639 resultados para olio RTIL voltammetria ciclica microelettrodo platino frodi alimentari
Resumo:
Quando si parla di olio extravergine di oliva ci si riferisce ad un prodotto caratterizzato da anni di storia, tradizioni e valori simbolici; è inoltre rinomato per le sue caratteristiche peculiari, anche di tipo sensoriale. Esso è definito come un prodotto "ottenuto unicamente mediante procedimenti meccanici" e non è ammesso nessun altro trattamento o successiva correzione. Lo scopo di questo lavoro di tesi è indagare le abitudini ed i gusti dei consumatori e guidarli verso scelte più consapevoli, attraverso attività divulgative e mediante l’educazione all’assaggio, la cognizione ed il senso più corretto del gusto applicati ad un prodotto vergine di altissimo valore merceologico oltre che nutrizionale. Per questa finalità, è stato realizzato un test di accettabilità su 125 soggetti, chiamati a rispondere ad una serie di domande riguardanti il gradimento e la percezione di alcuni attributi sensoriali per quattro diversi oli commercializzati come extravergini di oliva e selezionati con l’intento di rappresentare il più possibile i diversi livelli di qualità del prodotto presenti sul mercato. In questo lavoro viene messa in luce la necessità di riavvicinare e conquistare il consumatore interessato agli aspetti salutistici del prodotto ma che non dispone, per mancanza di informazioni, delle competenze e degli strumenti necessari per riconoscere un olio extravergine di qualità e capire cosa, in esso, effettivamente costituisce un valore aggiunto. I risultati ottenuti dall'indagine condotta dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari su 125 consumatori romagnoli, oggetto di questo elaborato, hanno permesso di capire meglio le abitudini, i gusti, le aspettative dei soggetti intervistati e di verificare la loro capacità di distinguere in maniera agevole la qualità di un prodotto tanto complesso quale l’olio extravergine di oliva. Gli oli proposti durante il test affettivo di tipo edonico, erano di differente qualità e con caratteristiche diverse in termini di attributi sensoriali, di prezzo e di origine geografica. Questo studio conferma l'esigenza di indirizzare la comunicazione in modo più mirato verso i consumatori finali, migliorando la leggibilità dell’offerta con etichette più chiare e promuovendo oltre alle caratteristiche salutistiche del prodotto, anche quelle sensoriali. Un consumatore informato, competente e capace di riconoscere la qualità rappresenta la migliore garanzia per i produttori di essere premiati per il proprio impegno.
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La principale finalità di questo lavoro sperimentale riguarda la messa a punto di un metodo analitico rapido ed economico di tipo colorimetrico, che possa essere attuato anche in laboratori attrezzati per eseguire solo semplici determinazioni spettrofotometriche, con il quale quantificare il contenuto in composti fenolici in accordo con quanto riportato nell’health claim salutistico relativo ai polifenoli negli oli d’oliva (Reg. UE 432/2012). A questo scopo, il metodo sarà testato su dodici oli extra vergini di oliva, sia italiani che spagnoli, caratterizzati da concentrazioni diverse in composti fenolici, in parallelo ad un metodo cromatografico (HPLC-UV-MS) preceduto da idrolisi acida, già presente in letteratura. Tale reazione idrolitica consente, infatti, una conversione dei fenoli complessi tipici dell’oliva - i secoiridoidi - in fenoli semplici (idrossitirosolo e tirosolo), permettendo una determinazione semplificata del contenuto fenolico di un campione rispetto a quanto possibile mediante l’applicazione del solo metodo COI ("Determinazione dei biofenoli degli oli di oliva mediante HPLC", COI/T.20/Doc.n.29, 2009) per la verifica di quanto richiesto dall’health claim. Sulla base dei risultati ottenuti, sarà possibile valutare se i test colorimetrici più comunemente applicati per la determinazione dei composti fenolici negli oli d’oliva (Folin-Ciocalteu e metodo per la determinazione degli orto-difenoli con sodio molibdato) siano effettivamente applicabili per la determinazione del contenuto totale di idrossitirosolo e derivati in oli vergini di oliva, indicando se gli oli oggetto dello studio soddisfino o meno i requisiti UE per l’indicazione in etichetta del claim salutistico.
