932 resultados para AI-5 generation
Resumo:
No Brasil, com o Golpe Militar de 1964, iniciou-se um período ditatorial que se intensificou com o Ato Institucional nº 5. Com esta nova forma política imposta no país, foi necessário intervir em diversas esferas sociais, para validar o regime. A esfera educacional recebeu intervenções políticas para que se tornasse mais um instrumento de manutenção da ditadura. Através da educação, o governo pretendia interferir nas idéias e pensamentos dos alunos, para validar a própria permanência no poder. No entanto, houve professores que se negaram a agir como legitimadores do governo militar e iniciaram um movimento no sentido oposto: o de atuar contra este regime. Assim como em muitos outros setores sociais, os professores também participaram intensamente da luta contra a ditadura e, consequentemente, sofreram repressões. Esta pesquisa busca trabalhar com a análise de documentos produzidos por um órgão de repressão desse período relativos a professores acusados de crimes políticos. Trata-se do Departamento Estadual de Ordem Política e Social - DEOPS, mais especificamente o do estado de São Paulo, um dos mais expressivos órgãos de repressão da ditadura militar. O período selecionado para este trabalho vai do ano de 1968, no qual foi instituído o AI-5, até 1974, com o fim do Governo Médici. Buscou-se, portanto, fazer um levantamento do perfil de casos de professores considerados criminosos políticos, a partir da análise de prontuários e dossiês do DEOPS/SP.
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Il presente lavoro è stato avviato per caratterizzare dal punto di vista geochimico i siti di alimentazione e di riproduzione del Fenicottero ed ottenere così un dataset relativo alle concentrazioni di metalli nei sedimenti di alcune zone umide, utilizzate da questa specie per alimentarsi e riprodursi e scarsamente studiate in passato. Il lavoro di tesi qui presentato si è articolato in due differenti studi: • Un’indagine dettagliata sulla presenza e distribuzione di metalli ed elementi potenzialmente tossici nei sedimenti provenenti da alcune delle principali aree di alimentazione del Fenicottero nell’Alto Adriatico; • Un’indagine preliminare relativa ai metalli contenuti nei sedimenti provenienti da alcuni siti riproduttivi del Fenicottero nel Mediterraneo occidentale. Per quanto riguarda i siti di alimentazione sono state campionate tre zone umide dell’area deltizia del fiume Po: le Valli di Rosolina, Valle Bertuzzi e le Valli di Comacchio. Riguardo i siti riproduttivi sono state campionate cinque aree umide nel Mediterraneo occidentale: le Paludi dell’Odiel nel sud-ovest della Spagna, la Camargue in Francia, lo Stagno di Cagliari in Sardegna, le Valli di Comacchio in Emilia-Romagna e Valle Dogà in Laguna di Venezia. I 57 campioni raccolti sono stati analizzati mediante analisi XRF ed analisi termiche, presso il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, dell’Università di Bologna, e mediante analisi ICP-MS, presso l’AcmeLabs di Vancouver (Canada). Il complesso deltizio del fiume Po ha registrato concentrazioni anomale di Cd, Pb, Sb e Sn mostrando un generale arricchimento nei sedimenti delle aree umide investigate rispetto al valore di riferimento. Analizzando le correlazioni di questo elemento con le frazioni dei sedimenti, si è evidenziata una buona correlazione con la componente organica del sedimento. Ciò potrebbe indicare la presenza di fenomeni di adsorbimento di questo elemento ad opera della matrice organica. L’area di studio non è apparentemente interessata da importanti attività industriali, che potrebbero in parte spiegare le elevate concentrazioni di Cd, Pb, Sb e Sn. Due potenziali sorgenti antropogeniche di contaminazione sono rappresentate da un’estensiva attività agricola nelle zone limitrofe alle valli considerate e da un elevata pressione venatoria esercitata proprio all’interno di queste zone umide. In particolare, quest’ultima attività umana, potrebbe rappresentare una spiegazione più che plausibile per l’elevata presenza di Pb, messa in evidenza dallo