546 resultados para Wein, Proteine, Identifizierung


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Questa tesi è basata sul tirocinio svolto presso il Laboratorio Analisi Vegezio SRL, nel laboratorio di chimica degli alimenti. L’obbiettivo della tesi è stato quello di confrontare i valori nutrizionali di biscotti di produzione industriale con biscotti artigianali, per valutare il differente contenuto nei principali nutrienti come lipidi, proteine, carboidrati e fibre. Le analisi principali eseguite nei biscotti artigianali sono state: - Determinazione delle proteine; - Determinazione dei lipidi; - Determinazione carboidrati; - Determinazione delle fibre; - Determinazione sodio cloruro; - Determinazione ceneri; - Determinazione umidità. La tesi è suddivisa in 5 capitoli dei quali, i primi tre copropno gli aspetti generali ed introduttivi degli alimenti e dell'importanza di analizzarli in merito al conentuto di valore nutrizionale. Il quarto capitolo è la parte sperimentale, ovvero tratta dei metodi per la determinazione dei valori nutrizionali, indicando come queste devono essere eseguite secondo gli standard vigenti. Infine, nel capitolo 5 ci sono i risultati e la discussione della tesi. Tali risultati indicano che i biscotti artigianali presentavano un maggiore contenuto di grassi saturi e di zuccheri a fronte di un simile contenutop in carboidrati totali e lipidi totali. Al contrario, il contenuto di sodio è stato riscontrato significativamente superiore nei biscotti industriali rispetto a quelli artigianali. La differenza dei valori nutrizionali riscontrata tra biscotti artigianali e biscotti industriali non è elevata rispetto a ciascun singolo paramentro analizzato, ma permette di evidenziare nel complesso piccole differenze che consentono considerazioni più generali sull'impatto nutrizionale e sociale che i prodotti alimentari industriali rivestono nella popolazione.

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Il presente lavoro di tesi si inserisce in un progetto basato sulla ricerca di monomeri e polimeri derivati da fonte bio, in un’ottica di transizione verso una chimica green legata alla realizzazione di prodotti ottenuti da risorse rinnovabili e con processi a basso impatto ambientale. I polimeri bio, in particolare, sono prodotti parzialmente o interamente ottenibili da risorse rinnovabili, quali oli vegetali, zuccheri, grassi, resine, proteine, amminoacidi, frazioni lignocellulosiche, etc, e non da petrolio. Tra questi, gli oli vegetali sono interessanti come reagenti di partenza perché permettono di minimizzare l’uso di derivati petrolchimici e sono disponibili in quantità maggiore rispetto al petrolio. Una possibilità di sintesi di polimeri da oli consiste nel trasformare gli acidi grassi, ottenendo composti bifunzionali che possono agire da precursori nella polimerizzazione: in questo modo si possono ottenere molti polimeri lineari, tra cui poliuretani, polieteri, poliesteri, poliammidi, etc. Questo è stato l’approccio seguito per la sintesi dei poliesteri alla base del progetto di tesi. In particolare, il lavoro si è articolato nella sintesi di monomeri e polimeri utilizzando derivati di acidi carbossilici omega insaturi. Inizialmente, trattandosi di prove esplorative sulla fattibilità delle reazioni, è stato utilizzato un precursore commerciale: visti i buoni risultati ottenuti, lo studio è poi proseguito con la sintesi di poliesteri a partire da prodotti di origine naturale. Tutte le polimerizzazioni sono state effettuate in massa. Per ogni reagente, monomero e polimero sono state effettuate analisi NMR (1H-NMR, 13C-NMR, HSQC, HMBC); su alcuni reagenti e monomeri è stata invece effettuata analisi GC-MS. Infine, su tutti i polimeri ottenuti sono state effettuate analisi ATR, GPC, DSC e TGA.

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L’espressione di geni eterologhi in Escherichia coli rappresenta uno dei metodi più veloci, semplici ed economici per la produzione di ampie quantità di proteine target. Tuttavia, meccanismi di folding e le modifiche post traduzionali inducono a volte un non corretto ripiegamento delle proteine nella conformazione nativa, con successiva aggregazione in quelli che vengono definiti corpi di inclusione. Nel nostro caso, l’attenzione è stata focalizzata su una Green Fluorescent Protein (GFP) di 228 aa estratta da Anemonia sulcata, contenente un fluoroforo composto da tre amminoacidi Gln63, Tyr64, Gly65 all'interno di una struttura a barile. Il corretto folding della proteina era correlato strettamente alla funzionalità del fluoroforo. Il nostro obiettivo è stato quello, quindi, di ottimizzare il processo di biosintesi della GFP espressa in E. coli, ovviando alla formazione di corpi di inclusione contenenti la proteina (non funzionale), definendo e standardizzando inoltre, le condizioni che consentivano di produrre la più alta percentuale di GFP correttamente ripiegata (in condizioni non denaturanti) e quindi funzionale.

