802 resultados para Generación del 50


Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Incluye bibliografía.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Banda ancha y sociedad del conocimiento: Interconectando América del Sur, Jorge Atton Palma.Despliegue de la banda ancha e integración digital, Sergio Scarabino. “Se puede llegar a más del 50% de reducción de las tarifas de banda ancha”, entrevista a Cezar Alvarez. Cooperación interregional para el impulso de la banda ancha Escuela de gestores de políticas públicas y Diálogo Regional. “Es importante que las comparaciones se hagan sobre características cuantificables y comparables”, entrevista a Omar de León. “El ORBA ha ayudado a generar mecanismos de cooperación entre países”, entrevista a Fernando Rojas. “Es ideal que la región armonice el uso del espectro radioeléctrico”, entrevista a René Bustillo. La banda ancha móvil impulsará una nueva ola de innovación en América Latina Sebastián Cabello.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Due to the process of educational inclusion, it is necessary for the teacher who works with disabled students to acknowledge and master the resources of assistive technology equipment available in Brazil. The objective was to identify the presence of these resources at school and evaluate, having the teacher as the evaluator, the conditions of dealing with the Assistive Technology resources and equipment. The sample consisted of 14 teachers who work in the Resources Multifunction Classroom and 18 regular classroom teachers who have disabled students enrolled in their classrooms. Data collection was performed through the TAE Questionnaire - Assistive Technology for Education. The data collection was performance in groups during the training course sponsored by the Education Department of Rondonópolis as part of the Program of Continuing Education Training for Managers and Educators - Inclusive Education: The Right to Diversity. The questionnaire data indicated differences between the two groups mentioned. The teachers of the Resource Classes indicated that Assistive Technology resources are now being introducing at schools and that over 50% of this group understand the resources presented on the questionnaire. Most of the regular classroom teachers is still unaware of the Assistive Technology resources and equipment. Regarding the dealing of these resources the group of teachers from the multifunctional classroom is better prepared to use this technology. The data suggest the need for investment in acquisition and training of teachers in relation to Assistive Technology resources.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Nel 2011 si sono registrati in Italia 205.638 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti (entro il 30° giorno) è stato di 3.860, quello dei feriti ammonta a 292.019.Rispetto all’obiettivo fissato dall’Unione Europea nel Libro Bianco del 2001, che prevedeva la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, benché sia vicina a questo traguardo, l’Italia non ha ancora raggiunto tale livello (Figura I.1). Sulle strade urbane si sono verificati 157.023 incidenti, con 213.001 feriti e 1.744 morti. Sulle Autostrade gli incidenti sono stati 11.007, con 18.515 feriti e 338 decessi. Sulle altre strade extraurbane, ad esclusione delle Autostrade, si sono verificati 37.608 incidenti, con 65.503 feriti e 1.778 morti. L’indice di mortalità mostra che gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (escluse le autostrade), dove si registrano 4,7 decessi ogni 100 incidenti. Gli incidenti sulle strade urbane sono meno gravi, con 1,1 morti ogni 100 incidenti. Sulle Autostrade tale indice è pari a 3,1. L’indice di mortalità si mantiene superiore alla media giornaliera (1,9 decessi ogni 100 incidenti) per tutto l’arco di tempo che va dalle 21 alle 7 del mattino, raggiungendo il valore massimo intorno alle 5 del mattino (6,0 decessi ogni 100 incidenti). La domenica è il giorno nel quale si registra il livello più elevato dell’indice di mortalità (2,8 morti per 100 incidenti). In 7 casi su 10 (69,7%) le vittime sono i conducenti di veicoli, nel 15,3% i passeggeri trasportati e nel 15,1% i pedoni. La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture(66,1%), seguono motocicli (14,0%), i ciclomotori (5,4%) e le biciclette (4,5%).

