972 resultados para Espectroscopia de Al e Si MAS NMR


Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Objetivos: 1. Evaluar la respuesta cardiovascular a dobutamina en la disfunción miocárdica secundaria a shock séptico. 2. Determinar si el análisis de la respuesta cronotrópica refleja la respuesta inotrópica. Material y métodos: pacientes con shock séptico y disfunción miocárdica (Fracción eyección ventrículo izquierdo, FEVI < 45%) que recibieron dobutamina (5 µg/kg/min) por persistencia de hipoperfusión tisular. Antes y 30 min después de su administración se recogieron parámetros ecocardiográficos y parámetros hemodinámicos. Datos: media y SD. Análisis estadístico mediante test de Wilcoxon /Mann Whitney. Resultados: Se incluyeron 22 pacientes. Dobutamina produjo un incremento significativo en la FC (90 ± 17 vs 107 ± 20 lpm, p < 0.0001), la FEVI (34 ± 7 vs 47 ± 10 %, p < 0.0001), el VSi eco (24.9 ± 5.9 vs 30 ± 7.4 ml/m2, p < 0.01) y el VSi td (28.6 ± 10.3 vs 34.7 ± 13.8 ml/m2, p < 0.005). Sólo tres pacientes no incrementaron ni FC ni VSi td. Respuesta cronotrópica significativa: sensibilidad 69% y especificidad 37% para detectar la respuesta inotrópica. Conclusiones: Dobutamina mejora la función cardiovascular en la disfunción miocárdica asociada a sepsis.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Aquesta investigació estudia la contribució al Desenvolupament Humà de les polítiques publiques de TIC per a l’Educació als països del Cono Sur (Argentina, Xile i Uruguai). Aquests països van al capdavant de la regió en temes de TIC, Educació i Desenvolupament, així doncs l’objectiu final es veure si les polítiques publiques que enfatitzen en aspectes vinculats al Desenvolupament Humà afavoreixen el desenvolupament del països. Per a això s’han analitzat les Agendes Digitals dels països seleccionats en base a una matriu d’anàlisi creada específicamente per a aquesta investigación i construïda amb indicadors vinculats al Desenvolupament Humà

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

A transesterificação de óleos vegetais ou gorduras animais com um álcool de baixo peso molecular é o principal processo utilizado na produção de biodiesel. Actualmente os processos industriais utilizam catalisadores homogéneos para acelerar a reacção. No entanto a utilização de catalisadores heterogéneos, no processo de transesterificação, tem sido sugerido por vários investigadores pois, são amigos do ambiente e podem ser regenerados e reutilizados portanto possibilitam a utilização de processos contínuos. Neste contexto, a utilização de hidrotalcites Mg-Al, como catalisadores heterogéneos para produção de biodiesel foi investigada neste trabalho experimental. As hidrotalcites com diferentes razões molares Mg/Al (Mg/Al=1, 2, 3 e 4) foram preparadas pelo método de co-precipitação. As diversas matrizes catalíticas obtidas, calcinadas a diferentes temperaturas, foram caracterizadas por difracção de raios X (DRX), análise térmica (TG-DSC), espectroscopia de infravermelhos (MIR), microscopia electrónica de varrimento (SEM) e isotérmicas de adsorção com azoto (BET). Estes catalisadores foram testados na metanólise de óleos vegetais para produzir biodiesel. As hidrotalcites Mg/Al=2, HT2A e HT2B (preparada com metade da quantidade de NaOH) calcinadas a 507 ºC e 700 ºC, respectivamente, foram as que apresentaram melhores resultados ao catalisar a reacção com um rendimento em éster superior a 97%, utilizando 2.5% da massa de catalisador, em relação à massa do óleo, razão molar metanol/óleo igual a 12, temperatura reaccional de 65 ºC durante 4h. Foi também investigada a reutilização do catalisador e o efeito da temperatura de calcinação. Constatou-se que o catalisador hidrotalcite HT2B apresentou melhor comportamento catalítico pois permitiu catalisar a reacção de transesterificação até três ciclos reaccionais, convertendo em ésteres 97%, 92% e 34% no primeiro, segundo e terceiro ciclos reaccionais, respectivamente. A análise de, algumas propriedades do biodiesel obtido como, o índice de acidez, a viscosidade e o índice de iodo mostraram que os resultados obtidos estão dentro dos valores limite recomendados pela norma EN 14214. Em anexo apresenta-se uma comunicação à First International Conference on Materials for Energy, Karlsruhe, 2010.