999 resultados para Milan (Italy). Guardia nazionale. Corpo di musica.


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Il Sogno cinese di Xi Jinping si configura come un progetto di estrema complessità in quanto abbraccia diversi ambiti sociali e politici sia a livello nazionale sia a livello globale. Questo elaborato tenterà di fornire una presentazione completa di questo progetto, indicando anche gli effetti che produrrà sulle diverse economie così come i cambiamenti che avverranno nel corrente assetto mondiale. Dopo aver descritto il contesto storico in cui è nato, si chiariranno le motivazioni storiche che hanno portato alla nascita del Sogno cinese e si presenterà la via indicata da Xi Jinping per realizzare questo sogno. Il corpo dell'elaborato si concentrerà sulla descrizione delle diverse dimensioni di cui si compone il Sogno cinese e sulla presentazione dei vari progetti attuati da Xi Jinping per realizzarlo. Il Sogno cinese si configura come un progetto che coinvolge direttamente tutti i cittadini cinesi, i quali, dopo il difficile periodo del secolo delle umiliazioni, sono stati mossi da un forte sentimento nazionalisti per riportare la Cina al centro del mondo e, quindi, realizzare il Sogno cinese.

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Il complesso che ospita la Pinacoteca Nazionale di Bologna e l’Accademia delle Belle Arti si colloca nel quartiere universitario bolognese, tra via delle Belle Arti e via Irnerio. Nato dall’aggregazione di corpi settecenteschi che si alternano a spazi chiostrali, l’edificio oggi ospita anche la Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna e il “Settore Archeologia” della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. La Pinacoteca nasce dall’esigenza di raccogliere una cospicua produzione di dipinti del patrimonio artistico bolognese, per garantirne la sopravvivenza; si scelse di collocarla in un edificio conventuale dei padri gesuiti dopo le soppressioni degli ordini religiosi. L’impianto originario di edificio a corte a pianta quadrata non fu mai alterato, ma adattato a percorso espositivo nel corso dei secoli, ed è oggi frutto di numerose sopraelevazioni e ampliamenti volumetrici. È possibile individuare tre unità strutturali: la parte storica con ex convento, ex chiesa di Sant’Ignazio ed il rinascimentale Palazzo Ancarano; sul retro, i due corpi più recenti, l’ala Collamarini e l’ala ovest. Le tre unità appartengono a epoche diverse e ognuna rispecchia le soluzioni tecnologiche del proprio tempo: muratura di mattoni e solai a volte del 1700, struttura “mista” di inizio ‘900 e telaio in cemento armato degli anni ’60. Finalità della tesi è quella di effettuare una valutazione della vulnerabilità sismica globale della porzione storica mediante modelli semplificati, accompagnata da una valutazione dei cinematismi locali ritenuti attivabili a causa del sisma. La prima modalità, a livello globale, fornisce una stima della risposta sismica sottoforma di indicatore di vulnerabilità. L’analisi cinematica, a livello locale, pone le basi per indirizzare il progetto di miglioramento strutturale con interventi locali poco invasivi nell’ottica del minimo impatto sul manufatto storico.

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Presso il depuratore di Corporeno, Comune di Cento (FE), si sono verificati dei superamenti dei limiti di legge per l’Azoto totale, Nitrico e Ammoniacale nei campioni di reflui in uscita. La società di gestione del depuratore ha iniziato a regolare il tenore di ossigeno in vasca di ossinitrificazione mediante il monitoraggio del potenziale Redox. Dall’analisi dei dati di monitoraggio e dai risultati delle analisi chimiche sui reflui in ingresso e uscita dall’impianto, si è evidenziato che tale operazione ha consentito di migliorare le prestazioni dell’impianto, tuttavia la modalità di gestione delle soffianti in vasca di ossinitrificaizione non consente un pieno controllo delle concentrazioni in uscita. Lo studio di alcune pubblicazioni (in particolare Charpentier et al. 1998 e Hao e Huang, 1996) ha consentito di individuare una metodologia di controllo dei processi in vasca che si basa sia sul potenziale di ossidoriduzione che sul pH, oltre alla concentrazione di ossigeno. L’analisi di alcuni dati di monitoraggio in continuo ha evidenziato una crisi del processo di denitrificazione. Si sono individuate tre differenti strategie di mitigazione della problematica: uno studio e sperimentazione sia in laboratorio che in vera grandezza per definire un sistema di monitoraggio real time dell’accensione delle soffianti basato sulla curva di Hao e Huang (1996), una modifica all’impianto che preveda il corretto ricircolo dalla miscela areata alle vasche di predenitrificazione, che allo stato attuale non stanno funzionando a regime ed infine una valutazione rispetto alla necessità di integrazione con fonte di carbonio esterna, in quanto i valori di BOD in ingresso potrebbero essere limitanti per la denitrificazione.

