960 resultados para Sui generis


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I sistemi sanitari sono messi sotto stress da fattori diversi che possono essere sintetizzati schematizzando il problema in pressioni sistemiche e pressioni pandemiche leggendole secondo due vettori paralleli: fattori modificabili e fattori non modificabili. I fattori non modificabili sono legati alla condizione socio-demografica di una popolazione (reddito pro-capite, livello di istruzione) e alle caratteristiche individuali dei pazienti che accedono ai servizi (condizioni di moltimorbidità, fragilità, età, sesso) mentre i fattori modificabili sono legati al modello organizzativo del servizio regionale e Aziendale. I fattori modificabili sono quelli che leggendo i fattori non modificabili possono adattarsi al contesto specifico e con gradi di flessibilità variabile rispondere alle domande emergenti. Il tradizionale approccio ospedaliero, ancora in gran parte basato su modelli organizzativi funzionalmente e strutturalmente chiusi, costruiti attorno alle singole discipline, non si è rivelato in grado di rispondere adeguatamente da solo a questi bisogni di salute complessi che necessitano di una presa in carico multidisciplinare e coordinata tra diversi setting assistenziali. La pandemia che ha portato in Italia ad avere più di 8 milioni di contagiati ha esacerbato problemi storici dei sistemi sanitari. Le Regioni e le Aziende hanno fronteggiato un doppio binario di attività vedendo ridursi l’erogazione di servizi per i pazienti non Covid per far fronte all’incremento di ricoveri di pazienti Covid. Il Policlinico S. Orsola ha in questa congiuntura storica sviluppato un progetto di miglioramento del percorso del paziente urgente coinvolgendo i professionisti e dando loro strumenti operativi di analisi del problema e metodi per identificare risposte efficaci. Riprendendo infine la distinzione tra pressioni modificabili e non modificabili il lavoro mostra che dall’analisi delle cause profonde dei nodi critici del percorso del paziente si possono identificare soluzioni che impattino sugli aspetti organizzativi (modificabili) personalizzando l’approccio per il singolo paziente (non modificabile) in un’ottica patient centred.

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La ricerca intende indagare i rapporti tra le acquisizioni della ricerca scientifica nel campo della storia, con particolare riferimento al tema della formazione degli stati regionali italiani, e il suo insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado. Nella parte dedicata al quadro teorico si sottolinea la sempre più stringente necessità di un insegnamento e apprendimento della storia di qualità nella società attuale, basati sul senso della partecipazione democratica attiva e allo sviluppo del pensiero critico, nonostante i documenti ufficiali ministeriali non sempre dedichino al tema la giusta importanza e i recenti risultati ottenuti grazie a un questionario somministrato a studenti universitari sembrino confermare una didattica ancora legata alla pratica tradizionale. A questo proposito, quindi, occorre rifondare e ricentrare l’importanza della storia grazie all’approfondimento del lessico specifico e delle premesse epistemologiche basilari della disciplina. A partire da queste premesse, nell’inquadramento empirico si analizza lo stato di avanzamento della ricerca scientifico-accademica recente nei confronti della formazione degli stati regionali italiani bassomedievali, si confronta il tema nei principali manuali scolatici adottati nell’area metropolitana di Bologna; e sono infine analizzate le concezioni circa la storia, la storia medievale e l’utilizzo del libro di testo degli insegnanti di storia di scuola secondaria di secondo grado grazie alle risposte derivate dalla somministrazione di un questionario sulla pratica docente. I risultati ottenuti permetteranno di cogliere eventuali scollature tra la ricerca accademica e l’insegnamento nella scuola secondaria della storia, della storia medievale e della formazione degli stati regionali, sottolineando, talvolta, la necessità sempre più urgente di una integrata formazione continua degli insegnanti.

