970 resultados para Espanya-Reis i sobirans-S. XIX


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La reina Juana I se construye discursivamente a partir de las crónicas de sus contemporáneos. Olvidada durante siglos, reaparece en el romanticismo francés y español. La Juana del franquismo estipula intensa intertextualidad con la Juana de la tradición decimonónica. Este texto indaga, con base en Doña Juana la Loca, de Gómez de la Serna, y Juana inventó la noche, de Martín Elizondo, la intertextualidad compleja entre la Juana del franquismo y la Juana de los exiliados.

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An overall theoretical approach to model phenomena of interest for forensic entomology is advanced. Efforts are concentrated in identifying biological attributes at the individual, population and community of the arthropod fauna associated with decomposing human corpses and then incorporating these attributes into mathematical models. In particular in this paper a diffusion model of dispersal of post feeding larvae is described for blowflies, which are the most common insects associated with corpses.

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[ES] Trabajo centrado en el estudio de un grueso de población que con sus propias singularidades resalta dentro del municipio de Las Palmas de Gran Canaria. Hasta ahora, no ha sido tenido en cuenta, por hubicarse en unas zonas que por su lejanía respecto al núcleo urbano, han tenido una escasa participación en la evolución y desarrollo urbano de la ciudad.

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L’utilizzo degli FRP (Fiber Reinforced Polymer) nel campo dell’ingegneria civile riguarda essenzialmente il settore del restauro delle strutture degradate o danneggiate e quello dell’adeguamento statico delle strutture edificate in zona sismica; in questi settori è evidente la difficoltà operativa alla quale si va in contro se si volessero utilizzare tecniche di intervento che sfruttano materiali tradizionali. I motivi per cui è opportuno intervenire con sistemi compositi fibrosi sono: • l’estrema leggerezza del rinforzo, da cui ne deriva un incremento pressoché nullo delle masse sismiche ed allo stesso tempo un considerevole aumento della duttilità strutturale; • messa in opera senza l’ausilio di particolari attrezzature da un numero limitato di operatori, da cui un minore costo della mano d’opera; • posizionamento in tempi brevi e spesso senza interrompere l’esercizio della struttura. Il parametro principale che definisce le caratteristiche di un rinforzo fibroso non è la resistenza a trazione, che risulta essere ben al di sopra dei tassi di lavoro cui sono soggette le fibre, bensì il modulo elastico, di fatti, più tale valore è elevato maggiore sarà il contributo irrigidente che il rinforzo potrà fornire all’elemento strutturale sul quale è applicato. Generalmente per il rinforzo di strutture in c.a. si preferiscono fibre sia con resistenza a trazione medio-alta (>2000 MPa) che con modulo elastico medio-alto (E=170-250 GPa), mentre per il recupero degli edifici in muratura o con struttura in legno si scelgono fibre con modulo di elasticità più basso (E≤80 GPa) tipo quelle aramidiche che meglio si accordano con la rigidezza propria del supporto rinforzato. In questo contesto, ormai ampliamente ben disposto nei confronti dei compositi, si affacciano ora nuove generazioni di rinforzi. A gli ormai “classici” FRP, realizzati con fibre di carbonio o fibre di vetro accoppiate a matrici organiche (resine epossidiche), si affiancano gli FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix), i TRM (Textile Reinforced Mortars) e gli SRG (Steel Reinforced Grout) che sfruttano sia le eccezionali proprietà di fibre di nuova concezione come quelle in PBO (Poliparafenilenbenzobisoxazolo), sia un materiale come l’acciaio, che, per quanto comune nel campo dell’edilizia, viene caratterizzato da lavorazioni innovative che ne migliorano le prestazioni meccaniche. Tutte queste nuove tipologie di compositi, nonostante siano state annoverate con nomenclature così differenti, sono però accomunate dell’elemento che ne permette il funzionamento e l’adesione al supporto: la matrice cementizia

