330 resultados para Paesaggio Degrado Riqualificazione


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La tesi si propone di individuare per la città di Cavezzo ed il suo centro urbano, colpito dal sisma di maggio 2012, le strategie per la ricostruzione e la definizione delle proprie forme urbane. In particolare, nel sistema delle piazze urbane del centro storico, ci si concentra sulla ridefinizione di Piazza Martiri della Libertà, oggi piazza del mercato che si presenta come un grande parcheggio asfaltato e privo di identità, sulla quale si affaccerà la nuova sede comunale ospitata nelle ex scuole elementari. Questo avviene tramite il progetto di un portico, elemento unificatore di un contesto frammentato e generatore di un nuovo ordine spaziale. Il primo capitolo di questo volume raccoglie alcune informazioni relative al territorio e alla storia della città di Cavezzo, nel capitolo secondo si affronta il tema del terremoto mentre nel terzo capitolo si ripercorre una sintesi dell'ampio tema della piazza correlata da casi studio. Infine gli ultimi capitoli affrontano i temi progettuali del ridisegno del centro di Cavezzo e della riqualificazione di piazza Martiri della Libertà con il progetto di un edificio polifunzionale che circonda una piazza coperta.

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I movimenti lenti delle colate in terra sono una caratteristica geomorfologica comune nell’Appennino settentrionale e sono uno dei principali agenti di modellazione del paesaggio. Spesso case e piccoli centri abitati sorgono in zone affette da questo tipo di movimento franoso e di conseguenza subiscono danni causati da piccoli spostamenti. In questo lavoro di Tesi vengono presentati i risultati ottenuti dall’interferometria radar ad apertura sintetica (InSAR) mediante elaborazione tramite StaMPS (Stanford Method of Persistent Scatterers), utilizzando la tecnica avanzata Small Baseline Subset (Berardino et al., 2002). Questo metodo informatico è applicato alle acquisizioni rilevate dai satelliti Envisat e COSMO-SkyMed in orbita ascendente e discendente, ottenendo una copertura di dati che va dal 2004 al 2015, oltre ad un rilevamento geologico-geomorfologico in dettaglio eseguito nell’area di studio. Questa tecnica di telerilevamento è estremamente efficace per il monitoraggio dei fenomeni di deformazione millimetrica che persistono sulla superficie terrestre, basata sull'impiego di serie temporali d’immagini radar satellitari (Ferretti et al., 2000). Lo studio è stato realizzato nel paese di Gaggio Montano nell’Appennino bolognese. In questa zona sono stati identificati diversi corpi di frana che si muovono con deformazioni costanti durante il tempo di investigazione e grazie ai risultati ottenuti dai satelliti è possibile confrontare tale risultato. Gli spostamenti misurati con il metodo InSAR sono dello stesso ordine di grandezza dei movimenti registrati dai sondaggi inclinometrici. Le probabili cause dell’instabilità di versante a Gaggio Montano sono di natura antropica, in quanto alti tassi di deformazione sono presenti nelle zone dove sorgono case di recente costruzione e complessi industriali. Un’altra plausibile spiegazione potrebbe essere data dalla ricarica costante d’acqua, proveniente dagli strati dei Flysch verso l’interno del complesso caotico sottostante, tale dinamica causa un aumento della pressione dell’acqua nelle argille e di conseguenza genera condizioni d’instabilità sul versante. Inoltre, i depositi franosi rilevati nell’area di studio non mostrano nessun tipo di variazione dovuta ad influenze idrologiche. Per questo motivo le serie temporali analizzare tendo ad essere abbastanza lineari e costanti nel tempo, non essendo influenzate da cicli stagionali.

