927 resultados para trasformata di Fourier formule di valutazione modello Black-Scholes e Merton
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Quality in interpreting is a hotly debated issue whose complexity is determined by a mix of factors. In this article I analyze it in the light of the role played by interpreters, stressing how the constraints imposed by the different interpreting modes, the different roles actually played by professionals (who become more or less visible, even within the same assignment) and the expectations they generate require the adoption of a flexible perspective when it comes to identifying and assessing quality criteria and drafting professional codes that are open enough to adjust to diverse communicative settings and to the dynamic character of quality.
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We present the market practice for interest rate yield curves construction and pricing interest rate derivatives. Then we give a brief description of the Vasicek and the Hull-White models, with an example of calibration to market data. We generalize the classical Black-Scholes-Merton pricing formulas, considering more general cases such as perfect or partial collateral, derivatives on a dividend paying asset subject to repo funding, and multiple currencies. Finally we derive generic pricing formulae for different combinations of cash flow and collateral currencies, and we apply the results to the pricing of FX swaps and CCS, and we discuss curve bootstrapping.
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“E’ vero che stiamo parlando di sport americani (dove i soldi sembrano non finire mai) ed è altrettanto vero che stiamo per inoltrarci nel mondo della National Basketball Association (la seconda Lega al mondo per introiti dietro alla sola National Football League), ma le cifre del nuovo contratto televisivo portato a casa dal commissioner Adam Silver hanno dell’incredibile.” ... “E’ d’obbligo al fine del proseguo di questo lavoro introdurre il PER (il Player Efficiency Rating). Stiamo parlando di quello che al momento è considerato dalla maggioranza il più avanzato strumento di valutazione delle prestazioni di un giocatore durante l’arco di una partita e quindi di una stagione.” ... “Se abbiamo standardizzato rispetto ai minuti giocati, al numero di possessi, ecc… perché non standardizzare anche rispetto allo stipendio percepito dal giocatore stesso?” ... “Da tutto ciò… comincia la mia idea.”
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Nel corso degli anni il calcio italiano, dalla storia e tradizioni invidiabili, ha perso terreno nella battaglia competitiva del calcio europeo sia per quanto riguarda il risultato sportivo sia per quanto riguarda il risultato economico. La cultura calcistica però appassiona e unisce italiani come nient’altro. Dopo decenni di prestazioni all’insegna di tutti, nell’attuale scenario l’Italia calcistica si trova in una diversa posizione, con lo sguardo verso nuovi orizzonti. Il calcio italiano professionistico avrebbe bisogno di una strategia o di un modello di successo da imitare, innanzitutto nella veste del suo campionato di punta, la Serie A, per ripartire e diventare competitiva in primo luogo nel contesto europeo molto competitivo. Nonostante tutti gli scandali e problemi di natura finanziaria che hanno caratterizzato la storia del calcio italiano – oltreché i problemi attuali, per esempio, riguardo all’età media dei giocatori di Serie A – il suo profondo bagaglio culturale calcistico rimane, in sostanza, un punto di partenza fermo senza molti paragoni al mondo. La responsabilità di sviluppare e rivitalizzare il ‘prodotto’ calcio ha bisogno di idee nuove e investimenti al pari dei competitori principali. I problemi di prima importanza da risolvere sono la moltiplicazione e la ristrutturazione del modello di ricavi e gli impianti sportivi urgentemente da privatizzare e ristrutturare per renderli moderni e più profittabili. I tifosi di calcio, che si contano in decine di milioni solo in Italia (oggi come oggi addirittura 4 italiani su 10 si definiscono “tifosi militanti”), avrebbero bisogno di un ‘prodotto’ rivitalizzato che ha conservato il suo orgoglio e le caratteristiche nazionali uniche, tra cui, la parte sana della cultura dei tifosi organizzati chiamati ‘ultras’, di cui il modo di tifare ma in parte anche il linguaggio e le caratteristiche simboliche, sono divenuti, nel corso degli anni, conosciuti e imitati in larga parte del mondo. Tuttavia, in prospettiva non si può e non si deve trascurare l’impatto e le possibili opportunità finanziarie che il sempre più ampio e crescente mercato del calcio internazionale potrebbe offrire, nonostante ne soffrisse un po’ l’identità tradizionale del calcio italiano.
