937 resultados para Volatilità implicita formula di Black-Sholescomportamento asintotico vicino alla scadenza
Resumo:
Progettazione dei mozzi ruota della vettura 2012 del team UniBo Motorsport, il team di formula SAE dell'università di Bologna.
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Partendo dallo studio del modello computazionale introdotto da Schönhage, la presente tesi si propone di fornire una simulazione delle Evolving Graph Structures di Leivant e Marion che ne conservi le proprietà in termini di complessità computazionale.
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La tesi consiste nella ricerca di un candidato ideale per la soluzione del problema di Dirichlet. Vengono affrontati gli argomenti in maniera graduale, partendo dalle funzioni armoniche e le loro relative proprietà, passando per le identità e le formule di rappresentazione di Green, per finire nell'analisi del problema sopra citato, mediante i risultati precedentemente ottenuti, per concludere trovando la formula integrale di Poisson come soluzione ma anche come formula generale per sviluppi in vari ambiti.
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Il seguente lavoro di tesi è finalizzato alla realizzazione dell’elettronica di controllo per una vettura prototipo, Nel Capitolo 1 della tesi viene descritto più nel dettaglio il progetto Formula SAE, introducendo gli aspetti peculiari della competizione; successivamente segue una breve descrizione del team UniBo Motorsport. Il Capitolo 2 descrive l’elettronica implementata nella stagione 2013 evidenziandone i punti di forza e le debolezze al fine di poter trarre delle conclusioni per comprendere la direzione intrapresa con questo lavoro di tesi. Nel Capitolo 3 viene presentata la soluzione proposta,motivandone le scelte e la necessità di suddividere il lavoro in più unità distinte, mantenendo le peculiarità tecniche del già eccellente lavoro effettuato nel corso degli anni da chi mi ha preceduto ed aggiungendo quelle funzionalità che permettono di mantenere la soluzione in una posizione dominante nel panorama della Formula Student. La progettazione dell’hardware che compone la soluzione proposta è descritta nel Capitolo 4, introducendo dapprima la metodologia adottata per la progettazione partendo dalle specifiche fino ad arrivare al prodotto finito ed in seguito ne viene descritta l’applicazione ad ogni unità oggetto del lavoro. Sono state progettate da zero tre unità: una centralina di controllo motore (ECU), una di controllo veicolo (VCU) ed un controller lambda per la gestione di sonde UEGO. Un aiuto fondamentale nella progettazione di queste tre unità è stato dato da Alma Automotive, azienda che fin dal principio ha supportato, anche economicamente, le varie evoluzioni dell’hardware e del software della vettura. Infine viene descritto nel capitolo 5 il software che verrà eseguito sulle unità di controllo, ponendo particolare risalto al lavoro di adattamento che si è reso necessario per riutilizzare il software in uso negli anni precedenti.
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The aim of this dissertation is to provide a trilingual translation from English into Italian and from Italian into Spanish of a policy statement from the Fédération Internationale de l’Automobile (FIA) regarding road safety. The document, named “Formula Zero: a strategy for reducing fatalities and injuries on track and road”, was published in June 2000 and involves an approach about road safety inspired by another approach introduced in Sweden called ‘Vision Zero’. This work consists of six sections. The first chapter introduces the main purposes and activities of the Federation, as well as the institutions related to it and Vision Zero. The second chapter presents the main lexical, morphosyntactic and stylistic features of the institutional texts and special languages. In particular, the text contains technical nomenclature of transports and elements of sport language, especially regarding motor sport and Formula One. In the third chapter, the methodology is explained, with all the resources used during the preliminary phase and the translation, including corpora, glossaries, expert consultancy and specialised sites. The fourth chapter focuses on the morphosyntactic and terminology features contained in the text, while the fifth chapter presents the source text and the target texts. The final chapter deals with all the translation strategies that are applied, alongside with all the challenging elements detected. Therefore, the dissertation concludes with some theoretical and practical considerations about the role of inverse translation and English as Lingua Franca (ELF), by comparing the text translated into Spanish to the original in English, using Italian as a lingua franca.