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L’analisi morfologia e delle dinamiche evolutive di un alveo fluviale rappresenta una componente fondamentale per la gestione e riqualificazione dei corsi d’acqua naturali. Il presente elaborato tratta i principali aspetti dell’analisi geomorfologica fluviale e della modellazione numerico-idraulica per ciò che riguarda la gestione fluviale e la difesa del suolo, in relazione ad un tratto del torrente Ghiaia nei pressi dell’abitato di Monteveglio, seguendo una linea concettuale conforme alle norme regionali e territoriali. La prima fase del lavoro ha messo in evidenza le dinamiche evolutive del corso d’acqua in riferimento ad una scala temporale di circa 30 anni. È stata effettuata un’accurata indagine geomorfologica, confrontando diversi tipi di materiale disponibile: ortofoto e rilievi topografici relativi alla planimetria dell’alveo, alle sezioni trasversali e ai profili longitudinali. La seconda fase del lavoro ha messo in evidenza lo stato di fatto dell’area in studio, avvalendosi di un modello idraulico generato con l’utilizzo del software HEC – RAS 4.2.0. Sono stati simulati differenti scenari di analisi in moto permanente, i quali hanno permesso di verificare l’officiosità idraulica delle sezioni, il conseguente rischio idraulico, quindi di stimare quei valori di portata associati al Tempo di Ritorno che mettono in crisi il sistema, esponendo il centro abitato a situazioni di potenziale allagamento. Lo studio così effettuato ha permesso di ottenere un quadro preliminare delle condizioni idrauliche dell’area in esame, potendo indicare alcune ipotesi di intervento per mettere in sicurezza il territorio ed in particolare il centro abitato di Monteveglio. Gli interventi proposti sono stati mirati al contenimento almeno della piena trentennale e consistono nel risezionamento del tratto in studio e nella gestione della vegetazione, entrambi volti a migliorare il deflusso idrico e garantire l’officiosità idraulica del tratto in studio.

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Il termine “sovrastruttura stradale” identifica l’insieme di strati legati e non legati che, partendo dal piano viabile, raggiungono la sommità del rilevato o il piano di posa, nelle sezioni in trincea. Al fine di fornire agli utenti stradali sovrastrutture in grado di sviluppare prestazioni ottimali per lunghi periodi, è necessario che esse siano manutenute utilizzando i metodi via via più consoni al tipo di dissesto che si verifica. Attraverso numerose ricerche è emerso come uno dei fattori di maggiore influenza per il degrado stradale sia da attribuire all’efficacia del collegamento fra i diversi elementi di una sovrastruttura. Gli stati tensionali che si creano all’interfaccia fra due strati adiacenti, se non contrastati adeguatamente, possono provocare effetti dannosi come l’insorgere di fessurazioni ed il distacco fra gli strati. Per contrastare tali fenomeni, si è sviluppata la tecnica di inserire uno strato di rinforzo all’interno della sovrastruttura costituito da materiali metallici o sintetici anche nell’ambito delle costruzioni stradali. La ricerca effettuata in questo elaborato prevede lo studio del collegamento fra gli strati superficiali di una sovrastruttura flessibile rinforzata con geogriglie in fibra di vetro, mediante prove sperimentali condotte con apparecchiatura Leutner. Tale metodologia di prova è utilizzata per valutare la resistenza a taglio all’interfaccia fra i vari strati che compongono la pavimentazione. I campioni di prova sono stati estratti tramite carotatura da una pavimentazione esistente. Come ulteriore indagine, con gli stessi conglomerati sono stati creati nuovi campioni doppio strato mediante compattazione in pressa giratoria. Si è poi ripetuta la prova Leutner, per valutare la possibile variazione dei risultati ottenuti in precedenza e, in tale caso, studiare l’influenza della compattazione sulla resistenza a taglio presente all’interfaccia fra i due strati.