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Introduzione Nel 2014 è stato proposto un protocollo di studio riguardante la sorveglianza delle lesioni cistiche del pancreas (intese come IPMN) e denominato PACYFIC Study. Obiettivi Obiettivo primario era di stabilire l’impatto di un programma di sorveglianza in termini di pazienti arruolati e pazienti con indicazione chirurgica. Obiettivi secondari erano: 1) stabilire l’impatto dei fattori demografici, clinici, radiologici e della strategia di sorveglianza sull’indicazione chirurgica, sulla capacità individuare le lesioni maligne, sulla sopravvivenza. Materiali e Metodi Lo studio su cui si è basata la raccolta dei dati è uno studio di tipo prospettico, di coorte, multicentrico, internazionale. Lo studio ha incluso gli individui con una IPMN, di nuova o pregressa diagnosi, che giustifichi una sorveglianza o il trattamento chirurgico. I dati clinici, demografici, radiologici e chirurgici sono stati raccolti in un database prospettico. Le variabili discrete sono state espresse come frequenza e percentuale. Le continue come medie e deviazioni standard o mediane e range interquartile (IQR). Per l’analisi statistica sono stati utilizzati il test di Fischer, il test del Chi quadro, il test di Spearman, il test di Student. L’analisi multivariata è stata eseguita utilizzando la regressione logistica espressa come Odds Ratio e intervallo di confidenza al 95 %. Per la sopravvivenza è stato utilizzato il metodo di Kaplan-Meier. L’analisi multivariata sulle sopravvivenze è stata eseguita mediante la regressione di Cox. Risultati Il protocollo di sorveglianza ha permesso l'arruolamento di 516 pazienti. 53 pazienti hanno raggiunto l'indicazione chirurgica. La sopravvivenza globale della coorte è stata di 326.8± 9.1 mesi. I fattori predittivi la sopravvivenza sono risultati età (OR 1.07, P-value<0.001), sesso (OR 1.82, P-value=0.006), ittero, noduli murali (OR 4.84, P-value=0.018 e OR 2.19, P-value=0.016), chirurgia (OR 0.46, P-value 0.038). Conclusioni L'introduzione del protocollo di sorveglianza ha portato ad un aumento di identificazione di lesioni e ha avuto impatto sulla sopravvivenza

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Negli ultimi anni, a causa della crescente tendenza verso i Big Data, l’apprendimento automatico è diventato un approccio di previsione fondamentale perché può prevedere i prezzi delle case in modo accurato in base agli attributi delle abitazioni. In questo elaborato, verranno messe in pratica alcune tecniche di machine learning con l’obiettivo di effettuare previsioni sui prezzi delle abitazioni. Ad esempio, si può pensare all’acquisto di una nuova casa, saranno tanti i fattori di cui si dovrà preoccuparsi, la posizione, i metri quadrati, l’inquinamento dell’aria, il numero di stanze, il numero dei bagni e così via. Tutti questi fattori possono influire in modo più o meno pesante sul prezzo di quell’abitazione. E’ proprio in casi come questi che può essere applicata l’intelligenza artificiale, nello specifico il machine learning, per riuscire a trovare un modello che approssimi nel miglior modo un prezzo, data una serie di caratteristiche. In questa tesi verrà dimostrato come è possibile utilizzare l’apprendimento automatico per effettuare delle stime il più preciso possibile dei prezzi delle case. La tesi è divisa in 5 capitoli, nel primo capitolo verranno introdotti i concetti di base su cui si basa l’elaborato e alcune spiegazioni dei singoli modelli. Nel secondo capitolo, invece, viene trattato l’ambiente di lavoro utilizzato, il linguaggio e le relative librerie utilizzate. Il terzo capitolo contiene un’analisi esplorativa sul dataset utilizzato e vengono effettuate delle operazioni per preparare i dati agli algoritmi che verranno applicati in seguito. Nel capitolo 4 vengono creati i diversi modelli ed effettuate le previsioni sui prezzi mentre nel capitolo 5 vengono analizzati i risultati ottenuti e riportate le conclusioni.

