867 resultados para comunicazione non verbale, empatia in interpretazione, interpretazione dialogica, mediazione
Resumo:
Il presente elaborato finale ha l’obiettivo di effettuare una ricerca, un’analisi e una catalogazione in glossari dei germanismi all’interno della lingua slovacca, la quale presenta all’incirca tremila termini provenienti dalle lingue germano-tedesche. Sulla base del lavoro svolto precedentemente da numerosi linguisti slovacchi (tra cui Petrovič, Žilová, Adamcová, Dolník, Decsy, Habovštiak, Habovštiaková, Žigo, Múcsková, Blanár, Doruľa, Palkovič, Papsonová, Kozmová) e altri linguisti germanofoni e ungheresi (tra cui Ziegler, Greule, Meier, Toth, Rudolf, Muhr) è stato raccolto il materiale fondamentale per la stesura della presente tesi di laurea. Tuttavia l’opera che getta le basi per l’analisi è Sprachontakte Deutsch - Tschechisch - Slowakisch dello slavista e professore presso l’Università di Vienna Stephan Michael Newerkla, il quale ha stilato un vero e proprio dizionario dei germanismi presenti nello slovacco e nel ceco suddividendoli in categorie temporali, a cominciare dal gotico per finire con il nuovo tedesco standard. All’interno della sua opera l’autore austriaco ha inserito anche le parole che solo presumibilmente o secondo alcuni precedenti linguisti avrebbero origine germanica e i termini la cui presunta provenienza dal tedesco è stata riconosciuta come erronea; nel presente elaborato sono state prese in considerazione invece solo le parole di certa origine tedesca. Le parole sono state selezionate e suddivise in quattordici categorie semantico-lessicali: 1. Industria mineraria, utensili, numismatica e minerali, 2. Edifici, locali e arredamento, 3. Tessuti e stoffe, 4. Strumenti musicali, 5. Vestiti, 6. Alimentari e consumo, 7. Termini bellici, 8. Persone e funzioni, 9. Piante ed elementi chimici, 10. Religione e costumi, 11. Animali e le loro parti del corpo, 12. Verbi, 13. Aggettivi, 14. Parole rimanenti In ogni singolo glossario vi sono tre colonne: nella prima si trova il termine slovacco accompagnato dalla sua definizione, nella seconda vi è la traduzione della parola in italiano e nella terza il significato e la spiegazione dell’origine in tedesco. Al presente elaborato viene allegato un appendice finale in cui sono riportati in ordine alfabetico tutti i germanismi analizzati assieme a quelli non più in uso.
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Il percorso del riconoscimento legislativo del diritto all’equo processo affonda le sue radici nel 1215, anno di promulgazione della Magna Charta Libertatum, e culmina, in ambito europeo, nel 1950, con la firma della Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali (CEDU). In questo documento viene sancito che un prerequisito essenziale per garantire a tutti gli individui il diritto al fair trial è il servizio di assistenza linguistica gratuita, le cui specificità vengono descritte nella direttiva 2010/64/EU.Nel Regno Unito, già nei primi anni ’90 furono introdotte le prime misure per garantire la qualità e la competenza degli interpreti e dei traduttori in ambito giuridico-giudiziario: nel 1994 fu istituito il National Register for Public Service Interpreters (NRPSI), il registro nazionale a cui erano iscritti tutti gli interpreti per i servizi pubblici che erano in possesso di determinate qualifiche. Per assicurare che solo gli interpreti del NRPSI fossero impiegati in ambito penale, nel 1997 fu introdotto il National Agreement, un accordo non vincolante che regolava l’uso dei servizi linguisti nel Criminal Justice System. La prima versione fu modificata nel 2002 e nel 2007. In seguito ad alcune revisioni per conto del Ministero della Giustizia, nel 2010 fu avviato il processo di esternalizzazione dei servizi linguistici, che si concluse nel 2011 con la stipula del National Framework Agreement tra il Ministero della Giustizia e l’azienda Applied Language Solutions (ALS), che poco prima dell’avvio fu acquisita da un’azienda più grande, CAPITA TI. La scarsa esperienza del Ministero in questo settore, unita alle promesse poco realistiche e alla mancanza di trasparenza di ALS furono le cause principali dei numerosi problemi all’avvio del nuovo contratto che si ripercossero notevolmente sul funzionamento del sistema di giustizia. Dopo l’avvio di un piano di emergenza e un monitoraggio del Ministero, la situazione ha iniziato a ristabilirsi, senza