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I convertible bonds sono degli strumenti finanziari che conferiscono al suo possessore la facoltà di scegliere se, una volta scaduta l'obbligazione, essere rimborsato tramite una somma di denaro (valore nominale) oppure convertire l'obbligazione in un numero predefinito di azioni. Successivamente si è trattato l’argomento della tesi, i reverse convertible bonds. Queste obbligazioni sono simili ai convertible bonds con la differenza che in tal caso il diritto di scegliere se convertire o meno l'obbligazione in azioni è lasciato all'emittente e non al sottoscrittore. I reverse convertible si ottengono dalla combinazione di un coupon bond ordinario (senza l'opzione di conversione) a breve termine e di un'opzione put sulle azioni sottostanti. E' stata analizzata la formula di valutazione dei reverse convertible bonds, data dalla differenza tra il prezzo di un coupon-bond ordinario emesso dalla stessa società e il prezzo di un'opzione put (quest'ultimo moltiplicato per il rapporto di conversione, ossia per il numero di azioni che si ottengono dalla conversione di ciascuna obbligazione convertibile). E’ stata poi fatta un’analisi empirica dei prezzi dei reverse convertible bonds. Sono stati calcolati i prezzi di 7 reverse convertible utilizzando i dati forniti dal database finanziario e macroeconomico, Thomson Reuters Datastream.I prezzi calcolati sono stati poi confrontati con i prezzi di mercato di tali obbligazioni relativamente allo stesso istante temporale, il giorno 6/6/2016.
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Oslo, capitale della Norvegia, sta sperimentando un’improvvisa crescita della popolazione e secondo le stime fornite da Statistics Norway si prevede un aumento di 200 000 abitanti entro il 2040. La crescita della popolazione comporterà un rilevante aumento di domanda di acqua e, insieme ad altri fattori quali l’età delle infrastrutture e i cambiamenti climatici, sarà responsabile di una notevole pressione sulle infrastrutture idriche presenti. In risposta alla necessità di tempestivi cambiamenti, il gestore del servizio idrico della città (Oslo VAV) ha deciso di finanziare progetti per migliorare la robustezza delle infrastrutture idriche. Il lavoro di tesi si inserisce all’interno del progetto E3WDM, istituito nel 2005 con lo scopo di definire una gestione più efficiente della risorsa idrica di Oslo. L’obiettivo generale della tesi è la creazione di un modello metabolico attraverso il software UWOT (Makropoulos et al., 2008) con lo scopo di rappresentare i consumi idrici di due tipiche tipologie abitative nella città di Oslo. L’innovazione di questo studio consiste nella definizione e nella modellazione della domanda idrica all’interno delle abitazioni ad un livello di dettaglio molto elevato. Il nuovo approccio fornito da UWOT consente la simulazione di differenti strategie di intervento e la successiva gestione ottimale della risorsa idrica in grado di minimizzare i consumi di acqua, di energia e i costi, compatibilmente con la domanda idrica richiesta. Il lavoro di tesi comprende: -La descrizione del software UWOT, in particolare lo scopo del modello, l’innovativo approccio adottato, la struttura e il procedimento per creare un modello del sistema idrico urbano. -La definizione dei dati richiesti per la simulazione dei consumi idrici all’interno delle abitazioni nella città di Oslo e i metodi utilizzati per raccoglierli -L’applicazione del modello UWOT per la definizione dei trend di consumi idrici e la successiva analisi dei risultati
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Lo scopo del mio lavoro di tesi è studiare e discutere la realizzazione mediante un sistema distribuito di un’applicazione per aste olandesi ad alta affidabilità. L’applicazione deve supportare la competizione tra compratori e venditori. Per testare l'affidabilità di tale modello, simuleremo effettivamente il crash di uno o più servers.
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This paper assesses the empirical performance of an intertemporal option pricing model with latent variables which generalizes the Hull-White stochastic volatility formula. Using this generalized formula in an ad-hoc fashion to extract two implicit parameters and forecast next day S&P 500 option prices, we obtain similar pricing errors than with implied volatility alone as in the Hull-White case. When we specialize this model to an equilibrium recursive utility model, we show through simulations that option prices are more informative than stock prices about the structural parameters of the model. We also show that a simple method of moments with a panel of option prices provides good estimates of the parameters of the model. This lays the ground for an empirical assessment of this equilibrium model with S&P 500 option prices in terms of pricing errors.