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L’elaborato propone una panoramica sui sistemi di accumulo elettrico più utilizzati fino ad ora con alcuni cenni a tecnologie in forte espansione. Gli storage vengono suddivisi per tipo di tecnologia, con una netta separazione tra quelli power intensive ed energy intensive. Vengono poi descritti i servizi e i benefici che l’accumulo elettrico porta alla rete, divisi per settore d’utilizzo. In base al tipo di servizio richiesto vengono sottolineati i requisiti tecnici per la scelta dell’accumulo. Nella seconda parte dell’elaborato vengono descritti due progetti. Il primo, per la creazione di minireti in località rurali in Etiopia. Vengono dimensionati e progettati i sistemi che andranno a comporre la rete: sistemi di accumulo, sistemi di produzione rinnovabile e sistemi di trasmissione. Per il secondo progetto viene presa in esame una piccola isola italiana, elettricamente isolata dal resto del paese. In questo caso vengono simulati diversi casi studio per sostituire il presente generatore termico con sistemi rinnovabili e l’integrazione di diverse tecnologie di storage.

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Il presente studio mira all’esposizione della proposta di traduzione di due capitoli tratti dal saggio “Translating into Democracy” di Anna Bogic, inserito all’interno del volume “Translating Women. Different Voices and New Horizons” editato da Luise von Flotow e Farzaneh Farahzad. I capitoli in esame si intitolano rispettivamente “Our Bodies, Ourselves in the United States” e “The Politics of Translation and the ‘Other’ Europe”. Attraverso la presentazione del testo tradotto, l’elaborato riflette sul percorso editoriale di Our Bodies, Ourselves, opera di fondamentale rilevanza nata nel corso della seconda ondata femminista. Successivamente all’analisi dei contenuti del libro, il discorso fa luce sulle dinamiche di diffusione del sapere attraverso i flussi traduttivi adottando l’ottica dello schema “centro-periferia” teorizzato da Immanuel Wallerstein. Inoltre, l’elaborato propone un’analisi del testo di partenza attraverso il metodo funzionale, identificando le principali componenti che costituiscono la comunicazione testuale: il genere testuale, il mittente, lo stile linguistico e lo skopos. Successivamente, il discorso analitico individua i diversi generi di problemi traduttivi, distinguendoli in problemi pragmatici, problemi legati alle convenzioni e problemi linguistici, che vengono esplicati attraverso l’esposizione di esempi tratti direttamente dal testo originale e dalla sua versione tradotta. Infine, l’elaborato riflette sull’impatto socioculturale di “Our Bodies, Ourselves” ed evidenzia l’importanza del coordinamento femminista internazionale alla base dell’intero flusso traduttivo che ha interessato l’opera.

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Il tema centrale di questa Tesi è il cosiddetto "Teorema di Rappresentazione di Riesz" per i funzionali positivi su alcuni spazi di funzione continue. Questo Teorema, caposaldo dell'Analisi Funzionale, è inscindibilmente legato alla Teoria della Misura. Esso, infatti, stabilisce un'importante legame tra funzionali lineari positivi e misure positive di Radon. Dopo un'ampia disamina di questo Teorema, la Tesi si concentra su alcune delle sue Applicazioni in Analisi Reale e in Teoria del Potenziale. Nello specifico, viene provato un notevole risultato di Analisi Reale: la differenziabilità quasi dappertutto delle funzioni monotone su un intervallo reale. Nella dimostrazione di questo fatto, risulta cruciale anche un interessantissimo argomento di "continuità dalla positività", attraverso cui passiamo varie volte nella Tesi. Infatti, esso è determinante anche nelle Applicazioni in Teoria del Potenziale per la costruzione della misura armonica di un aperto regolare e della cosiddetta "misura di Riesz di una funzione subarmonica".

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L’industria musicale non ha mai vissuto un periodo di cambiamento così intenso e profondo come al giorno d’oggi. La sua digitalizzazione attraverso lo streaming musicale, la nascita di nuovi dispositivi che ne consentano la fruizione e l’interazione tra industria discografica e un pubblico sempre più centrale e determinante nelle scelte produttive e distributive del mercato, sono solo alcuni degli aspetti, indubbiamente i più importanti, che caratterizzano questa nuova fase della storia della musica. Attraverso questa tesi di laurea ho cercato di osservare e approfondire come in questi ultimi anni l’industria musicale si stia approcciando al mondo dei social network per promuovere e distribuire i prodotti musicali. Viene tracciato un quadro generale dell’ambiente dei social media, mostrandone sia i lati tecnologici che sociali, fino ad evidenziarne aspetti positivi e negativi. Nella seconda parte della trattazione invece, vengono osservate le strategie comunicative adottate dagli artisti e dagli addetti ai lavori per arrivare più efficacemente al pubblico e il ruolo che rivestono i vecchi media e l’utenza nel diffondere su larga scala il prodotto musicale.