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Questo lavoro di tesi è stato finalizzato allo studio dell’applicabilità e dell’efficacia di una modalità di confezionamento dell’olio extra vergine di oliva (EVO) in grado di raggiungere due obiettivi: - il prolungamento della shelf-life dell’olio d’oliva grazie ad un’azione protettiva del packaging dalla radiazione luminosa; - l’ottenimento di un’estetica accattivante che consenta al consumatore di apprezzare colore e livello del prodotto contenuto. È stata, quindi, testata l’efficacia di un film protettivo trasparente, termoretraibile, stampabile e con effetto barriera contro le radiazioni UV applicato su bottiglie in vetro trasparente, confrontando i risultati ottenuti con quelli raccolti per campioni conservati in bottiglie in vetro scuro e trasparente. Per la realizzazione di questo studio sono stati utilizzati due EVO monovarietali e per ognuno di questi sono state confrontate tre tipologie di confezionamento: vetro scuro, vetro trasparente rivestito con pellicola, vetro trasparente. Per simulare un processo di “invecchiamento accelerato” le bottiglie sono state poste in un termostato (20 °C) all’interno del quale sono state istallate delle lampade in grado di illuminare le bottiglie in continuo e i campioni erano monitorati ad intervalli regolari (5, 10 e 15 settimane). Le determinazioni analitiche svolte (titrimetriche, spettrofotometriche, cromatografiche e sensoriali) hanno riguardato i principali parametri quali-quantitativi correlati allo stato idrolitico (acidità libera, digliceridi) ed ossidativo (numero di perossidi) degli oli d’oliva, nonché relativi alle molecole antiossidanti (contenuto in fenoli totali e tocoferoli) ed agli attributi sensoriali. I risultati ottenuti da queste prove esplorative hanno evidenziato come l’applicazione di sleeve additivate con anti-UV su bottiglie in vetro trasparente possa costituire una valida modalità di confezionamento dell’olio EVO, anche se saranno necessarie ulteriori conferme ed approfondimenti.
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Negli ultimi anni, è aumentato notevolmente l'interesse per piante e prodotti vegetali, e composti da essi derivati od estratti, in alternativa ai conservanti chimici per prevenire o ritardare lo sviluppo microbico negli alimenti. Questo deriva dalla percezione negativa, ormai diffusa a livello pubblico, nei confronti di sostanze di sintesi che sono ampiamente utilizzate come conservanti nell’industria alimentare. Sono stati effettuati diversi studi sull’attività antimicrobica di questi composti negli alimenti, anche se il loro utilizzo a livello industriale è limitato. Ciò dipende dalla difficile standardizzazione di queste sostanze, dovuta alla variabilità della matrice alimentare che ne può alterarne l’attività antimicrobica. In questa sperimentazione si sono utilizzati l’olio essenziale di Sateureja montana e l’estratto di Cotinus coggygria e sono state fatte delle prove preliminari, determinandone le componenti volatili tramite gas-cromatografia abbinata a microestrazione in fase solida. Sono stati selezionati un ceppo di Listeria monocytogenes (Scott A) e uno di Saccharomyces cerevisiae (SPA), e sono stati utilizzati per realizzare curve di morte termica in sistema modello e in sistema reale. Dai risultati ottenuti si può affermare che Satureja montana e Cotinus coggygria possono essere presi in considerazione come antimicrobici naturali da impiegare per la stabilizzazione di alimenti, nonché per ridurre l’entità dei trattamenti termici atti a salvaguardare le proprietà nutrizionali ed organolettiche di alimenti, come ad esempio succhi di frutta, garantendone la sicurezza e qualità microbiologica.
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L'obiettivo del lavoro di tesi ha riguardato il confronto tra due soluzioni impiantistiche per la deodorazione di olio di semi di girasole e mais in uno specifico ambito aziendale (Tampieri S.P.A. Faenza). La nuova linea di deodorazione è stato progettata per abbattere il residuo di pesticida e di molecole tossiche quali 2/3 – MCPD e Ges, migliorando anche alcuni parametri di qualità degli oli di semi raffinati. Le prestazioni dell'impianto sono state valutate confrontando le differenze tra alcuni parametri di prodotto, con particolare riguardo ai glicerol esteri (GEs). Il nuovo deodoratore: - ha risolto il problema dei pesticidi (grazie al vuoto più spinto) e migliorato molti parametri di qualità degli oli di semi; - non ha abbassato la carica dei 2/3 MCPD, poiché l’aumento di questi ultimi è legato al livello di degradazione della materia prima da una parte, dall’acidità delle terre decoloranti dall’altra; – ha abbassato la carica dei GE, grazie al minor tempo di stazionamento dell’olio in colonna ed alla maggiore efficienza, dovuta in gran parte alla camera di post stripping. Si è passati da 880 ppb a 290 ppb per il mais (che comunque presenta un valore più alto perché maggiori sono i suoi valori iniziali di DAG) e da 120 ppb a <100 per il girasole.
