836 resultados para Minimização do chi-quadrado
Resumo:
The aim of this study was to evaluate the immunoexpression of MMP-2, MMP-9 and CD31/microvascular density in squamous cell carcinomas of the floor of the mouth and to correlate the results with demographic, survival, clinical (TNM staging) and histopathological variables (tumor grade, perineural invasion, embolization and bone invasion). Data from medical records and diagnoses of 41 patients were reviewed. Histological sections were subjected to immunostaining using primary antibodies for human MMP-2, MMP-9 and CD31 and streptavidin-biotin-immunoperoxidase system. Histomorphometric analyses quantified positivity for MMPs (20 fields per slide, 100?points grade, ×200) and for CD31 (microvessels <50?µm in the area of the highest vascularization, 5 fields per slide, 100?points grade, ×400). Statistical design was composed by non-parametric Mann-Whitney U test (investigating the association between numerical variables and immunostainings), chi-square frequency test (in contingency tables), Fisher's exact test (when at least one expected frequency was less than 5 in 2×2 tables), Kaplan-Meier method (estimated probabilities of overall survival) and Iogrank test (comparison of survival curves), all with a significance level of 5%. There was a statistically significant correlation between immunostaining for MMP-2 and lymph node metastasis. Factors associated negatively with survival were N stage, histopathological grade, perineural invasion and immunostaining for MMP-9. There was no significant association between immunoexpression of CD31 and the other variables. The intensity of immunostaining for MMP-2 can be indicative of metastasis in lymph nodes and for MMP-9 of a lower probability of survival
Resumo:
The aim of the study was to investigate the characteristics of infant development at four, eight and twelve months of age, as result of postpartum depression. The prevalence of Postpartum Depression - measured by the Edinburgh Postnatal Depression Scale - at four months after delivery was 30.3%; at eight months, 26.4%; and at 12 months, 25.0%. Chi-square tests were used to compare children of mothers with and without Postpartum Depression in relation to developmental milestones. It was found developmental delay in infants of mothers with Postpartum Depression in: two interactional indicators at four months, two motor indicators at eight months and one gross motor indicator at twelve months. However, children of mothers with Postpartum Depression showed better results in one fine motor and in two language items at 12 months. The results point to the necessity of considering external and internal factors of mother and infant in the study of the effects of maternal depression on child development.
Resumo:
OBJETIVO: Estimar a prevalência e descrever a distribuição do tracoma entre escolares em municípios brasileiros. MÉTODOS: Estudo de corte transversal, usando amostragem por conglomerados, da população escolar dos municípios brasileiros com Índice de Desenvolvimento Humano-Municipal menor que a média nacional. O inquérito de prevalência de tracoma foi realizado pelo Ministério da Saúde entre 2002 e 2007. Foram selecionados 119.531 alunos de 2.270 escolas localizadas em 1.156 municípios. Os alunos foram submetidos ao exame ocular externo, com lupa (2,5X), para detecção de sinais clínicos de tracoma segundo critérios da OMS. Estimou-se a prevalência de tracoma segundo estado e em nível nacional, e seus respectivos intervalos de 95% de confi ança. Para a comparação de variáveis categóricas foram usados os testes do Qui-quadrado e do Qui-quadrado de tendência linear. RESULTADOS: Foram detectados 6.030 casos de tracoma, resultando em prevalência de 5,0% (IC95% 4,5;5,4). Não foi encontrada diferença signifi cante entre os sexos. A prevalência de tracoma foi de 8,2% entre menores de cinco anos de idade, diminuindo nas faixas etárias mais altas (p < 0,01). Houve diferença signifi cante entre as prevalências de tracoma na zona urbana e rural, 4,3% versus 6,2%, respectivamente (p < 0,01). Foram detectados casos em 901 municípios (77,7% da amostra), em todas as regiões do País. Em 36,8% dos municípios selecionados a prevalência foi superior a 5%. CONCLUSÕES: O estudo mostra que o tracoma é um importante problema de saúde pública no Brasil, contradizendo a crença de que a endemia estaria controlada no País. O inquérito realizado apresenta uma linha de base para avaliação das intervenções planejadas com vistas ao alcance da meta mundial de certifi cação da eliminação do tracoma como causa de cegueira no Brasil, até 2020.
