644 resultados para Diplomates -- Italie
Pedofilia e pedopornografia online: una ricerca socio-criminologica nella realtà italiana e francese
Resumo:
Una delle realtà criminali che ha maggiormente fruito delle innovazioni introdotte dalla “società dell’Informazione” è, senza dubbio, quella dell’abuso sessuale sui minori. Tra le differenti forme di abuso sessuale sui minori, si è scelto di affrontare il fenomeno della pedopornografia online in ragione del preoccupante diffondersi di questa forma di criminalità che, grazie all’implementazione delle tecnologie dell’informazione, ha assunto caratteri nuovi, per alcuni versi difformi dai “tradizionali” profili della pedofilia, che sollevano interrogativi e nuove sfide sia sul versante della repressione di queste condotte illecite, sia sul piano della prevenzione. Nell'ambito di questo contributo, saranno esaminate in particolare le politiche penali elaborate in due diverse realtà nazionali, l'Italia e la Francia, a partire da differenti punti di vista e ponendo particolare attenzione agli strumenti, normativi ed operativi, introdotti per reprimere lo sfruttamento sessuale dei minori legato alla dimensione virtuale.
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La tesi di ricerca si propone di esaminare due tipologie della canzone sociale nel XIX secolo, ed in particolare attorno al 1848. Lo studio del canto nei contesti presi in esame (l’Italia e la Francia) viene analizzato attraverso due piste di ricerca parallele tra loro. Da una parte si è utilizzato il concetto di sociabilité per conoscere i luoghi di produzione e di diffusione del canto (l’importanza della strada, dell’osteria, delle goguette parigine, degli chansonniers des rues e dei cantastorie) e le circostanze di utilizzazione della canzone (la canzone in quanto forma d’espressione orale ma anche come scrittura murale, foglio volante e volantino). Dall’altra l’analisi si è focalizzata sui contenuti dei testi musicali per mette in luce le differenti tematiche, le immagini linguistiche e le figure retoriche cantate dall’artigiano-operaio per far emergere le differenze dell’idea di nazione tra i due contesti presi in esame. L’attenzione posta alla comparazione condurrà all’evidenziazione di punti di contatto tra le due nazioni. Il canto, infatti, costituisce un terreno privilegiato per comprendere l’immagine dell’“altro”: quale immagine possedevano i lavoratori francesi dell’Italia risorgimentale? E gli artigiani italiani come percepivano la nazione francese? Il canto viene analizzato non solamente come un “testo” ma anche come una “pratica sociale”. Queste operazioni permetteranno di sondare più in profondità la funzione sociale svolta dalla canzone all’interno della cultura popolare e la sua importanza in quanto forma d’espressione e vettore di politicizzazione. La duplice utilizzazione del canto, in quanto “testo” e “pratica”, consente di inserire la ricerca all’interno di un filone storiografico che dalla storia sociale si muove a quella culturale. La canzone sociale rappresenta un fertile terreno di ricerca, non solamente all’interno di un singolo territorio nazionale, ma possiede un prezioso valore euristico in funzione comparativa.
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Le but de ce mémoire est d'identifier les caractéristiques typiques du discours touristique à travers une analyse argumentative de trois guides touristiques d'éditeurs et de langue français sur l'Italie du Sud, respectivement le guide «Routard», «Petit futé» et «Le guide bleu». Dans le premier chapitre, j'ai tracé l'histoire du développement et de la diffusion de ce genre textuel à travers les siècles. Ensuite, à travers une analyse non seulement linguistique mais qui prend en compte aussi les éléments et les stéréotypes culturels, j'ai mis en exergue les différences de style des trois guides et la manière dont ils présentent une destination peu connue au public français telle que l'Italie du Sud. En particulier, il a été possible, à travers les textes des guides, de retrouver une représentation pas toujours stéréotypée des Italiens et des Français aussi. Le dernier chapitre est consacré à une étude purement linguistique des textes touristiques, dont j'ai pris en considération des éléments récurrents comme la formule, le lexique évaluatif, la technique du balancement axiologique et la poéticité du langage. En conclusion, avec les outils fournis par l'analyse argumentative et culturelle, il a été possible de répertorier les éléments du style et du langage que l'on pourrait considérer comme typiques du discours de promotion touristique et, en même temps, d'identifier les différences entre les trois guides qui montrent comment un même genre peut se décliner de multiples façons différentes.