raggiungere però i livelli pre-riforma. A Novembre 2015 è stata indetta la nuova gara di appalto: le minacce di nuovi tagli ai tariffari degli interpreti da una parte, e la partecipazione del NRPSI alla gara d’appalto come candidato al ruolo di ente supervisore della qualità dei servizi linguistici dall’altra, ci pongono di fronte a due scenari futuri molto diversi. L’elaborato è strutturato in quattro capitoli: il primo tratterà del percorso storico che ha portato al riconoscimento del diritto al processo equo, e degli strumenti comunitari a garanzia dell’assistenza linguistica gratuita. Nel secondo capitolo parleremo della situazione inglese, quindi la nascita del NRPSI e del National Agreement e le varie revisioni. Nel terzo prenderemo in esame la riforma del 2011 del Ministero della Giustizia britannico, analizzando diversi documenti: il rapporto della Commissione giustizia della Camera dei comuni 2013, quello del National Audit Office 2012, il sondaggio Involvis 2013, il rapporto indipendente OPTIMITY-MATRIX 2014.
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Al giorno d'oggi l'accessibilità all’informazione e ai prodotti audiovisivi è un argomento particolarmente delicato. Spesso, le categorie più svantaggiate, come le persone affette da disabilità sensoriali e gli stranieri, non hanno pieno accesso alla programmazione televisiva o a eventi ricreativi, culturali o formativi (conferenze, workshop, spettacoli), a causa della mancanza di adeguati servizi di supporto linguistico. Tale carenza rappresenta una mancata opportunità d’integrazione e anche una potenziale perdita, in termini di pubblico e di introiti, per le emittenti e gli enti che organizzano programmi ed eventi di interesse generale. Questa tesi intende analizzare le tecniche attraverso le quali oggi viene realizzata la sottotitolazione interlinguistica in tempo reale. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che approfondendo la ricerca scientifica sul respeaking e su altre tecniche meno costose rispetto alla stenotipia, la sottotitolazione interlinguistica in tempo reale non sarebbe più un miraggio. Il primo capitolo fornisce una panoramica sulla sottotitolazione intralinguistica e interlinguistica e sulla sottotitolazione preregistrata, in diretta e in semi-diretta. Nel secondo capitolo presenteremo il caso dell’azienda Ericsson in Olanda, l'unica a fornire sottotitolazione interlinguistica in tempo reale nei Paesi Bassi, tramite una tecnica che combina un interprete simultaneo, uno stenotipista e un "subtitle keyer" (figura che inserisce i sottotitoli al momento opportuno). La squadra lavora su un segnale dal vivo che viene però trasmesso al pubblico olandese con alcuni secondi di ritardo, permettendo di migliorare la qualità dei sottotitoli. Grazie ad una borsa di studio concessa dal Dipartimento d’Interpretazione e Traduzione di Forlì (Università di Bologna), abbiamo potuto intervistare il responsabile dell’unità di traduzione presso Ericsson, dott. Thijs de Korte, e abbiamo avuto modo di assistere in loco alla realizzazione dei sottotitoli interlinguistici in tempo reale. Il terzo capitolo si concentrerà sulla tecnica del respeaking, dagli ambiti d’uso ai requisiti per svolgere questa professione. Ci concentreremo in particolare sulle somiglianze tra respeaker e interprete simultaneo, che ci condurranno all'esperimento descritto nel capitolo 4. Infatti, date le somiglianze riscontrate tra interpretazione simultanea e respeaking e il potenziale in termini di accessibilità offerto dalla sottotitolazione interlinguistica dal vivo, abbiamo fornito un servizio sperimentale di sottotitolazione in diretta dall’italiano verso l’inglese durante la cerimonia di premiazione del Sedicicorto International Film Festival di Forlì. Dopo aver descritto in dettaglio l’esperienza, analizzeremo i giudizi espressi da ospiti stranieri, pubblico italiano e membri dell'associazione "Sedicicorto", al fine di verificare la qualità del servizio e osservarne i benefici. La conclusione della nostra tesi è che sfruttando appieno il potenziale offerto della tecnologia moderna e approfondendo la ricerca sulle tecniche per la sottotitolazione interlinguistica dal vivo, si potrebbero ridurre i costi dei servizi di supporto linguistico a non udenti e stranieri, incoraggiando dunque aziende ed enti a garantire una maggiore accessibilità all’informazione e agli eventi culturali e formativi.