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La tesi di Marco Perez intitolata “Luis Arana e i veterani di Euzkeldun Batzokija: la corrente ortodossa del nazionalismo basco”, può essere considerata come la biografia politica di uno dei personaggi più importanti del nazionalismo basco. Il lavoro di ricerca si centra fondamentalmente sull'ispiratore del nazionalismo euskaldun (e cofondatore del Partido Nacionalista Vasco) e della corrente che ne accompagnò e sostenne l'azione politica. Euzkeldun Batzokija fu il nome dato al primo circolo del PNV, fondato da Luis e Sabino Arana nel 1894. Successivamente, gli statuti del circolo e i suoi membri veterani furono presi come modello del nazionalismo primordiale (che si pretendeva definire sull'esempio dell'Ordine gesuita). Sul piano organizzativo la tesi si divide in sette capitoli che ricostruiscono il percorso politico di Luis Arana, dai primi documenti del 1879 fino alle ultime lettere inviate negli anni quaranta. Si tratta di un lungo periodo, che comprende momenti diversi della storia spagnola (dalle guerre carliste alla Guerra Civile spagnola) e del movimento aranista. In questo senso, sulla base di una generale e comparata riflessione sul nazionalismo, si analizza il movimento basco nei suoi rapporti con la modernità. Una realazione costruita attraverso concetti “diacronicamente” legati a un passato mitico e leggendario e comunque subalterna ai rapporti di forza tra le correnti del PNV. La corrente ortodossa fece sempre riferimento al nazionalismo “originario” (definito dai fratelli Arana nei primi anni del movimento) che fu un'espressione regionale del nazionalcattolicesimo spagnolo. Fu proprio Luis Arana a ricordare la finalità religiosa ed etnica del nazionalismo basco, respingendo qualsiasi aggiornamento teorico e organizzativo del PNV, intesi come una grave violazione dell'ortodossia aranista.

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Questa ricerca si pone come obbiettivo lo studio e l’analisi delle diverse manifestazioni del gioco d’azzardo nella Bologna della fine del XIX secolo. Partendo dall’assunto che le forme ludiche non rappresentino solo una pratica, né soltanto un fatto sociale o economico ma sono piuttosto la somma di diverse componenti, ci si è proposti di studiare la storia a partire da uno specifico punto di vista: quello dei giochi e dei giocatori legati alle pratiche del rischio. Tramite le carte d’archivio della polizia e altri documenti dell’epoca si sono indagati i diversi aspetti del fenomeno dell’azzardo: i luoghi in cui essi venivano praticati, le norme che li regolavano, gli strati sociali entro cui venivano giocati, le mutazioni delle condizioni politiche e sociali che portarono al cambiamento delle diverse forme ludiche e delle comunità che lo hanno praticato e contestualmente si è cercato di comprendere come cambino e come permangano la percezione del rischio, l’idea di competizione, la stessa attitudine al gioco.

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La tesi qui presente è uno studio comparativo dei partiti socialisti italiano e spagnolo dal 1976 al 1986. Il soggetto di studio è la relazione tra i partiti socialisti e i sindacati. Durante questa decade, i partiti socialisti italiano e spagnolo vissero processi paralleli a livello nazionale e internazionale. Entrambi i partiti, per mano di Bettino Craxi e Felipe González, intrapresero un revisionismo ideologico per adattarsi alla situazione politica e sociale dell’epoca, al fine di divenire partiti di governo.

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Il progetto di ricerca si è posto l'obiettivo di analizzare una serie di manufatti egizî e di tradizione egizia della Sicilia preromana e di evidenziare le eventuali sopravvivenze della cultura egittizzante sull’isola fino all'età tardoantica. La realizzazione di un corpus, aggiornato sulla scorta di nuovi rinvenimenti, di recenti riletture e di studi su materiali inediti custoditi nei musei siciliani, ha contribuito a tracciare una mappa distributiva delle aree di rinvenimento e di attestazione, con particolare riferimento alle diverse etnie che recepiscono tali prodotti e alla possibilità di ricostruire l’ambientazione storica della domanda diretta o indiretta. Si è scelto di privilegiare lo studio tipologico, iconografico e iconologico di alcune “categorie” di materiali maggiormente documentati sull’isola, quali amuleti, scarabei e scaraboidi, cretule, ushabti, gioielli, bronzi figurati, gemme, con l’individuazione di riscontri in ambito mediterraneo. La documentazione delle testimonianze antiquarie contenenti notizie su reperti oggi non più reperibili ha permesso, infine, non solo l’acquisizione d’informazioni spesso ritenute perse, ma anche una comprensione storicizzata delle dinamiche del collezionismo siciliano e del suo ruolo nel più vasto ambito europeo dal XVII al XIX secolo. È stato importante, infatti, chiarire anche alcuni aspetti della cultura egittologica del periodo, legata in genere alla circolazione di stereotipi e alla mancanza di una conoscenza diretta della realtà faraonica.