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Il tema centrale di questa tesi è lo studio del problema di Dirichlet per il Laplaciano in R^2 usando le serie di Fourier. Il problema di Dirichlet per il Laplaciano consiste nel determinare una funzione f armonica e regolare in un dominio limitato D quando sono noti i valori che f assume sul suo bordo. Ammette una sola soluzione, ma non esistono criteri generali per ricavarla. In questa tesi si mostra come la formula integrale di Poisson, sotto determinate condizioni, risolva il problema di Dirichlet in R^2 e in R^n.
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Nel presente elaborato mi propongo di sviluppare un’analisi sulla letteratura postcoloniale, concentrandomi su un ramo specifico di quest’ultima, la black British literature, con annessa proposta di traduzione di alcuni capitoli del romanzo “Never far from nowhere”, pubblicato nel 1996 da una delle maggiori esponenti della narrativa black British, la scrittrice inglese di origini giamaicane Andrea Levy. Nel primo capitolo, l’intento principale è quello di far luce sulle analogie esistenti fra traduzione letteraria e letteratura postcoloniale. Nel secondo capitolo, mi concentrerò in particolare sulla black British literature: la narrativa inglese prodotta dagli immigrati provenienti dai Paesi del Commonwealth, sviluppatasi in Gran Bretagna in seguito al flusso migratorio degli anni Cinquanta. Il terzo capitolo sarà dedicato alla biografia e alle opere di Andrea Levy, agli episodi che hanno in qualche modo segnato la sua vita e determinato la sua scelta di diventare scrittrice. Nel quarto capitolo, infine, presenterò il romanzo che ho scelto di tradurre, Never far from nowhere. Seguirà un commento alla traduzione in cui ripercorro tutti i passaggi che mi sono parsi più problematici da tradurre. L’obiettivo di questo elaborato è di valorizzare un genere letterario che è stato a lungo sottovalutato, nonostante la sua enorme portata storica e ideologica, il suo carattere di testimonianza e la valenza che ha assunto non solo per l’identità black British, ma per l’identità britannica a tutto tondo.
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Remineralization of organic matter in reactive marine sediments releases nutrients and dissolved organic matter (DOM) into the ocean. Here we focused on the molecular-level characterization of DOM by high-resolution Fourier transform ion cyclotron resonance mass spectrometry (FT-ICR-MS) in sediment pore waters and bottom waters from contrasting redox regimes in the northern Black Sea with particular emphasis on nitrogen-bearing compounds to derive an improved understanding of the molecular transformations involved in nitrogen release. The number of nitrogen-bearing molecules is generally higher in pore waters than in bottom waters. This suggests intensified degradation of nitrogen-bearing precursor molecules such as proteins in anoxic sediments: No significant difference was observed between sediments deposited under oxic vs anoxic conditions (average O/C ratios of 0.55) suggesting that the different organic matter quality induced by contrasting redox conditions does not impact protein diagenesis in the subseafloor. Compounds in the pore waters were on average larger, less oxygenated, and had a higher number of unsaturations. Applying a mathematical model, we could show that the assemblages of nitrogen-bearing molecular formulas are potential products of proteinaceous material that was transformed by the following reactions: (a) hydrolysis and deamination, both reducing the molecular size and nitrogen content of the products and intermediates; (b) oxidation and hydration of the intermediates; and (c) methylation and dehydration.
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Con questa tesi si vuole illustrare e riordinare il lavoro da me svolto sulla progettazione di mozzi ruota e di altri componenti ad esso associati, relativi alla vettura del team di Formula SAE dell’Università di Bologna. Dopo una prima fase di studio del particolare componente tesa a definire quali caratteristiche fossero richieste al fine di raggiungere gli obbiettivi, si è passati allo sviluppo del progetto con lo svolgimento di primi calcoli a mano, per definire in linea di massima le sollecitazioni, per poi affinare il dimensionamento con le simulazioni FEM. Il componente è stato infine realizzato in lega d'alluminio ad elevate prestazioni.