studio, dato che fino ad pochissimi anni venivano utilizzate munizioni al Pb con conseguente rilascio in ambiente di ingenti quantitativi di questo metallo. Il Cu e lo Zn si distribuiscono invece in modo relativamente omogeneo nelle tre zone umide investigate, con un debole arricchimento di questi due elementi nei sedimenti delle Valli di Rosolina. Per quanto riguarda l’As, la sua distribuzione nell’area di studio, confrontata con i valori di background, non sembra sollevare particolare preoccupazione, cosi come la presenza di Hg in tutti e tre i siti investigati. Le Valli di Comacchio e Valle Bertuzzi sono inoltre caratterizzate da concentrazioni elevate di Cr e Ni, dati che confermano il naturale arricchimento di questi due elementi nell’area di studio evidenziato da un ampia letteratura e riconducibile ad apporti litologici provenienti dai depositi ofiolitici delle Alpi occidentali trasportati dal fiume Po verso l’Adriatico. Tuttavia, in alcuni campioni la concentrazione di Cr è molto superiore a quella caratteristica delle ofioliti di origine alpina, soprattutto per Valle Bertuzzi. Per spiegare queste anomalie sono necessarie indagini più approfondite sulla presenza e distribuzione di Cr nell’area di Comacchio e Bertuzzi. Riguardo ai 5 siti riproduttivi del Fenicottero, la colonia di Odiel (Spagna) si distingue per essere il sito maggiormente contaminato tra quelli investigati. Si sono infatti riscontrate elevate concentrazioni di As, Cu, Hg, Pb, Sb, Sn e Zn, se confrontate con quelle degli altri siti campionati. Questo risultato non sorprende. Il sito è infatti riconosciuto in letteratura come uno dei sistemi estuarini più inquinati dell’Europa occidentale, in quanto interessato dall’attività mineraria della IPB (Iberian Pyrite Belt), uno dei più importanti siti minerari mondiali, e dall’attività del polo industriale di Huelva. La colonia francese della Camargue si distingue invece per essere il sito meno impattato dall’attività antropica, non mostrando concentrazioni anomale per nessuno degli elementi in traccia analizzati. I sito riproduttivo situato nei pressi di Cagliari, in Sardegna, ha riportato elevate concentrazioni di Cd, Hg e Pb. La contaminazione di questo sito a seguito di ingenti scarichi di rifiuti industriali contenenti Hg e Pb a partire dagli anni ’60 è ben documentata in letteratura. Sebbene negli anni ’90 siano stati realizzati progetti di bonifica del sito, le concentrazioni ottenute nel presente studio sono ancora elevate suggerendo la possibilità che il processo di rimozione di Hg e Pb messo in atto in passato possa aver avuto scarsa efficacia. La colonia riproduttiva di Comacchio ha registrato concentrazioni elevate di Cr, Ni e Pb. Come già detto riguardo ai siti di alimentazione l’abbondanza di Cr e Ni nell’area è da ricondurre a fattori naturali, mentre le elevate concentrazioni di Pb non trovano riscontri in precedenti studi. La presenza di alcuni campioni con concentrazioni anomale di Cr e il generale arricchimento di Pb nel sito suggeriscono la necessità di studi più approfonditi e specifici sulla presenza di questi elementi nell’area di Comacchio. Infine, la colonia situata in Laguna di Venezia si caratterizza per avere concentrazioni relativamente elevate di Cd e Hg riconducibili all’attività del polo industriale di Porto Marghera, come già evidenziato da numerosi studi. Tuttavia, i dati del presente studio non confermano le concentrazioni anomale di Zn messe in evidenza da molti studi effettuati nell’intera laguna veneta. Ciò può trovare una spiegazione nel fatto che il sito indagato in questo studio corrisponde ad un piccola porzione dell’intera laguna, molto raramente investigato negli studi passati. Mediante il presente studio è stato quindi possibile implementare le scarse conoscenze geochimiche relative ai sedimenti di alcune zone umide frequentate dai fenicotteri nell’Alto Adriatico e, al contempo, mettere in luce alcune importanti criticità, in particolar modo riguardo Cd, Cr, Pb, Sb e Sn, la cui presenza e distribuzione nell’area dovrebbero essere ulteriormente investigate da studi futuri.