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Se presentan en variaciones estacionales y se discuten las interrelaciones entre el medio ambiente y la productividad durante agosto de 1972 - junio 1973 en el área de 06° - 09°S, la cual es un importante centro de afloramiento. Este estudio forma parte de las investigaciones que se realizan en dicha área a través del proyecto OEA/ IMARPE. Las temperaturas en la superficie del mar se desarrollaron por encima del promedio hasta marzo de 1973, restableciéndose las condiciones oceanográficas en abril de ese año. En diciembre se observó un cambio brusco en las condiciones oceanográficas debido a la presencia de las aguas de la región ecuatorial las cuales avanzaron hasta Huarmey (10°S) en forma de una lengua costera con temperaturas de 23 - 25 °C, salinidades de 34.0 - 34.8‰, bajo contenido de nutrientes y pobre productividad, afectando la distribución y/o disponibilidad de la fauna marina. En la superficie del mar se halló la relación P: N: Si promedio de 1: 9.5: 8.3, lo cual hace pensar que los silicatos pueden llegar a ser limitantes en la producción fotosintética. La clorofila "a" lejos de la costa presentó concentraciones bajas y relativamente uniformes con la profundidad, con un promedio de 0.60 ug/L en la columna 0-25 m, mientras que cerca de la costa su distribución vertical fue irregular presentando también valores bajos con relación al promedio del área debido a los efectos del Fenómeno El Niño de 1972-73.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Le neuroscienze occupano oggi un ruolo essenziale nel dibattito scientifico e filosofico, nonché in quello delle scienze umane. Esse costituiscono la sfida più seria al sapere fin qui elaborato intorno ai fondamenti dell'esperienza di coscienza, poiché si propongono come capaci di rispondere alla domanda di origine e funzionamento della coscienza. Le neuroscienze cognitive stanno, oggi, rivoluzionando la nostra concezione della mente e delle sue funzioni. Ci forniscono nuovi dati sulla natura delle sensazioni, della memoria, della percezione e dei processi di astrazione. L'epistemologia è rientrata così pienamente nell'ambito di una disciplina sperimentale, come diversi filosofi (da Hume a Quine) hanno auspicato. È, alla fine, evoluta nell'esperienza odierna della cosiddetta "epistemologia sperimentale", luogo che coniuga il rigore sperimentale della scienza con la profondità e la sofisticazione argomentativa della tradizione filosofica. Come arriviamo a conoscere? Quali vincoli poniamo a quello che deve essere conosciuto? Perché seguiamo certe vie invece di altre? Come arriviamo a formulare giudizi e a prendere decisioni? Che valore ha la conoscenza già acquisita nell'elaborazione di nuove esperienze? In particolare, che peso hanno le aspettative e i ricordi in questo processo? Qual è il rapporto fra esperienza, conoscenza e memoria? Come si fissano e come si richiamano i ricordi? Qual è il rapporto fra coscienza e memoria? Sono alcune delle domande che l'autore si pone in questa ottica e alle quali cerca di rispondere, a partire dall'analisi e valutazione del dialogo-dibattito fra J.