994 resultados para esferas de governo


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L’elaborato costituisce la fase di approfondimento conclusivo del lavoro scientifico svolto negli anni precedenti. In quest’ottica, a circa tre anni dalla sua entrata in vigore, esso risulta prevalentemente incentrato sull’analisi delle principali innovazioni imposte dalla legge 30 dicembre 2010, n . 240, recante "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario", nel tentativo di individuare quali soluzioni ,più o meno differenziate in base alle specificità delle diverse realtà, gli atenei italiani abbiano prefigurato mediante la revisione dei propri statuti, organi e strutture, al fine di rispettare ed attuare il dettato legislativo e non comprimere i propri spazi di autonomia. Contemporaneamente, esso approfondisce l’orientamento della giurisprudenza amministrativa in materia, la quale proprio nel corso di quest’anno ha avuto più di un’occasione di pronunciarsi in merito, per effetto dell’impugnazione ministeriale di molti dei nuovi statuti di autonomia. Infine, non viene tralasciata l’analisi dei profili e aspetti del sistema universitario italiano non intaccati dal cambiamento, ai fini del loro coordinamento con quelli riformati, cercando di percorrere parallelamente più strade: dalla ricognizione e lo studio dei più autorevoli contributi che la dottrina ha recentemente elaborato in materia, all’inquadramento delle scelte effettuate in sede di attuazione dai singoli atenei, anche alla luce dei decreti applicativi emanati. Il tutto al fine di individuare, anche grazie a studi di tipo comparato, con particolare riferimento all’ordinamento spagnolo, nuove soluzioni per il sistema universitario che, senza la pretesa di giungere a percorsi di cambiamento validamente applicabili per tutti gli atenei, possano risultare utili alla definizione di principi e modelli base, nel pieno rispetto del dettato costituzionale e dei parametri individuati a livello europeo con il processo di Bologna e la strategia di Lisbona.

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La ricerca indaga le relazioni che si sono instaurate nel corso degli anni tra il principio di legalità, inteso nella sua declinazione di principio di funzionalizzazione, e principio di concorrenza nell’ambito delle società per la gestione dei servizi pubblici locali. Più precisamente, lo scopo del lavoro è valutare le evoluzioni di tale rapporto, dal momento in cui gli enti locali sono stati ufficialmente autorizzati a costituire società per la gestione dei servizi pubblici locali nel 1990. Lo stimolo a sviluppare queste considerazioni trova la sua ragione nelle pressioni provenienti dalle istituzioni europee, che hanno gradualmente imposto una qualificazione prettamente economica ai servizi a favore della collettività, ritenuti un ambito in cui possa naturalmente imporsi una competizione economica tra operatori economici, indipendentemente dalla loro natura giuridica. Il problema del vincolo funzionale nella partecipazione in società degli enti locali è certamente l’oggetto principale del lavoro. Tuttavia, la questione non può essere analizzata separatamente dalle politiche di dismissione promosse dal legislatore nell’ultimo decennio. L’obiettivo principale delle riforme avviate è stato quello di frenare la proliferazione di società costituite dagli enti locali, così da garantire sia un risparmio di risorse pubbliche sia una maggiore facilità per gli imprenditori privati ad affacciarsi su mercati tradizionalmente appannaggio delle amministrazioni. Stona però con le intenzioni il fatto che gli obblighi ex lege di cessione delle partecipazioni azionarie detenute dagli enti locali non siano stati generalmente imposti per le società di gestione dei servizi pubblici (resi in favore della collettività), bensì per quelle che svolgono servizi strumentali (in favore dell’amministrazione stessa). La scelta appare contraddittoria, in quanto il distacco tra vincolo funzionale e partecipazione degli enti locali nella compagine societaria si ravvisa in particolar modo nel primo dei due moduli menzionati. Si assiste dunque ad una frammentazione del principio di legalità.