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Interpolyelektrolytkomplexe bilden sich spontan bei Mischung von Lösungen entgegengesetzt geladener Polyelektrolyte. Dabei sind die Haupttriebkräfte der Entropiegewinn durch die Freisetzung von niedermolekularen Gegenionen sowie die elektrostatischen Wechselwirkungen. In der letzten Zeit sind sie aufgrund ihrer zahlreichen biologischen und technischen Anwendungen in den Fokus des wissenschaftlichen Interesses gerückt. Vor allem die Anwendung von Komplexen aus DNA und kationischen Polyelektrolyten in der nonviralen Gentherapie wird vielfältig diskutiert. rnIn dieser Arbeit wird eine Polystyrolsulfonat-Bürste mit einer Pfropfdichte von 100 % mit einem kationischen Tensid komplexiert und der Komplex in verschiedenen organischen Lösungsmitteln charakterisiert. Dabei zeigt sich eine signifikante Abhängigkeit des Lösungsverhaltens von der Art und der Konzentration zugesetzter Salze. Dieser Polyelektrolyt-Tensid-Komplex wird anschließend als vereinfachtes Modellsystem für die Komplexierung von DNA verwendet. Als kationische Komponente dient zunächst ein kommerzielles PAMAM-Dendrimer der 5. Generation. Dabei steht die Erhaltung der zylindrischen Topologie der anionischen Polyelektrolytbürste in den gebildeten Komplexen im Vordergrund. Durch Variation des Lösungsmittels und des Protonierungsgleichgewichts werden die experimentellen Bedingungen eingegrenzt, bei denen eine solche topologische Kontrolle möglich ist. Es zeigt sich, dass durch die Verwendung von aprotischen organischen Lösungsmitteln gute Erfolge erzielt werden können. Des Weiteren wird das Komplexierungsverhalten stark durch den Zusatz einer Säure oder einer Base beeinflusst, sodass eine topologische Kontrolle mit einem großen Überschuss einer organischen Base auch in protischen Lösungsmitteln wie Wasser und Methanol möglich wird. Anschließend wird das gleiche Polyanion noch mit einer geschützten Polylysin-Bürste in DMF komplexiert, was zur Bildung von kinetisch kontrollierten Aggregaten führt. Die Bildung dieser Aggregate kann durch den Zusatz eines großen Überschusses an Base verhindert werden und es werden zylindrische Komplexe erhalten, die nur aus einer Polylysin-Bürste bestehen. rn
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Vivemos um período de transformações políticas, econômicas, sociais e culturais que, a todo instante, nos impõe desafios. Neste contexto, nas últimas décadas, o uso da tecnologia tem sido ampliado na realização de diversas atividades cotidianas, na divulgação de informações, na comunicação, como forma de expressão e organização da sociedade. A escola, enquanto instituição social, precisa reconhecer esta nova realidade, esta diferente possibilidade de aquisição e transformação de saber, para que possa intervir, ressignificar e redirecionar sua ação, a fim de atender as demandas de seu tempo. O objetivo geral desta pesquisa, a partir da apresentação e análise de experiências realizadas com o uso de Tecnologias da Informação e Conhecimento, é o de refletir sobre como inserir estas ferramentas no processo de ensinar e aprender na escola a partir da visão de professores e alunos, visando a formação integral do educando. Deste modo, no desenvolvimento, entendemos como necessário conhecer e considerar o contexto histórico, bem como as perspectivas relacionadas a escola e seus protagonistas (professores e estudantes) na chamada Sociedade da Informação e do Conhecimento. Ressaltamos a importância do docente (sua formação) e seu papel de mediador nos processos de aprendizagem, assim como a recepção à tecnologia, observando função e espaço de atuação desta. Destacamos experiências com a utilização de TDIC, realizada por professores e alunos, como a produção de game, revistas científicas, escrita de histórias, produções artísticas, blogs, vlogs, discussões em grupos presentes em redes sociais. A metodologia utilizada nesta pesquisa é qualitativa, na modalidade de pesquisa-ação e narrativa, em função do envolvimento com o grupo e com as atividades desenvolvidas, nas quais os participantes compartilham com o pesquisador suas histórias pessoais e de aprendizagem relacionadas às ações ou às atividades que realiza, fornecendo informações e indícios relevantes sobre o seu processo de formação ao longo do tempo. A revisão de literatura foi realizada por meio de análise bibliográfica e documental em livros, teses, dissertações, periódicos específicos sobre o assunto, além de artigos publicados na Internet. A coleta de dados foi realizada a partir de conversas informais, entrevistas semiestruturadas e filmagem dos relatos. A análise foi realizada a partir da abordagem hermenêutico-fenomenológica, que busca descrever e interpretar fenômenos da experiência humana, a fim de investigar a essência por meio da identificação de temas. Os resultados apontam para a necessidade e possibilidade da ampliação da utilização de TDIC como recurso no processo de ensino e aprendizagem, por meio de formação, diálogo, interação, intencionalidade, expectativas, esperança e seus desdobramentos.