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Tutkin 21 turkulaisen S2-oppijan lounaismurteisia piirteitä puhutussa ja kirjoitetussa kielessä. Vertaan heitä 20:een suomea äidinkielenä puhuvaan informanttiin. Erityisenä kiinnostuksen kohteena tutkimuksessani ovat toisen kielen oppijoiden alueellisen variaation piirteet. Olen kerännyt aineiston kahdesta Turun alakoulusta kolmelta eri luokalta. Tutkimusmenetelmänä hyödynnän ensisijaisesti laadullista tutkimusta, mutta taustalla on myös määrällistä tutkimusta. Tutkimuksessani tarkastelen, millaisia Turun murteen ominaispiirteitä (Rapola 1969; Grönholm 1988) informantit käyttävät puheessaan ja kirjoituksessaan ja millaisia eroja tai yhtäläisyyksiä aineistojen välillä on. Lisäksi tarkastelen S2-informanttien kaksikielisyyttä Li Wein (2000: 6‒7) kaksikielisyyden määritelmien avulla. Aineistoni koostuu suullisesta ja kirjallisesta aineistosta. Aineistonkeruutehtäviin sisältyi kerrontatehtävä imperfektissä neljästä kuvasta sekä vapaamuotoinen kerronta menneestä tapahtumasta. Tutkimukseni yleisimmät imperfektiesiintymät ovat molemmilla informanttiryhmillä verbeissä katsoa, leikkiä, nukkua, istua, imuroida ja ruokkia kuvallisten aineistonkeruutehtävien vaikutuksesta. Eri informanttiryhmät käyttävät toisiinsa nähden lounaismurteiden si-imperfektiä puhutussa kielessä lähes saman verran. Suurin ero informanttiryhmien välillä onkin nimenomaan kirjallisen aineiston imperfektiesiintymissä, sillä S2-oppijat käyttävät kirjoituksessaan huomattavasti enemmän lounaismurteiden si-imperfektiä kuin S1-oppijat: S2-oppijoiden kirjallisessa aineistossa on yhteensä 33 lounaismurteiden si-imperfektiesiintymää, kun taas S1-oppijoiden aineistossa niitä on kaiken kaikkiaan vain 6. Eri ryhmien kirjallisessa aineistossa on kuitenkin selvä yhteneväisyys: lounaismurteiden si-imperfektiä käytetään eniten leikkiä-verbistä, mikä mielestäni viittaa S2-oppijoiden kohdalla Wein (2000: 6‒7) määrittelemään luontaiseen ja varhaiseen kaksikielisyyteen. Alueellisen variaation analyysini perusteella olen jakanut molemmat informanttiryhmät seuraavasti eri ryhmiin: suomenkieliset informantit yleiskielisiin (35 %) ja yleiskielen lisäksi lounaismurteiden piirteitä käyttäviin (65 %) sekä vastaavasti S2-informantit yleiskielisiin (24 %) ja yleiskielen lisäksi lounaismurteiden piirteitä käyttäviin (76 %). Vertikaalista kaksikielisyyttä (Wei 2000: 7) edustaa vain kaksi S2-oppijaa, sillä he käyttävät murrepiirteitä ainoastaan puheessaan. Tutkimukseni antaa viitteitä siitä, että turkulaisten kuudesluokkalaisten suomenkielisten ja S2-oppijoiden lounaismurteiden si-imperfekti kuuluu elävään puhekielisyyteen.

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Nel sistema nervoso centrale i neuroni comunicano l'uno con l'altro attraverso le connessioni sinaptiche e sono soggetti a centinaia di stimoli, ma hanno la capacità di distinguerli l'uno dall'altro. L'abilità delle sinapsi di interpretare questi cambiamenti morfologici e biochimici è detta \textit{plasticità sinaptica} e l'obiettivo di questa tesi è proprio studiare un modello per le dinamiche di questo affascinante processo, da un punto di vista prima deterministico e poi stocastico. Infatti le reazioni che inducono la plasticità sinaptica sono ben approssimate da equazioni differenziali non lineari, ma nel caso di poche molecole bisogna tener conto delle fluttuazioni e quindi sono necessari dei metodi di analisi stocastici. Nel primo capitolo, dopo aver introdotto gli aspetti fondamentali del sistema biochimico coinvolto e dopo aver accennato ai diversi studi che hanno approcciato l'argomento, viene illustrato il modello basato sull'aggregazione delle proteine (PADP) volto a spiegare la plasticità sinaptica. Con il secondo capitolo si introducono i concetti matematici che stanno alla base dei processi stocastici, strumenti utili per studiare e descrivere la dinamica dei sistemi biochimici. Il terzo capitolo introduce una giustificazione matematica riguardo la modellizzazione in campo medio e vede una prima trattazione del modello, con relativa applicazione, sui moscerini. Successivamente si applica il modello di cui sopra ai mammiferi e se ne studia nel dettaglio la dinamica del sistema e la dipendenza dai parametri di soglia che portano alle varie transizioni di fase che coinvolgono le proteine. Infine si è voluto osservare questo sistema da un punto di vista stocastico inserendo il rumore di Wiener per poi confrontare i risultati con quelli ottenuti dall'approccio deterministico.

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"Con la implementación estandarizada de la ecografía uretral se pretende tener un efecto directo en el diagnóstico oportuno, no invasivo y sin complicaciones inherentes a la instrumentación del tracto urinario bajo en los pacientes que padecen de estenosis uretral; que finalmente redundará en disminución de costos a corto y largo plazo gracias a la eliminación de estudios innecesarios y procedimientos terapéuticos infructuosos, beneficiando al paciente y al sistema de salud vigente en nuestro medio. Los sujetos con estenosis uretrales complejas podrían ser diagnosticados de manera rápida, sencilla y minimamente invasiva sin importar la localización de la anomalía y su complejidad". (Extracto de la introducción)