-P. Changeux e P. Ricoeur, per apprenderne il linguaggio, capire i problemi sollevati, adattarsi alla complessidella materia. Nel contesto della filosofia della mente, la "lettura" della discussione ripercorre i relativi percorsi attraverso l'analisi delle loro opere, da un lato quelle dello scienziato (sulla struttura e dinamica del cervello, la teoria dell'epigenesi e stabilizzazione selettiva, le speculazioni sull'uomo neuronale e i rilievi antropologici, le teorie della conoscenza e della coscienza, oltre che sulla conoscenza matematica, gli argomenti di estetica ed etica); dall'altro lato quelle del filosofo (dal Cogito riflessivo alla scoperta dell'ermeneutica, dalle eterogenee riflessioni sul Conflitto delle interpretazioni alla grande teoria sulla creatività del linguaggio, le conclusioni teoriche sull'ermeneutica del sé e l'ontologia dell'agire). Il punto di arrivo è la determinazione delle relative posizioni: quella di Changeux tra i neuroscienziati che si occupano di questioni filosofiche, epistemologiche ed etiche, e quella di Ricoeur tra i filosofi che si occupano di neuroscienze. La conclusione della tesi si svolge in un approfondimento teoretico che dalla nozione di "traccia" porta all'esperienza della "memoria", al fine di intrecciare i fili della discussione ripercorsa ed offrire una sponda non forzata al dibattito più ampio. Il tema della memoria è privilegiato per ragioni intrinseche, poiché si tratta di uno dei temi precipui delle neuroscienze, della filosofia della mente e della fenomenologia. A un primo livello viene instaurato su questo punto un confronto epistemologico tra la proposta della neurofenomenologia (Varala, ad esempio) e la posizione tenuta in particolare da Ricoeur rispetto ad essa e al suo "progetto unificante", posizione defilata e, per certi aspetti, criticamente dubbiosa sul fatto che si possa davvero giungere a un "terzo discorso". Si riferisce poi del largo interesse e dei risultati più significativi della riflessione fenomenologica antica e moderna sulla memoria. A un secondo livello vengono illustrati i programmi di ricerca recenti della neurofenomenologia su questo argomento all'interno delle scienze cognitive e si dà conto dei risultati più significativi. Ad un terzo e conclusivo livello, si approfondisce il significato teologico della memoria. Les neurosciences ont aujourd'hui un rôle essentiel dans le débat scientifique et philosophique, ainsi que dans celui des sciences humaines. Elles constituent le défi le plus sérieux aux savoir qu'on a construit jusqu'ici sur les fondements de l'expérience de conscience, attendu qu'elles-mêmes se considèrent capables de répondre à la demande sur l'origine e le fonctionnement de la conscience. Les neurosciences cognitives sont aujourd'hui en train de révolutionner notre conception de l'esprit et des ses fonctions. Elles nous offrent des nouvelles données au sujet de la nature de nos sensations, mémoire, perception et procédés d'abstraction. Aussi l'épistémologie est rentrée pleinement dans le domaine d'une discipline expérimentale, comme plusieurs philosophes (de Hume à Quine) l'ont souhaité. Elle s'est enfin adressée, dans l'expérience actuelle, vers la soi-disant "épistémologie expérimentale", lieu qui met en accord la rigueur expérimentale de la science avec la profondeur et la sophistiquée finesse argumentative de la tradition philosophique. Comment en arrivons-nous à connaître? Quels liens mettons-nous à ce qu'on doit être connu? Pourquoi suivons-nous certaines vois au lieu d'autres? Comment en arrivons-nous à formuler des opinions et à prendre des décisions? Quelle valeur a la connaissance qu'on a déjà acquise par l'élaboration des nouvelles expériences? En particulier, quelle est l'importance des attentes et des souvenirs dans cette évolution? Quel est le rapport entre expérience, connaissance e mémoire? Comment fixons et rappelons-nous nos souvenirs? Quel est le rapport entre conscience et mémoire? Ces sont quelques-unes des questions que l'auteur se pose dans cette perspective et aux quelles essaie de répondre a partir de l'analyse et l'évaluation du dialogue-débat entre fra J.