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This paper develops a general stochastic framework and an equilibrium asset pricing model that make clear how attitudes towards intertemporal substitution and risk matter for option pricing. In particular, we show under which statistical conditions option pricing formulas are not preference-free, in other words, when preferences are not hidden in the stock and bond prices as they are in the standard Black and Scholes (BS) or Hull and White (HW) pricing formulas. The dependence of option prices on preference parameters comes from several instantaneous causality effects such as the so-called leverage effect. We also emphasize that the most standard asset pricing models (CAPM for the stock and BS or HW preference-free option pricing) are valid under the same stochastic setting (typically the absence of leverage effect), regardless of preference parameter values. Even though we propose a general non-preference-free option pricing formula, we always keep in mind that the BS formula is dominant both as a theoretical reference model and as a tool for practitioners. Another contribution of the paper is to characterize why the BS formula is such a benchmark. We show that, as soon as we are ready to accept a basic property of option prices, namely their homogeneity of degree one with respect to the pair formed by the underlying stock price and the strike price, the necessary statistical hypotheses for homogeneity provide BS-shaped option prices in equilibrium. This BS-shaped option-pricing formula allows us to derive interesting characterizations of the volatility smile, that is, the pattern of BS implicit volatilities as a function of the option moneyness. First, the asymmetry of the smile is shown to be equivalent to a particular form of asymmetry of the equivalent martingale measure. Second, this asymmetry appears precisely when there is either a premium on an instantaneous interest rate risk or on a generalized leverage effect or both, in other words, whenever the option pricing formula is not preference-free. Therefore, the main conclusion of our analysis for practitioners should be that an asymmetric smile is indicative of the relevance of preference parameters to price options.
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Este Diccionario Biográfico de Matemáticos incluye más de 2040 reseñas de matemáticos, entre las que hay unas 280 de españoles y 36 de mujeres (Agnesi, Blum, Byron, Friedman, Hipatia, Robinson, Scott, etc.), de las que 11 son españolas (Casamayor, Sánchez Naranjo, Sanz-Solé, etc.). Se ha obtenido la mayor parte de las informaciones por medio de los libros recogidos en el apéndice “Bibliografía consultada”; otra parte, de determinadas obras matemáticas de los autores reseñados (estas obras no están incluidas en el citado apéndice, lo están en las correspondientes reseñas de sus autores). Las obras más consultadas han sido las de Boyer, Cajori, Kline, Martinón, Peralta, Rey Pastor y Babini, Wieleitner, las Enciclopedias Espasa, Británica, Larousse, Universalis y Wikipedia. Entre las reseñas incluidas, destacan las siguientes, en orden alfabético: Al-Khuwairizmi, Apolonio, Arquímedes, Jacob y Johann Bernoulli, Brouwer, Cantor, Cauchy, Cayley, Descartes, Diofanto, Euclides, Euler, Fermat, Fourier, Galileo, Gauss, Hilbert, Lagrange, Laplace, Leibniz, Monge, Newton, Pappus, Pascal, Pitágoras, Poincaré, Ptolomeo, Riemann, Weierstrass, etc. Entre los matemáticos españoles destacan las de Echegaray, Etayo, Puig Adam, Rey Pastor, Reyes Prósper, Terradas (de quien Einstein dijo: “Es uno de los seis primeros cerebros mundiales de su tiempo y uno de los pocos que pueden comprender hoy en día la teoría de la relatividad”), Torre Argaiz, Torres Quevedo, los Torroja, Tosca, etc. Se han incluido varias referencias de matemáticos nacidos en la segunda mitad del siglo XX. Entre ellos descuellan nombres como Perelmán o Wiles. Pero para la mayor parte de ellos sería conveniente un mayor distanciamiento en el tiempo para poder dar una opinión más objetiva sobre su obra. Las reseñas no son exhaustivas. Si a algún lector le interesa profundizar en la obra de un determinado matemático, puede utilizar con provecho la bibliografía incluida, o también las obras recogidas en su reseña. En cada reseña se ha seguido la secuencia: nombre, fechas de nacimiento y muerte, profesión, nacionalidad, breve bosquejo de su vida y exposición de su obra. En algunos casos, pocos, no se ha podido encontrar el nombre completo. Cuando sólo existe el año de nacimiento, se indica con la abreviatura “n.”, y si sólo se conoce el año de la muerte, con la abreviatura “m.”