993 resultados para Ingeniería marina


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[ES]Las nuevas titulaciones universitarias pretenden que la evaluación de las competencias adquiridas por los alumnos se lleve a cabo mediante métodos de evaluación continua. Sin embargo, aún se mantienen en muchas universidades las clásicas convocatorias de exámenes finales, hasta tres, e incluso en algunos casos, con dos llamamientos (fechas) en la primera de ellas. Se ha realizado un estudio de los resultados obtenidos en las calificaciones de una asignatura de segundo curso del Grado en Química durante los últimos cinco años. Analizando las tasas de seguimiento académico habitualmente consensuadas, se obtienen resultados que permiten comparar la evaluación continua con los exámenes finales, muy favorables a la primera, frente a los segundos.

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[EN]This work is part of a methodological renovation project from Ingeniería de Fabricación Innovative Education Group, from University of Las Palmas de Gran Canaria. It has developed learning materials for courses in Manufacturing Engineering that can be used in several degrees. The first learning material, it was decided to take a plastic injection mould as a teaching resource. Abundant information generated has been used to develop an interactive electronic publication. This learning material has been chosen by the Publishing and Scientific Diffusion Service from this University, as a new line of work in publications of educational innovation. The group is developing more training materials on other manufacturing processes as well as cross-contents dimensional tolerances in the ISO GPS system. All this work has generated a lot of educational resources for both laboratory practices and interactive multimedia documents.

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[ES]El aprendizaje colaborativo es un procedimiento de enseñanza-aprendizaje basado en la organización de la clase en pequeños grupos de composición heterogénea, que trabajan juntos para la consecución de unos objetivos comunes. La posibilidad de éxito personal está estrechamente relacionada y depende exclusivamente de que los demás integrantes del grupo alcancen también los mismos objetivos. En este trabajo presentamos nuestra experiencia en trabajo colaborativo en la asignatura de Biodiversidad Marina de segundo curso del grado de Ciencias del Mar, obteniendo unos resultados de aprendizaje muy satisfactorios (superiores al 80%). Además de facilitar la consecución de las competencias básicas de laasignatura, esta metodología favorece la adquisición de destrezas sociales, mejora la autoestima y la interacción, desarrolla destrezas de autodescubrimiento, aumenta el interés, promueve el pensamiento crítico y la comunicación, mejorando el uso del lenguaje.

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[ES]¿Qué hay en las aguas profundas de El Hierro? La organización de conservación marina Oceana presenta los hallazgos efectuados en el Mar de las Calmas con un robot submarino (ROV) capaz de descender a 1.000 metros. Estas imágenes revelan desde fondos de anguilas jardineras a arrecifes vivos de corales blancos de profundidad, de la freza del tamboril oceánico a rocas cubiertas de ostras gigantes. Durante la presentación se mostrarán hallazgos de interés mundial, como el primer vídeo obtenido de un pez transparente de seis ojos. Se describirán las profundidades al sur de la isla, explicando sus necesidades de protección, y se enseñarán imágenes de tiburones de aguas profundas, peces trípode, crinoideos, esponjas carnívoras y erizos de cuero, entre otras.

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Programa de doctorado: Tecnología de la Información y sus aplicaciones. La fecha de publicación es la fecha de lectura

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L’obiettivo del lavoro di ricerca consiste nell’analisi dei dati archeologici della sinagoga di Bova marina (RC). Dopo una veloce descrizione della presenza ebraica in Italia, attraverso i reperti archeologici, si è passati ad analizzare i dati degli scavi degli anni ’80 del Novecento e successivamente si è proceduto a delle nuove analisi stratigrafiche per definire la cronologia della sinagoga e dell’intero sito di S. Pasquale. Nella tesi sono riportati i nuovi dati inerenti il rilievo della sinagoga, le nuove ipotesi interpretative delle due aree sepolcrali e la lettura di un nuovo edificio collegabile alla stessa fase di vita della sinagoga.