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Nella tesi si osserva come nella cultura russa cambiava l’immagine di Roma. Se ancora alla fine del settecento l’antichità romana poteva risultare solamente uno strumento retorico-filologico da utilizzare per fare il proprio discorso più convincente, la generazione dei decabristi la stessa antica romanità la accostava alla cultura e storia russe tramite gli elevati ideali civici. La romanità ora risultava uno strumento di analisi della esperienza storica e politica della Russia anche nel contesto europeo. Da qui nasceva una serie di modelli russi legati all’antica Roma: il Catone di Radiscev, il Bruto dei decabristi, ecc. Vi attingeva generosamente anche una corrente di lirica russo-antica con i suoi ricchi riferimenti agli autori classici, Ovidio, Tacito, Orazio. Nasceva così una specie di Roma antica russa che viveva secondo le sue regole etiche ed estetiche. Con il fallimento dell’esperienza decabrista cambia anche l’approccio alle antichità: ci si distacca dalla visione storico-morale dell’antico, Roma non è più una categoria da emulare, ma una storia a sé stante e chiusa in sé stessa come ogni periodo storico. Essa smette di essere un criterio universale di giudizio etico e morale. Allo stesso tempo, una parte integrante della cultura russa all’epoca era il viaggio a Roma. I russi cresciuti con interesse e amore verso la Roma antica, impazienti ed emozionati, desideravano ora di vedere quella patria dei classici. Era come se fosse un appuntamento fra gli amici di vecchia data. Si affrettava a verificare di persona le muse di storia e di poesia. E con tutto questo si imparavano ad amare tutti i defetti della Roma reale, spesso inospitale, la Roma del dolore e della fatica. La voce importante nel racconto romano dei russi era anche la Roma del cristianesimo, dove ritrovare e ricoprire la propria “anima cristiana”.

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Le sujet de cette recherche est la perception chez les voyageurs occidentaux et grecs du XIXᵉ siècle de zones de la Méditerranée depuis toujours point d’intersections culturelles : les villes d’Athènes et de Constantinople. L’objectif de la recherche est de reconstruire la contribution des hommes de lettres, français et grecs, à la constitution de l’identité nationale selon le schéma mis en évidence par Benedict Anderson dans « Communautés Imaginées » On a tenté en se référant au corpus d’identifier dans la littérature de voyage du XIXᵉ siècle, dans le sillage de « Orientalismo » de Edward Said, comment Philhellénisme et Exotisme orientalisant, tous deux d’empreinte romantique, ont contribué à inventer pour Athènes une identité occidentale et pour Istanbul une identité orientale, ignorant presque l’existence entre les deux villes d’une commune matrice byzantine–ottomane ou mieux, l’appartenance commune à l’ensemble géopolitique de la Région Intermédiaire identifiée par Dimitri Kitsikis.

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El objetivo de la presente investigación, el catálogo y estudio de las gramáticas de italiano destinadas a hispanohablantes de los siglos XVIII y XIX, se encuadra en el macrosector gramaticográfico de la historiografía lingüística, en el cual el estudio de las gramáticas de las lenguas dirigidas a hablantes nativos y a hablantes extranjeros, con los consiguientes cruces y trasvases de tradiciones gramaticales, es de significativo interés como destacan: (i) las tesis doctorales defendidas en los últimos quince años; (ii) los proyectos de investigación dirigidos y coordinados por prestigiosos estudiosos del sector; (iii) los congresos organizados para destacar y compartir las principales actualizaciones en torno a los estudios gramaticográficos; y (iv) las publicaciones que surgen de los tres puntos anteriores. El estudio presenta dos partes centrales: la primera (constituida por los capítulos 2 y 3) es la de catálogo y estudio de las diecinueve gramáticas que conforman el corpus en base a ocho áreas descriptivas (1. información catalográfica, 2. autor, 3. editor, 4. hiperestructura, 5. elementos peritextuales, gramaticales y didácticos, 6. variedad de textos y su secuencia didáctica, 7. caracterización, fuentes e influencias, y 8. localización); la segunda (capítulo 4) es la de estudio gramaticográfico de conjunto de los datos más relevantes de las areas de estudio utilizadas en las dos primeras partes. De este modo, daremos un panorama de conjunto sobre (i) la cronología de las obras y sus ediciones y rempresiones; (ii) la nacionalidad, profesión, condición religiosa, etc. de autores; (iii) la geografía de ediciones y editores; (iv) la descripción hiperestructural de las obras; (v) la estructura de los elementos peritextuales; (vi) las partes gramaticales y elementos que las componen; (vii) el verbo: definiciones y paradigma verbal; (vii) los elementos didácticos; (viii) las líneas de descripción gramatical; (ix) la localización de las gramáticas en las bibliotecas españolas.