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Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un aumento di episodi fraudolenti nel settore alimentare. Ciò è vero anche per il settore oleario: per il suo elevato valore economico, nutrizionale e sensoriale, l’olio extra vergine di oliva è un bersaglio perfetto dei frodatori, che realizzano molteplici tipologie di adulterazione. Questo lavoro di tesi si è focalizzato, in particolare, sull’adulterazione dell’olio extra vergine di oliva con olio di semi di girasole. Su campioni preparati in laboratorio per simulare la frode, a partire da due oli extra vergini di oliva addizionati con percentuali diverse di olio di girasole, sono state effettuate determinazioni analitiche utilizzando un sensore spettrale, basato sulla spettroscopia nel vicino infrarosso, seguite da un’elaborazione chemiometrica dei risultati. Lo strumento portatile è stato sviluppato da una start-up olandese presso cui ho svolto il tirocinio curriculare. Il modello di stima risultante dalle risposte fornite dai 16 pixel del sensore ha mostrato una capacità di rilevazione soddisfacente nei confronti di questa adulterazione, conducendo ad un errore medio nella stima della percentuale di olio di girasole aggiunto intorno al 3%. Tale risultato, se verrà confermato da ulteriori analisi grazie alle quali il modello predittivo potrà essere reso più robusto, potrebbe incoraggiare l’utilizzo di questa metodologia analitica come tecnica rapida di screening, facilmente applicabile anche in un contesto industriale, a supporto delle più laboriose e complesse tecniche analitiche tradizionali, nella rilevazione di adulterazioni di oli extra vergini di oliva con oli di semi di girasole.
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D'ençà que el sobrepès és un factor de risc per a moltes malalties mortals, la investigació ha intentat identificar els factors que fan a les persones vulnerables de la sobreingesta. Aquest treball es basa en una revisió sistemàtica d'estudis qualitatius amb la intenció de resumir l'evidència existent sobre les relacions que s'estableixen entre les emocions i el comportament alimentari. Els resultats indiquen que hi ha una correlació positiva entre emocions i ingesta, sent aquesta última, moltes vegades, influenciada per diferents estats emocionals. També existeix una correlació positiva entre estats d'ànim negatius i elecció d'aliments d'un alt contingut calòric. Els fabricants i venedors, conscients d'aquesta relació, han utilitzat aquestes necessitats humanes en el seu propi benefici. Entendre la manera en què les emocions es relacionen amb el comportament alimentari pot augmentar l'efectivitat de les intervencions dissenyades per a millorar les recomanacions i hàbits alimentaris que determinaran la salut i la qualitat de vida de la població.
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Amb aquest treball es pretén oferir d'una forma global una implantació d'un sistema ERP a una empresa fictícia basant-nos en els principis de la metodologia estàndard ASAP.
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Els queviures són petits comerços d’alimentació on el tractament personal amb els clients es la clau de l’èxit ja que això provoca una conscienciació per part d’aquests i així es mantenen fidels a aquest establiment. En canvi, el supermercats tracten de explotar al màxim la seva reducció dels costos sense tenir tant en compte el tracte amb el client i donant-li més importància al preu de producte. Com podem observar, són dos tipus de comerços molt diferenciats tot i que al cap i a la fi, són competidors directes.La idea d’aquest treball es veure com afecta la crisi actual en aquests petits comerços i comparar-los amb el grans supermercats per arribar a una sèrie de conclusions.Hem escollit aquest tema ja que ens ha semblat interessant tractar de demostrar com el queviures tradicionals segueixen sent un negoci de profit, tot i la forta expansió que han patit les grans superfícies comercials. Un exemple d’aquest fort creixement podrien ser les dades que ens ha facilitat l’Ajuntament de Barcelona on es reflexa que el consum d’aliments es solen donar en primer lloc al supermercat (47,3%), seguit pel mercat municipal (29,3%) i en tercer lloc en la botiga de barri (16,2%).Un dels grans problemes amb que es troben els queviures és el canvi en el ritme de vida de la societat actual, sempre amb presses i estressada, que busca més, la comoditat i l’estalvi, tant de temps com de diners, a l’hora d’anar a comprar. Peraquest motiu, hem volgut investigar sobre quin es el factor que facilita la supervivència dels queviures.Degut a que el tema dels comerços estrangers va ser un tema que va provocar molta controvèrsia a la presentació del nostre treball, hem cregut convenient estudiar-lo una mica més a fons, únicament a Poble Sec. Per fer-ho hem estudiat el punt de vista que tenen els comerços estrangers sobre els comerços nacionals i també la situació actual del nombre de queviures regentats per uns i altres a través de informació extreta de la associació de comerciants de Poble Sec.Per crear el nostre treball hem realitzar diferents enquestes i entrevistes, tant a consumidors com a propietaris, per poder extreure informació amb la qual poder treballar. En total hem realitzar 100 enquestes a clients, una enquesta a cadapropietari i dues entrevistes: una a un propietari estranger i una altra a Pedro de Diego ( fundador de la associació de comerciants del Poble Sec i primer tresorer del barri)Cal destacar que ens hem trobat amb moltes dificultats per trobar o aconseguir dades econòmiques i financeres sobre aquests establiments i per això hem realitzat una aproximació a la proporció de beneficis sobre ingressos per veure quina proporció dels ingressos es poden considerar beneficis.També hem recopilat diverses notícies de diaris que tracten sobre temes relacionats amb la crisi del petit comerç i sobre l’augment en el nombre de nous queviures regentats per gent estrangera, i a partir d’aquestes hem realitzat una breu crítica sobre la situació actual.
