936 resultados para Designer de Moda
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Dissertação para obtenção do grau de Mestre em Design de Moda, apresentada na Universidade de Lisboa - Faculdade de Arquitectura.
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Mestrado em Marketing
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Dissertação para obtenção do grau de Mestre em Design de Comunicação, apresentada na Universidade de Lisboa - Faculdade de Arquitectura.
Estratégias de internacionalização das micro e pequenas empresas do sector de moda praia de Salvador
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Este estudo tem por objectivo conhecer as estratégias de internacionalização das micro e pequenas empresas do sector de moda praia de Salvador, procurando compreender e desenvolver as condições para promover uma cultura de internacionalização. O estudo caracteriza-se por uma abordagem mista, conciliando uma análise qualitativa, com uma quantitativa, sendo o inquérito, o método utilizado para a recolha de dados. Pretende-se obter informações sobre as características destas empresas com intuito de analisa-las e identificar a etapa em que se encontram relativamente ao processo de internacionalização. Como resultado verificou-se que estas empresas ainda estão num processo muito inicial de internacionalização, a exportação configura-se apenas como uma actividade acessória, aquém de uma estratégia consolidada de internacionalização. Estas empresas acabam por não dispor de uma estrutura e dimensão que permita encetar esses esforços sem o apoio de conjunto de políticas de incentivo e suporte à internacionalização. ABSTRACT: The objective of this study is to identify the intemationalization strategies of Salvador's micro and small enterprises of Beachwear, seeking to comprehend and develop the conditions to promote a culture of internationalization. The study is characterized by a mixed approach, combining a qualitative analysis with a quantitative, being the inquiry, the method used to collect the data The aim is to obtain information's about the characteristics of this enterprises, with the goal to analyse them and identify in which stage of the internationalization process their situated in. As a result, it was verified that this enterprise are still in a very primary stage of internationalization, the exportation is viewed only has an accessory activity, lacking in a consolidated strategy of internationalization. This enterprises end up with having no structure and dimension to enable them to accomplish those efforts, without a set of internationalization incentive and support policies.
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Dissertação para obtenção do grau de Mestre em Design de Comunicação, apresentada na Universidade de Lisboa - Faculdade de Arquitectura.
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Español
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36 hojas : ilustraciones, fotografías.
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(ESPAÑOL) La moda es un fenómeno social y cultural que genera un elevado interés entre muchos colectivos. Es también un sector económico generador de actividad y empleo, que influye además en otros sectores y es capaz de crear imagen de país. La llegada de internet y la explosión de la conectividad han desencadenado importantes cambios, de los que el sector de la moda no es ajeno. Así, se han generado nuevos modos de visibilidad para la moda, se han creado nuevos perfiles profesionales, y se han desarrollado nuevos modelos de negocio. Los prescriptores y marcadores de tendencias han dejado de estar en manos de las marcas y los grupos editoriales, para pasar a manos de los propios consumidores, que crean tendencias con la exhibición de sus propios looks. Blogs, bloggers y redes sociales, entre las que destaca Instagram, se han convertido en instrumentos imprescindibles en las estrategias de marketing de las empresas del sector, desencadenándose una gran transformación. Este es precisamente el eje central del presente trabajo: el análisis del proceso de evolución del sector de la moda, desde un punto de vista tanto económico como social.
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11 documentos : ilustraciones, fotografías, gráficos.
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Tesis inédita presentada en la Universidad Europea de Madrid. Facultad de Artes y Comunicación. Programa de Doctorado en Comunicación
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Introducción"Heroes al gusto y libros de moda", un título que evoca en quien lo lee, viejas preguntas a la documentación consultada en archivos y bibliotecas nacionales y por que no, guardando las distancias a Jean Louis Flandrin, cuando en su artículo "Historia de la alimentación: Por una apliación de las perspectivas", decía: "Al observar las obras maestras de la pintura y de la escultura, o al escuchar la música antigua, el especialista siente un placer artístico, Lo mismo sucede al historiador de la cocina que al cocinar con recetas antiguas puede descubrir fórmulas culinarias que deleitarían nuestro gusto actual. Aquel pescado en gelatina o aquella pasta de manzana preparada según las recetas italianas del siglo XIV o aquel sorbete al cilantro del siglo XVII me han llegado a entusiasmar tanto como gastrónomo, como el descubrimiento de de Boticelli olvidado en el sótano de una tienda de antigüedades entusiasmaría a un aficionado a la pintura."...
