993 resultados para Administradora de fondo de pensiones. AFP
Resumo:
L’obiettivo del seguente lavoro di tesi è stato quello di studiare ed individuare la litologia e stratigrafia dei sondaggi oggetto del mio studio, al fine di realizzare un modello stratigrafico,attraverso l’impiego del Software Rockworks, che mettesse in risalto le diverse facies che caratterizzano il territorio della pianura romagnola. Il territorio da me esaminato interessa il territorio della provincia di Ravenna e Ferrara. In seguito ho analizzato la distribuzione di alcuni elementi chimici maggiori, per la determinazione della provenienza degli stessi
Resumo:
Questa tesi si svolge nell’ambito della ricerca del bosone di Higgs supersimmetrico all’esperimento CMS del Cern, sfruttando le collisioni protone-protone dell’acceleratore LHC. Il lavoro da me svolto riguarda lo studio della parametrizzazione dell’insieme dei dati che costituiscono il fondo dell’eventuale presenza di un segnale del bosone di Higgs nel modello supersimmetrico minimale. Ho eseguito dei fit al fondo aspettato tramite il package Root, utilizzando diverse funzioni per parametrizzarne analiticamente l’andamento. Nel lavoro di tesi mostro come tali funzioni approssimano i dati e ne discuto le loro caratteristiche e differenze.
Resumo:
A partire dal 2010 la Commissione Europea ha compilato una lista di 20 materie prime ritenute “critiche” per importanza economica e rischio di approvvigionamento, per le quali è fondamentale la ricerca di possibili fonti alternative nel territorio europeo, poiché i maggiori produttori sono tutti paesi extra-europei. Dati questi presupposti, 20 campioni di fango marino, dragati nelle adiacenze di seamounts del Tirreno sud-orientale, sono stati analizzati per mezzo di XRF, al fine di trovare arricchimenti in elementi critici quali cromo, cobalto, gallio, niobio e alcuni elementi delle Terre Rare (lantanio, cerio, neodimio, samario, ittrio). I fanghi, talvolta con frazione sabbiosa più abbondante, sono stati dapprima divisi in base al colore in fanghi marroni e grigi e fanghi di colore bianco, rosso o arancio; presentano anche inclusi di diverso tipo, quali frammenti di conchiglie, noduli neri o bruno-arancio, croste bruno-nere o bruno-arancio. Dalle analisi chimiche è risultato che campioni più ricchi in CaO hanno un contenuto minore negli elementi ricercati, al contrario dei campioni ricchi in ossidi di Si, Ti, Al, Fe. Confrontando inoltre i campioni con i valori medi di composizione della crosta terrestre superiore, essi risultano più ricchi in REY e meno in Co, Cr, Ga, Nb, mentre sono sempre più arricchiti della composizione media dei sedimenti marini. Dalle analisi mineralogiche risulta che i fanghi contengono generalmente quarzo, calcite, feldspati in piccole quantità e fillosilicati. Infine, analisi XRD e SEM-EDS sui noduli neri hanno dimostrato che si tratta di todorokite, un ossido idrato di Mn, con tenori variabili di Na, K, Ca, Mg, dalla forma globosa con microstruttura interna fibroso-raggiata. Si ritiene quindi che fanghi ricchi in CaCO3, probabilmente bioderivato, non siano l’obiettivo più adatto per la ricerca di elementi critici, mentre potrebbero esserlo fanghi più ricchi in Si, Al, Fe, K, che hanno maggiori concentrazioni di tali elementi.
Resumo:
Si ha in questa situazione particolare un progetto nel quale un’azienda di servizi, “Unicredit Business Integrated Solutions”, deve soddisfare una richiesta di un’azienda cliente, Equitalia Giustizia, per l’intestazione al Fondo Unico Giustizia di risorse finanziarie. L’ottica di analisi di questo progetto tiene conto dell’utilizzo delle risorse, del valore e delle probabilità di successo.
