836 resultados para Sociedad Economica de Amigos del Pais (Valencia)-1801
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El proyecto “Implementación del Centro nacional de datos”, Augusto Espín, Ministerio de Telecomunicaciones y de la Sociedad de la Información del Ecuador. Computación en la nube y políticas públicas en Brasil, Rafael Henrique Rodrigues Moreira, Ministerio de Ciencia, Tecnología e Innovación de Brasil. “La adopción de la nube tiene mayor velocidad en América Latina que en el resto del mundo”, entrevista a Lalo Steinmann, Microsoft. Impacto de las redes de educación e investigación en el desarrollo de la computación en la nube Eduardo Vera, Universidad de Chile. “La nube ayuda a cerrar brechas al acceder a recursos tecnológicos que antes eran impagables”, entrevista a Luis Urzúa, Movistar Chile. “Nuestras experiencias son replicables en los países de la región”, entrevista a Jean-Bernard Gramunt, Agenda Digital de Francia. “Si el uso en América Latina llega a ser tan intenso como se prevé, sería una buena oportunidad para generar y exportar tecnología”, entrevista a Flavio Junqueira, Yahoo! Labs. Breves.
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
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Este Panorama Económico y Social de la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños es una contribución de la Comisión Económica para América Latina y el Caribe (CEPAL) a la Cuarta Cumbre de Jefes de Estado y de Gobierno de la Comunidad de Estados de América Latina y el Caribe (CELAC), (Quito, enero de 2016).
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This edition of the Economic and Social Panorama of the Community of Latin American and Caribbean States is a contribution by the Economic Commission for Latin America and the Caribbean (ECLAC) to the fourth Summit of Heads of State and Government of the Community of Latin American and Caribbean States (CELAC), to be held in Quito in January 2016. This document continues the work carried out since the first summit of CELAC held in Santiago and is a testimony to our ongoing commitment to work in collaboration with the countries of the region.
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En este documento se analiza la problemática del desarrollo basado en industrias de commodities. Al respecto se postula que los enfoques tradicionales no son suficientes para entender las especificidades de estos procesos y sugiere que un marco conceptual adecuado debería tomar en cuenta la evolución simultánea de tres esferas distintas de la sociedad: la organización industrial del sector productivo; la estructura y comportamiento del aparato regulatorio y la organización social de las comunidades en las que se lleva a cabo la explotación de los recursos.
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Pós-graduação em Geografia - FCT
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L’elaborato svolge in 4 capitoli un percorso di analisi multidisciplinare volto a fondare teoricamente e a sviluppare operativamente la costituzione di una associazione di co-sviluppo italotunisina. Nel primo capitolo viene approfondita, sotto il profilo della teoria economica, la relazione fra emigrazione e sviluppo, prendendo in esame le recenti teorie sull’argomento e indirizzando l’interesse verso il ruolo dei network di migranti come elemento di continuità socio-economica e di interazione fra il paese di origine e il paese ospitante. Nel secondo capitolo il network viene approfondito sotto gli aspetti connessi alla sua natura di intermediario sociale, politico ed economico, soprattutto in presenza di migrazione di ritorno. Il terzo capitolo si concentra sulle associazioni degli immigrati e non solo Hometown Associations quali strumenti elaborati all’interno dei network di migranti per mettere in pratica le loro capacità di agente economico e di attore sociale nel processo di co-sviluppo dei paesi di provenienza e di destinazione. Infine, nel quarto capitolo viene descritto l’iter istituzionale previsto per la costituzione di una specifica associazione (El-Hiwar Atiir, Associazione Tunisina per l’Integrazione e l’Investimento di Ritorno) e le caratteristiche della medesima. Il lavoro di tesi, coordinato e sviluppato, pur approfondendo tematiche e modelli economici si muove anche su altri piani (sociale e istituzionale), mostrando la molteplicità delle sfaccettature del problema. Inoltre riesce a radicare in campo teorico uno strumento operativo molto interessante per la gestione economica e politica del fenomeno migratorio, mostrando come la cooperazione allo sviluppo, oltre che tema di modellazione economica e di dichiarazioni di principio nei documenti ufficiali, possa divenire processo operativo attraverso strumenti giuridici consolidati.