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Il progetto di tesi nasce dalla volontà di far luce sul rapporto tra il medium fotografico e la nozione di nuova oscenità, teorizzata e disseminata nei suoi scritti da Jean Baudrillard. Nozione che – se intesa nell’accezione proposta dal filosofo francese, ovvero l’oscenità del visibile, del troppo visibile, del più visibile del visibile – ben si adatta a dettagliare i concetti di trasparenza e di visibilità peculiari della società attuale, costantemente impegnata nel mettere a nudo se stessa attraverso i social media in nome della cosiddetta ideologia della post-privacy. Incoraggiando una continua violazione della sfera del segreto, tale ideologia favorirebbe, infatti, la progressiva diminuzione dello scarto tra ciò che può essere reso di dominio pubblico e ciò che invece, tradizionalmente, sarebbe dovuto appartenere all’ambito del privato. Un andamento generale della cultura, quello appena delineato, che si è imposto capillarmente a cavallo di millennio, accelerato dalla nascita del World Wide Web, del quale la fotografia riesce a farsi promotrice oltre che sommo interprete, contribuendo – anche in virtù di un’innovata condizione tecnologica– al compimento della visibilità e della trasparenza totale. Nel corso della trattazione, la nozione “aggiornata” di osceno sarà, dunque, assurta a strumento euristico utile a tracciare gli svolgimenti paralleli della pratica fotografica nei campi delle arti visive, della moda e dei social media, in un arco temporale che va dall’inizio degli anni Novanta a oggi. Uno strumento attraverso cui connettere autori di riferimento, rileggerne alcuni e candidarne di nuovi tra quanti, allargando il “campo del fotografabile” teorizzato da Pierre Bourdieu, profanano la soglia del privato e portano alla ribalta i risvolti banali e ordinari della quotidianità, fino a quelli intimi, tragici, inquietanti, perturbanti o addirittura nefandi, favorendo così la concretizzazione di quel “bordello senza muri” che secondo Marshall McLuhan è il mondo nell’età fotografica.
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A differenza di quanto avviene nel commercio tradizionale, in quello online il cliente non ha la possibilità di toccare con mano o provare il prodotto. La decisione di acquisto viene maturata in base ai dati messi a disposizione dal venditore attraverso titolo, descrizioni, immagini e alle recensioni di clienti precedenti. É quindi possibile prevedere quanto un prodotto venderà sulla base di queste informazioni. La maggior parte delle soluzioni attualmente presenti in letteratura effettua previsioni basandosi sulle recensioni, oppure analizzando il linguaggio usato nelle descrizioni per capire come questo influenzi le vendite. Le recensioni, tuttavia, non sono informazioni note ai venditori prima della commercializzazione del prodotto; usando solo dati testuali, inoltre, si tralascia l’influenza delle immagini. L'obiettivo di questa tesi è usare modelli di machine learning per prevedere il successo di vendita di un prodotto a partire dalle informazioni disponibili al venditore prima della commercializzazione. Si fa questo introducendo un modello cross-modale basato su Vision-Language Transformer in grado di effettuare classificazione. Un modello di questo tipo può aiutare i venditori a massimizzare il successo di vendita dei prodotti. A causa della mancanza, in letteratura, di dataset contenenti informazioni relative a prodotti venduti online che includono l’indicazione del successo di vendita, il lavoro svolto comprende la realizzazione di un dataset adatto a testare la soluzione sviluppata. Il dataset contiene un elenco di 78300 prodotti di Moda venduti su Amazon, per ognuno dei quali vengono riportate le principali informazioni messe a disposizione dal venditore e una misura di successo sul mercato. Questa viene ricavata a partire dal gradimento espresso dagli acquirenti e dal posizionamento del prodotto in una graduatoria basata sul numero di esemplari venduti.