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I. Text: Vorwort, von K. Lamprecht.--Codex und schrift, von K. Menzel.--Der Bibeltext, von P. Corssen.--Die künstlerische ausstattung, von H. Janitschek.--Der einbanddeckel: 1. Der einbanddeckel als ganzes, ikonographie, technik, von A. Schnütgen. 2. Der kameo, von F. Hettner.--Verzeichnis der citierten handschriften.--II. Tafeln: 1-17. Trier, Stadtbibliothek, no. 22 (Adahs.); 18-21. Wien, K. K. Schatzkammer (Evangeliar Karls des Grossen); 22-23. Aachen, Münsterschatz (Karoling. Evangeliar); 24. Bamberg, K. Bibliothek AI 5; 25. Paris, Nationalbibl. lat. 1993 (Gottschalkevangeliar); 26-28. London, Brit. mus. Harlei, 2788; 29-30. Abeville, Communalbibl. no. 4; 31-34. Paris, Nationalbibl. no. 8850 (Evang. von Soissons); 35-36. Epernay, Communalbibl. (Ebo-Evang.); 37-38. Kremsmünster, Stiftsbibl. (Codex millenarius)--Verzeichnis der zinkhochättzungen und holzschnitte im text. (Initialen B und D der Züricher Vulgata, P der Bamberger Genesis, Q des Kremsmünsterer Codex millenarius; Zierleisten aus der Ada-handschrift)
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HSDPA (High-Speed Downlink Packet Access) is a 3.5-generation asynchronous mobile communications service based on the third generation of W-CDMA. In Korea, it is mainly provided in through videophone service. Because of the diffusion of more powerful and diversified services, along with steep advances in mobile communications technology, consumers demand a wide range of choices. However, because of the variety of technologies, which tend to overflow the market regardless of consumer preferences, consumers feel increasingly confused. Therefore, we should not adopt strategies that focus only on developing new technology on the assumption that new technologies are next-generation projects. Instead, we should understand the process by which consumers accept new forms of technology and devise schemes to lower market entry barriers through strategies that enable developers to understand and provide what consumers really want.
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The study aims to analyze the crime of the advertising process in the post-World War II period in Brazil, considering the Tribuna do Norte newspaper as one of the main vectors of this production in the public sphere of Rio Grande do Norte. The theoretical discussion is based on sociologists Jürgen Habermas and John Thompson, among others, that bring ideas about the relationship between the press and the public space. Our research in the journal is during the period from 1950, the year of the creation of this press, to 1970, in the context of AI-5 law. This period is considered the consolidation of this periodic in the populist context of Aluízio Alves, as well as the articulation with political changes after and before military coup in 1964. The publicity of crime is showed as a historical building, involving journalistic procedures, subjects and spaces. The publicity is related to commercial and political questions when some facts turned into a public event. In this sense, this research focuses on the publicity in its political dimensions. Related to the methodology, it is an empirical and qualitative study, based on literature, with a descriptive and interpretative approach, according to historian Tânia de Luca. The corpus of analyze is composed by notes, titles, news, reports, advertisements, image texts, among another textual genres. The chapters present a study about the building and changes of the populist journalism; the publicity of crime in democratic times; besides the military coup in 1964 and the changes of publicity of crime. The results of analyzes show that Tribuna do Norte, although has adopted more liberal pattern from North American presses, during the analyzed period has yet conservative and authoritative patterns from old potiguar presses. In this period, the political practice, in spite of diverse commercial interests, was an important element in the trajectory of this ambiguous journalism that has influencing, in a significant way, the production of news of crime.
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Objective Certain mutations in ANKH, which encodes a multiple-pass transmembrane protein that regulates inorganic pyrophosphate (PPi) transport, are linked to autosomal-dominant familial chondrocalcinosis. This study investigated the potential for ANKH sequence variants to promote sporadic chondrocalcinosis. Methods ANKH variants identified by genomic sequencing were screened for association with chondrocalcinosis in 128 patients with severe sporadic chondrocalcinosis or pseudogout and in ethnically matched healthy controls. The effects of specific variants on expression of common markers were evaluated by in vitro transcription/translation. The function of these variants was studied in transfected human immortalized CH-8 articular chondrocytes. Results Sporadic chondrocalcinosis was associated with a G-to-A transition in the ANKH 5′-untranslated region (5′-UTR) at 4 bp upstream of the start codon (in homozygotes of the minor allele, genotype relative risk 6.0, P = 0.0006; overall genotype association P = 0.02). This -4-bp transition, as well as 2 mutations previously linked with familial and sporadic chondrocalcinosis (+14 bp C-to-T and C-terminal GAG deletion, respectively), but not the French familial chondrocalcinosis kindred 143-bp T-to-C mutation, increased reticulocyte ANKH transcription/ANKH translation in vitro. Transfection of complementary DNA for both the wild-type ANKH and the -4-bp ANKH protein variant promoted increased extracellular PPi in CH-8 cells, but unexpectedly, these ANKH mutants had divergent effects on the expression of extracellular PPi and the chondrocyte hypertrophy marker, type X collagen. Conclusion A subset of sporadic chondrocalcinosis appears to be heritable via a -4-bp G-to-A ANKH 5′-UTR transition that up-regulates expression of ANKH and extracellular PPi in chondrocyte cells. Distinct ANKH mutations associated with heritable chondrocalcinosis may promote disease by divergent effects on extracellular PPi and chondrocyte hypertrophy, which is likely to mediate differences in the clinical phenotypes and severity of the disease.