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Quality in interpreting is a hotly debated issue whose complexity is determined by a mix of factors. In this article I analyze it in the light of the role played by interpreters, stressing how the constraints imposed by the different interpreting modes, the different roles actually played by professionals (who become more or less visible, even within the same assignment) and the expectations they generate require the adoption of a flexible perspective when it comes to identifying and assessing quality criteria and drafting professional codes that are open enough to adjust to diverse communicative settings and to the dynamic character of quality.
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The aim is to review the published scientific literature for studies evaluating nonpharmacological interventions for breathlessness management in patients with lung cancer. The following selection criteria were used to systematically search the literature: studies were to be published research or systematic reviews; they were to be published in English and from 1990 to 2007; the targeted populations were adult patients with dyspnoea/breathlessness associated with lung cancer; and the study reported on the outcomes from use of non-pharmacological strategies for breathlessness. This review retrieved five studies that met all inclusion criteria. All the studies reported the benefits of non-pharmacological interventions in improving breathlessness regardless of differences in clinical contexts, components of programmes and methods for delivery. Analysis of the available evidence suggests that tailored instructions delivered by nurses with sufficient training and supervision may have some benefits over other delivery approaches. Based on the results, non-pharmacological interventions are recommended as effective adjunctive strategies in managing breathlessness for patients with lung cancer. In order to refine such interventions, future research should seek to explore the core components of such approaches that are critical to achieving optimal outcomes, the contexts in which the interventions are most effective, and to evaluate the relative benefits of different methods for delivering such interventions.
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Spatially offset Raman spectroscopy (SORS) is demonstrated for the non-contact detection of energetic materials concealed within non-transparent, diffusely scattering containers. A modified design of an inverse SORS probe has been developed and tested. The SORS probe has been successfully used for the detection of various energetic substances inside different types of plastic containers. The tests have been successfully conducted under incandescent and fluorescent background lights as well as under daylight conditions, using a non-contact working distance of 6 cm. The interrogation times for the detection of the substances were less than 1 minute in each case, highlighting the suitability of the device for near real-time detection of concealed hazards in the field. The device has potential applications in forensic analysis and homeland security investigations.
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This paper presents a feasible spatial collision avoidance approach for fixed-wing unmanned aerial vehicles (UAVs). The proposed strategy aims to achieve the desired relative bearing in the horizontal plane and relative elevation in the vertical plane so that the host aircraft is able to avoid collision with the intruder aircraft in 3D. The host aircraft will follow a desired trajectory in the collision avoidance course and resume the pre-arranged trajectory after collision is avoided. The approaching stopping condition is determined for the host aircraft to trigger an evasion maneuver to avoid collision in terms of measured heading. A switching controller is designed to achieve the spatial collision avoidance strategy. Simulation results demonstrate that the proposed approach can effectively avoid spatial collision, making it suitable for integration into flight control systems of UAVs.
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Here mixed convection boundary layer flow of a viscous fluid along a heated vertical semi-infinite plate is investigated in a non-absorbing medium. The relationship between convection and thermal radiation is established via boundary condition of second kind on the thermally radiating vertical surface. The governing boundary layer equations are transformed into dimensionless parabolic partial differential equations with the help of appropriate transformations and the resultant system is solved numerically by applying straightforward finite difference method along with Gaussian elimination technique. It is worthy to note that Prandlt number, Pr, is taken to be small (<< 1) which is appropriate for liquid metals. Moreover, the numerical results are demonstrated graphically by showing the effects of important physical parameters, namely, the modified Richardson number (or mixed convection parameter), Ri*, and surface radiation parameter, R, in terms of local skin friction and local Nusselt number coefficients.