-P. Changeux et P. Ricoeur, pour en apprendre le langage, comprendre les problèmes soulevés, s'adapter à la complexité du sujet. Dans le contexte de la philosophie du cerveau, la "lecture" du dialogue reparcourt les parcours des deux interlocuteurs par l'analyse de leur ouvrages, d'une part celles du savant (sur la structure et la dynamique du cerveau, la théorie de l'épigenèse et stabilisation sélective; les spéculations sur l'homme neuronal et les commentaires anthropologiques; les théories de la connaissance et de la conscience, de même que sur la connaissance de la mathématique, les sujets d'esthétique et étique; d'autre part celles du philosophe (du Cogito réflexif à la découverte de l'herméneutique, de les hétérogènes réflexions sur le Conflit des interprétations à la grande théorie sur la créativité du langage, les conclusions théoriques sur l'herméneutique du soi et l'ontologie de l'agir). L'issue est la determination des relatives positions: celle de Changeux parmi les neuro-scientifiques qui s'occupent de questions philosophiques, épistémologiques et éthiques, et celle de Ricoeur parmi les philosophes qui s'occupent de neurosciences. La conclusion de la thèse se développe dans un approfondissement théorétique que de la notion de "trace" à l'expérience de la "mémoire", à l'effet de nouer les fils de la discussion passée en revue et d'assurer un appui pas forcé au débat plus vaste. Le thème de la mémoire a été choisi pour des raisons intrinsèques, puisqu'il est un des thèmes principaux des neurosciences, de la philosophie de l'esprit et de la phénoménologie. Sur un premier plan épistémologique il est établi une comparaison entre la proposition de la neurophénoménologie (Varala, par exemple) et la position soutenue en particulier par Ricoeur au sujet de ce courant phénoménologique et de son "projet unifiant", position défilée et, à certains égards, critiquement hésitante sur le fait qu'on puisse vraiment en venir à un "troisième discours". On rend compte du grand intérêt et des résultats les plus significatifs de la réflexion phénoménologique ancienne et moderne sur la mémoire. Sur un second plan neurophénoménologique on illustre des plans de recherche récents sur cet argument au-dedans des sciences cognitives et on rend compte des résultats les plus distinctives. Sur un troisième et conclusif plan on approfondit le sens théologique de la mémoire.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Treball de recerca realitzat per alumnes d’ensenyament secundari i guardonat amb un Premi CIRIT per fomentar l'esperit científic del Jovent l’any 2010. La variant dialectal del català de Menorca conserva algunes paraules d'origen anglès arran de la dominació britànica del segle XVIII. L'autor d'aquest treball ha dut a terme una recerca per a comprovar la pervivència de les paraules que l'últim estudi realitzat el 1983 havia constatat que eren d'ús habitual i comprovar si el pas del temps, el contacte amb altres llengües i la normalització lingüística, amb la introducció del català com a llengua vehicular en l'educació i la recepció de canals de ràdio i de televisió en català normatiu, havien tingut l'efecte d'anar substituint aquests mots. A través d'un exhaustiu treball de camp, amb un total de cent noranta-set entrevistes realitzades a peu de carrer de manera proporcional als habitants de les diferents poblacions de l'illa, d'est a oest, el mateix nombre per a cada gènere i dividides en grups per trams d'edat, l'autor va recollir les dades, a partir de les quals va fer l'anàlisi per passar a la seva posterior interpretació tenint en compte totes aquestes variables (gènere, territori i trams d'edat). Altres informacions complementàries recollides en el treball de camp van servir per a recolzar les conclusions. S’ha evidenciat que l'ús dels anglicismes es pot dividir en quatre grups: el dels que han desaparegut de la parla habitual; el dels que el seu ús decreix en funció de l'edat de les persones entrevistades; evidenciant la seva gradual desaparició; el dels que s'usen només en determinades poblacions i el dels que es mantenen ben vives arreu de l'illa, la majoria lligades a les festes o tradicions o al món de l'educació. Contràriament a la hipòtesi inicial, l'estudi ha constatat que la desaparició no es produeix en favor del terme corresponent en català estàndard, sinó per un castellanisme.