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Background. La sclerosi multipla (SM) è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. I sintomi si manifestano prima dei 55 anni di età, possono essere molto diversi tra loro. Al momento non esiste una cura definitiva, ma sono disponibili tecniche riabilitative che modificano il suo andamento, tra cui la riabilitazione equestre, che consiste in attività svolte con l'aiuto del cavallo a fini di cura. Obiettivi. Lo scopo di questo studio è quello di indagare l’efficacia della riabilitazione equestre sui parametri funzionali del cammino e la qualità della vita in persone con SM. Metodi. Le banche dati visionate per questo studio sono state PUBMED, PEDro, Cochrane Central Register of Controlled Trial, Web of Science e Scopus. Nella revisione sono stati inclusi i Randomized Controlled Trial (RCT) che indagavano i parametri funzionali del cammino e la qualità della vita; articoli che esaminavano soggetti con sclerosi multipla senza limiti di età e sesso, in lingua inglese, pubblicati tra il 2010 e il 2020 e di cui era reperibile il full text. Risultati. Gli studi inclusi sono stati quattro RCT. Gli outcome indagati sono stati i parametri funzionali del cammino e la qualità della vita. In ogni studio esaminato si osserva un miglioramento significativo per ogni misura di outcome, in particolare la qualità della vita. Conclusioni. Ogni studio ha evidenziato come la riabilitazione equestre abbia influito positivamente sul decorso della SM. Riguardo i trial clinici esaminati, il numero esiguo dei partecipanti ai singoli studi, la durata eterogenea delle sessioni, l’impossibilità di disporre della descrizione della seduta, l’utilizzo di scale differenti per ogni studio e l’aver considerato parametri diversi per valutare uno stesso outcome non permettono di avere risultati estendibili a tutta la popolazione. Risulta necessario un ulteriore approfondimento in merito per comprendere la reale efficacia della riabilitazione equestre.

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L’obiettivo principale del presente studio osservazionale consiste nell’offrire una prospettiva su alcuni fenomeni linguistici e nell’analizzare le strategie adottate dalle/dagli interpreti innanzi ad esse. I fenomeni linguistici, in italiano, oggetto della nostra analisi sono i seguenti: metacommenti, verbi modalizzatori, avverbi, forme impersonali, aggettivi, il “noi” come pronome personale con funzione inclusiva, soggetto del verbo coniugato alla prima persona plurale e gli aggettivi possessivi che da esso derivano (“nostro”, “nostra”, “nostri”, “nostre”). Questi fenomeni sono da noi analizzati in veste di modulatori della forza illocutoria e, pertanto, comportano una sua mitigazione oppure un rafforzamento. Il Parlamento Europeo è un contesto in cui il dibattito politico si svolge sotto l’osservazione di norme che regolano la modalità degli scambi comunicativi, ma queste non escludono la possibilità che Membri del Parlamento Europeo si servano di modulatori della forza illocutoria che permettano loro di essere più persuasivi o persino giungere ad essere offensivi nei confronti di altri soggetti. In questo studio osservazionale, i fenomeni sopra menzionati sono analizzati nella combinazione linguistica dall’italiano verso l’inglese. Questa combinazione è stata scelta in quanto è la più frequente – nelle sessioni del Parlamento Europeo – con italiano come lingua di partenza dell’interpretazione. Il materiale oggetto dell’analisi è composto da discorsi che sono stati trascritti utilizzando alcune convenzioni del metodo di trascrizione Jefferson, applicato tanto nella versione originale del discorso, in italiano, pronunciata dal Membro del Parlamento Europeo, così come nella versione dell’interprete, in inglese. La dimensioni del corpus è di 121 minuti di discorso trascritto, in italiano e in inglese, per un totale di 242 minuti.