Resumo:
L’acquifero superficiale della Provincia di Ferrara è caratterizzato dalla presenza di una diffusa contaminazione da Arsenico. Per dare una risposta a questo fenomeno gli Enti della Provincia e del Comune hanno deciso di intraprendere uno studio volto alla determinazione dei valori di fondo del metalloide ed al miglioramento della comprensione del fenomeno. Il lavoro ha portato alla creazione di tre database con i dati presenti negli archivi provinciali inerenti: ubicazione e caratteristiche dei piezometri, dati idrochimici, concentrazione di Arsenico. L’acquifero superficiale è l’A0, olocenico, che si presenta eterogeneo per via della sua evoluzione geologica. Da uno studio stratigrafico ed idrogeologico si è visto come l’area sia costituita, andando da Ovest verso Est, da corpi alluvionali-deltizio-costieri olocenici in eteropia di facies. L’area centro-orientale è caratterizzata da un ciclo sedimentario trasgressivo-regressivo caratterizzato, nella parte superiore, dalla progradazione di un antico delta del Po. In tale ambiente si sono andati formando depositi ricchi in materia organica e in torba. Questi possono assumere una rilevante importanza nello spiegare il fenomeno, poiché possono svolgere sia il ruolo di sorgente dell’Arsenico che di redox driver attraverso la loro decomposizione. Elaborando i dati sono emersi elementi che sembrano confermare l’azione di un meccanismo di dissoluzione riduttiva che rilascia l’Arsenico, come mostrato dai cross plot tra Arsenico e Potenziale Redox, Ferro e Potenziale Redox, Arsenico e Ferro, Ferro e Manganese. L’area è stata suddivisa in tre zone, in cui la centrale corrisponde all’area ricca in materia organica. Sulla base delle tre aree individuate si è proceduto alla creazione di tre popolazioni di dati sottoposte ad analisi statistica. Quindi si è dimostrata l’assenza di contaminazione antropica, si sono esclusi i dati non significativi, si sono trattati i non detected e si sono individuati ed eliminati gli outlier. Infine si è proceduto alla determinazione della migliore distribuzione per ogni popolazione. Fatto ciò si è calcolato il 95° percentile, che è stato assunto come valore di fondo dell’area. Si è visto come tutti i tre valori di fondo superassero la CSC ed in particolare il valore di fondo dell’area centrale risultasse nettamente superiore agli altri due, superando la CSC di circa 10 volte. Questo ad ulteriore conferma della possibile azione della torba nel rilascio di Arsenico.
Resumo:
Lo studio di questa tesi è stato incentrato sull'analisi della disciplina sportiva dello sci di fondo, in alcune sue tecniche. L'indagine è stata realizzata con l'ausilio di sensori inerziali e di telecamere per l'analisi video. L'attenzione è stata focalizzata sull'analisi delle articolazioni degli arti inferiori per la stima di parametri utili per sviluppi futuri.
Resumo:
The abundance of alpha-fetoprotein (AFP), a natural protein produced by the fetal yolk sac during pregnancy, correlates with lower incidence of estrogen receptor positive (ER+) breast cancer. The pharmacophore region of AFP has been narrowed down to a four amino acid (AA) region in the third domain of the 591 AA peptide. Our computational study focuses on a 4-mer segment consisting of the amino acids threonine-proline-valine-asparagine (TPVN). We have run replica exchange molecular dynamics (REMD) simulations and used 120 configurational snapshots from the total trajectory as starting configurations for quantum chemical calculations. We optimized structures using semiempirical (PM3, PM6, PM6-D2, PM6-H2, PM6-DH+, PM6-DH2) and density functional methods (TPSS, PBE0, M06-2X). By comparing the accuracy of these methods against RI-MP2 benchmarks, we devised a protocol for calculating the lowest energy conformers of these peptides accurately and efficiently. This protocol screens out high-energy conformers using lower levels of theory and outlines a general method for predicting small peptide structures.
Resumo:
A. C-k.
Resumo:
Transcription factors must be able to access their DNA binding sites to either activate or repress transcription. However, DNA wrapping and compaction into chromatin occludes most binding sites from ready access by proteins. Pioneer transcription factors are capable of binding their DNA elements within a condensed chromatin context and then reducing the level of nucleosome occupancy so that the chromatin structure is more accessible. This altered accessibility increases the probability of other transcription factors binding to their own DNA binding elements. My hypothesis is that Foxa1, a ‘pioneer’ transcription factor, activates alpha-fetoprotein (AFP) expression by binding DNA in a chromatinized environment, reducing the nucleosome occupancy and facilitating binding of additional transcription factors.^ Using retinoic-acid differentiated mouse embryonic stem cells, we illustrate a mechanism for activation of the tumor marker AFP by the pioneer transcription factor Foxa1 and TGF-β downstream effector transcription factors Smad2 and Smad4. In differentiating embryonic stem cells, binding of the Foxa1 forkhead box transcription factor to chromatin reduces nucleosome occupancy and levels of linker histone H1 at the AFP distal promoter. The more accessible DNA is subsequently bound by the Smad2 and Smad4 transcription factors, concurrent with activation of transcription. Chromatin immunoprecipitation analyses combined with siRNA-mediated knockdown indicate that Smad protein binding and the reduction of nucleosome occupancy at the AFP distal promoter is dependent on Foxa1. In addition to facilitating transcription factor binding, Foxa1 is also associated with histone modifications related to active gene expression. Acetylation of lysine 9 on histone H3, a mark that is associated active transcription, is dependent on Foxa1, while methylation of H3K4, also associated with active transcription, is independent of Foxa1. I propose that Foxa1 potentiates a region of chromatin to respond to Smad proteins, leading to active expression of AFP.^ These studies demonstrate one mechanism whereby a transcription factor can alter the accessibility of additional transcription factors to chromatin, by altering nucleosome positions. Specifically, Foxa1 exposes DNA so that Smad4 can bind to its regulatory element and activate transcription of the tumor-marker gene AFP.^
Resumo:
Fil: Cousinet, Graciela. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Políticas y Sociales
Resumo:
Fil: Rodríquez, María del Pilar. Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Políticas y Sociales
Resumo:
Fil: Mastrangelo, Fabiana.
Resumo:
Fil: Sardi, Liliana.