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L'incisore Giovanni Volpato (1735 ca.-1803), allievo di Francesco Bartolozzi a Venezia e trasferitosi nel 1770 a Roma era un incisore che serviva due campi tra di loro molto diversi – da una parte era un'abile e fertile incisore di un genere di stampe che attingeva al genere popolare e al paesaggio di gusto veneziano ma la sua attività maggiormente notata si riferiva al repertorio classico di tradizione romano – riproducendo le opere di Raffaello, Michelangelo, degli Carracci e della loro scuola. La maggior fama del Volpato deriva soprattutto dalle 46 tavole che trasse dalle Logge di Raffaello pubblicate tra 1776 e 1777 delle quali esistono anche esemplari colorati a mano e che hanno profondamente influenzato il gusto della decorazione degli interni in tutta l'Europa oltre il 1800. Alessandro Verri nel 1776 scrisse a suo fratello Pietro a proposito di questa pubblicazione: "Dopo che si sono stampate in Roma le Loggie del Vaticano tutto ha cambiato di gusto. Le carrozze, i muri, gli intagli, le argenterie hanno preso gli ornamenti di quel fonte perenne di ogni varietà." La collaborazione con Gavin Hamilton per la Scholae Italia Picturae e le riproduzioni della Galleria Farnese e della Cappella Sistina come anche del Museo Pio Clementino e delle statue antiche in un repertorio per artisti rivelano il suo interesse per la formazione artistica. In un certo senso si può dire che Volpato era la contropparte di Piranesi e che ambedue effettuavano una precisa e ben meditata divisione dei compiti e di generi e interessi che comunque era al servizio del pubblico turistico che in numero crescente prendeva Roma come meta di viaggi e d'istruzione culturale e si serviva delle incisioni di facile portata di mano. L'importanza delle incisioni come merce di facile trasporto e diffusione è stata per la prima volta riconosciuta da Luigi Lanzi quando definì il Settecento "secolo di rame".

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En la segunda mitad del novecientos las zonas rurales de Italia Central Romagna, Marche, Umbria e Toscana) registraron transformaciones sociales, económicas y paisajísticas, profundas e irreversibles. En este período, a la crisis agrícola posbélica y al éxodo rural, se sumó la crisis de la aparcería, que desapareció oficialmente con posterioridad en los años sesenta. La consolidación de la conducción directa de las propiedades rurales con asalariados, la difusión de la mecanización sobre las tierras de colinas y la urbanización de las poblaciones rurales, hicieron mutar la sociedad; comenzando por la familia, que dejó de ser extensa y solamente agrícola. Nacieron formas productivas híbridas entre tradición e innovación; entre agricultura e industria (agricultores a tiempo parcial, trabajadores a domicilio, proveedores de servicios a las pequeñas fincas agrícolas) y entre agricultura y actividades terciarias (agroturismo). La casa rural, abandonada primero, fue después transformada en segunda vivienda por parte de los citadinos, también provenientes del norte de Europa. Nacieron nuevos paisajes extensivos (cerealeros) que confinaron a reducidas áreas el antiguo paisaje rural definido por la forma de aparcería.

