454 resultados para Bartsia alpina
Resumo:
A caprinocultura leiteira no Brasil vem se consolidando nos últimos anos, seja pelo aumento na produção no Nordeste alavancada por políticas públicas, seja pelo aumento na oferta de derivados lácteos, com alto valor agregado, observado com maior intensidade nas regiões Sul e Sudeste do País. Esse crescimento, ao exemplo do que ocorreu em outros países tropicais e subtropicais, tem sido sustentado pelo uso de material genético importado, notadamente de países da Europa, de raças como a Saanen, as Alpinas e a Toggenburg, e ainda a Anglo Nubiana. No entanto, a base de dados sobre o potencial de produção e a composição em constituintes lácteos dessas raças puras e de suas cruzas, ainda não está bem caracterizada nos países de clima tropical e subtropical, devido a tais informações não estarem disponíveis em número suficiente, ou de serem avaliadas superficialmente ou ainda não estarem devidamente sistematizadas e disponibilizadas. Baseado nisso, reuniram-se nesta Série Embrapa Documentos informações publicadas na literatura sobre o desempenho produtivo (produção de leite e de seus constituintes) das raças europeias mais difundidas mundialmente, em estado puro ou utilizadas em cruzamentos em ambientes tropical e subtropical. Espera-se que este documento subsidie a tomada de decisão quanto ao uso dos recursos genéticos disponíveis no País, bem como, seja base para disciplinas acadêmicas para técnicos e produtores de caprinos leiteiros.
Resumo:
The purpose of this bibliography review was to approach the thermal comfort rates on milk production of goats from Alpine and Saanen breeds in Brazil. The caloric stress caused by weather changes to which the animals are submitted, influence on the mechanisms of normal physiological processes of the body. Thus, the effect on the lactation process in goats can be mentioned, where it decreases the amount of water in the body with the consequent decrease in synthesis and milk ejection interfering in the production of hormone prolactin and growth hormone. The animal?s interaction with the environment must be considered when the aim in livestock farming is welfare, because the different responses of the animal to the peculiarities of each region are crucial for the success of the animal adaptation. So, the correct identification of the factors that influence the productive life of the animal, such as the stress caused by the seasonal fluctuations of the environment, allow production systems management, making it possible to make them sustainable and viable. The maintenance of these parameters in normal levels is very important, to the point of being used in the evaluation of climate adaptability of breeds to a certain environmental condition. In this way, the concerns about animal welfare and environmental comfort are due to the climatic variables and the behavioral, physiological and productive responses are prevailing when implementing the suitability of certain production systems.
Resumo:
Lo scopo del lavoro di tesi consiste nello studio petrografico, dalla scala dell’affioramento a quella della sezione sottile, di rocce di basamento cristallino soggetto a metamorfismo e deformazione polifasiche. La zona di studio è la Spiaggia di Remaiolo, Elba SE. Questo settore da un punto di vista geologico fa parte del Complesso di M. Calamita, all’interno dell’Unità di Porto Azzurro. Gli affioramenti studiati mostrano diversi eventi metamorfici: il basamento metamorfico Ercinico e le sue coperture mesozoiche subiscono una sovraimpronta metamorfica Alpina di età Oligo-Miocenica correlabile alla strutturazione della catena dell’Appenino Settentrionale. Successivamente le rocce subiscono un’ulteriore sovraimpronta termometamorfica Mio-Pliocenica legata all’intrusione del plutone La Serra-Porto Azzurro. Il lavoro di campagna ha comportato un rilevamento di dettaglio per creare una Carta degli affioramenti (Allegato 1) e prelevare dei campioni rappresentativi delle litologie. Il lavoro di laboratorio si è svolto su 6 sezioni sottili, realizzate con i campioni prelevati in campagna, tramite l’ausilio del microscopio ottico a luce polarizzata.
Resumo:
Questo elaborato presenta e discute le osservazioni svolte durante il rilevamento geologico dell’area di Passo Rolle, compilate in una carta geologica corredata di due sezioni geologiche, e alcune ricostruzioni del paleosforzo elaborate a partire dall’evidenza mesostrutturale della deformazione fragile che caratterizza l’area. Queste analisi consentono una migliore comprensione della sequenza litostratigrafica permo-triassica delle Dolomiti e forniscono informazioni sull’evoluzione strutturale della zona. La stratigrafia affiorante rappresenta un intervallo temporale che si estende dal Permiano, con il Piastrone Porfirico Atesino, le Arenarie di Val Gardena e la Formazione a Bellerophon, fino al tetto del Triassico inferiore, con la Formazione di Werfen. La sequenza è tagliata da un fascio di faglie normali subverticali orientate NNW-SSE che ribassano le unità triassiche ad est rispetto alle unità permiane ad ovest. Queste strutture appartengono alla Linea di Passo Rolle, una faglia plurichilometrica orientata N-S, tagliata dal Sovrascorrimento neogenico della Valsugana. La faglia di Passo Rolle si localizzò inizialmente nel Permiano ed è stata successivamente riattivata nel Mesozoico e nel Cenozoico. Dalla carta e dalle sezioni geologiche prodotte risulta evidente tale riattivazione. Sulla base di analisi mesostrutturali sono state identificate due fasi deformative che hanno coinvolto l’area: entrambi transpressive con direzione di raccorciamento principale NNW-SSE e WNW-ESE. Il software Wintensor ha permesso una ricostruzione quantitativa dei regimi dei paleosforzi, sia in termini di tensore di stress ridotto che di magnitudo relativa. Conoscendo la deformazione post-collisionale neoalpina che ha caratterizzato il settore orientale delle Alpi Meridionali e sulla base delle osservazioni durante il rilevamento geologico, è stato possibile collegare le evidenze misurate con le fasi deformative Valsuganese (Miocene) e Schio-Vicenza (Messiniano-Pliocene).