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We describe the measurement of the depth of maximum, X(max), of the longitudinal development of air showers induced by cosmic rays. Almost 4000 events above 10(18) eV observed by the fluorescence detector of the Pierre Auger Observatory in coincidence with at least one surface detector station are selected for the analysis. The average shower maximum was found to evolve with energy at a rate of (106 +/- 35-21) g/cm(2)/decade below 10(18.24) +/- (0.05) eV, and d24 +/- 3 g/cm(2)/ecade above this energy. The measured shower-to-shower fluctuations decrease from about 55 to 26 g/cm(2). The interpretation of these results in terms of the cosmic ray mass composition is briefly discussed.

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Data collected at the Pierre Auger Observatory are used to establish an upper limit on the diffuse flux of tau neutrinos in the cosmic radiation. Earth-skimming nu(tau) may interact in the Earth's crust and produce a tau lepton by means of charged-current interactions. The tau lepton may emerge from the Earth and decay in the atmosphere to produce a nearly horizontal shower with a typical signature, a persistent electromagnetic component even at very large atmospheric depths. The search procedure to select events induced by tau decays against the background of normal showers induced by cosmic rays is described. The method used to compute the exposure for a detector continuously growing with time is detailed. Systematic uncertainties in the exposure from the detector, the analysis, and the involved physics are discussed. No tau neutrino candidates have been found. For neutrinos in the energy range 2x10(17) eV < E(nu)< 2x10(19) eV, assuming a diffuse spectrum of the form E(nu)(-2), data collected between 1 January 2004 and 30 April 2008 yield a 90% confidence-level upper limit of E(nu)(2)dN(nu tau)/dE(nu)< 9x10(-8) GeV cm(-2) s(-1) sr(-1).

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Drawing on data contained in the 2005 EU-SILC, this paper investigates the disparities in educational opportunities in Italy and Spain. Its main objective is to analyse the predicted probabilities of successfully completing upper-secondary and tertiary education for individuals with different parental backgrounds, and the changes in these probabilities across birth cohorts extending from 1940 to 1980. The results suggest that the disparities in tertiary education opportunities in Italy tend to increase over time. By contrast, the gap in educational opportunity in Spain shows a marked decrease across the cohorts. Moreover, by using an intuitive decomposition strategy, the paper shows that a large part of the educational gap between individuals of different backgrounds is “composed” of the difference in the endowment of family characteristics. Specifically, it seems that more highly educated parents are more able to endow their children with a better composition of family characteristics, which accounts for a significant proportion of the disparities in educational opportunity.

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The problem of waste management is causing growing concern due to increasing generation rates, the emissions into soil, water and air, the social conflicts derived from the election of disposal sites and the loss of resources and energy among others. In this work, an innovative methodology is used to enable a better understanding of the waste generation and management system in Italy. Two new waste indicators are built to complement the conventional indicators used by official statistics. Then a multi-scale analysis of the Density of Waste Disposed (DWD) is carried out to highlight the territorial diversity of waste performances and test its contribution to detect plausible risky areas. Starting from Italian regions, the scale down goes on to the provincial level and, only for the region of Campania, the municipal one. First, the analysis shows that the DWD is able to complement the information provided by the conventional waste indicators. Second, the analysis shows the limitations of using a unique institutional solution to waste management problems. In this sense the multi-scale analysis provides with a more realistic picture of Italian waste system than using a single scale.

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En aquest article es resumeixen els resultats publicats en un informe de l' ISS (Istituto Superiore di Sanità) del desembre de 2006, sobre un model matemàtic desenvolupat per un grup de treball que inclou a investigadors de les Universitats de Trento, Pisa i Roma, i els Instituts Nacionals de Salut (Istituto Superiore di Sanità, ISS), per avaluar i mesurar l'impacte de la transmissió i el control de la pandèmia de grip

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Aims and background. In 2002, a survey including 1759 patients treated from 1980 to 1998 established a "benchmark" Italian data source for prostate cancer radiotherapy. This report updates the previous one. Methods. Data on clinical management and outcomes of 3001 patients treated in 15 centers from 1999 through 2003 were analyzed and compared with those of the previous survey. Results. Significant differences in clinical management (-10% had abdominal ma-gnetic resonance imaging; +26% received ≥70 Gy, +48% conformal radiotherapy, -20% pelvic radiotherapy) and in G3-4 toxicity rates (-3.8%) were recorded. Actuarial 5-year overall, disease-specific, clinical relapse-free, and biochemical relapse-free survival rates were 88%, 96%, 96% and 88%, respectively. At multivariate analysis, D'Amico risk categories significantly impacted on all the outcomes; higher radiotherapy doses were significantly related with better overall survival rates, and a similar trend was evident for disease-specific and biochemical relapse-free survival; cumulative probability of 5-year late G1-4 toxicity was 24.8% and was significantly related to higher radiotherapy doses (P <0.001). Conclusions. The changing patterns of practice described seem related to an improvement in efficacy and safety of radiotherapy for prostate cancer. However, the impact of the new radiotherapy techniques should be prospectively evaluated.