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El microclima urbano juega un rol importante en el consumo energético de los edificios y en las sensaciones de confort en los espacios exteriores. La urgente necesidad de aumentar la eficiencia energética, reducir las emisiones de los contaminantes y paliar la evidente falta de sostenibilidad que afecta a las ciudades, ha puesto la atención en el urbanismo bioclimático como referente para una propuesta de cambio en la forma de diseñar y vivir la ciudad. Hasta ahora las investigaciones en temas de microclima y eficiencia energética se han concentrado principalmente en como orientar el diseño de nuevos desarrollo. Sin embargo los principales problemas de la insostenibilidad de las actuales conurbaciones son el resultado del modelo de crecimiento especulativo y altamente agotador de recursos que han caracterizado el boom inmobiliario de las últimas décadas. Vemos entonces, tanto en España como en el resto de los Países Europeos, la necesidad de reorientar el sector de la construcción hacía la rehabilitación del espacio construido, como una alternativa capaz de dar una solución más sostenible para el mercado inmobiliario. En este propósito de mejorar la calidad de las ciudades actuales, el espacio público juega un papel fundamental, sobre todo como lugar para el encuentro y la socialización entre los ciudadanos. La sensación térmica condiciona la percepción de un ambiente, así que el microclima puede ser determinante para el éxito o el fracaso de un espacio urbano. Se plantea entonces cómo principal objetivo de la investigación, la definición de estrategias para el diseño bioclimático de los entornos urbanos construidos, fundamentados en las componentes morfotipológica, climática y de los requerimientos de confort para los ciudadanos. Como ulterior elemento de novedad se decide estudiar la rehabilitación de los barrios de construcción de mediado del siglo XX, que en muchos casos constituyen bolsas de degrado en la extendida periferia de las ciudades modernas. La metodología empleada para la investigación se basa en la evaluación de las condiciones climáticas y de confort térmico de diferentes escenarios de proyecto, aplicados a tres casos de estudio situados en un barrio periurbano de la ciudad de Madrid. Para la determinación de los parámetros climáticos se han empleado valores obtenidos con un proceso de simulación computarizada, basados en los principios de fluidodinámica, termodinámica y del intercambio radioactivo en el espacio construido. A través de uso de programas de simulación podemos hacer una previsión de las condiciones microclimáticas de las situaciones actuales y de los efectos de la aplicación de medidas. La gran ventaja en el uso de sistemas de cálculo es que se pueden evaluar diferentes escenarios de proyecto y elegir entre ellos el que asegura mejores prestaciones ambientales. Los resultados obtenidos en los diferentes escenarios han sido comparados con los valores de confort del estado actual, utilizando como indicador de la sensación térmica el índice UTCI. El análisis comparativo ha permitido la realización de una tabla de resumen donde se muestra la evaluación de las diferentes soluciones de rehabilitación. Se ha podido así demostrar que no existe una solución constructiva eficaz para todas las aplicaciones, sino que cada situación debe ser estudiada individualmente, aplicando caso por caso las medidas más oportunas. Si bien los sistemas de simulación computarizada pueden suponer un importante apoyo para la fase de diseño, es responsabilidad del proyectista emplear las herramientas más adecuadas en cada fase y elegir las soluciones más oportunas para cumplir con los objetivos del proyecto. The urban microclimate plays an important role on buildings energy consumption and comfort sensation in exterior spaces. Nowadays, cities need to increase energy efficiency, reduce the pollutants emissions and mitigate the evident lack of sustainability. In reason of this, attention has focused on the bioclimatic urbanism as a reference of change proposal of the way to design and live the city. Hitherto, the researches on microclimate and energy efficiency have mainly concentrated on guiding the design of new constructions. However the main problems of unsustainability of existing conurbations are the result of the growth model highly speculative and responsible of resources depletion that have characterized the real estate boom of recent decades. In Spain and other European countries, become define the need to redirect the construction sector towards urban refurbishment. This alternative is a more sustainable development model and is able to provide a solution for the real estate sector. In order to improve the quality of today's cities, the public space plays a key role, especially in order to provide to citizens places for meeting and socializing. The thermal sensation affects the environment perception, so microclimate conditions can be decisive for the success or failure of urban space. For this reasons, the main objective of this work is focused on the definition of bioclimatic strategies for existing urban spaces, based on the morpho-typological components, climate and comfort requirements for citizens. As novelty element, the regeneration of neighborhoods built in middle of the twentieth century has been studied, because are the major extended in periphery of modern cities and, in many cases, they represent deprived areas. The research methodology is based on the evaluation of climatic conditions and thermal comfort of different project scenarios, applied to three case studies located in a suburban neighborhood of Madrid. The climatic parameters have been obtained by computer simulation process, based on fluid dynamics, thermodynamics and radioactive exchange in urban environment using numerical approach. The great advantage in the use of computing systems is the capacity for evaluate different project scenarios. The results in the different scenarios were compared with the comfort value obtained in the current state, using the UTCI index as indicator of thermal sensation. Finally, an abacus of the thermal comfort improvement obtained by different countermeasures has been performed. One of the major achievement of doctoral work is the demonstration of there are not any design solution suitable for different cases. Each situation should be analyzed and specific design measures should be proposed. Computer simulation systems can be a significant support and help the designer in the decision making phase. However, the election of the most suitable tools and the appropriate solutions for each case is designer responsibility.