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Il presente studio, condotto nell'ambito dell'amministrazione comunale, porta alla realizzazione di un database terminologico trilingue in italiano, francese e tedesco, dei relativi sistemi concettuali e del glossario. L'obiettivo del lavoro è di realizzare strumenti che permettano di veicolare in francese e in tedesco la terminologia utilizzata all'interno dell'ambito analizzato. I sistemi concettuali e le schede terminologiche nelle due lingue di arrivo possono essere inoltre consultate da un pubblico francese o tedesco che voglia comprendere la struttura del comune italiano. Dopo aver presentato, nel primo capitolo, un possibile ambito di utilizzo di un glossario sull'amministrazione comunale, ci si dedica all'ente locale di prossimità. Il secondo capitolo è infatti stato dedicato al comune, alla sua storia e a come si presenta oggi in Italia, in Francia e in Germania, soffermandosi in quest'ultimo paese sulla struttura del comune nel Land Renania Settentrionale-Vestfalia. Nel terzo capitolo ci si concentra sul metodo di lavoro utilizzato nell'ambito della ricerca terminologica, passando dalla teoria alla pratica: dopo una prima parte nozionistica dedicata alla definizione dei concetti di terminologia, termine, linguaggi specialistici e del modus operandi abitualmente utilizzato, si passa infatti all'esperienza personale che ha condotto alla realizzazione dei prodotti finali. Nel quarto capitolo si presenta dapprima la definizione di sistema concettuale e inseguito sono inseriti i sistemi concettuali in italiano, francese e tedesco corredati da una breve introduzione che, assieme alla legenda, si propone come chiave di lettura degli stessi. Nel quinto capitolo sono infine presentate la definizione di scheda terminologica, elemento centrale del termbase, e le schede trilingui in italiano, francese e tedesco. Il database terminologico, gli schemi concettuali e il glossario sono realizzati a partire dal punto di vista italiano: essi rispecchiano infatti la struttura dell'ente amministrativo di base in Italia nelle lingue prese in esame.

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La presente investigación aborda la temática juventud y trabajo, ubicándose en el debate actual que se ha suscitado en torno al problema de la integración social y laboral de este grupo etario en la sociedad contemporánea. En efecto, las nuevas generaciones experimentan la crisis de las instituciones de la modernidad y, en consecuencia, de aquellas pautas de integración consideradas hegemónicas para un momento histórico-social determinado. En un contexto de profundas transformaciones en la condición juvenil, la investigación analiza el resquebrajamiento del modelo lineal de transición a la vida adulta, que encuentra una de sus manifestaciones más emblemáticas en las trayectorias laborales que delinean los jóvenes. ;En un marco de fragmentación de los mecanismos tradicionales de integración social, el objetivo que guía a la investigación busca comprender el modo en que se constituyen las trayectorias laborales de jóvenes varones de un barrio de la periferia sudoeste de la ciudad de La Plata (Pcia. de Buenos Aires). Desde una perspectiva cualitativa, realizamos entrevistas en profundidad, observaciones participantes y análisis documental buscando aprehender la constelación de sentidos, prácticas e imaginarios juveniles. Precisamente, el planteo teórico-metodológico parte de concebir a las trayectorias como un punto de cruce entre lo estructural y lo biográfico, entendiendo que los procesos de transición de los jóvenes se caracterizan por su desestructuración, y requieren de miradas analíticas que consideren las múltiples esferas de la vida asociadas a su construcción desde un punto de vista procesual. ;En este sentido, los cambios ocurridos a fines del siglo XX trascienden la esfera laboral y dan cuenta de una reconfiguración en las experiencias biográficas de las jóvenes generaciones. Las biografías laborales juveniles no pueden comprenderse al margen de las transformaciones que ocurren en distintas esferas de la vida social, tampoco por fuera de los marcos espacio-temporales en los que se insertan. Por esta razón, la investigación busca comprender las imbricaciones entre diversas esferas que, en el juego de sus interdependencias, dan forma a las trayectorias juveniles: la educación, la familia, el barrio y los grupos de pares. En esta línea, se elabora una tipología que surge del análisis empírico y que aparece como un hallazgo relevante de cara a generar una reflexión profunda que aporte a la comprensión de la nueva condición juvenil en un tiempo y espacio determinado.

