981 resultados para Fernando Salinas


Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

[ES] La charla trata de reflejar la gran cantidad de elementos patrimoniales y naturales con los que cuenta esta zona de la ciudad. Junto al conocido BIC Cueva de los Canarios, destaca el desprotegido yacimiento paleontológico del Confital. Se habla sobre otros elementos menos conocidos, como el yacimiento arqueológico sin excavar del Confital, la duna fósil, o sobre la repoblación efectuada por el Cabildo hace unos años. Seguidamente recorreremos virtualmente la zona del Paisaje Natural Protegido de La Isleta, que comprende desde el Zoco hasta Las Salinas, aquí se concentran innumerables elementos patrimoniales sin ninguna protección en estado de total abandono, Bunker y Nidos de la II Guerra Mundial, Secaderos de Pescado, Fábricas de Salazón o las Salinas de La Isleta todos ellos del siglo XIX, un auténtico parque etnográfico relacionado con la sal y el pescado.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

[ES] Aproximación a la deportación política: causas, circunstancias que la rodean y caracterización del fenómeno, para ello nos centramos en un proceso concreto: la deportación de insurrectos cubanos en 1869 con dirección a Fernando Póo y que afecta directamente a las Islas Canarias, lugar utilizado tradicionalmente como destierro. En este sentido, intentamos acercarnos a las controversias y reacciones que genera el fenómeno de la deportación, en la población, en general así como en los grupos de poder político de las islas, en particular.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