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Treball de recerca realitzat per alumnes d’ensenyament secundari i guardonat amb un Premi CIRIT per fomentar l'esperit científic del Jovent l’any 2010. La recerca duta a terme pretén donar veu a persones que, essent infants, van patir el tancament en els camps de concentració del sud de França, i especialment el de Rivesaltes, a la fi de la Guerra Civil espanyola. S'intenta esbrinar si la situació traumàtica viscuda per aquests infants els hi ha permès, posteriorment, portar una vida satisfactòria, si han estat capaços de superar el record dur del seu tancament. L’objectiu és posar de manifest que els nens són les principals víctimes dels conflictes d'abans i d'ara i aquests conflictes poden deixar seqüeles que els dificultin dur una vida plena.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

El Pla de l'Estany comprèn 11 municipis agrupats al voltant d'una petita ciutat, Banyoles, on viu actualment el 60% de la població comarcal (13.000 habitants). La resta d'estanyencs, uns 8.000, estan heterogèniament repartits en la desena de municipis restants que -si exceptuem Porqueres i Cornellà de Terri- en cap cas superens els 800 vilatans

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Presenta las condiciones oceanográficas en la región marítima del Perú del 15 de febrero al 13 de marzo de 1972 y determina si efectivamente estaba produciéndose un fenómeno anormal con características de El Niño

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

No presente trabalho, foi estudada a extração de substâncias húmicas (SH) de horizontes A de dois solos do Rio Grande do Sul (Latossolo Roxo (LR), e Brunizém vértico (B)) e de um lodo orgânico (LO), oriundo da fabricação de celulose, empregando-se dois métodos: (1) as SH foram extraídas com solução de NaOH 0,5 mol L-1, após tratamento prévio com HCl 0,5 mol L-1; (2) foi introduzida a extração com solução de pirofosfato de sódio 0,15 mol L-1 (pH 7) antes da etapa alcalina. Em cada etapa, os teores de SH, de ácidos fúlvicos (AF) e de ácidos húmicos (AH) foram determinados por métodos espectroscópicos e gravimétricos e, no método 2, os teores de Fe, Al, Si e Ca foram medidos nos extratos por absorção atômica. A composição elementar de ácidos húmicos foi determinada, e sua estrutura e características químicas foram avaliadas a partir de razões C/N, (atômicas) H/C e O/C e a partir de dados de espectroscopia Ultravioleta/Visível (UV/Vis). No LR, o método 1 extraiu maior quantidade de SH, enquanto, no método 2, a etapa com pirofosfato extraiu apenas AF. Em contrapartida, no solo B, o método 2 foi mais eficiente, verificando-se maior rendimento na etapa com pirofosfato. A partir desses resultados, infere-se que as SH, no LR, interagem principalmente por meio de reação de trocas de ligantes e de pontes de hidrogênio e, no solo B, a interação por meio de pontes de cátions é um mecanismo importante. Os AH extraídos com NaOH apresentaram valores mais elevados para a razão H/C e valores inferiores para a razão O/C do que os extraídos com pirofosfato, indicando que o extrator neutro solubilizou SH de caráter aromático e grau de oxigenação superiores.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Foram sintetizadas hematitas com diferentes graus de substituição isomórfica (SI) de Fe por Al até um máximo de 16Almol%. Os minerais foram caracterizados por difratometria de raios-X, análise química total, extração de ferro e alumínio solúveis em oxalato ácido de amônio (Fe o+Al o), determinação da capacidade de troca aniônica (CTA) e área superficial específica (ASE). Os resultados das análises mostraram que os métodos de síntese resultaram em uma quantidade mínima de impurezas e que, de maneira geral, os valores de substituição isomórfica previstos foram alcançados. Os valores de ASE foram relativamente baixos para as hematitas com até 10% de Al e elevados para as hematitas com 13 e 16% de Al de substituição isomórfica. Foi observada estreita correlação entre a ASE e a CTA com os teores de Fe e Al solúveis em oxalato ácido de amônio (Fe o+Al o).