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Gli endocannabinoidi (EC) sono una classe di composti che mimano gli effetti del Δ9-tetraidrocannabinolo. Essi comprendono l’anandamide (AEA) ed il 2-arachidonoilglicerolo (2-AG), molecole che interagiscono preferenzialmente con due specifici recettori, il CB1 ed il CB2. Più recente è la scoperta di due molecole EC simili, il palmitoiletanolamide (PEA) e l’oleiletanolamide (OEA), che tuttavia agiscono legando recettori diversi tra cui il PPARα ed il TRVP1. Studi sperimentali dimostrano che il sistema degli EC è attivato in corso di cirrosi epatica ed è coinvolto nel processo fibrogenico e nella patogenesi delle alterazioni emodinamiche tipiche della malattia. Esso partecipa alla patogenesi di alcune delle maggiori complicanze della cirrosi quali ascite, encefalopatia, cardiomiopatia ed infezioni batteriche. Scopo del presente studio è stato quello di studiare il ruolo degli EC nella patogenesi delle infezioni batteriche in corso di cirrosi. A tale scopo sono stati eseguiti un protocollo clinico ed uno sperimentale. Nel protocollo sperimentale la cirrosi è stata indotta mediante somministrazione di CCl4 per via inalatoria a ratti maschi Wistar. In tale protocollo i livelli circolanti di tutti gli EC sono risultati significativamente aumentati a seguito della somministrazione di LPS. La somministrazione dell’antagonista del recettore CB1, Rimonabant, inoltre, è stata efficace nel ridurre del 50% la mortalità a 24 ore dei ratti trattati col farmaco rispetto ai ratti trattati col solo LPS. Parallelamente il Rimonabant ha determinato una riduzione dell’espressione genica di molecole pro-infiammatorie e sostanze vasoattive. Lo studio clinico, condotto su 156 pazienti, ha confermato l’attivazione del sistema degli EC in corso di cirrosi epatica. Inoltre è stata identificata una forte correlazione tra il PEA e l’OEA e l’emodinamica sistemica ed una associazione con alcune delle maggiori complicanze. L’analisi statistica ha inoltre individuato l’OEA quale predittore indipendente di insufficenza renale e di sopravvivenza globale.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Progetto di tesi sviluppato in collaborazione con l'azienda GIMA TT S.r.l. di Ozzano dell'Emilia (gruppo IMA), focalizzato su un gruppo di una macchina automatica etichettatrice da essa prodotta, con l'obiettivo di ottenerne un incremento di produttività del 50%. Per il raggiungimento dell'obiettivo, ci si è concentrati sulla ricerca di soluzioni tecniche per la modifica e l'ottimizzazione del gruppo di applicazione del sigillo di stato ai pacchetti, al fine di ridurre sensibilmente la coppia massima e RMS rilevate sul motore.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Il Mar Adriatico presenta una grande ricchezza di diversità di specie ittiche, molte delle quali sono rilevanti dal punto di vista commerciale, altre rappresentano un contributo alla complessità biologica dell’ambiente. In questo lavoro di tesi tecniche di analisi multivariata sono state utilizzate per analizzare la composizione in specie ittiche demersali dell’Alto e Medio Adriatico e la diversità, per arrivare a delineare un quadro generale di tali comunità. I dati utilizzati sono stati raccolti nelle campagne GRUND effettuate in Adriatico dal 1982 al 2007 nell’area delle acque nazionali italiane ed internazionali, al limite delle acque croate e slovene. La Cluster Analysis effettuata sui dati di abbondanza (kg/h) delle specie ha permesso di definire quattro assemblaggi principali di specie (40% di similarità) associati all’area di costa, all’area costiera fuori Venezia, a un area detritica e a un area più profonda. All’interno di questi assemblaggi, stabili per tutti gli anni, sono stati ritrovate delle associazioni più ristrette (similarità del 50%). Profondità e tipologia di fondale sembrano essere i fattori determinanti la divisione di questi assemblaggi. Tali risultati sono stati confermati anche dall’analisi di ordinamento non metrico MDS. Con l’analisi ANOSIM si è cercato di vedere se ci sono differenze significative tra gli assemblaggi annuali delle aree identificate, e se gli assemblaggi di specie variano significativamente nel corso degli anni all’interno di ciascuna area. Con l’analisi SIMPER si sono identificate quelle specie caratterizzanti gli assemblaggi e le specie che sono responsabili della diversità tra aree. Sono stati calcolati gli indici di diversità per indagare la diversità e la variabilità temporale delle comunità demersali che caratterizzano le quattro aree principali. E’ stata fatta un’analisi temporale delle abbondanze medie delle specie commerciali maggiormente rappresentative dei quattro assemblaggi principali ritrovati, e un’analisi su come variano le taglie nel corso degli anni.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