[ES] La conmemoración del ccxxv aniversario del nacimiento de Fernando Estévez (1788-1854) en 2013 propició una aproximación diferente a la trayectoria de dicho artista. Este artículo recuerda las actividades organizadas entonces en La Orotava, especialmente una exposición de esculturas y documentos que tuvo varias sedes o lugares de exhibición durante el mes de marzo. Partiendo de obras contempladas entonces, se estudian otras representaciones del Niño Jesús que conservan templos del norte de Tenerife y pueden atribuírsele por cuestiones de estilo. [EN] The commemoration of 225th birth anniversary of Fernando Estévez (1788-1854) in 2013 allowed a new approach to his artistic caree. This paper recalls the activities organised in La Orotava back then, especially an exhibition of sculptures and documents in several spaces during the month of March. Based on the sculptures seen there, we can attribute to him other representations of the Infant Jesus that are preserved in churches in northern Tenerife.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Il dibattito sullo sviluppo, che caratterizza da anni i principali tavoli di discussione politica a livello internazionale, ha via via richiamato l'attenzione sul “locale” come dimensione ottimale a partire dalla quale implementare politiche volte al miglioramento delle condizioni di vita di molte popolazioni del mondo. L'allargamento a livello globale del già esistente gap tra i “poveri” – vecchi e nuovi – ed i “ricchi” del mondo ha reso la lotta e l'alleviamento della povertà uno degli obiettivi più urgenti dei nostri giorni, ma anche più difficili da raggiungere a livello mondiale. Gran parte della povertà mondiale è povertà rurale, ovvero quella povertà che caratterizza i tanti agricoltori (campesinos) del mondo, che continuano a vivere ai margini della società e ad essere scalzati fuori da ogni possibilità di accesso al mercato per via della mancanza strutturale di risorse nella quale versano. La necessità di sopravvivere, unita all'esigenza di incorporare i veloci cambiamenti imposti dal mondo globalizzato, ha portato nel tempo queste popolazioni a perdere o a contaminare, talvolta irreparabilmente, l' “antico” rapporto con l'ambiente e la natura, fonte di vita e sostentamento, ed anche molti dei propri ancestrali aspetti culturali tradizionali che, paradossalmente, sono stati proprio gli unici elementi dimostratisi in grado di rinsaldare i legami già esistenti all'interno delle comunità e di tenere unite queste fragili realtà di fronte alle continue sfide imposte dal “cambiamento”. E' in questo contesto che si innesta l'esperienza di sviluppo proposta e presentata in questo lavoro; un'esperienza che nasce sulle Ande ecuadoriane, in un villaggio meticcio della Provincia di Bolívar, capoluogo parrocchiale di una più vasta comunità che raggruppa una trentina di villaggi, molti dei quali in toto o in prevalenza di etnia indigena quechua. Un'esperienza, quella di Salinas de Bolívar, che all'interno del panorama ecuadoriano si presenta come un esempio innovativo, coraggioso ed ambizioso di riconquista del protagonismo da parte della popolazione locale, divenendo “emblema” dello sviluppo e “immagine che guida”. Questo, in un paese come l'Ecuador, dove l'assenza di politiche efficaci a supporto del settore agricolo, da un lato, e di politiche sociali efficienti atte a risollevare le precarie condizioni di vita in cui versa la maggior parte della popolazione, soprattutto campesina, dall'altro, rende obbligatorio riflettere sull'importanza e sull'esigenza insieme di restituire spazio e vigore alle compagini della società civile che, come nell'esperienza raccontata, attraverso particolari forme organizzative di tipo socio-economico, come la Cooperazione, sono andate a colmare, seppur solo in parte, i vuoti lasciati dallo Stato dando vita a iniziative alternative rispetto al ventaglio di proposte offerte dai consueti meccanismi di mercato, fortemente escludenti, ma comunque vicine agli attori locali e più rappresentative delle loro istanze, giustificando ed avallando ancora di più la netta separazione oramai riconosciuta tra mera “crescita” e “sviluppo”, dove l'aspetto qualitativo, che va a misurare per l'appunto il benessere e la qualità di vita di una popolazione e del suo ambiente, non deve cioè cedere il passo a quello più strettamente quantitativo, a partire dal quale, se non vi è una equa redistribuzione delle risorse, quasi mai si potranno innescare processi di sviluppo duraturi e sostenibili nel tempo. L'accezione di “alternativo” sta quindi ad indicare, prima di ogni altra cosa, l'implementazione di processi di sviluppo che siano includenti e pertanto accessibili a tutti gli individui, indistintamente, e realmente concretizzabili partendo dalle risorse presenti in loco e nel rispetto di quell'insieme identitario – storico, sociale, culturale, politico, economico ed ambientale – che caratterizza ogni realtà ed ogni specifico contesto sociale ed economico del mondo. Di qui l'importanza di implementare alla base processi di governance che, attraverso la partecipazione di tutti gli attori del territorio si configurino come emanazione delle istanze degli stessi. Nel corso del lavoro si fornirà un breve ma incisivo identikit dell'Ecuador, come fondamentale cornice al caso di studio oggetto di indagine, supportata da una descrizione geografico-ambientale, sociale, culturale, politica ed economica della realtà nella quale esso si sviluppa, tanto a livello nazionale quanto più strettamente regionale. Questo esercizio sarà utile al fine di rendere più visibili e comprensibili i fattori che hanno determinato lo sviluppo e la continuità dell'esperienza dei Salineros nel lungo cammino, iniziato appena trent'anni fa, verso l'autodeterminazione e la riconquista di una libertà di scelta un tempo non lontano negata e successivamente ritrovata, che li ha resi di nuovo protagonisti del proprio presente e in grado di guardare ad un futuro diverso e possibile.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Quest'elaborato si concentra nella traduzione dallo spagnolo all'italiano di due capitoli di un libro per bambini: El árbol de los sueños di Fernando Alonso. L'elaborato è preceduto da un'introduzione nella quale spiego la struttura generale dello stesso e le ragioni per cui ho deciso di dedicarmi a questo libro ed è seguito da una conclusione che ne ricapitola il contenuto. Poi, si compone di quattro capitoli: nel primo presento l'autore, importante scrittore di letteratura per bambini in Spagna, e le sue opere in generale. Nel secondo propongo un'analisi generale del testo di partenza, la trama e i personaggi. Il terzo capitolo presenta la mia proposta di traduzione del terzo e del sesto capitolo del libro, con alcune illustrazioni incluse. L'ultimo è un commento alla traduzione, nel quale spiego le difficoltà incontrate, le soluzioni e le strategie adottate.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Signatur Na 50, Schop 603/56 Nr. 2

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Signatur des Originals: S 36/G11591

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Recuperar las raíces artísticas y teatrales es valorar y consolidar la esencia de nuestras formas y necesidades de expresión. La reconstrucción histórica de Los establos de su Majestad, respondió al propósito de investigar los parámetros ideológicos, estructurales y metodológicos de un espectáculo local, inmerso en una época determinada por la presencia de fuertes y fieles ideales políticos y sociales. Se decidió entonces estudiar especialmente los procesos de búsqueda y gestación de la puesta en escena realizada por un grupo de hacedores teatrales que bregaron, en esta ocasión, por la denuncia y el desenmascaramiento de la verdad a través de su creación artística. Considerando siempre al hecho teatral como síntesis y reflejo de un hecho social.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Fil: Salas, Beatriz. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Artes y Diseño

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Fil: González de Díaz Araujo, Graciela. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Artes y Diseño