. Si las fechas de nacimiento y muerte son sólo aproximadas, se utiliza la abreviatura “h.” –hacia–, abreviatura que también se utiliza cuando sólo se conoce que vivió en una determinada época. Esta utilización es, entonces, similar a la abreviatura clásica “fl.” –floreció–. En algunos casos no se ha podido incluir el lugar de nacimiento del personaje o su nacionalidad. No todos los personajes son matemáticos en sentido estricto, aunque todos ellos han realizado importantes trabajos de índole matemática. Los hay astrónomos como, por ejemplo, Brahe, Copérnico, Laplace; físicos como Dirac, Einstein, Palacios; ingenieros como La Cierva, Shannon, Stoker, Torres Quevedo (muchos matemáticos, considerados primordialmente como tales, se formaron como ingenieros, como Abel Transon, Bombelli, Cauchy, Poincaré); geólogos, cristalógrafos y mineralogistas como Barlow, Buerger, Fedorov; médicos y fisiólogos como Budan, Cardano, Helmholtz, Recorde; naturalistas y biólogos como Bertalanfly, Buffon, Candolle; anatomistas y biomecánicos como Dempster, Seluyanov; economistas como Black, Scholes; estadísticos como Akaike, Fisher; meteorólogos y climatólogos como Budyko, Richardson; filósofos como Platón, Aristóteles, Kant; religiosos y teólogos como Berkeley, Santo Tomás; historiadores como Cajori, Eneström; lingüistas como Chomsky, Grassmann; psicólogos y pedagogos como Brousseau, Fishbeim, Piaget; lógicos como Boole, Robinson; abogados y juristas como Averroes, Fantet, Schweikart; escritores como Aristófanes, Torres de Villarroel, Voltaire; arquitectos como Le Corbusier, Moneo, Utzon; pintores como Durero, Escher, Leonardo da Vinci (pintor, arquitecto, científico, ingeniero, escritor, lingüista, botánico, zoólogo, anatomista, geólogo, músico, escultor, inventor, ¿qué es lo que 6 no fue?); compositores y musicólogos como Gugler, Rameau; políticos como Alfonso X, los Banu Musa, los Médicis; militares y marinos como Alcalá Galiano, Carnot, Ibáñez, Jonquières, Poncelet, Ulloa; autodidactos como Fermat, Simpson; con oficios diversos como Alcega (sastre), Argand (contable), Bosse (grabador), Bürgi (relojero), Dase (calculista), Jamnitzer (orfebre), Richter (instrumentista), etc. También hay personajes de ficción como Sancho Panza (siendo gobernador de la ínsula Barataria, se le planteó a Sancho una paradoja que podría haber sido formulada por Lewis Carroll; para resolverla, Sancho aplicó su sentido de la bondad) y Timeo (Timeo de Locri, interlocutor principal de Platón en el diálogo Timeo). Se ha incluido en un apéndice una extensa “Tabla Cronológica”, donde en columnas contiguas están todos los matemáticos del Diccionario, las principales obras matemáticas (lo que puede representar un esbozo de la historia de la evolución da las matemáticas) y los principales acontecimientos históricos que sirven para situar la época en que aquéllos vivieron y éstas se publicaron. Cada matemático se sitúa en el año de su nacimiento, exacto o aproximado; si no se dispone de este dato, en el año de su muerte, exacto o aproximado; si no se dispone de ninguna de estas fechas, en el año aproximado de su florecimiento. Si sólo se dispone de un periodo de tiempo más o menos concreto, el personaje se clasifica en el año más representativo de dicho periodo: por ejemplo, en el año 250 si se sabe que vivió en el siglo III, o en el año -300 si se sabe que vivió hacia los siglos III y IV a.C. En el apéndice “Algunos de los problemas y conjeturas expuestos en el cuerpo del Diccionario”, se ha resumido la situación actual de algunos de dichos problemas y conjeturas. También se han incluido los problemas que Hilbert planteó en 1900, los expuestos por Smale en 1997, y los llamados “problemas del milenio” (2000). No se estudian con detalle, sólo se indica someramente de qué tratan. Esta segunda edición del Diccionario Biográfico de Matemáticos tiene por objeto su puesta a disposición de la Escuela de Ingenieros de Minas de la Universidad Politécnica de Madrid.