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La ricerca indaga il ruolo del designer nella transizione sostenibile e circolare all’uso di materiali polimerici. Nel contesto contemporaneo la plastica è utilizzata in quasi ogni settore merceologico ma la sua futura applicazione è messa in forte discussione a causa dei visibili impatti ambientali del suo uso irresponsabile. Un passaggio netto dalla totale dipendenza alla liberazione dei polimeri è difficile; è necessario un periodo di transizione che permetta di coesistere responsabilmente con i polimeri in attesa di trovare dei validi sostituti. L’obiettivo della ricerca è lavorare su questo periodo ponendo il designer e le sue competenze come soggetti chiave del movimento. La tesi di ricerca propone un approccio per calare le pratiche del Transition Design nella progettazione di sistemi-prodotto, nutrendosi degli attributi anticipatori dell’Advanced Design e puntando agli obiettivi del Circular Design, lavorando a partire dalle merci più critiche nel contesto contemporaneo: quelle in polimero fossile non riciclabile. Contributo della tesi è la figura del Transition Matter Designer, un progettista di transizioni dei materiali che prevede metamorfosi di sistemi-prodotto nel tempo grazie alle sue competenze a diverse scale del progetto: forma l’utente agli atteggiamenti circolari e sostenibili, caratterizza i materiali per individuarne nuovi usi, seleziona i processi produttivi adatti a prevenire scarti e ne anticipa i cicli di vita nei prodotti. I Knitted Fasteners sono il risultato della simulazione del lavoro del Transition Matter Designer nel tessile: un sistema di elementi di fissaggio, personalizzabili dallo stilista e integrati negli abiti a maglia, che permettono di eliminare l’uso di fashion fasteners in plastica e metallo, elementi che rendono difficile il riciclo dei capi. Dalla sperimentazione è emerso il modello concettuale della Transindustrial Production: un lavoro di collaborazione fra Transition Matter Designer e creativo per dare identità ai materiali polimerici circolari attraverso l’ibridazione fra artigianato e industria, tipico del Made in Italy.
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Il presente elaborato è volto all’analisi di come viene pianificata la produzione in Fabiana Filippi spa e nello specifico al monitoraggio delle prestazioni dei fornitori di materie prime. L’attività di pianificazione della produzione viene infatti strutturata a partire dalle consegne che i fornitori confermano di riuscire a garantire; risulterebbe dunque inutile strutturare e pianificare una produzione se a monte non vengono monitorati i fornitori che ne permettono l’avvio. Proprio per questa ragione è stato introdotto uno strumento di monitoraggio dei fornitori che permetta di analizzarli completamente a 360°, sulla base di quattro parametri di riferimento: affidabilità di consegna, puntualità, qualità di consegna e rispetto delle quantità richieste. A ciascun fornitore è stata poi associata una classe (A, B, C) con lo scopo di individuare dei target minimi prestazionali che i fornitori appartenenti a ciascuna di esse devono raggiungere.Tali target minimi sono stati poi definiti a partire da un trade-off tra gli obiettivi prestazionali richiesti dall’azienda e i valori di prestazione medi ottenuti dai fornitori relativi ad una stessa classe. A partire dai valori prestazionali ottenuti di partenza (AS-IS), si è deciso di analizzare nello specifico la situazione di quattro differenti fornitori ai quali, sono state dapprima individuate le cause che determinavano un basso livello prestazionale e a partire da queste, trovate e poi applicate delle soluzioni migliorative al fine di elevare il livello prestazionale iniziale (TO-BE). I risultati ottenuti hanno permesso di dimostrare quanto sia migliorativo avere un sistema di monitoraggio continuo del livello di prestazione di fornitura che permetta dunque, qualora si registrino dei valori non soddisfacenti, di individuare delle soluzioni al fine di agevolare la fornitura e di conseguenza evitare ritardi di produzione.