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Il progetto propone uno studio per verificare la fattibilita' di un piano territoriale (ideato per il bacino del Po ma di fatto estendibile a tutti i bacini fluviali) per la creazione di una filiera di colture bioenergetiche (biomasse) che, trasportate per mezzo della navigazione fluviale (uno dei mezzi di trasporto a minore emissione di CO2), alimentino una o piu' centrali a nuova tecnologia che associno alla produzione di calore (teleriscaldamento e raffreddamento) e di energia la separazione dei fumi. La CO2 catturata dalla crescita delle biomasse e recuperata dalla combustione, puo' quindi essere segregata nel sottosuolo di aree costiere subsidenti contrastando il fenomeno dellâabbassamento del suolo. Ricavando benefici in tutti i passaggi di attuazione del piano territoriale (lancio dell'agricoltura bioenergetica, rilancio della navigazione a corrente libera, avvio di una economia legata alla logistica del trasporto e dello stoccaggio delle biomasse, generazione di energia pulita, lotta alla subsidenza) il progetto, di fatto, consente di catturare ingenti quantitativi di CO2 dall'atmosfera e di segregarli nel sottosuolo, riducendo l'effetto serra. Nel corso del Dottorato e' stata sviluppata una metodologia di valutazione della sostenibilita' economica ed ambientale del progetto ad un bacino fluviale, che consta di una modulistica di raccolta dei dati di base e di una procedura informatizzata di analisi.
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Obiettivo del lavoro è quello di legare tra di loro due aspetti che storicamente sono sempre stati scollegati. Il primo è il lungo dibattito sul tema “oltre il PIL”, che prosegue ininterrottamente da circa mezzo secolo. Il secondo riguarda l’utilizzo dei sistemi di misurazione e valutazione della performance nel settore pubblico italiano. Si illustra l’evoluzione del dibattito sul PIL facendo un excursus storico del pensiero critico che si è sviluppato nel corso di circa cinquanta anni analizzando le ragioni assunte dagli studiosi per confutare l’utilizzo del PIL quale misura universale del benessere. Cogliendo questa suggestione l’Istat, in collaborazione con il CNEL, ha avviato un progetto per individuare nuovi indicatori da affiancare al PIL, in grado di misurare il livello non solo della crescita economica, ma anche del benessere sociale e sostenibile, con l’analisi degli indicatori riferiti a 12 domini di benessere individuati. Al progetto Istat-CNEL si è affiancato il progetto UrBES, promosso dall’Istat e dal Coordinamento dei sindaci metropolitani dell’ANCI, che hanno costituito una rete di città metropolitane per sperimentare la misurazione e il confronto sulla base di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile, facendo proprio un progetto del Comune di Bologna e di Laboratorio Urbano (Centro di documentazione, ricerca e proposta sulle città), che ha sottoposto a differenti target un questionario on line, i cui risultati, con riferimento alle risposte fornite alle domande aperte, sono stati elaborati attraverso l’utilizzo di Taltac, un software per l’analisi dei testi, al fine di individuare i “profili” dei rispondenti, associando i risultati dell’elaborazione alle variabili strutturali del questionario. Nell’ultima parte i servizi e progetti erogati dal comune di Bologna sono stati associati alle dimensioni UrBES, per valutare l’impatto delle politiche pubbliche sulla qualità della vita e sul benessere dei cittadini, indicando le criticità legate alla mancanza di dati adeguati.