L’anguilla europea, Anguilla anguilla, è una specie gravemente minacciata, sia da impatti diretti legati al sovrasfruttamento della specie a tutti gli stadi del ciclo vitale, che indiretti come l’urbanizzazione costiera e la perdita di habitat lagunari. Negli ultimi 45 anni è stata documentata una riduzione del tasso di reclutamento di anguilla europea del 90%. Lo scopo di questo studio è stato approfondire le modalità riproduttive di A. anguilla per via indiretta, attraverso un’analisi di paternità. Il Centro di ricerca universitario di Cesenatico (Laboratori di Acquacoltura ed Igiene delle Produzioni Ittiche – Università di Bologna) ha avviato le prime sperimentazioni su A. anguilla, al fine di mettere a punto un protocollo di riproduzione artificiale. Nell’estate 2015 i ricercatori hanno ottenuto sette riproduzioni spontanee in ambiente controllato, da queste sono state campionate casualmente e genotipizzate circa 40 larve per ogni mandata riproduttiva e i relativi riproduttori per condurre l’analisi di paternità. In ogni riproduzione è stata utilizzata sempre e soltanto una femmina e tre o quattro maschi; le analisi genetiche, condotte utilizzando 9 loci microsatelliti, si sono focalizzate sull’individuazione dei padri e l’assegnamento di paternità è avvenuto con un livello di confidenza medio dell’89%. Dalle analisi effettuate è emerso che: 1) i maschi di questa specie, precedentemente sottoposti a stimolazioni ormonali per indurne la riproduzione e la fertilità, sono in grado di partecipare con successo a più di una riproduzione; 2) più esemplari riescono a fecondare gli ovociti di una sola femmina e sembrano stabilirsi modelli gerarchici di dominanza in quanto si è osservato generalmente che un maschio prevale sugli altri, generando da solo più del 50% della prole. Questo studio pilota rappresenta, quindi, un punto di partenza per approfondimenti futuri sulle modalità riproduttive dell’anguilla europea.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

El presente proyecto pretende continuar con la línea de investigación que se iniciara con el proyecto “La formación en Educación Especial en la UNAM, conceptualizaciones y paradigmas” (16H-157). Posteriormente, “La Formación de Docentes Reflexivos en el Profesorado de Educación Especial: análisis crítico desde la mirada de egresados y estudiantes” (16H-188) y “La Formación de Docentes Críticos y Reflexivos en el Profesorado de Educación Especial: Representaciones Sociales de los Docentes” (16 H 235). Ambos, referidos a la docencia universitaria en ámbitos de la Facultad de Humanidades y Ciencias Sociales, nos posibilitaron conocer aspectos relevantes de la formación profesional docente que se desarrolla a través de la propuesta curricular del Profesorado en Educación Especial. En la presente oportunidad, nuestro eje de indagación se amplía a otra Carrera de la misma Unidad Académica con la intención de abordar las representaciones sociales que construyen los docentes de la Licenciatura en Trabajo Social con relación a las nociones de Enseñanza y Aprendizaje en la Universidad. En tal sentido, por un lado se construirá conocimiento desde una particular mirada hacia las formas que adquiere la vinculación entre enseñanza y aprendizaje, adentrándonos en los posibles modelos construidos sobre la identidad profesional, y por otro, identificar y analizar fundadamente los saberes que circulan en dicho espacio de formación profesional para poder ponerlos en tensión. El interés en el tema se vincula con el anclaje y la trayectoria que posee la citada carrera, habiendo sido una de las fundantes de la Universidad Nacional de Misiones en la Década de 1970. Además, el interés está dado en que desde el año 2010 se encuentra en un proceso de inauguración de un nuevo plan de estudios (Resolución N°002/10), precedido por uno vigente desde 1999 al cual, a su vez, lo precedió la propuesta curricular implementada desde 1982. Los argumentos que dieron lugar al último cambio de Plan de Estudios provinieron de sucesivas evaluaciones, principalmente del claustro docente, al no encontrarse cumplidos los objetivos planteados. A su vez, los resultados alcanzados hasta el momento con la nueva propuesta ya expresan nuevas preocupaciones en el mismo claustro en relación a los resultados que se observan en la formación, tanto en términos cualitativos como en términos cuantitativos, destacándose en el ciclo 2011, por ejemplo, la deserción de alrededor del 50% de los estudiantes inscriptos en cada una de las Asignaturas, según los registros proporcionados por la Dirección Alumnado de la Facultad. Estas cuestiones ya han ido emergiendo desde momentos anteriores