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Modeling and forecasting of implied volatility (IV) is important to both practitioners and academics, especially in trading, pricing, hedging, and risk management activities, all of which require an accurate volatility. However, it has become challenging since the 1987 stock market crash, as implied volatilities (IVs) recovered from stock index options present two patterns: volatility smirk(skew) and volatility term-structure, if the two are examined at the same time, presents a rich implied volatility surface (IVS). This implies that the assumptions behind the Black-Scholes (1973) model do not hold empirically, as asset prices are mostly influenced by many underlying risk factors. This thesis, consists of four essays, is modeling and forecasting implied volatility in the presence of options markets’ empirical regularities. The first essay is modeling the dynamics IVS, it extends the Dumas, Fleming and Whaley (DFW) (1998) framework; for instance, using moneyness in the implied forward price and OTM put-call options on the FTSE100 index, a nonlinear optimization is used to estimate different models and thereby produce rich, smooth IVSs. Here, the constant-volatility model fails to explain the variations in the rich IVS. Next, it is found that three factors can explain about 69-88% of the variance in the IVS. Of this, on average, 56% is explained by the level factor, 15% by the term-structure factor, and the additional 7% by the jump-fear factor. The second essay proposes a quantile regression model for modeling contemporaneous asymmetric return-volatility relationship, which is the generalization of Hibbert et al. (2008) model. The results show strong negative asymmetric return-volatility relationship at various quantiles of IV distributions, it is monotonically increasing when moving from the median quantile to the uppermost quantile (i.e., 95%); therefore, OLS underestimates this relationship at upper quantiles. Additionally, the asymmetric relationship is more pronounced with the smirk (skew) adjusted volatility index measure in comparison to the old volatility index measure. Nonetheless, the volatility indices are ranked in terms of asymmetric volatility as follows: VIX, VSTOXX, VDAX, and VXN. The third essay examines the information content of the new-VDAX volatility index to forecast daily Value-at-Risk (VaR) estimates and compares its VaR forecasts with the forecasts of the Filtered Historical Simulation and RiskMetrics. All daily VaR models are then backtested from 1992-2009 using unconditional, independence, conditional coverage, and quadratic-score tests. It is found that the VDAX subsumes almost all information required for the volatility of daily VaR forecasts for a portfolio of the DAX30 index; implied-VaR models outperform all other VaR models. The fourth essay models the risk factors driving the swaption IVs. It is found that three factors can explain 94-97% of the variation in each of the EUR, USD, and GBP swaption IVs. There are significant linkages across factors, and bi-directional causality is at work between the factors implied by EUR and USD swaption IVs. Furthermore, the factors implied by EUR and USD IVs respond to each others’ shocks; however, surprisingly, GBP does not affect them. Second, the string market model calibration results show it can efficiently reproduce (or forecast) the volatility surface for each of the swaptions markets.
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The objective of this paper is to investigate and model the characteristics of the prevailing volatility smiles and surfaces on the DAX- and ESX-index options markets. Continuing on the trend of Implied Volatility Functions, the Standardized Log-Moneyness model is introduced and fitted to historical data. The model replaces the constant volatility parameter of the Black & Scholes pricing model with a matrix of volatilities with respect to moneyness and maturity and is tested out-of-sample. Considering the dynamics, the results show support for the hypotheses put forward in this study, implying that the smile increases in magnitude when maturity and ATM volatility decreases and that there is a negative/positive correlation between a change in the underlying asset/time to maturity and implied ATM volatility. Further, the Standardized Log-Moneyness model indicates an improvement to pricing accuracy compared to previous Implied Volatility Function models, however indicating that the parameters of the models are to be re-estimated continuously for the models to fully capture the changing dynamics of the volatility smiles.
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The objective of this paper is to investigate the pricing accuracy under stochastic volatility where the volatility follows a square root process. The theoretical prices are compared with market price data (the German DAX index options market) by using two different techniques of parameter estimation, the method of moments and implicit estimation by inversion. Standard Black & Scholes pricing is used as a benchmark. The results indicate that the stochastic volatility model with parameters estimated by inversion using the available prices on the preceding day, is the most accurate pricing method of the three in this study and can be considered satisfactory. However, as the same model with parameters estimated using a rolling window (the method of moments) proved to be inferior to the benchmark, the importance of stable and correct estimation of the parameters is evident.
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We address risk minimizing option pricing in a regime switching market where the floating interest rate depends on a finite state Markov process. The growth rate and the volatility of the stock also depend on the Markov process. Using the minimal martingale measure, we show that the locally risk minimizing prices for certain exotic options satisfy a system of Black-Scholes partial differential equations with appropriate boundary conditions. We find the corresponding hedging strategies and the residual risk. We develop suitable numerical methods to compute option prices.