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a partir de ADN genómico obtenido de las células nucleadas de sangre periférica de 103 pacientes con Cáncer de Pulmón No Microcítico (CPNM) avanzado tratados con quimioterapia basada en platino, hemos analizado la asociación entre supervivencia y cinco SNPs (Single Nucleotide Polymorphism) pertenecientes a dos grupos de genes: i) de la via metabólica del ácido fólico (Timidilato Sintetasa (TS), Metil-tetrahidrofolato Reductasa (MTHFR) y, ii) de la vía de reparación del ADN (Excision repair cross-complemeting group 1 (ERCC1) y Xeroderma pigmentosum group D (XPD).
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En el sector lleter de Menorca, existeix una manca d’informació per a la gestió tècnica de les explotacions. Amb aquest estudi es pretenia descriure el sistema de producció lletera de Menorca i estudiar la producció de llet segons la modalitat del racionament alimentari practicat. L’estudi es va realitzar a 30 explotacions durant la campanya 07/08. Es van tractar les explotacions agrupant-les amb intensives, unifeed i pastura i tradicionals, d’aquesta forma es van analitzar les racions d’estiu i d’hivern subministrades, l’anàlisi de la llet i les relacions entre aquests factors. No es va poder concloure que hi haguessin diferències entre les produccions ni en el contingut nutritiu de les diferents explotacions
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Density functional theory was used to investigate the global and local reactivity of some cis-platinum(II) complexes including anticancer drugs, such as cisplatin and carboplatin. Calculated equilibrium geometries at mPW1PW/LANL2DZ* are in close agreement with their available X-ray data. We develop three new local reactivity descriptors: atomic descriptor of philicity, atomic descriptor group and atomic descriptor of philicity group for determining chemical reactivity and selectivity of the studied complexes. This contribution on chemical reactivity allow us to establish qualitative trends, which enable our descriptors for use in rational platinum based anticancer drug design.
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Chronic obstructive pulmonary disease (COPD) is a common disease in adults over 40 years of age and has a great social and economic impact. It remains little recognized and undertreated even in developed countries. However, there are no data about its diagnosis and treatment in Brazil. The objectives of the present study were to evaluate the proportion of COPD patients who had never been diagnosed and to determine if the COPD patients who had been identified were receiving appropriate treatment. The Latin American Project for the Investigation of Obstructive Lung Disease (PLATINO) was a randomized epidemiological study of adults over 40 years living in five metropolitan areas, including São Paulo. The studied sample was randomly selected from the population after a division of the metropolitan area of São Paulo in clusters according to social characteristics. All subjects answered a standardized questionnaire on respiratory symptoms, history of smoking, previous diagnosis of lung disease, and treatments. All subjects performed spirometry. The criterion for the diagnosis of COPD was defined by a post-bronchodilator FEV1/FVC ratio lower than 0.7. A total of 918 subjects were evaluated and 144 (15.8%) met the diagnostic criterion for COPD. However, 126 individuals (87.5%) had never been diagnosed. This undiagnosed group of COPD patients had a lower proportion of subjects with respiratory symptoms than the previously diagnosed patients (88.9 vs 54.8%) and showed better lung function with greater FEV1 (86.8 ± 20.8 vs 68.5 ± 23.6% predicted) and FVC (106.6 ± 22.4 vs 92.0 ± 24.1% predicted). Among the COPD patients, only 57.3% were advised to stop smoking and 30.6% received the influenza vaccine. In addition, 82.3% did not receive any pharmacological treatment. In conclusion, COPD is underdiagnosed and a large number of COPD patients are not treated appropriately.