Resumo:
Lucidi utilizzati a lezione e materiali allegati Versione provvisoria del 28/9/2007 Modulo 1: lezioni 1-9
Resumo:
Questo studio propone un’esplorazione dei nessi tra fenomeno migratorio, dinamiche transnazionali e quadri familiari, in un contesto specificato che è quello peruviano. Dal confronto critico con i paradigmi disciplinari in uso negli ambiti dell’antropologia delle migrazioni, degli studi sul transnazionalismo e sulle famiglie transnazionali, e dell’etnografia multi-situata, si è tentata una lettura teorica e metodologica che renda conto del contesto socio-familiare di partenza non come parte periferica di una completa visione del migrante, ma quale oggetto specifico della ricerca. L’obbiettivo è verificare, a livello locale, quale siano gli impatti della migrazione esterna di uno o più membri sulle strutture e sulle dinamiche, sui codici e sui ruoli del nucleo parentale originario. E individuare, sul piano transnazionale, quali reti, quali rituali o pratiche di connessione funzionino tra coloro che vanno e coloro che restano, quali discorsi e quali culture migratorie si sviluppino e si condividano. La ricerca si è svolta in Perù tra il 2009 ed il 2011. Il campo dell’indagine si è diviso tra due località nell’area della Costa del Perù. Lima, la capitale, e Chiclín, un villaggio rurale nella regione settentrionale de La Libertad. Attraverso le tecniche d’inchiesta della pratica etnografica, una permanenza prolungata sul terreno e l’osservazione partecipante, si è lavorato con i membri adulti di ambo i sessi di tre gruppi parentali distribuiti tra i due luoghi menzionati, selezionati in partenza sulla base dei contatti forniti da alcuni dei loro familiari emigrati in Italia tra il 1990 ed il 2000. Centrare l’analisi sulle figure per certi aspetti marginali dell’esperienza della migrazione normalmente considerata, è servito da un lato a rovesciare parzialmente la prospettiva transnazionale aggiustandola proprio rispetto a quegli attori sociali; dall’altro e ad un tempo, ha permesso di fare luce su dinamiche migratorie più generali, di ricostruirle e di ri-teorizzarle.
Resumo:
La tesi si propone l’obiettivo di indagare le modalità di interazione tra conoscenze tecnico-scientifiche e dato normativo, a partire dallo studio delle c.d. norme tecniche, ossia le norme, dotate di forza giuridica o meno, elaborate sulla base di conoscenze tecnico-scientifiche. La ricerca analizza diversi settori dell’ordinamento, accomunati da un’elevata influenza di saperi tecnici e al tempo stesso da un’indubbia rilevanza dal punto di vista costituzionale (la disciplina delle sperimentazioni cliniche dei farmaci, quella delle emissioni inquinanti di origine industriale e quella relativa agli standard di sicurezza dei prodotti), individuando quelle che al loro interno si possono considerare norme tecniche e mettendone in luce sia i profili formali (in quali atti-fonte sono contenute, quale natura giuridica presentano) che il procedimento di formazione, con particolare attenzione ai soggetti che vi prendono parte. Si propone quindi una sistematizzazione degli elementi emersi dall’indagine a partire da due diverse prospettive: in primo luogo tali dati vengono analizzati dal punto di vista dogmatico, individuando i diversi meccanismi di ingresso del dato tecnico-scientifico nel tessuto normativo (incorporazione nella norma giuridica, impiego di clausole generali, rinvio a norme extra-giuridiche), al fine di mettere in luce eventuali profili problematici per quanto riguarda il sistema delle fonti. La seconda prospettiva prende invece quale punto di riferimento il “centro di elaborazione sostanziale” delle norme considerate, al fine di evidenziarne i diversi fattori di legittimazione: a partire da esigenze di armonizzazione della disciplina e dall’assunto della neutralità delle conoscenze tecnico-scientifiche rispetto agli interessi coinvolti, l’elaborazione delle norme tecniche vede infatti un significativo ripensamento degli equilibri non solo fra attori pubblici e privati, ma anche tra legittimazione politica e legittimazione “tecnica” della scelta normativa. A tali aspetti è dedicata la parte conclusiva del lavoro, in particolare per quanto riguarda la conformità rispetto al disegno costituzionale.