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To nie przypadek, że wyrażenie „wieczna kobiecość" ukute przez Goethego zbiega się w czasie z pierwszymi zachodnimi próbami emancypacji kobiet. W chwili, kiedy model kobiety istniejącej tylko w zależności od mężczyzny zaczyna być kwestionowany, kategoria wiecznej kobiecości pozwala ponownie potwierdzić ten model, wypełniając go pozytywnymi wartościami. Naturą kobiety jest być uległą i oddaną, a te cechy sprawiają, że kobieta jest depozytariuszem wszelkiej potencjalnej zbawczej łaski. Tak w Fauście Goethego, przypada Małgorzacie, dziewczynie naiwniej, niewinnej, niewykształconej i bez własnej woli, wykupić Fausta siłą swojej miłości. Wszystko dzieje się tak, jakby pozytywna kodyfikacja właściwości kobiet dzięki kategorii wiecznej kobiecości służyła tylko lepszemu ukryciu rzeczywistości ich ucisku; feministki jednak nie dają się zwieść: ideały popierane przez kategorię wiecznej kobiecości są a priori niezgodne z emancypacją kobiet. Karolina Světlá, jedna z najważniejszych postaci w walce o zrównanie praw między mężczyznami i kobietami w Czechach w XIX wieku, wykorzystywała przeciintensywnie w swojej literackiej twórczości ten model kobiety, która poświęca się dla kochanego mężczyzny i tym samym udaje się jej go "podciągnąć do góry" ("hinan zu ziehen", Goethe) oraz dać mu dostęp do "nieskończoności", "nieśmiertelności" i "wieczności". Czy jej teoretyczne pisma i jej działalność na rzecz emancypacji kobiet zaprzeczałyby jej tekstom literackim, na pierwszy rzut oka tak konwencjonalnym? W tym wykładzie podejmuję próbę odpowiedzi na to pytanie uważną lekturą jednego z jej najbardziej faustowskich opowiadań, mianowice "Czarna dziewanna".

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El presente trabajo tiene como objetivo realizar un estudio histórico comparativo, basado en las descripciones de los relatos de cuatro viajeros extranjeros Samuel Haigh, Peter Schmidtmeyer, Francis Bond Head y Campbell Scarlett, que llegaron entre los años 1817 y 1835 a la provincia de Mendoza para luego cruzar la cordillera de los Andes rumbo a Santiago de Chile. El trabajo se divide en dos partes; la primera se refiere a los relatos y testimonios del viaje por la provincia de Mendoza y la segunda parte destaca las descripciones sobre la ciudad de Santiago de Chile. Cada una de las partes ha sido seleccionada y analizada en sus diferentes observaciones por los relatos de cada uno de los cuatro viajeros. Destacando aquellos aspectos distintivos y originales sobre algunos temas en particular, como así también las consideraciones que hacen respecto a la sociedad, sus creencias y su cultura.

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Regiones y Departamentos. Relatos de nuestra identidad es una serie que aborda las características turísticas, culturales e históricas de la provincia de Mendoza. En los 14 programas se han destacado y revalorizado las particularidades de cada uno de los departamentos de esta provincia argentina que se dividen en distintas regiones: Valle de Uco, Gran Mendoza, Zona Sur, Zona Este y Zona Nordeste VALLE DE UCO, es un documental que nos invita a recorrer la historia de San Carlos, un departamento que se consolidó a principios del siglo XIX con la llegada de los inmigrantes y el trabajo de los indígenas que habitaban la región. El bloque 2 presenta las características culturales y sociales de Tunuyán. Se destacan en este bloque las grandes figuras del departamento, Jorge Viñas (intérprete), Nicolino Locche y el artista plástico Carlos Alonso. Llegando al final del recorrido conocemos la cultura y los tipos de turismo que ofrece el departamento de Tupungato para concluir con un pequeño bloque dedicado a la escuela rural José C. Palma.