y recibieron diferentes tratamientos como ser proyectos de investigación y de extensión, dirigidos tanto hacia los estudiantes, a través de cuestiones vinculadas con la situación de ingreso a la universidad, como hacia los docentes, apuntando a los paradigmas de la profesión y sus relevancias según momentos históricos de la misma. Pero, desde la perspectiva que proponemos en el presente proyecto, es decir, abordando cuestiones propias de la práctica docente y de formación profesional en contextos universitarios, no hallamos en la Carrera antecedentes que lo hayan abordado. Es por ello que, partimos de la necesidad de poner en cuestión las condiciones de producción de las prácticas docentes en la formación de profesionales Licenciados en Trabajo Social en la UNaM. Nuestra propuesta de indagación se fundamenta en cuestiones propias del campo de la docencia universitaria desde donde es posible afirmar que la construcción de lo disciplinar en la formación de profesionales opera en base a modelos, creencias y valores que sustentan los sujetos que participan de la acción de enseñanza, los cuales, por lo general, circulan de modo inconsciente o implícito. De allí que, nos planteamos como principal interrogante: ¿Cuál es el estado de las RS y otros saberes construidos por los sujetos docentes pertenecientes al escenario seleccionado, y cuáles son sus trayectorias profesionales docentes que los habilitan y sostienen, es decir, que los producen y reproducen? Las investigaciones previas desarrolladas por este equipo de trabajo y los hallazgos producidos a través de cada una de ellas, nos indica como apropiado sustentar teórica y metodológicamente esta investigación en los marcos conceptuales desarrollados por Serge Moscovicci y sus seguidores, dado que la Teoría de las Representaciones Sociales constituye un referencial apropiado para la indagación, en tanto permite identificar y analizar a través de los discursos de lo sujetos, los conocimientos, saberes, valores, habilidades, destrezas y actitudes que se ponen en juego en el escenario profesional docente cotidiano. Otros aportes teóricos provienen de las producciones de Alfred Schütz (1993), referidos a la comprensión de la vida de sentido común; de Schön (1992), Carr y Kemmis (1988) referidas a la Articulación Teoría-Práctica; y consideraciones en torno a las nociones de enseñanza y aprendizaje en la Enseñanza Superior de Autores tales como, Brockbank y McGill (2002) y Berstein (1990). Pretendemos con nuestra indagación, en una primera aproximación, reflejar aspectos de la formación profesional en Trabajo Social en el campo de la docencia universitaria, las posibles vinculaciones entre formación docente y sus prácticas, capturando los discursos que circulan en las producciones científicas y académicas actuales. Y, en un segundo momento, formular interrogantes que nos habiliten continuar posteriormente en otro proyecto ahondando las posibles relaciones entre las prácticas de enseñanza y los procesos de aprendizaje que pudieran expresar los estudiantes.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

A lo largo del siglo XIX los procesos de territorialización y apropiación del espacio en Argentina fueron configurados desde procesos escriturarios y desde interacciones discursivas que fueron dando forma a un proyecto de país de Estado y de Nación, definiendo "el cuerpo de la patria" y sus límites, su territorio y su identidad, lo que debía formar parte de ese cuerpo y lo que no, su política de inclusiones y de exclusiones bajo el conjuro de una idea de lo que debía ser la Nación. En el espacio-tiempo que media entre el diseño de ese proyecto por parte de la Generación del '37 y su efectiva realización en 1880 se sucedieron las luchas y debates para dar forma al Estado y sus dispositivos de integración nacional y territorial, para instituir su modelo de realización a la sombra del paradigma recreado de una "Nación civilizada"; y en ese marco, como nunca antes, la literatura mostró su dimensión y poder de lucha en el campo amplio de los discursos sociales imbricados en el debate sobre el país que se estaba construyendo, sus modelos y proyectos.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