Resumo:
La tesi è stata incentrata sul gioco «Indovina chi?» per l’identificazione da parte del robot Nao di un personaggio tramite la sua descrizione. In particolare la descrizione avviene tramite domande e risposte L’obiettivo della tesi è la progettazione di un sistema in grado di capire ed elaborare dei dati comunicati usando un sottoinsieme del linguaggio naturale, estrapolarne le informazioni chiave e ottenere un riscontro con informazioni date in precedenza. Si è quindi programmato il robot Nao in modo che sia in grado di giocare una partita di «Indovina chi?» contro un umano comunicando tramite il linguaggio naturale. Sono state implementate regole di estrazione e categorizzazione per la comprensione del testo utilizzando Cogito, una tecnologia brevettata dall'azienda Expert System. In questo modo il robot è in grado di capire le risposte e rispondere alle domande formulate dall'umano mediante il linguaggio naturale. Per il riconoscimento vocale è stata utilizzata l'API di Google e PyAudio per l'utilizzo del microfono. Il programma è stato implementato in Python e i dati dei personaggi sono memorizzati in un database che viene interrogato e modificato dal robot. L'algoritmo del gioco si basa su calcoli probabilistici di vittoria del robot e sulla scelta delle domande da proporre in base alle risposte precedentemente ricevute dall'umano. Le regole semantiche realizzate danno la possibilità al giocatore di formulare frasi utilizzando il linguaggio naturale, inoltre il robot è in grado di distinguere le informazioni che riguardano il personaggio da indovinare senza farsi ingannare. La percentuale di vittoria del robot ottenuta giocando 20 partite è stata del 50%. Il data base è stato sviluppato in modo da poter realizzare un identikit completo di una persona, oltre a quello dei personaggi del gioco. È quindi possibile ampliare il progetto per altri scopi, oltre a quello del gioco, nel campo dell'identificazione.
Resumo:
Autism spectrum disorders (ASD) are pervasive developmental disorders that affect approximately 1 in 50 children (Blumberg et al., 2013). Due to the social nature of the deficits that characterize the disorders, many have classified them as disorders of social cognition, which is the process that individuals use in order to successfully interact with members of their own species (Frith & Frith, 2007). Previous research has typically neglected the spectrum nature of ASD in favor of a more categorical approach of ¿autistic¿ versus ¿non-autistic,¿ but the spectrum requires a more continuous approach. Thus, the present study sought to examine the genetic, social-cognitive, and neural correlates of ASD-like traits as well as the relationship between these dimensions in typically developing children. Parents and children completed several quantitative measures examining several areas of social-cognitive functioning, including theory of mind and social functioning, restricted/repetitive behaviors and interests, and adaptive/maladaptive functioning. Children were also asked to undergo an EEG and both parents and children contributed a saliva sample that was used to sequence four single nucleotide polymorphisms (SNPs) of the OXTR gene, rs1042778, rs53576, rs2254298, and rs237897. We successfully demonstrated a significant relationship between behavioral measures of social-cognition and differences in face perception via the N170. However, the directionality of these relationships varied based on the behavioral measure and particular N170 difference scores. We also found support for the associations between the G_G allelic combination of rs1042778 and the A_A and A_G allelic combinations of rs2254298 and increased ASD-like behavior with decreased social-cognitive functioning. In contrast, our results contradict previous findings with rs237897 and imply that individuals with the A_A and A_G genotypes are less similar to those with ASD and have higher social cognitive functioning than those with the G_G genotype. In conclusion, we have demonstrated the existence of ASD-like traits in typically developing children and have shown a link between behavioral, genetic, and neural correlates of social-cognition. These findings demonstrate the importance of considering autism as a spectrum disorder and provide support for the move to a more continuous approach to neurodevelopmental disorders.