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L’obiettivo di questa tesi è illustrare quali siano stati i metodi di studio e le soluzioni adottate per ottimizzare gli impianti di raffreddamento e lubrificazione della monoposto da competizione sviluppata dal team Unibo Motorsport, in preparazione alla stagione di gara 2016 della Formula SAE®. Inizialmente saranno analizzate le principali problematiche di entrambi gli impianti attraverso simulazioni CFD (Computational Fluid Dynamics) e dati telemetrici degli anni passati. In seguito, saranno mostrati i diversi procedimenti di progettazione e il completamento degli impianti unitamente ad una loro valutazione economica. Infine, per verificare l’effettivo successo delle operazioni svolte a bordo vettura, verranno mostrate acquisizioni telemetriche relative alle gare ed altre simulazioni relative alle nuove geometrie sviluppate. Un altro obiettivo della trattazione è mettere a disposizione dei futuri membri del reparto motore un documento che contenga tutte le considerazioni fatte a riguardo degli impianti studiati. Questo è fondamentale all’interno di un ambiente come un team di Formula SAE®, dove ogni anno si ha il ricambio di una buona parte dei membri. Se gli studi svolti sugli impianti venissero persi, i nuovi arrivati si troverebbero a mettere le mani su un qualcosa di sconosciuto e lo sviluppo della vettura negli anni si troverebbe enormemente rallentato. Il “learning by doing” che ha sempre caratterizzato questo progetto viene infatti affiancato con armonia dalla possibilità di consultare esperienze pregresse relative al caso di studio considerato.
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The promise of metabonomics, a new "omics" technique, to validate Chinese medicines and the compatibility of Chinese formulas has been appreciated. The present study was undertaken to explore the excretion pattern of low molecular mass metabolites in the male Wistar-derived rat model of kidney yin deficiency induced with thyroxine and reserpine as well as the therapeutic effect of Liu Wei Di Huang Wan (LW) and its separated prescriptions, a classic traditional Chinese medicine formula for treating kidney yin deficiency in China. The study utilized ultra-performance liquid chromatography/electrospray ionization synapt high definition mass spectrometry (UPLC/ESI-SYNAPT-HDMS) in both negative and positive electrospray ionization (ESI). At the same time, blood biochemistry was examined to identify specific changes in the kidney yin deficiency. Distinct changes in the pattern of metabolites, as a result of daily administration of thyroxine and reserpine, were observed by UPLC-HDMS combined with a principal component analysis (PCA). The changes in metabolic profiling were restored to their baseline values after treatment with LW according to the PCA score plots. Altogether, the current metabonomic approach based on UPLC-HDMS and orthogonal projection to latent structures discriminate analysis (OPLS-DA) indicated 20 ions (14 in the negative mode, 8 in the positive mode, and 2 in both) as "differentiating metabolites".
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The colour of commercial cooked black tiger prawns (Penaeus monodon) is a key quality requirement to ensure product is not rejected in wholesale markets. The colour, due to the carotenoid astaxanthin, can be impacted by frozen storage, but changes in colour or astaxanthin profile, during frozen storage, have not been studied in detail. Subsequently in this study, the aims were to define the astaxanthin (as cis, trans, mono-ester and di-ester forms) content, together with the colour properties, in both pleopods (legs) and abdominal segments. Changes in astaxanthin content and colour properties were further determined during frozen storage (−20°C). Total astaxanthin content was seen to decrease in all samples over time, with the rate of degradation being significantly greater (P < 0.05) in pleopods than abdomen. In both pleopods and abdomen, rate of degradation of esterified forms was significantly greater (P < 0.05) than non-esterified forms. Hue angle (increase), a* value (decrease) and L value (increase) were all seen to significantly change (P < 0.05) during storage, with changes being more prevalent in the pleopods. The pleopods are the key indicator of astaxanthin and colour loss in cooked black tiger prawns and preservation strategies are required to preserve astaxanthin and colour during frozen storage.