981 resultados para applicable law


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L’elaborato è strutturato in quattro parti: la prima è dedicata all’inquadramento del background normativo. L’autrice affronta, con un approccio ricostruttivo, i precedenti alla redazione del regolamento e le difficoltà incontrate a causa delle resistenze degli Stati membri. Si sofferma altresì sulle norme UNCITRAL, anch’esse oggetto nel recente periodo, di numerose implementazioni. La seconda parte fotografa il ruolo della Corte di Giustizia nell’interpretazione del regolamento n. 1346/2000 ed individua i concetti fondamentali del regolamento: l’universalità attenuata, il campo di applicazione soggettivo del regolamento, la legge applicabile, il principio dell’automatico riconoscimento delle decisioni e la correlata tematica dell’ordine pubblico, nonché la figura del curatore. Si approfondisce l’attività degli Stati membri nel dotarsi di norme di coordinamento ( esemplare il caso della Spagna e della Germania) sottolineando il silenzio del legislatore italiano che, nonostante le numerose riforme in materia, a tutt’oggi non ha ideato un sistema in grado di coordinare la normativa nazionale con la struttura del regolamento europeo. Nella terza parte l'autrice approfondisce la giurisdizione nel regolamento n. 1346/2000. Si individuano le parole chiave: Comi e dipendenza, i cui significati sono sfumati seguendo le posizioni della Corte di Giustizia, (Leading Case Eurofood sino a Interedil) e si mette in discussione, nel panorama attuale, la tenuta di tali criteri giurisdizionali. Sempre intorno al concetto di Comi, si analizzano: la giurisdizione verso gruppi di imprese disciplina assente nel regolamento, i rapporti tra procedura principale e secondaria , la giurisdizione in materia di azioni connesse e/o correlate (Gourdain vs Nadler/Seagon vs Deko Marty). Il capitolo conclusivo offre una panoramica delle proposte finalizzate ad un’implementazione della struttura del regolamento sull’insolvenza. Numerose, infatti, sono le proposte a livello dottrinale e da parte degli organi comunitari in vista della scadenza del Report della Commissione Europea sulla applicazione del regolamento 1346 del 2000 (art. 46).

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L’elaborato ha ad oggetto l’analisi delle possibili forme di collaborazione tra vettori nei diversi settori del trasporto, con particolare attenzione all’ambito aeronautico e marittimo. Negli ultimi decenni l’incremento del livello di concorrenza tra i competitors su scala planetaria, a seguito della progressiva liberalizzazione e globalizzazione dei trasporti, ha indotto i vettori ad adottare nuove strategie commerciali dirette alla condivisione del rischio, alla riduzione dei costi di esercizio, all’espansione delle proprie reti e alla flessibilizzazione dei processi interni di adeguamento alle continue espansioni e contrazioni del mercato. Hanno, così, fatto la loro comparsa modelli contrattuali nuovi che differiscono per struttura, livello di integrazione delle parti coinvolte e grado di complessità dell’accordo. Nell’elaborato, pertanto, sono state attentamente esaminate le molteplici figure giuridiche generate dalla prassi commerciale, come gli accordi di codesharing, interlining, wet lease, dry lease, franchising, le grandi alleanze strategiche presenti sia in ambito aeronautico, sia in quello marittimo, le Conferences e i Consorzi. La ricerca, in particolare, è focalizzata, alla luce della prassi contrattuale e della normativa nazionale, comunitaria ed internazionale vigente, sui problemi di qualificazione giuridica di tali accordi e, conseguentemente, sulla disciplina di volta in volta ad essi applicabile, sul loro oggetto, regolamento contrattuale e contenuto. Si è proceduto poi ad uno studio comparativo-contrastivo delle differenze tra le varie forme di partnership e all’approfondimento delle questioni concernenti la tutela degli utenti dei servizi di trasporto, siano essi passeggeri o mittenti. Sono affrontati, infatti, con accurata indagine i profili di responsabilità dei vettori coinvolti, sulla base del quadro normativo di riferimento. Nel corso della ricerca si è data anche particolare attenzione all’analisi della compatibilità degli accordi tra vettori con la disciplina comunitaria della concorrenza, registrando una tendenza della Comunità a piegare l’interpretazione delle norme in materia alle superiori esigenze dell’economia, in considerazione delle peculiarità del mercato del trasporto.

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This is a concise encyclopedia entry that discusses the applicable law of the World Trade Organization (WTO) with regard to telecommunications, audiovisual, postal and courier services, which are framed in terms of existing WTO classification under the common heading of 'Communication Services'. The chapter analyzes the pertinent rules of the General Agreement on Trade in Services (GATS), the present state of commitments, the problems faced in light of the recent technological advances that affect, albeit differently, all these sectors. It includes insights from the case-law and a brief overall appraisal of the prospects for change.

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There is limited binding international law specifically covering the provision of humanitarian assistance in response to natural and human-made disasters. Yet a variety of authoritative soft law texts have been developed in the past 20 years, including the UN Guiding Principles on Internal Displacement, the Red Cross Red Crescent Code of Conduct and the Sphere Project’s Humanitarian Charter and Minimum Standards in Disaster Response. While such ‘non-binding normative standards’ do not carry the weight of international law, they play an essential role in the provision of humanitarian assistance albeit subject to their limited enforceability vis-à-vis intended beneficiaries and to their voluntary application by humanitarian actors. Notwithstanding a lack of legal compulsion, certain non-binding normative standards may directly influence the actions of States and non-State actors, and so obtain a strongly persuasive character. Analysis of texts that influence the practice of humanitarian assistance advances our understanding of humanitarian principles and performance standards for disaster response. As the International Law Commission debates draft articles on the Protection of Persons in the Event of Disasters, such non-binding normative standards are crucial to the development of an internationally accepted legal framework to protect victims of disasters.

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The coordination between territoriality restricted intellectual property rights and the potential global reach of Internet activities has been the focus of significant attention in recent years. The liability of Internet intermediaries offering potentially global services that may facilitate infringements of intellectual property rights by others in multiple countries poses a particular challenge in that regard. At a substantive law level, significant differences remain between jurisdictions regarding secondary liability for intellectual property rights infringements and safe harbor provisions for Internet intermediaries. The present article discusses the conflict of laws aspects of the liability of Internet intermediaries in light of the recent international efforts to adopt soft law provisions on intellectual property and private international law.