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El presente trabajo tiene como objetivo analizar las reconfiguraciones de los espacios de lo público y lo privado en la militancia revolucionaria de la década de 1970 en Argentina a partir de cuatro documentos pertenecientes a las organizaciones PRT-ERP y Montoneros. Para ello se partirá de los enfoques que plantean una relación permeable entre las esferas de lo público y lo privado. Este esquema de fronteras difusas permitirá establecer un corrimiento con respecto a los contenidos rígidos que les asigna a esas esferas la doctrina liberal. Para analizar la relación entre militancia revolucionaria y vida privada se tomarán en consideración, por un lado, los documentos La moral y la actividad revolucionaria de Nahuel Moreno y Moral y proletarización de Luis Ortolani de PRT-ERP, agrupados bajo el eje moral revolucionaria y, por el otro, las Disposiciones sobre la justicia penal revolucionaria y el Código de justicia penal revolucionario, ambos códigos normativos de Montoneros, aglutinados bajo el eje justicia revolucionaria

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This paper has as objective to analyze the foundry work politics made by the Olívio Dutra's government in the state of Rio Grande do Sul-Brazil, being taken into account their guidelines, the dynamics of the political struggle promoted between the social leaders from the rural area and the achieved global results. This government's freshness is related to the fact of it was being sustained and supported by a coalition of left wing parties and by a group of social movements and also by syndical entities of the field, which was decisive in the presentation of an antagonistic program to the neoliberal politics on energy in a national extent. Hence this government became committed in adopting an own foundry work politics, being opposed to the program of market land reform extolled by Cardoso's government, in national wide. Therefore, the results presented along the article demonstrate that in spite of the assumed commitments and, in face of legal, institutional and economical limitations and also its existent politics, the space of the state governments' performance can only be thought about its complemental character on the federal government's actions.

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Fil: Socolovsky, María Yamile. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.

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El propósito es analizar la formación de los "intereses locales" en la sociedad rioplatense de Antiguo Régimen, durante la segunda mitad del siglo XVIII. Nos preguntamos, mediante las acciones de los comerciantes y hacendados en relación al cabildo porteño, acerca de la creación de espacios institucionales propios tendientes a proteger los intereses particulares de cada grupo. Los Hacendados encontraron desde siempre en el cabildo un espacio institucional apto para canalizar sus aspiraciones. Sin embargo, en 1775 crearon un Gremio que los representara. Los comerciantes como grupo, buscaron inorgánicamente desde la primera mitad del siglo XVIII, y orgánicamente desde 1779, canalizar sus demandas mediante un órgano colectivo: las juntas de comercio. Los comerciantes obtuvieron su Consulado en 1794. En el 1797, la Corona establece que se integren a él, alternándose en su conducción tanto los hacendados como los comerciantes. Con ello, pasó a representar los intereses locales vinculados tanto al comercio como a la producción.

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El presente trabajo tiene como objetivo analizar las reconfiguraciones de los espacios de lo público y lo privado en la militancia revolucionaria de la década de 1970 en Argentina a partir de cuatro documentos pertenecientes a las organizaciones PRT-ERP y Montoneros. Para ello se partirá de los enfoques que plantean una relación permeable entre las esferas de lo público y lo privado. Este esquema de fronteras difusas permitirá establecer un corrimiento con respecto a los contenidos rígidos que les asigna a esas esferas la doctrina liberal. Para analizar la relación entre militancia revolucionaria y vida privada se tomarán en consideración, por un lado, los documentos La moral y la actividad revolucionaria de Nahuel Moreno y Moral y proletarización de Luis Ortolani de PRT-ERP, agrupados bajo el eje moral revolucionaria y, por el otro, las Disposiciones sobre la justicia penal revolucionaria y el Código de justicia penal revolucionario, ambos códigos normativos de Montoneros, aglutinados bajo el eje justicia revolucionaria

