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L'artivismo di Giacomo Verde: come l'arte in video può cambiare le prospettive individuali e sociali
Resumo:
Ho deciso di approfondire la figura di Giacomo Verde. Nel primo capitolo s’intende inquadrare il periodo storico nel quale Verde si è inserito e le correnti storiche che ha attraversato. Il secondo capitolo è dedicato all’arte ludica e in particolare, all’invenzione del Teleracconto (1989) per il gruppo Giallo Mare Minimal Teatro. Dalla Storia di Hansel e Gretel a Bit il burattino ai racconti illustrati con gli ologrammi, ad altri progetti in video, Verde sposta l’attenzione dell’arte dall’oggetto al soggetto. Nel terzo capitolo, si farà riferimento a ciò che ha segnato nel profondo la sua carriera: l’Artivismo. Il suo significato e come viene applicato alla vita pratica. Con questo percorso si ha l’auspicio che la voglia di battersi per un valore, per un cambiamento sociale non sia solo simbolico. Concretizzare può essere un atto difficile da perseguire ed è per questo che ci vengono incontro gli strumenti e le persone; con l’arte in video si scatena un po' lo stesso meccanismo: arte fatta di dispositivi tecnologi che coniugano più aspetti della vita umana: primo fra tutti quello emozionale. Alla luce di queste premesse e per concludere l’excursus su un artista poliedrico, ho deciso di somministrare un sondaggio a campione parziale. Ispirata dalle esperienze passate e dalla prefazione di Antonio Caronia in Artivismo tecnologico. Scritti e interviste su arte, politica, teatro e tecnologie (2007), mi sono chiesta cosa ne pensassero gli altri circa il rapporto tra arte e politica, quanto questi si sentano influenzati da una società che comunica quasi esclusivamente attraverso le immagini. Verde, in fondo, con la sua poetica, insegna che l’arte, per essere incline alla condivisione e accessibile a tutti, deve essere anche fatta dalle persone.
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Dois prefácios de Adolphe Appia (1862-1928)do seu livro "A Obra de Arte Viva", com data, respectivamente, de 1923 -- na versão publicada em inglês -- e de 1921, a primeira publicação da obra, em francês. Nestes dois textos, Appia apresenta a sua teorização de «arte dramática» e os conceitos de «obra de arte» e «obra de arte viva».
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El proyecto consiste en realizar una proyección de videomapping acompañada por una agenda cultural que busca promover a través del video y la tecnología la construcción colectiva de memoria histórica compartida y con perspectiva de futuro, inicialmente a una población que no ha tenido contacto directo con la guerra (población de Bogotá de alto poder adquisitivo). Se analiza el arte como factor generador de empatía entre ciudadanos.
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Resumen basado en el del autor en catalán
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Se lleva a cabo una interpretación contemporánea de textos y tragedias griegas antiguas, a través del teatro y mediante las visiones de dos autores.
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Se desarrolla un proyecto de innovación educativa que pretende acercar el mundo clásico a los alumnos y alumnas de Secundaria y Bachillerato, desarrollando una metodología en el estudio de los aspectos morfológicos, sintácticos y léxicos básicos de la lengua latina. Se potencia el valor de la lengua favoreciendo el hábito lector y del análisis de textos a través de la lectura comprensiva. Se pretende reconocer algunos de los elementos de la herencia latina del entorno, desarrollando la concepción del origen de Castilla y León ligado a Europa como unidad social y cultural y sus valores de tolerancia ligados al mundo clásico. Se desarrolla una metodología en la enseñanza del latín a través del método 'Lengua latina per se illustrata' de Hans H. Orberg.Se realiza una jornada de estudios clásicos encuadrada dentro de la semana cultural del centro centrada en una ponencia sobre los celtíberos en las fuentes romanas, se visita Uxama y Almenara Puras en Valladolid, y se realiza una exposición sobre la estructura de una ciudad romana y su vida privada a través de maquetas, murales, paneles y reproducciones de restos arqueológicos. Se realizan lecturas de pasajes escogidos de las obras clásicas, se acude al certamen de teatro clásico de Segóbrica en Cuenta y a Clunia en Burgos. Los alumnos y alumnas realizan un trabajo de investigación sobre los arcos romanos de tres arcadas, haciendo especial hincapié en el Arco Romano de Medinaceli. Una vez desarrollado el proyecto se concluye con la afirmación de haber realizado todas las actividades previstas. Las calificaciones de los alumnos y alumnas se han elevado des un sesenta y cinco por ciento de positivas del curso pasado hasta un ochenta por ciento en el curso en el que se ha desarrollado el proyecto. El proyecto ha supuesto un incremento cualitativo y cuantitativo de las actividades complementarias y extraescolares del instituto. Se ha incrementado el uso de la biblioteca. El proyecto ha servido para incrementar el trabajo en equipo del equipo docente y del equipo directivo.
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Lecciones fotocopiables para programas de educación bilingüe diseñadas para ampliar el conocimiento de los alumnos fuera del aula. Ideal como elemento transversal, o como material de apoyo para el contenido de aprendizaje integrado de lengua (AICLE). Los temas incluyen arte y teatro, alfabetización, matemáticas, ciencia y medio ambiente.
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Se describe la vida y obra de Eduardo Marquina, centrándose principalmente en su obra dramática En Flandes se ha puesto el sol, estrenada en 1910. Se analizan algunas de sus aportaciones al teatro y a la teoría del teatro.