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El objeto de esta tesis es analizar la calidad del paisaje litoral como realidad espacial captada e interpretada por el hombre, a partir de la elección de elementos descriptibles y valorables, que ayudan a encuadrar y relacionar los principales aspectos, componentes, variables y parámetros asociados a la apreciación visual del territorio costero. Resumo Este trabalho tem como objecto de estudo a análise da qualidade da paisagem litoral, enquanto realidade espacial percepcionada e interpretada pelo homem a partir de elementos descritíveis e valoráveis, enquadrando, relacionando e caracterizando os principais aspectos, componentes, variáveis e parâmetros relacionados com a apreciação visual do território costeiro. Résumé Cette thèse a pour objet l'analyse du paysage littoral en tant que réalité spatiale perçue et traduite à partir d'éléments qui peuvent être décrits et mesurés pour servir ensuite à interpréter, caractériser et mettre en relation les principaux aspects, composants, variables et paramètres liés à l'interprétation visuelle du territoire côtier. Abstract The object of this project is to analyse the littoral landscape as a spatial reality perceived and interpreted by mankind, with reference to those elements that can be described and measured, thereby categorizing, connecting and characterizing the principal aspects, components, variables and parameters which relate to the visual interpretation of the coastal territory. Riassunto Questo lavoro ha come obbiettivo di studio l'analisi della qualità del paesaggio litoraneo, inteso come realtà particolare percepita ed interpretata dall'uomo a partire da elementi descrittivi e di valutazione, inquadrando, mettendo in relazione e distinguendo i principali aspetti, componenti, variabili e parametri relativi all'interpretazione visiva del territorio costiero. Zusammenfassung Ziel dieses Projekts ist es, die Eigenschaften der Küstenlandschaft, wie sie vom Menschen als räumliche Wirklichkeit wahrgenommen und gedeutet wird, unter Verwendung der beschreibbaren und messbaren Elemente zu analysieren, und die Hauptaspekte, Bestandteile, Variablen und Parameter der visuellen Interpretation des Küstengebiets einzubeziehen und zu charakterisieren. Samenvatting Het doel van dit project is het analyseren van de kwaliteit van het kustlandschap, zoals dit landschap door mensen als realiteit waargenomen en geïnterpreteerd, geinterpreteerd wordt, daarbij gebruik makende van beschrijfbare en meetbare elementen en tegelijkertijd daarbij in te passen, te verbinden en te karakteriseren de hoofdaspecten, componenten, variabelen en parameters die betrekking hebben op op visuele interpretatie van het kustlandschap.

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The M2 protein from influenza A virus forms proton-selective channels that are essential to viral function and are the target of the drug amantadine. Cys scanning was used to generate a series of mutants with successive substitutions in the transmembrane segment of the protein, and the mutants were expressed in Xenopus laevis oocytes. The effect of the mutations on reversal potential, ion currents, and amantadine resistance were measured. Fourier analysis revealed a periodicity consistent with a four-stranded coiled coil or helical bundle. A three-dimensional model of this structure suggests a possible mechanism for the proton selectivity of the M2 channel of influenza virus.

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A form of two-dimensional (2D) vibrational spectroscopy, which uses two ultrafast IR laser pulses, is used to examine the structure of a cyclic penta-peptide in solution. Spectrally resolved cross peaks occur in the off-diagonal region of the 2D IR spectrum of the amide I region, analogous to those in 2D NMR spectroscopy. These cross peaks measure the coupling between the different amide groups in the structure. Their intensities and polarizations relate directly to the three-dimensional structure of the peptide. With the help of a model coupling Hamiltonian, supplemented by density functional calculations, the spectra of this penta-peptide can be regenerated from the known solution phase structure. This 2D-IR measurement, with an intrinsic time resolution of less than 1 ps, could be used in all time regimes of interest in biology.