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The Ophira Mini Sling System involves anchoring a midurethral, low-tension tape to the obturator internus muscles bilaterally at the level of the tendinous arc. Success rates in different subsets of patients are still to be defined. This work aims to identify which factors influence the 2-year outcomes of this treatment. Analysis was based on data from a multicenter study. Endpoints for analysis included objective measurements: 1-h pad-weight (PWT), and cough stress test (CST), and questionnaires: International Consultation on Incontinence Questionnaire-Short Form (ICIQ-SF) and Urinary Distress Inventory (UDI)-6. A logistic regression analysis evaluated possible risk factors for failure. In all, 124 female patients with stress urinary incontinence (SUI) underwent treatment with the Ophira procedure. All patients completed 1 year of follow-up, and 95 complied with the 2-year evaluation. Longitudinal analysis showed no significant differences between results at 1 and 2 years. The 2-year overall objective results were 81 (85.3%) patients dry, six (6.3%) improved, and eight (8.4%) incontinent. A multivariate analysis revealed that previous anti-incontinence surgery was the only factor that significantly influenced surgical outcomes. Two years after treatment, women with previous failed surgeries had an odds ratio (OR) for treatment failure (based on PWT) of 4.0 [95% confidence interval (CI) 1.02-15.57). The Ophira procedure is an effective option for SUI treatment, with durable good results. Previous surgeries were identified as the only significant risk factor, though previously operated patients showed an acceptable success rate.

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This work aimed at evaluating the total carotenoids production by a newly isolated Sporidiobolus pararoseus. Bioproduction was carried out in an orbital shaker, using 10% (w/v) of inoculum (25 A degrees C, 180 rpm for 35 h), incubated for 120 h in a dark room. Liquid N(2) and dimethylsulphoxide (DMSO) were used for cell rupture, and carotenoids were extracted with a solution of acetone/methanol (7:3, v/v). Optimization of carotenoids bioproduction was achieved by experimental design technique. Initially, a Plackett-Burman design was used for the screening of the most important factors, after the statistical analysis, a complete second-order design was carried out to optimize the concentration of total carotenoids in a conventional medium. Maximum concentration of 856 mu g/L of total carotenoids was obtained in a medium containing 60 g/L of glucose, 15 g/L of peptone, and 15 g/L of malt extract, 25 A degrees C, initial pH 4.0 and 180 rpm. Fermentation kinetics showed that the maximum concentration of total carotenoids was reached after 102 h of fermentation and that carotenoids bioproduction was associated with cell growth.

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Lichen phenolic compounds exhibit antioxidant, antimicrobial, antiproliferative. and cytotoxic activities. The purpose of this study was to evaluate the anticancer activity of lecanoric acid, a secondary metabolite of the lichen Parmotrema tinctorum, and its derivatives, orsellinates, obtained by structural modification. A cytotoxicity assay was carried out hi vitro with sulforhodamine B (SRB) using HEp-2 larynx carcinoma, MCF7 breast carcinoma, 786-0 kidney carcinoma, and B16-F10 murine melanoma cell lines, in addition to a normal (Vero) cell line in order to calculate the selectivity index of the compounds. n-Butyl orsellinate was the most active compound, with IC(50) Values (the concentration that inhibits 50% of growth) ranging from 7.2 to 14.0 mu g/ml, against all the cell lines tested. The compound was more active (IC(50), = 11.4 mu g/mL) against B16-F10 cells than was cisplatin (12.5 mu g/mL). Conversely, lecanoric acid and methyl orsellinate were less active against all cell lines, having an IC(50) value higher than 50 mu g/mL. Ethyl orsellinate was more active against HEp-2 than against MCF7, 786-0, or B16-F10 cells. The same pattern was observed for n-propyl and n-butyl orsellinates. n-Pentyl orsellinate was less active than n-propyl or n-butyl orsellinates against HEp-2 cells. The orsellinate activity increased with chain elongation (from methyl to n-butyl), a likely consequence of an increase in lipophilicity. The results revealed that the structural modification of lecanoric acid increases the cytotoxic activity of the derivatives tested.