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El documental fue producido en el Centro de Información y Comunicación de la Universidad Nacional de Cuyo, con el objeto de concientizar a la sociedad sobre la importancia del cuidado del recurso hídrico en la provincia de Mendoza. El documental es una ficción que puede ser utilizada como material didáctico en el nivel primario y medio de la educación formal. El contenido está centrado en el cuidado del agua siendo ésta una tarea que comenzó hace 500 años el Cacique Guaymallén construyendo canales y acequias para asegurar la subsistencia de su pueblo. Más tarde con la llegada del tren y de los inmigrantes cambió el panorama agrícola, pero fue la primera Ley de Aguas la que sentó las bases para un correcto uso y distribución. Hoy, es el Departamento de Irrigación el encargado de continuar con esta tarea y asegurar de esta manera la calidad y eficiencia en el consumo y entrega del servicio.
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El campesinado en la Grecia antigua sufrió transformaciones en su estatus impositivo, desde una ausencia total de tributos en su perjuicio hasta el padecimiento de onerosas cargas fiscales. En ambos extremos de un mismo y único proceso se verifica un idéntico fenómeno, esto es, la incorporación del campesinado antiguo a la comunidad política, como miembro pleno con todos los derechos. El modelo de organización y participación política del campesinado rehúye las categorías sociológicas de sociedad primitiva, sociedad campesina o sociedad industrial. El objetivo del presente trabajo consiste en proponer una mirada de este sujeto que contemple su especificidad política, social y económica, desde una perspectiva cultural
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El ambiente objeto del proceso de investigación - acción lo organizan el río Paraná, las ciudades de Santa Fe y Paraná y Municipios menores. Con alrededor de un millón de habitantes la construcción de la RMSP adquiere escala nacional compitiendo con Rosario y Córdoba. Actualmente el proceso de integración exhibe una población agobiada por la ausencia de políticas de estado y una pobre calidad de políticas públicas. Expresadas en la acción invasiva del valle de inundación del río, debida a la construcción de barrios y de infraestructura de bienes y servicios sin considerar los impactos que sobre las potencialidades naturales y culturales esta produce. Como así tampoco los mayores riesgos que tales acciones incorporan a la vida de las personas y sus bienes, debido al aumento del grado de vulnerabilidad de las ciudades en momentos de ocurrencia de crecidas extraordinarias. A fin de resolver los problemas socio-ambientales y urbanísticos que afectan al RMSP, se implementa un proceso de planeamiento utilizando el concepto y metodología de RBAU, mediante una red de actores públicos y privados, a efectos de encarar la sustentabilidad de la Región e iniciar un proceso de desarrollo metropolitano integrado. Entre las principales actividades realizadas y resultados obtenidos, caben mencionar: i)- Tres seminarios - talleres y tres reuniones intergubernamentales (2008, 2010, 2011), con la participación de los intendentes e integrantes de equipos de gobierno de Santa Fe, Paraná y otros municipios que integran la región, funcionarios de los gobiernos de ambas provincias y organizaciones de la sociedad civil. ii)- Sostenimiento del dialogo interinstitucional y afianzamiento de la voluntad política necesaria para la implementación del proyecto. iii)- Relevamiento de información escrita, gráfica e imágenes. iv)- Formulación de documentos y ponencias. v)- Participación en dos Seminarios Internacionales de RBAU (2008 y 2011) y reconocimiento internacional del proyecto, como caso integrante de la Red de RBAU, en formación, por parte del Programa Iberoamericano del Hombre y la Biosfera de UNESCO (2010). vi)- Sustanciación de un Convenio de Cooperación entre la UNL y el Foro Latinoamericano de Ciencias Ambientales. vii)- Exploración de posibilidades de financiamiento. viii)- Diseño de un programa de trabajos para el establecimiento de una zonificación y la determinación indicadores y patrones de desarrollo sustentable. ix)- Inicio del proceso de formulación del proyecto 'Org. de la Inteligencia Territorial, para el Turismo Sustentable de la RMSP', nuevo tema generador identificado, para dinamizar el proceso de construcción de la RMSP