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Aquestes directrius expliquen com fer que el contingut web sigui accessible a persones amb discapacitats i s'adrecen a creadors de contingut (autors de pàgines web o dissenyadors de llocs web) i a creadors d'eines d'autor. L'objectiu principal d'aquestes directrius és promoure l'accessibilitat. Tanmateix, l'aplicació de les directrius facilitarà l'accés al contingut a tot tipus d'usuari, sigui quin sigui l'agent d'usuari usat (navegador web, navegador de veu, telèfon mòbil, ordinador de cotxe, etc.) o les condicions de l'entorn de consulta (entorns sorollosos, espais mal il·luminats, entorns en què no es poden usar les mans, etc.). L'aplicació d'aquestes directrius també ajudarà els usuaris a trobar la informació d'una manera més ràpida dins el web. Les directrius no pretenen desincentivar l'ús d'imatges, vídeo, etc., sinó que expliquen com fer que el contingut multimèdia sigui més accessible a una àmplia audiència.Aquest és un document de referència per a uns principis d'accessibilitat i idees de disseny. Algunes de les estratègies comentades tracten d'aspectes relatius a la internacionalització del web i a l'accés des de terminals mòbils. Tanmateix, el document se centra en l'accessibilitat i no tracta exhaustivament dels aspectes relacionats amb altres activitats del W3C. Si voleu més informació sobre aquests temes podeu consultar les pàgines inicials W3C Mobile Access Activity (per a l'accés des de terminals mòbils) i W3C Internationalization Activity (per als aspectes d'internacionalització).Aquest document està pensat per a ser estable en el temps i, per tant, no dóna informació específica sobre si els navegadors funcionen o no amb una determinada tecnologia, ja que aquesta informació varia molt ràpidament. Aquesta informació es pot trobar al web de la Web Accessibility Initiative ,WAI, (Iniciativa d'Accessibilitat Web) [WAI-UA-SUPPORT].Aquest document inclou un annex que organitza tots els punts de verificació ordenats per tema i per prioritat. Els punts de l'annex estan enllaçats a les respectives definicions en el document. Els temes recollits en l'annex inclouen les imatges, el contingut multimèdia, les taules, els marcs, els formularis i els scripts. L'annex es presenta en forma de taula o com a simple llista.Un document a part, amb el títol Techniques for Web Content Accessibility Guidelines 1.0 (Tècniques per a les directrius per a l'accessibilitat al contingut web, versió 1.0) ([TECHNIQUES]) explica com posar a la pràctica els punts citats fins aquí. El document de tècniques explica cada punt amb més detalls i dóna exemples usant el llenguatge d'etiquetatge d'hipertext (HTML), fulls d'estil en cascada (CSS), el llenguatge d'integració multimèdia sincronitzada (SMIL) o el llenguatge d'etiquetatge matemàtic (MathML). Aquest document també inclou tècniques per a provar o validar una pàgina web i un índex dels elements i atributs HTML amb les tècniques que els usen. El document de tècniques està pensat per a seguir de prop els canvis tecnològics i es preveu que s'actualitzi més sovint que les directrius.Nota: Algunes de les característiques descrites en les directrius no estan encara implementades en tots els navegadors o eines multimèdia; en concret pot ser que no es puguin utilitzar funcions noves d'HTML 4.0, de CSS1 o CSS2.Les Directrius per a l'accessibilitat al contingut web, versió 1.0 són part d'una col·lecció de directrius sobre accessibilitat publicades per la Web Accessibility Initiative, WAI (Iniciativa d'Accessibilitat Web). La col·lecció comprèn User Agent Accessibility Guidelines (Directrius d'accessibilitat per a agents d'usuari) [WAI-USERAGENT] i Authoring Tool Accessibility Guidelines (Directrius d'accessibilitat per a eines d'autor [WAI-AUTOOLS].

