559 resultados para Sacrifice.


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El VI Congreso del Partido Comunista de Cuba introdujo una nueva agenda económica que el Gobierno llama la actualización del modelo socialista. Muchos piensan que en esencia se trata de una serie de reformas y reducen su importancia a su dimensión económica. Esta monografía busca explicar la actualización aplicando el análisis de sistemas-mundo de Immanuel Wallerstein, aportando una interpretación no convencional del fenómeno. Se puntualizará en las variables de poder y en los actores políticos que han determinado la nueva política económica: el Partido Comunista de Cuba (PCC) y las Fuerzas Armadas Revolucionarias (FAR). Ambos conforman lo que Wallerstein denomina un movimiento antisitémico. El argumento principal es que el movimiento ha puesto en marcha las reformas buscando fortalecer el Estado y así garantizar su supervivencia al consolidar su posición como el competidor único del poder estatal. Como se verá, estas metas han llevado al movimiento a sacrificar parte de su naturaleza antisistémica.

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En este trabajo se profundiza en una posible relación entre el mundo de la ciencia-ficción y los derechos humanos. No solo existe una literatura y una filmografía de obras de ciencia-ficción barata, de mala calidad y/o con fines exclusivamente comerciales sino también hay una literatura y filmografía de carácter crítico y transgresor. Se insiste en la importancia de las tramas sociales y utilizamos el concepto de derechos humanos y los denominados principios de imposibilidad como otra manera de construir nuestro presente a través del imaginario sobre el futuro. Según se construya este, el presente será más o menos sacrificado. La condición humana siempre aparece de manera positiva o negativa en las obras de este género, bien desde el reconocimiento de la pluralidad o la diferencia o bien desde la imposición autoritaria de un único modo de ser humano.

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La tesi tratta la storia veterotestamentaria di Iefte (Jdg 10,6-12,7). Il lavoro è diviso in due parti: la prima concerne la formazione del testo biblico e propone una nuova analisi critico-testuale del passo attraverso il confronto tra TM, LXX, Vg e altre fonti. Questo raffronto esamina i rapporti tra il TM e il modello ebraico dei LXX e le differenze tra le diverse recensioni dei LXX; inoltre, lo studio del lessico e dei temi in esso presenti porta alla formulazione di una nuova ipotesi sul tempo della composizione e sulla contestualizzazione storica e letteraria dell'episodio all'interno del corpus biblico. La seconda parte si concentra sulla storia delle interpretazioni del passo nel mondo latino e greco dal I secolo d.C. all'inizio del V secolo, e ha portato alla costituzione di un dossier di brani, esaminati nel loro contesto, che commentano o citano l'episodio. L'attenzione al contesto ha permesso di risolvere alcuni problemi che finora hanno impedito la ricostruzione del percorso esegetico del brano (attribuzione di alcuni frammenti catenari, datazione del De virginitate di Ambrogio, ecc.) Questo nuovo approccio di ricerca combina un'analisi completa dell'episodio biblico con uno studio approfondito della sua esegesi. Rivela così, da un lato, le scelte effettuate durante la composizione di un testo scritturistico problematico, e, dall'altro, i diversi meccanismi utilizzati dagli esegeti per spiegare il significato di una storia in cui la bontà di Dio, che ha tollerato il sacrificio umano, è messa in discussione.

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La distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme nel 70 e.v. rappresenta un momento cruciale nell’evoluzione storica e teologica della religione giudaica. Prima della catastrofe, l’intero sistema cultuale si fondava sulle ritualità sacrificali, che si concentravano esclusivamente nel santuario gerosolimitano. Con la caduta di quest’ultimo e il venir meno delle sue prassi, il giudaismo dovette ripensare totalmente la propria religiosità, la quale andò gradualmente a imperniarsi sulla preghiera e su atti di devozione non cruenti, in una prospettiva più aperta, mobile e orizzontale. Pertanto, questa ricerca si pone lo scopo di analizzare, in una prospettiva fortemente votata all’antropologia, alla storia e alla sociologia della religione, il senso profondo di tale trasformazione. A questo fine, è stato studiato il culto sacrificale e liturgico giudaico precedente e successivo al 70 e.v., indagando in particolare alcuni aspetti specifici, quali la spazialità sacra, la gestualità rituale e l’uso della musica. In questo modo, è stato possibile delineare alcune logiche fondamentali che costituiscono la struttura dell’intero sistema religioso. Confrontando quelle del periodo del Secondo Tempio con quelle posteriori a esso, è dunque emersa una certa linearità, ma anche una forte discontinuità nella percezione del sacro e dei suoi rituali, fornendo così una nuova interpretazione del significato di una trasformazione di così vasta portata.