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L’attività di ricerca è focalizzata sull’analisi delle normative in materia di contratto di lavoro a termine in Italia, Francia e Spagna. Si tratta di Stati che, al pari del nostro, fanno un grandissimo uso di tale fattispecie, divenuta nei fatti il principale canale di ingresso nel mondo del lavoro, con percentuali complessive di rapporti a tempo determinato anche superiori a quelle italiane. Il confronto con due Paesi a noi vicini da un punto di vista giuridico, culturale e sociale è servito allo scopo di valutare la razionalità e l’opportunità delle profonde modifiche apportate alla disciplina generale da parte del decreto-legge n. 34/2014 (c.d. Decreto Poletti) ed ancora prima dalla riforma del sistema risarcitorio ad opera della legge n. 183/2010. Per ciascun ordinamento sono prese in considerazione le regole finalizzate alla tutela dei diritti dei lavoratori a termine, nonché gli orientamenti giurisprudenziali che hanno contribuito, specie in materia di non discriminazione, ad implementare il livello di protezione della posizione dei lavoratori stessi. Specifica attenzione viene dedicata, inoltre, alla disciplina del pubblico impiego, settore in cui si riscontra spesso un uso distorto delle assunzioni a tempo determinato, come testimoniano le vicende degli agents contractuels francesi e dei lavoratori c.d. indefinidos no fijos de plantilla. La conclusione della tesi è affidata allo studio del contenzioso originato dai tre Stati avanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, al fine di isolare eventuali momenti di sintesi delle differenze delle rispettive regolamentazioni. L’elemento aggregante che affiora dai dicta del supremo organo di giustizia comunitario è il principio di stabilità dell’impiego, la cui portata generale e trasversale può essere utile al fine di orientare l’attività produttiva e interpretativa delle norme nazionali nella direzione di un’implementazione delle tutele spettanti ai prestatori di lavoro a termine.
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Depuis mon arrivée en Italie j’ai été frappée par les grandes différences qui existent entre les expressions figées et idiomatiques dans les deux langues que sont le français et l’Italien. Etant d’expression francophone, et inscrite à la faculté de langue et de traduction, il m’a été donné de constater que j’avais de grandes difficultés à traduire les expressions figées d’une langue à une autre. Et plus encore il était très difficile de leur trouver des définitions et expressions équivalentes. Fort de ce constat, je me suis intéressée à la possibilité d’analyse des expressions figées du français à l’Italien à travers l’ouvrage de Gaston Gross paru aux éditions OPHRYS, 1996, sous le titre : Les expressions figées en français. Noms composés et autres locutions. Cet ouvrage constitue une avancée importante dans les études et les recherches sur la médiation linguistique et rejoint donc notre domaine de compétence. A travers cette analyse il s’agira de se poser la question fondamentale : Qu’est-ce qu’une expression figée ? Quelles sont ses représentations et ses évolutions dans cet ouvrage et comment s’effectuent son passage et ses transformations d’une langue à une autre ? Pour être plus précis, dans notre cas, comment pouvons-nous établir le passage des expressions figés du français à l’Italien dans cet ouvrage de Gaston Gross ? En répondant à ces questions, nous partons sur la base de l’hypothèse que les expressions figées constituent une richesse dans une langue et sont difficilement traductibles dans une autre langue sans en perdre la richesse et la teneur, lors de ce processus. Notre travail consistera donc à vérifier cette hypothèse.
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Residents of the European College of Veterinary Public Health (ECVPH) carried out a survey to explore the expectations and needs of potential employers of ECVPH diplomates and to assess the extent to which the ECVPH post-graduate training program meets those requirements. An online questionnaire was sent to 707 individuals working for universities, government organizations, and private companies active in the field of public health in 16 countries. Details on the structure and activities of the participants' organizations, their current knowledge of the ECVPH, and potential interest in employing veterinary public health (VPH) experts or hosting internships were collected. Participants were requested to rate 22 relevant competencies according to their importance for VPH professionals exiting the ECVPH training. A total of 138 completed questionnaires were included in the analysis. While generic skills such as "problem solving" and "broad horizon and inter-/multidisciplinary thinking" were consistently given high grades by all participants, the importance ascribed to more specialized skills was less homogeneous. The current ECVPH training more closely complies with the profile sought in academia, which may partly explain the lower employment rate of residents and diplomates within government and industry sectors. The study revealed a lack of awareness of the ECVPH among public health institutions and demonstrated the need for greater promotion of this veterinary specialization within Europe, both in terms of its training capacity and the professional skill-set of its diplomates. This study provides input for a critical revision of the ECVPH curriculum and the design of post-graduate training programs in VPH.
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door E. Italie
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Signatur des Originals: S 36/G02108
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Signatur des Originals: S 36/G03567