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Anàlisi de les diverses actuacions en el camp de les biblioteques escolars en l'àmbit territorial català des del 1980 fins al 1991. S'hi ressenyen les iniciatives tant institucionals com de caràcter privat que s'han dut a terme amb vista a la seva promoció, com també els estudis i altres treballs de recerca, les publicacions especialitzades i les activitats de formació per al personal que se n'ocupa.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Aquestes directrius expliquen com fer que el contingut web sigui accessible a persones ambdiscapacitats i s'adrecen a creadors de contingut (autors de pàgines web o dissenyadors de llocs web) ia creadors d'eines d'autor. L'objectiu principal d'aquestes directrius és promoure l'accessibilitat.Tanmateix, l'aplicació de les directrius facilitarà l'accés al contingut a tot tipus d'usuari, sigui quin siguil'agent d'usuari usat (navegador web, navegador de veu, telèfon mòbil, ordinador de cotxe, etc.) o les condicions de l'entorn de consulta (entorns sorollosos, espais mal il·luminats, entorns en què no es poden usar lesmans, etc.). L'aplicació d'aquestes directrius també ajudarà els usuaris a trobar la informació d'unamanera més ràpida dins el web. Les directrius no pretenen desincentivar l'ús d'imatges, vídeo, etc., sinóque expliquen com fer que el contingut multimèdia sigui més accessible a una àmplia audiència.Aquest és un document de referència per a uns principis d'accessibilitat i idees de disseny. Algunes deles estratègies comentades tracten d'aspectes relatius a la internacionalització del web i a l'accés desde terminals mòbils. Tanmateix, el document se centra en l'accessibilitat i no tracta exhaustivament delsaspectes relacionats amb altres activitats del W3C. Si voleu més informació sobre aquests temes podeuconsultar les pàgines inicials W3C Mobile Access Activity (per a l'accés des de terminals mòbils) i W3CInternationalization Activity (per als aspectes d'internacionalització). Aquest document està pensat per a ser estable en el temps i, per tant, no dóna informació específica sobre si els navegadors funcionen o no amb una determinada tecnologia, ja que aquesta informació varia molt ràpidament. Aquesta informació es pot trobar al web de la Web Accessibility Initiative ,WAI, (Iniciativa d'Accessibilitat Web) [WAI-UA-SUPPORT].Aquest document inclou un annex que organitza tots els punts de verificació ordenats per tema i perprioritat. Els punts de l'annex estan enllaçats a les respectives definicions en el document. Els temesrecollits en l'annex inclouen les imatges, el contingut multimèdia, les taules, els marcs, els formularis iels scripts. L'annex es presenta en forma de taula o com a simple llista. Un document a part, amb el títol Techniques for Web Content Accessibility Guidelines 1.0 (Tècniques per a les directrius per a l'accessibilitat al contingut web, versió 1.0) ([TECHNIQUES]) explica com posar a la pràctica els punts citats fins aquí. El document de tècniques explica cada punt amb més detalls i dóna exemples usant el llenguatge d'etiquetatge d'hipertext (HTML), fulls d'estil en cascada (CSS), el llenguatge d'integració multimèdia sincronitzada (SMIL) o el llenguatge d'etiquetatge matemàtic (MathML). Aquest document també inclou tècniques per a provar o validar una pàgina web i un índex Directrius per a l'accessibilitat al contingut web, versió 1.0 dels elements i atributs HTML amb les tècniques que els usen. El document de tècniques està pensat per a seguir de prop els canvis tecnològics i es preveu que s'actualitzi més sovint que les directrius.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Sistemas de manejo de pastagem baseiam-se em geral na intensidade e pressão de pastejo, na roçada, no melhoramento da fertilidade do solo ou na queima da vegetação. Tendo em vista que o manejo do solo altera a dinâmica da matéria orgânica, este trabalho teve por objetivo avaliar a distribuição do C, do N e das substâncias húmicas, bem como investigar as interações destas com os íons Fe e Al, em Latossolo Vermelho nos seguintes ambientes: pastagem nativa sem queima há 41 anos, pastagem nativa sem queima há oito anos, pastagem nativa com melhoramento da fertilidade do solo e mata nativa. Em amostras coletadas nas profundidades de 0-5, 0-20, 20-40 e 40-60 cm foi realizado o fracionamento químico da matéria orgânica do solo, caracterizadas as substâncias húmicas por espectroscopia de Espectrocospia de Infravermelho com Transformada de Fourier (FTIR) e quantificados os teores de Fe e Al coextraídos nas frações húmicas. O melhoramento da fertilidade do solo com calagem e adubação proporcionou, na camada superficial, aumento de 24 % do teor de C do solo em relação à pastagem nativa sem queima há oito anos e estimulou a formação de huminas. Nesta pastagem, as substâncias húmicas estavam presentes preferencialmente na forma de ácidos fúlvicos (9,4 g kg-1), enquanto na pastagem nativa sem queima há 41 anos os ácidos húmicos foram mais abundantes (11,2 g kg-1). Em todos os ambientes, o Fe associou-se preferencialmente aos ácidos húmicos, e o Al, aos ácidos fúlvicos. O melhoramento da fertilidade do solo representa alternativa sustentável em relação à prática da queima na condução de pastagens nativas.