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We report single-molecule measurements on the folding and unfolding conformational equilibrium distributions and dynamics of a disulfide crosslinked version of the two-stranded coiled coil from GCN4. The peptide has a fluorescent donor and acceptor at the N termini of its two chains and a Cys disulfide near its C terminus. Thus, folding brings the two N termini of the two chains close together, resulting in an enhancement of fluorescent resonant energy transfer. End-to-end distance distributions have thus been characterized under conditions where the peptide is nearly fully folded (0 M urea), unfolded (7.4 M urea), and in dynamic exchange between folded and unfolded states (3.0 M urea). The distributions have been compared for the peptide freely diffusing in solution and deposited onto aminopropyl silanized glass. As the urea concentration is increased, the mean end-to-end distance shifts to longer distances both in free solution and on the modified surface. The widths of these distributions indicate that the molecules are undergoing millisecond conformational fluctuations. Under all three conditions, these fluctuations gave nonexponential correlations on 1- to 100-ms time scale. A component of the correlation decay that was sensitive to the concentration of urea corresponded to that measured by bulk relaxation kinetics. The trajectories provided effective intramolecular diffusion coefficients as a function of the end-to-end distances for the folded and unfolded states. Single-molecule folding studies provide information concerning the distributions of conformational states in the folded, unfolded, and dynamically interconverting states.

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Three-dimensional (3D) domain-swapped proteins are intermolecularly folded analogs of monomeric proteins; both are stabilized by the identical interactions, but the individual domains interact intramolecularly in monomeric proteins, whereas they form intermolecular interactions in 3D domain-swapped structures. The structures and conditions of formation of several domain-swapped dimers and trimers are known, but the formation of higher order 3D domain-swapped oligomers has been less thoroughly studied. Here we contrast the structural consequences of domain swapping from two designed three-helix bundles: one with an up-down-up topology, and the other with an up-down-down topology. The up-down-up topology gives rise to a domain-swapped dimer whose structure has been determined to 1.5 Å resolution by x-ray crystallography. In contrast, the domain-swapped protein with an up-down-down topology forms fibrils as shown by electron microscopy and dynamic light scattering. This demonstrates that design principles can predict the oligomeric state of 3D domain-swapped molecules, which should aid in the design of domain-swapped proteins and biomaterials.

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Although many polar residues are directly involved in transmembrane protein functions, the extent to which they contribute to more general structural features is still unclear. Previous studies have demonstrated that asparagine residues can drive transmembrane helix association through interhelical hydrogen bonding [Choma, C., Gratkowski, H., Lear, J. D. & DeGrado, W. F. (2000) Nat. Struct. Biol. 7, 161–166; and Zhou, F. X., Cocco, M. J., Russ, W. P., Brunger, A. T. & Engelman, D. M. (2000) Nat. Struct. Biol. 7, 154–160]. We have studied the ability of other polar residues to promote helix association in detergent micelles and in biological membranes. Our results show that polyleucine sequences with Asn, Asp, Gln, Glu, and His, residues capable of being simultaneously hydrogen bond donors and acceptors, form homo- or heterooligomers. In contrast, polyleucine sequences with Ser, Thr, and Tyr do not associate more than the polyleucine sequence alone. The results therefore provide experimental evidence that interactions between polar residues in the helices of transmembrane proteins may serve to provide structural stability and oligomerization specificity. Furthermore, such interactions can allow structural flexibility required for the function of some membrane proteins.

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The episcopal complex of Eio, located at El Tolmo de Minateda, was built between the end of the sixth century and the beginning of the seventh century. It may have been created as a result of a political decision taken by the authority of the Visigothic kingdom (based at Toletum) to control the Byzantine territories of south-east Hispania. With a comprehensive study of the construction phases, and of the decoration and location of spaces, we can recreate and interpret the function of each space in the episcopal palatium or episcopium, and detail the chronological development of the building. After the Arab-Berber conquest of Hispania in the early eight century, the whole complex underwent alterations that converted the religious and monumental public area into a private, residential and artisan Islamic quarter.