992 resultados para Mooser, Al. (Aloys), 1770-1839.


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Estudi sobre el pas del teatre catal de l'escena informal a la formal o comercial, amb indicació de títols i primers actors coneguts de l'escena valenciana.

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A total of 592 individuals of Loligo brasiliensis from the Mar del Plata coastal fishing area (Buenos Aires prov., Argentina) have been studied during the 1961-1964 period. From a morphological point of view the population appears to be uniform and homogeneus. A brief description of this species is given in this paper since references in the literature are scarce from the time at which Blainville (1923) first described it. The only further references are found in D'Orbigny (1835), and Ferrusac (1839), and in Hoyle (1886), and Tyron Pilsbry (1879). In this paper the species was mentioned only as a bibliographical reference on morphological or biological conditions has been found in the literature. The distribution of this species ranges from Cuba, Brazil, Uruguay to the Argentine coast, probably down to the Gulf of San Jorge. The samples had been studied with respect to various body measurements by classifing the individuals in total length classes, since body length was considered the most significant measurement. The condition factor K has been calculated for different sexes and ages, for the various length classes. The results lead to the conclusion that the smaller the length the higher is the value obtained for K and viceversa. This is due to the fact that the length of the tentacle increases considerably with increasing size. Since the tentacle are quite light the factor K diminishes accordingly. The condition factor increases considerably from December to April with an average of 0.42, decrease and becomes stable from March to October, with an average of 0.30. This is a consequence of the ripening of the sex glands. The sex-ratios are as following: year 1961, 42 % female, 42 % male; year 1962, 51 % female, 45 % male; year 1963, 46 % female, 53 % male; year 1964, 26 % female, 42 % male, 32 % indif. The great percentage of 72 undifferentiated young individuals in the 1964 (March) sampling increases the ratio of undifferentiation. A short morphological description of both ovules and spermatozoos is given. An examination of the sex glands leads to the following conclusions: a) male and female sex gland in a preparatory stage during the whole year; b) the highest percentage of ripe glands is found through, November-March; e) the spawning appears to precede rather slowly, but this certain since the spawning environment does not coincide with the natural habitat of the species. Few spawning individuals were found; d) sexual differentiation begins at body lenght from 30 to 40 mm; i.e. a total length of approximately 145 mm. At a body length of 70 mm. the hectocotilication (sexual character) begins to appear. In June 1962, a sample gathered at Rawson (Chubut) was analyzed. The conclusion was reached that the sex glands in this population are in an earlier stage of development in comparison with those from the Mar del Plata area. Also the average for the factor K which were found to be 0.17 for females and 0.19 for male, are rather low for that date. These physiological facts are possibly related to morphological differences which will be pointed out in a forthcoming publication. Some very typical associations with Artemesia longinaris and Percophis brasiliensis were found. Cannibalism has been observed.

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Resumen tomado de la publicaci??n

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Forma parte de una serie que estudia la historia del hombre negro y de sus logros en el contexto histórico mundial. Este texto explica el estado de las culturas africanas hacia 1400 cuando llegan comerciantes europeos al oeste del continente; el comienzo del mercado de esclavos desde África hasta América; la colonización británica; la empresa internacional del comercio de esclavos desde 1600 hasta 1800; los movimientos de protesta y resistencia y la construcción de nuevas vidas en América.

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La storia naturale dell’epatopatia HCV-relata passa dall’epatite cronica alla cirrosi ed eventualmente all’epatocarcinoma fino ad arrivare alla possibile necessità del trapianto di fegato. HCV non esercita citolisi diretta, pertanto i fattori immunologici giocano il duplice ruolo di determinare l’evoluzione dell’infezione e il danno epatico. All’interno del sistema immunitario esistono linfociti in grado di inibire l’attivazione delle cellule effettrici modulando la risposta immunitaria; la popolazione regolatoria meglio conosciuta è costituita dai cosiddetti T-reg caratterizzati dal fenotipo CD4+CD35hiFoxp3+. Scopo di questo studio è stato determinare fenotipo e funzione dei T-reg, valutandone le correlazioni con caratteristiche cliniche e parametri biochimici e virologici, nelle diverse fasi della malattia epatica da HCV, a partire dall’epatite cronica, passando per la cirrosi, l’epatocarcinoma e terminando con il follow-up post-trapianto di fegato. Sono stati reclutati 80 pazienti con infezione cronica da HCV non in trattamento antivirale, di cui 52 con epatite cronica, 12 con cirrosi e 16 con epatocarcinoma. Di questi, 11 sono andati incontro a trapianto di fegato e sono stati poi seguiti fino a 36 mesi di follow up. Ventinove soggetti avevano transaminasi persistentemente nella norma e 28 mostravano ALT costantemente oltre 2.5x i valori normali. Quaranta donatori di sangue sono stati utilizzati come controlli sani. Marcatori di superficie (CD4, CD25) ed intracellulari (Foxp3) sono stati valutati in citofluorimetria su sangue intero periferico per tutti i soggetti al basale ed ogni 2-4 settimane dopo trapianto. In una quota di pazienti i T-reg sono stati estratti dai linfociti del sangue periferico con metodi immunomagnetici e la loro funzione valutata come percentuale di inibizione di proliferazione e produzione di IFN-γ da parte delle cellule bersaglio CD4+CD25- in esperimenti di co-coltura effettuati al basale e dopo 24-36 settimane dal trapianto. La percentuale di T-reg e l’espressione del Foxp3 sono risultate aumentate nei soggetti con HCV rispetto ai controlli sani, in particolare in coloro con cirrosi, HCC e nei pazienti con transaminasi normali indipendentemente dallo stadio di malattia, correlando inversamente con i livelli di transaminasi e direttamente con il punteggio MELD. La produzione di IFN-γ è incrementata in tutti i pazienti HCV ma efficacemente controllata solamente dai T-reg dei pazienti con transaminasi normali. Dopo il trapianto di fegato, si verifica una precoce e reversibile riduzione delle T-reg circolanti. Alla 24ma e 36ma settimana dal trapianto la percentuale dei T-reg circolanti è sovrapponibile al basale e i loro effetti, sia in termini di proliferazione che di produzione di IFN-γ, sulle cellule bersaglio, già dotate di una ridotta attività intrinseca, appaiono particolarmente incisivi. In conclusione, l’epatopatia cronica da HCV è caratterizzata da una popolazione di T-reg espansa che però, con l’eccezione dei soggetti con transaminasi normali, non appare in grado di limitare il danno epatico immuno-mediato e potrebbe favorire lo sviluppo e la crescita di lesioni tumorali nei pazienti con malattia avanzata. Il trapianto di fegato, probabilmente a causa della terapia immunosoppressiva, si associa ad un marcato e transitorio declino dei T-reg le cui numerosità e funzione vengono completamente recuperate a sei mesi dall’intervento. La migliore conoscenza dei meccanismi alla base delle cinetica e della funzione delle cellule regolatorie potrà fornire utili strumenti per il loro utilizzo come adiuvanti nella terapia dell’epatopatia cronica HCV relata.

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kol zeh ḳihel ṿe-asaf ... Shelomoh Zalman Londn