Chiara

Data(s)

15/05/2015

Resumo

Oggetto di questa tesi è l’analisi delle modalità di rappresentazione del trauma nel romanzo del Novecento e, in particolare, nelle opere di Samuel Beckett, Georges Perec e Agota Kristof. Fondamento dello studio sarà una disamina dei procedimenti linguistici e narrativi di rappresentazione del trauma nelle prose degli autori citati, al fine tracciare le linee di un’estetica in grado di descrivere le caratteristiche peculiari delle narrazioni in cui la dimensione antinarrativa della memoria traumatica assume il ruolo di principio estetico guida. L’analisi si soffermerà sulla cruciale relazione esistente, in tutti e tre gli autori, tra rappresentazione del trauma e sviluppo di strategie narrativi definibili come “denegative”. L’analisi dei testi letterari è condotta sulla base del corpus critico dei Trauma Studies, dell’ermeneutica della narrazione di stampo ricœuriano e della teoria del linguaggio psicoanalitica e affiancata, ove possibile, da uno studio filologico-genetico dei materiali d’autore. Alla luce di tali premesse, intendo rivalutare il carattere rappresentativo e testimoniale della letteratura del secolo scorso, in contrasto con la consuetudine a vedere nel romanzo novecentesco il trionfo dell’antimimesi e il declino del racconto. Dal momento che le narrazioni traumatiche si costruiscono intorno e attraverso i vuoti di linguaggio, la tesi è che siano proprio questi vuoti linguistici e narrativi (amnesie, acronie, afasie, lapsus, omissioni e mancanze ancora più sofisticate come nel caso di Perec) a rappresentare, in modo mimetico, la realtà apparentemente inaccessibile del trauma. Si tenterà di dimostrare come questi nuovi canoni di rappresentazione non denuncino l’impossibilità del racconto, bensì una sfida al silenzio, celata in più sottili e complesse convenzioni narrative, le quali mantengono un rapporto di filiazione indiretto − per una via che potremmo definire denegativa − con quelle del romanzo tradizionale.

The aim of this research is the analysis of the forms of representation of trauma in 20th century novel, in particular in the work of Samuel Beckett, Georges Perec and Agota Kristof. The core of the analysis is the examination of the linguistic and narrative processes of representation of trauma in the proses of the aforementioned authors, in order to define aesthetical categories able to describe the particular features of narratives whose leading aesthetic principle is the anti-narrative dimension of the traumatic memory. The analysis will dwell on the crucial relationship – vital in all three authors – between representation of trauma and development of narrative strategies that can be defined as ‘denegative’. The theoretical bases for the analysis of the literary texts are the anti-narrative theories of the traumatic memory, along with Ricœur’s hermeneutics of narrative and the Psychoanalytical theory of language. Where possible, this is paralleled by a philological and genetic study of authorial manuscripts. In contrast with the prevailing view that, in 20th century novel, sees the triumph of anti-mimesis and the decline of the story, I seek to reassess the representative and testimonial character of 20th century literature. Since traumatic narratives are built by and hinge on gaps of language, my contention is that these gaps of language (amnesia, achrony, aphasia, Freudian slips, omissions and more articulated losses, as in Perec’s case) do in fact represent, mimetically, the apparently inaccessible reality of trauma. These new canons of representation do not state the impossibility of narrative; on the contrary they represent a challenge to silence, an attempt hidden in sharper and more complicated narrative conventions that keep a relationship of indirect origin with the conventions of the traditional novel – in a way that one could call ‘denegative’.

Formato

application/pdf

Identificador

http://amsdottorato.unibo.it/6894/1/branchini_rachele_tesi.pdf

urn:nbn:it:unibo-14087

Branchini, Rachele (2015) Negativi di memoria. La rappresentazione del trauma nel romanzo del Novecento. Samuel Beckett, Georges Perec, Agota Kristof, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Letterature moderne, comparate e postcoloniali <http://amsdottorato.unibo.it/view/dottorati/DOT509/>, 26 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/6894.

Idioma(s)

it

Publicador

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Relação

http://amsdottorato.unibo.it/6894/

Direitos

info:eu-repo/semantics/openAccess

Palavras-Chave #L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate
Tipo

Tesi di dottorato

NonPeerReviewed