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Reaction of 6-acetoxy-5-bromomethylquinoline (1c) and 2-bromomethyl-4-(2'-pyridyl)phenyl acetate (2b) with tetrachlorocatechol in acetone in the presence of anhydrous potassium carbonate resulted in the formation of diastereomeric products 3c, 3d, 4e and 4f.
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Based on the computer integrated and flexible laser processing system, an intelligent measuring sub-system was developed. A novel model has been built up to compensate the deviations of the main frame-structure, and a new 3-D laser tracker system is applied to adjust the accuracy of the system. To analyze the characteristic of all kind surfaces of automobile outer penal moulds and dies, classification of types of the surface、brim and ridge(or vale) area to be measured and processed has been established, resulting in one of the main processing functions of the laser processing system. According to different type of surfaces, a 2-D adaptive measuring method based on B?zier curve was developed; furthermore a 3-D adaptive measuring method based on Spline curve was also developed. According to the laser materials processing characteristics and data characteristics, necessary methods have been developed to generate processing tracks, they are explained in details. Measuring experiments and laser processing experiments were carried out to testify the above mentioned methods, which have been applied in the computer integrated and flexible laser processing system developed by the Institute of Mechanics, CAS.
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A pulse-compression scheme based on cascade of filamentation and hollow fiber has been demonstrated, Pulses with duration of sub-5 fs and energy of 0.2 mJ near 800 nm have been generated by compressing the similar to 40 fs pulses from a commercial laser system. This method is promising to generate near monocycle high energy pulses. [GRAPHICS] Measured autocorrelation curve of the final compressed pulses with duration of sub-5 fs (black solid) and the simulated autocorrelation curve of 4.6 fs pulse near 800 rim (red dash) (C) 2008 by Astro Ltd. Published exclusively by WILEY-VCH Verlag GmbH & Co. KGaA
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Two-cycle optical pulses with duration of 5 fs and energy of 0.7 mJ have been generated at 1 kHz by compressing the 38 fs laser pulses from a carrier-envelope phase (CEP) controlled Ti:sapphire laser system through a cascade filamentation compression technique. A simple and effective method is developed to suppress multiple filament formation and stabilize a single filament by inserting a soft aperture with an appropriate diameter into the driving laser beam prior to focusing, resulting in an excellent compressed beam quality. The good beam quality and potentially higher peak power make this ultrashort laser pulse source a significant tool for high-field physics applications. (C) 2007 Optical Society of America.
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The pulse-shaping technique has found widespread applications in nonlinear optics and material processing. Experimental research on laser-induced plasma shutter to control the 532 nm pulse width is conducted. The impacts of the total pulse output energy on pulse compression are investigated, and a useful conclusion can be drawn that there exists an optimal value of pulse energy at which the shortest output pulse of 3.23 ns can be obtained without a device for delay-time. Once the device for delay-time is employed to change the optical differences between two laser paths, the pulse width can be further shortened to 1.51 ns. In short, the 1.5-12 ns width-tunable 532 nm laser pulses have been obtained by adopting the laser-induced plasma shutter technique. (C) 2007 Elsevier GmbH. All rights reserved.
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We fabricate a saturable absorber mirror by coating a graphenefilm on an output coupler mirror. This is then used to obtain Q-switched mode-locking from a diode-pumped linear cavity channel waveguide laser inscribed in Ytterbium-doped Bismuthate Glass. The laser produces 1.06 ps pulses at ∼1039 nm, with a 1.5 GHz repetition rate, 48% slope efficiency and 202 mW average output power. This performance is due to the combination of the graphene saturable absorber and the high quality optical waveguides in the laser glass. © 2013 Optical Society of America.