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La presente investigación aborda la temática juventud y trabajo, ubicándose en el debate actual que se ha suscitado en torno al problema de la integración social y laboral de este grupo etario en la sociedad contemporánea. En efecto, las nuevas generaciones experimentan la crisis de las instituciones de la modernidad y, en consecuencia, de aquellas pautas de integración consideradas hegemónicas para un momento histórico-social determinado. En un contexto de profundas transformaciones en la condición juvenil, la investigación analiza el resquebrajamiento del modelo lineal de transición a la vida adulta, que encuentra una de sus manifestaciones más emblemáticas en las trayectorias laborales que delinean los jóvenes. ;En un marco de fragmentación de los mecanismos tradicionales de integración social, el objetivo que guía a la investigación busca comprender el modo en que se constituyen las trayectorias laborales de jóvenes varones de un barrio de la periferia sudoeste de la ciudad de La Plata (Pcia. de Buenos Aires). Desde una perspectiva cualitativa, realizamos entrevistas en profundidad, observaciones participantes y análisis documental buscando aprehender la constelación de sentidos, prácticas e imaginarios juveniles. Precisamente, el planteo teórico-metodológico parte de concebir a las trayectorias como un punto de cruce entre lo estructural y lo biográfico, entendiendo que los procesos de transición de los jóvenes se caracterizan por su desestructuración, y requieren de miradas analíticas que consideren las múltiples esferas de la vida asociadas a su construcción desde un punto de vista procesual. ;En este sentido, los cambios ocurridos a fines del siglo XX trascienden la esfera laboral y dan cuenta de una reconfiguración en las experiencias biográficas de las jóvenes generaciones. Las biografías laborales juveniles no pueden comprenderse al margen de las transformaciones que ocurren en distintas esferas de la vida social, tampoco por fuera de los marcos espacio-temporales en los que se insertan. Por esta razón, la investigación busca comprender las imbricaciones entre diversas esferas que, en el juego de sus interdependencias, dan forma a las trayectorias juveniles: la educación, la familia, el barrio y los grupos de pares. En esta línea, se elabora una tipología que surge del análisis empírico y que aparece como un hallazgo relevante de cara a generar una reflexión profunda que aporte a la comprensión de la nueva condición juvenil en un tiempo y espacio determinado.

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This paper has as objective to analyze the foundry work politics made by the Olívio Dutra's government in the state of Rio Grande do Sul-Brazil, being taken into account their guidelines, the dynamics of the political struggle promoted between the social leaders from the rural area and the achieved global results. This government's freshness is related to the fact of it was being sustained and supported by a coalition of left wing parties and by a group of social movements and also by syndical entities of the field, which was decisive in the presentation of an antagonistic program to the neoliberal politics on energy in a national extent. Hence this government became committed in adopting an own foundry work politics, being opposed to the program of market land reform extolled by Cardoso's government, in national wide. Therefore, the results presented along the article demonstrate that in spite of the assumed commitments and, in face of legal, institutional and economical limitations and also its existent politics, the space of the state governments' performance can only be thought about its complemental character on the federal government's actions.

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Fil: Socolovsky, María Yamile. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.

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El propósito es analizar la formación de los "intereses locales" en la sociedad rioplatense de Antiguo Régimen, durante la segunda mitad del siglo XVIII. Nos preguntamos, mediante las acciones de los comerciantes y hacendados en relación al cabildo porteño, acerca de la creación de espacios institucionales propios tendientes a proteger los intereses particulares de cada grupo. Los Hacendados encontraron desde siempre en el cabildo un espacio institucional apto para canalizar sus aspiraciones. Sin embargo, en 1775 crearon un Gremio que los representara. Los comerciantes como grupo, buscaron inorgánicamente desde la primera mitad del siglo XVIII, y orgánicamente desde 1779, canalizar sus demandas mediante un órgano colectivo: las juntas de comercio. Los comerciantes obtuvieron su Consulado en 1794. En el 1797, la Corona establece que se integren a él, alternándose en su conducción tanto los hacendados como los comerciantes. Con ello, pasó a representar los intereses locales vinculados tanto al comercio como a la producción.