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Diagnostics is based on the characterization of mechanical system condition and allows early detection of a possible fault. Signal processing is an approach widely used in diagnostics, since it allows directly characterizing the state of the system. Several types of advanced signal processing techniques have been proposed in the last decades and added to more conventional ones. Seldom, these techniques are able to consider non-stationary operations. Diagnostics of roller bearings is not an exception of this framework. In this paper, a new vibration signal processing tool, able to perform roller bearing diagnostics in whatever working condition and noise level, is developed on the basis of two data-adaptive techniques as Empirical Mode Decomposition (EMD), Minimum Entropy Deconvolution (MED), coupled by means of the mathematics related to the Hilbert transform. The effectiveness of the new signal processing tool is proven by means of experimental data measured in a test-rig that employs high power industrial size components.
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In the field of rolling element bearing diagnostics, envelope analysis has gained in the last years a leading role among the different digital signal processing techniques. The original constraint of constant operating speed has been relaxed thanks to the combination of this technique with the computed order tracking, able to resample signals at constant angular increments. In this way, the field of application of this technique has been extended to cases in which small speed fluctuations occur, maintaining high effectiveness and efficiency. In order to make this algorithm suitable to all industrial applications, the constraint on speed has to be removed completely. In fact, in many applications, the coincidence of high bearing loads, and therefore high diagnostic capability, with acceleration-deceleration phases represents a further incentive in this direction. This chapter presents a procedure for the application of envelope analysis to speed transients. The effect of load variation on the proposed technique will be also qualitatively addressed.
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An encryption scheme is non-malleable if giving an encryption of a message to an adversary does not increase its chances of producing an encryption of a related message (under a given public key). Fischlin introduced a stronger notion, known as complete non-malleability, which requires attackers to have negligible advantage, even if they are allowed to transform the public key under which the related message is encrypted. Ventre and Visconti later proposed a comparison-based definition of this security notion, which is more in line with the well-studied definitions proposed by Bellare et al. The authors also provide additional feasibility results by proposing two constructions of completely non-malleable schemes, one in the common reference string model using non-interactive zero-knowledge proofs, and another using interactive encryption schemes. Therefore, the only previously known completely non-malleable (and non-interactive) scheme in the standard model, is quite inefficient as it relies on generic NIZK approach. They left the existence of efficient schemes in the common reference string model as an open problem. Recently, two efficient public-key encryption schemes have been proposed by Libert and Yung, and Barbosa and Farshim, both of them are based on pairing identity-based encryption. At ACISP 2011, Sepahi et al. proposed a method to achieve completely non-malleable encryption in the public-key setting using lattices but there is no security proof for the proposed scheme. In this paper we review the mentioned scheme and provide its security proof in the standard model. Our study shows that Sepahi’s scheme will remain secure even for post-quantum world since there are currently no known quantum algorithms for solving lattice problems that perform significantly better than the best known classical (i.e., non-quantum) algorithms.
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The purpose of this study was to contrast the role of parental and non-parental (sibling, other family and non-family) supervisors in the supervision of learner drivers in graduated driver licensing systems. The sample consisted of 522 supervisors from the Australian states of Queensland (n = 204, 39%) and New South Wales (n = 318, 61%). The learner licence requirements in these two states are similar, although learners in Queensland are required to accrue 100 h of supervision in a log book while those in New South Wales are required to accrue 120 h. Approximately 50 per cent of the sample (n = 255) were parents of the learner driver while the remainder of the sample were either siblings (n = 72, 13.8%), other family members (n = 153, 29.3%) or non-family (n = 114, 21.8%). Parents were more likely than siblings, other family or non-family members to be the primary supervisor of the learner driver. Siblings provided fewer hours of practice when compared with other supervisor types while the median and mode suggest that parents provided the most hours of practice to learner drivers. This study demonstrates that non-parental supervisors, such as siblings, other family members and non-family, at least in jurisdictions that require 100 or 120 h of practice, are important in facilitating learner drivers to accumulate sufficient supervised driving practice.