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Dentin bonding performed with hydrophobic resins using ethanol-wet bonding should be less susceptible to degradation but this hypothesis has never been validated. Objectives. This in vitro study evaluated stability of resin-dentin bonds created with an experimental three-step BisGMA/TEGDMA hydrophobic adhesive or a three-step hydrophilic adhesive after one year of accelerated aging in artificial saliva. Methods. Flat surfaces in mid-coronal dentin were obtained from 45 sound human molars and randomly divided into three groups (n = 15): an experimental three-step BisGMA/TEGDMA hydrophobic adhesive applied to ethanol (ethanol-wet bonding-GI) or water-saturated dentin (water-wet bonding-GII) and Adper Scotchbond Multi-Purpose [MP-GIII] applied, according to manufacturer instructions, to water-saturated dentin. Resin composite crowns were incrementally formed and light-cured to approximately 5 mm in height. Bonded specimens were stored in artificial saliva at 37 degrees C for 24h and sectioned into sticks. They were subjected to microtensile bond test and TEM analysis immediately and after one year. Data were analyzed with two-way ANOVA and Tukey tests. Results. MP exhibited significant reduction in microtensile bond strength after aging (24 h: 40.6 +/- 2.5(a); one year: 27.5 +/- 3.3(b); in MPa). Hybrid layer degradation was evident in all specimens examined by TEM. The hydrophobic adhesive with ethanol-wet bonding preserved bond strength (24 h: 43.7 +/- 7.4(a); one year: 39.8 +/- 2.7(a)) and hybrid layer integrity, with the latter demonstrating intact collagen fibrils and wide interfibrillar spaces. Significance. Coaxing hydrophobic resins into acid-etched dentin using ethanol-wet bonding preserves resin-dentin bond integrity without the adjunctive use of MMPs inhibitors and warrants further biocompatibility and patient safety`s studies and clinical testing. (C) 2009 Academy of Dental Materials. Published by Elsevier Ltd. All rights reserved.

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Introdução: A Incontinência Urinária (IU) feminina é um importante problema de saúde pública, quer pela sua elevada prevalência, quer pelo elevado impacte físico, psíquico e social na vida da mulher. O objectivo deste estudo foi determinar a prevalência, o impacte da Incontinência Urinária de Stresse (IUS) antes e durante a gravidez em parturientes do distrito de Viana do Castelo e determinar a percentagem de mulheres que procura apoio de um profissional de saúde para o seu problema. Método: Realizou-se um estudo transversal considerando uma amostra representativa do distrito, constituída por 336 mulheres, cujo parto ocorreu no Hospital de Santa Luzia, no período compreendido entre 15 de Janeiro a 29 de Março de 2002. Todas as mulheres foram submetidas a um questionário no pós-parto hospitalar. Resultados: A prevalência da IUS, definida como Alguma vez teve perda de urina durante a realização de um esforço? foi de 5,4% (IC 95%: 3,0-7,8) antes da gravidez e 51,5% (IC 95%: 46,1-56,9) durante a gravidez actual. Os factores associados à ocorrência da IUS antes da gravidez foram a multiparidade (OR=9,96), a presença de diabetes (OR=4,61) e obesidade (OR=4,76), e à IUS durante a gravidez foram a multiparidade (OR=1,66), a diabetes (OR=2,62) e a obstipação (OR=1,73). A grande maioria (88,9%) das mulheres com IUS sente-se incomodada por se sentir húmida, 48,5% sente-se nervosa ou ansiosa e 57,3% tem medo que os outros se apercebam do odor. Durante a gravidez, apenas menos de metade das mulheres que tiveram perdas de urina procurou apoio de um profissional de saúde, apesar de a maioria ter interesse em tratar o problema. Conclusões: A IUS afecta um grande número de mulheres deste distrito antes e durante a gravidez. A IUS tem reflexos em várias dimensões da saúde, sendo o bem-estar físico e emocional os mais afectados, mas apenas uma pequena percentagem de mulheres revela o seu problema de IUS a um profissional de saúde. Perante esta evidência tornase importante que os profissionais de saúde conheçam esta realidade e se preocupem em dar resposta a estes problemas de saúde.