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Questa tesi è incentrata sulla traduzione del libro portoghese Lisboa Misteriosa di Marina Taveres Dias e su come questo libro possa essere analizzato sotto una prospettiva turistica. Il libro è basato sulla capitale del Portogallo, Lisbona, e il suo scopo principale è narrare fatti storici e culturali riguardo la città, dove la realtà si perde nella leggenda. La tesi vuole mostrare come un simile libro storico-culturale può essere un valido strumento nella prospettiva turistica. Il primo capitolo fornisce una presentazione generale del libro, descrivendo i temi, lo stile, l’uso delle immagini all’interno del testo e una breve biografia dell’autrice. Il secondo capitolo presenta i principali aspetti della sociologia del turismo, che serviranno per meglio inquadrare le considerazioni successive. Segue una breve analisi di tra guide turistiche italiane e una comparazione tra queste e il libro tradotto. L’ultima parte del capitolo è dedicata ad illustrare come questo volume mette in luce questi aspetti sociologici del turismo e di come può creare una nuova prospettiva per il turista. Gli ultimi due capitoli presentano la traduzione del libro e l’analisi e il commento riguardo a quest’ultima.

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Vista la crescente frequenza e gravità delle catastrofi naturali legate al clima negli ultimi anni, una risposta collettiva si rende più che mai necessaria. In particolare l’analisi delle evidenze storiche, confermate recentemente anche da alcune tempeste e mareggiate che hanno colpito la zona ravennate, mostra abbastanza chiaramente un quadro di ricorrenza che ha interessato l’area. Infatti i rischi costieri, potenzialmente presenti nell’area di studio considerata in questo lavoro, pur non essendo elevati come in altre zone italiane, sono però ad un livello tale che non può essere del tutto ignorato. Lo scopo è quindi quello di preparare al meglio i territori interessati, adattando gli edifici e le infrastrutture al fine di proteggere le opere, di limitarne i rischi di demolizione e di salvare vite umane in caso di un evento oltremodo critico. Ad oggi si sente l´esigenza di un approccio globale che tenga conto del problema della sicurezza in campo urbanistico, a partire dal disegno concettuale di qualsiasi edificio e indipendentemente dalla sua funzione. Gli obiettivi dei potenziali adattamenti infrastrutturali, visti i rischi costieri dell’area compresa tra Marina di Ravenna e Lido Adriano, sono: • di generare efficaci standard costruttivi e metodologie di progettazione per le infrastrutture che si trovano in zone vulnerabili; • di garantire la sicurezza dei cittadini e delle attività in tali zone; • di ridurre l'impatto socio-economico delle catastrofi naturali. In questa tesi, in particolare, si fornirà un quadro generale dell’area studio, si approfondirà il tema del rischio costiero andando ad analizzare quali sono i rischi potenziali dell’area ed, all’interno di essa, le zone maggiormente in pericolo; si proporrà un metodo di valutazione economica degli stabilimenti balneari e della spiaggia ed infine si analizzeranno i principali adattamenti alle infrastrutture realizzabili.

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La tesi tratta di un concetto che negli ultimi anni sta diventando sempre più importante e per questo, deve essere studiato e analizzato: la vulnerabilità costiera. In generale per vulnerabilità si intende il carattere di chi o di ciò che è vulnerabile, ossia la sua predisposizione ad essere colpito, attaccato o danneggiato. Viene anche definita come l’attitudine di un dato elemento o contesto territoriale a supportare gli effetti di un evento dannoso in funzione dell’intensità dell’evento stesso. Questa nozione, in particolare, verrà applicata all’ambito costiero; pertanto si parlerà di vulnerabilità costiera dell’area ravennate. La vulnerabilità costiera è definita come il grado a cui un sistema costiero è suscettibile agli effetti negativi del cambiamento climatico, inclusi la variabilità climatica e gli eventi estremi. Negli ultimi decenni si è giunti alla conclusione che le manifestazioni meteo-marine di estrema entità hanno avuto la tendenza a svilupparsi con maggiore intensità e frequenza (es.: mareggiate). Questo è il motivo per cui la trattazione verterà su tale argomento, al fine di presentare, chiarire e rendere più esplicita questa tematica, sempre maggiormente presente nella realtà di tutti i giorni. Nei due siti di interesse: Marina di Ravenna e foce Bevano, sono stati effettuati due transetti, da cui sono stati estratti i relativi profili topografici, sui quali è stato calcolato il Dune Safety Factor, considerando i diversi valori di sopraelevazione marina totale.