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Iconic historical figure, Antônio Vieira (1608-1697) is regarded as an essential character to the Luso-Brazilian history. Between 1646 and 1667, the priest began writing the History of the Future, the first volume of the celebrated "Clavis Prophetarum , political and theological unity that would leverage the process of spread of Christianity across the globe, recognizing Portugal as forefront and center of all millenarian movement. Them, Jesuit represented the "World" in two metaphors: "theater" and "body" responsible for viewing spaces of abstract Christian truth. Starting from the hermeneutical assumptions of analysis, we investigated the historical relations present in the construction of such representations, by which establish the dialogue between politics, theology and seventeenth-century rhetoric. Therefore, the following study supports the hypothesis that beyond a mere stylistic expressions, spatial metaphors of "World" were formulated by Antonio Vieira as a resource that could sharpen the minds of his readers, engaging words into action, become alive and effective use of rhetoric
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Pós-graduação em Artes - IA
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Pós-graduação em Artes - IA
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Pós-graduação em Artes - IA
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Pós-graduação em Letras - FCLAS
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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
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La ricerca si propone d’indagare sul concetto di “congruità” riferito alle trasformazioni di specifici contesti urbani, e di definire quindi un metodo “non arbitrario” per la valutazione di opere esistenti o in progetto, al fine di riconoscerne il carattere di congruità o, al contrario, d’incongruità. Interventi d’inserimento e di trasformazione, alla scala del comparto urbanistico o anche alla scala edilizia, possono presentarsi come congrui o incongrui rispetto all’identità del luogo di appartenenza (organismo a scala urbana o territoriale). Congrua risulta l’opera che non si pone in (conclamato) contrasto rispetto ai caratteri identitari del contesto. Le definizioni d’incongruità e di opera incongrua, divengono il metro di giudizio del rapporto tra un intervento ed il suo contesto, e si applicano mediante una valutazione che sia metodologicamente fondata e verificata. La valutazione di congruità-incongruità può riferirsi a opere esistenti già realizzate, oppure a progetti di nuove opere; in questo secondo approccio il metodo di valutazione si configura come linea-guida per l’orientamento del progetto stesso in termini di congruità rispetto al contesto. In una fase iniziale la ricerca ha fissato i principi di base, con la definizione di ciò che deve intendersi per congruità e per profilo di congruità. La specifica di congruità, non potendosi basare su una consolidata letteratura (il concetto nei termini descritti è stato introdotto dalla legge 16/2002 della Regione Emilia-Romagna; la Regione stessa riconosce che il concetto è in fase di precisazione tramite sperimentazioni, studi e interventi pilota), muove dallo studio dei concetti di luogo, caratteri del luogo, identità del luogo, contesto urbano, trasformazione dell’ambiente costruito, tutela del patrimonio edilizio, sviluppo tipologico, e superfetazione incongrua. Questi concetti, pur mutuati da ambiti di ricerca affini, costituiscono i presupposti per la definizione di congruità delle trasformazioni di contesti urbani, rispetto all’identità del luogo, tramite la tutela e valorizzazione dei suoi caratteri tipologici costitutivi. Successivamente, la ricerca ha affrontato l’analisi di taluni casi-tipo di opere incongrue. A tale scopo sono stati scelti quattro casi-tipo d’interventi per rimozione di opere ritenute incongrue, indagando la metodologia di valutazione di congruità in essi applicata. Inoltre è stata sperimentata l’applicazione del metodo di valutazione per “categorie di alterazioni” tramite lo studio del centro storico di Reggio Emilia, assunto come contesto urbano campione. Lo studio analitico è sviluppato attraverso l’indagine del rapporto tra edifici e caratteri del contesto, individuando e classificando gli edifici ritenuti incongrui. Qui sono emersi i limiti del metodo di individuazione delle incongruità per categorie di alterazioni; di fatto le alterazioni definite a priori rispetto al contesto, determinano un giudizio arbitrario, in quanto disancorato dai caratteri del luogo. La definizione di ciò che è congruo o incongruo deve invece riferirsi a uno specifico contesto, e le alterazioni dei caratteri che rappresentano l’identità del luogo non possono definirsi a priori generalizzandone i concetti. Completando la ricerca nella direzione del risultato proposto, si è precisato il metodo di valutazione basato sulla coincidenza dei concetti di congruità e di pertinenza di fase, in rapporto allo sviluppo tipologico del contesto. La conoscenza del contesto nei suoi caratteri tipologici, è già metodo di valutazione: nella misura in cui sia possibile effettuare un confronto fra contesto ed opera da valutare. La valutazione non si pone come vincolo all’introduzione di nuove forme che possano rappresentare un’evoluzione dell’esistente, aggiornando il processo di sviluppo tipologico in relazione alle mutazioni del quadro esigenzialeprestazionale, ma piuttosto come barriera alle trasformazioni acritiche nei confronti del contesto, che si sovrappongano o ne cancellino inconsapevolmente i segni peculiari e identitari. In ultima analisi, ai fini dell’applicabilità dei concetti esposti, la ricerca indaga sulla convergenza tra metodo proposto e possibili procedure applicative; in questo senso chiarisce come sia auspicabile definire la congruità in relazione a procedure valutative aperte. Lo strumento urbanistico, inteso come sistema di piani alle diverse scale, è l’ambito idoneo a recepire la lettura della stratificazione dei segni indentitari rilevabili in un contesto; lettura che si attua tramite processi decisionali partecipati, al fine di estendere alla collettività la definizione d’identità culturale del luogo. La valutazione specifica di opere o progetti richiede quindi una procedura aperta, similmente alla procedura di valutazione in vigore presso le soprintendenze, basandosi sul concetto di responsabilità del progettista e del valutatore, in riferimento alla responsabilità della collettività, espressa invece nello strumento urbanistico. Infatti la valutazione di tipo oggettivo, basata sul riferimento a regolamenti o schemi precostituiti, confligge con il senso della valutazione metodologicamente fondata che, al contrario, è assunto teorico basilare della ricerca.