El objetivo del presente estudio fue obtener los parámetros bioetológicos de Sipha maydis (Passerini) y Schizaphis graminum (Rondani) sobre cebada, Hordeum vulgare L. cv. Pampa. Los pulgones se criaron en condiciones de laboratorio a 20±1 °C, 14:10 horas de fotofase y una humedad relativa del 50-70 %. Se obtuvieron cohortes a partir de poblaciones de estos áfidos, sobre las que se realizó el registro diario de los cambios de estado, número de individuos muertos y los nacimientos una vez alcanzado el estado adulto. Se analizaron las curvas de supervivencia por edades (lx) y fecundidad (mx) y los siguientes estadísticos vitales: tasa reproductiva neta (Ro); tasa intrínseca de crecimiento natural (rm); tiempo generacional medio (T) y tiempo de duplicación (D). Para la comparación de las rm se obtuvieron las rm estimadas junto con su error standard mediante el procedimiento <jackknife». Si bien el pulgón verde de los cereales S. graminum posee mayor eficiencia reproductiva, S. maydis presenta valores de supervivencia y fecundidad de importancia, que indicaría que este áfido podría constituirse en una plaga potencial de gramíneas cultivadas.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Con su obra y con su acción Esteban Echeverría marca un hito en el desarrollo y afianzamiento de la identidad político social y cultural argentina. Formula expresamente un programa de construcción identitaria y toda su obra se encuentra teñida por la voluntad de crear una literatura propia y original, en una lengua castellana enriquecida por el uso americano, con temas provenientes de la realidad del país y con la finalidad de contribuir, trascendiendo lo estético, al engrandecimiento de su patria. Subyace en cada página de Echeverría la necesidad de crear una sociedad democrática que continúe el pensamiento anticolonial de la Revolución de Mayo. Su “Apología del matambre" condensa ejemplarmente estas características.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Se refiere la ubicación temporal de Domingo Faustino Sarmiento en la generación de 1837, llamada también por Ricardo Rojas “generación de los proscriptos". Momento en el que Sarmiento adoptó las célebres categorías de “civilización" y “barbarie". La importancia de la escritura adquirió entonces una decisiva función civilizadora, que en su caso tuvo las características de una imperiosa necesidad proyectada en piezas autobiográficas, folletos, folletines, narraciones, libros, anticipos de novelas, biografías, ensayos, cartas y ejercicios periodísticos. La Argentina tuvo en él al gran polemista que creía en la eficacia de la palabra escrita como praxis social. Dentro de este marco se ubica la significación concedida al periodismo para la formación de los ciudadanos, la responsabilidad de su ejercicio y la ética que le cabe, según se refleja en su artículo “El diarismo", de 1841, aunque a veces ese ejercicio incurriera en los modos que criticaba.

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Con el fin de conocer las últimas interpretaciones acerca de nuestro pasado regional, los videos de la serie "Mendoza, crónica de nuestra identidad", pretenden llevar adelante la tarea constante de construir y reconstruir una identidad que se mantenga abierta a los valores del pasado, pero también a la inevitable reformulación crítica de los mismos principios. La propuesta es generar un proceso de actualización y perfeccionamiento en el campo de la historia regional. En MENDOZA COMO DESTINO: LA INMIGRACIÓN, se analiza el proceso inmigratorio en la provincia, desde sus orígenes, a fines del S.XIX, hasta la Nueva Inmigración, durante la década del cuarenta hasta los años setenta. La historia de la inmigración en Mendoza, entre 1869 y 1976, estuvo fuertemente influenciada por la intersección de dos grandes tendencias migratorias nacionales: la chilena y la argentina. Esto se debe, a la posición de frontera de la provincia. En el periodo analizado se encuentran dos momentos de una fuerte influencia chilena. Uno de ellos fue a finales del siglo XIX, antes de la inauguración del ferrocarril y del comienzo de la Gran Inmigración. El segundo momento fue en la década del setenta del siglo XX, y tuvo que ver con la crisis política chilena luego del golpe militar.Paralelamente, la inserción de Mendoza en el ámbito nacional, se fortaleció aún más gracias a la extensión del ferrocarril, que contribuyó a la llegada de cientos de inmigrantes como había sucedido en las regiones portuarias. Los períodos de la Gran Inmigración y de la Nueva inmigración repercutieron en Mendoza adquiriendo ciertas peculiaridades propias de la zona de frontera: La llegada de europeos fue proporcionalmente menor que en Buenos Aires y Rosario y la inmigración limítrofe estuvo ligada al país trasandino. De este modo, podemos ver la dinámica de la población mendocina, como una puerta entre el Pacífico y el Atlántico. Los temas abordados son: - El origen de la Gran Inmigración - El predominio de la comunidad chilena en Mendoza. (1860-1880) - El origen de la Gran Inmigración - La llegada de los inmigrantes europeos (1880-1930) - El aporte político de los inmigrantes - Culminación de los procesos migratorios - La “Nueva Inmigración" en Mendoza, (1947-1970) - La inmigración política chilena de los años setenta.