997 resultados para IL course


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Nell’attuale contesto, caratterizzato da un’elevata attenzione alla qualità e alla sicurezza degli alimenti e alle soluzioni tese a garantirli, l’implementazione di sistemi microelettronici per il controllo del prodotto attraverso supporti miniaturizzati e a basso costo può risultare un’opportunità strategica. Oggetto della ricerca di dottorato sono stati lo studio dell’utilizzo di sensori e strumentazione innovativi per la misurazione ed il controllo di parametri ambientali di conservazione di prodotti alimentari e per la loro identificazione mediante la tecnologia della radiofrequenza. Allo scopo è stato studiato il contesto in cui operano gli attori principali della filiera agroalimentare ed è stata sviluppata un’idea di etichetta progettata per essere in grado di emettere attivamente segnale di allarme in caso di necessità (etichetta RFID intelligente semi-passiva). Il prototipo di chip, realizzato in via sperimentale, è stato validato positivamente, sia come strumento di misura, sia in termini di prestazione nel caso studio del monitoraggio della conservazione di un prodotto alimentare in condizioni controllate di temperatura e radiazione luminosa. Le significative evidenze analitiche di reazioni di degradazione dello stato qualitativo del prodotto, quali analisi di pH e colore, raccolte durante il periodo di osservazione di 64 giorni, hanno trovato riscontro con le misure rilevate dal chip prototipo. I risultati invitano ad individuare un partner industriale, con il quale sperimentare l’applicazione della tecnologia proposta.

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Oggetto della ricerca è il museo Wilhelm Lehmbruck di Duisburg, un'opera dell'architetto Manfred Lehmbruck, progettata e realizzata tra il 1957 e il 1964. Questa architettura, che ospita la produzione artistica del noto scultore Wilhelm Lehmbruck, padre di Manfred, è tra i primi musei edificati ex novo nella Repubblica Federale Tedesca dopo la seconda guerra mondiale. Il mito di Wilhelm Lehmbruck, costruito negli anni per donare una identità culturale alla città industriale di Duisburg, si rinvigorì nel secondo dopoguerra in seno ad una più generale tendenza sorta nella Repubblica di Bonn verso la rivalutazione dell'arte moderna, dichiarata “degenerata” dal nazionalsocialismo. Ricollegarsi all'arte e all'architettura moderna degli anni venti era in quel momento funzionale al ridisegno di un volto nuovo e democratico del giovane stato tedesco, che cercava legittimazione proclamandosi erede della mitica e gloriosa Repubblica di Weimar. Dopo anni di dibattiti sulla ricostruzione, l'architettura del neues Bauen sembrava l'unico modo in cui la Repubblica Federale potesse presentarsi al mondo, anche se la realtà del paese era assai più complessa e svelava il “doppio volto” che connotò questo stato a partire dal 1945. Le numerose dicotomie che popolarono presto la tabula rasa nata dalle ceneri del conflitto (memoria/oblio, tradizione/modernità, continuità/discontinuità con il recente e infausto passato) trovano espressione nella storia e nella particolare architettura del museo di Duisburg, che può essere quindi interpretato come un'opera paradigmatica per comprendere la nuova identità della Repubblica Federale, un'identità che la rese capace di risorgere dopo l' “anno zero”, ricercando nel miracolo economico uno strumento di redenzione da un passato vergognoso, che doveva essere taciuto, dimenticato, lasciato alle spalle.

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Objectives: The aim of this research was to evaluate the impact of Cardiac Rehabilitation (CR) on risky lifestyles, quality of life, psychopathology, psychological distress and well-being, considering the potential moderating role of depression, anxiety and psychosomatic syndromes on lifestyles modification. The influence of CR on cardiac morbidity and mortality was also evaluated. Methods: The experimental group (N=108), undergoing CR, was compared to a control group (N=85) of patients affected by cardiovascular diseases, not undergoing CR, at baseline and at 1-month, 6- and 12-months follow-ups. The assessment included: the Structured Clinical Interview for DSM-IV, the structured interview based on Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCPR), GOSPEL questionnaire on lifestyles, Pittsburgh Sleep Quality Index, Morisky Medication Adherence Scale, MOS 36-Item Short Form Health Survey, Symptom Questionnaire, Psychological Well-Being Scale and 14-items Type D Scale. Results: Compared to the control group, CR was associated to: maintenance of the level of physical activity, improvement of correct dietary behaviors and stress management, enhancement of quality of life and sleep; reduction of the most frequently observed psychiatric diagnoses and psychosomatic syndromes at baseline. On the contrary, CR was not found to be associated with: healthy dietary habits, weight loss and improvement on medications adherence. In addition, there were no relevant effects on sub-clinical psychological distress and well-being, except for personal growth and purpose in life (PWB). Also, CR did not seem to play a protective role against cardiac recurrences. The presence of psychosomatic syndromes and depressive disorders was a mediating factor on the modification of specific lifestyles. Conclusions: The findings highlight the need of a psychosomatic assessment and an evaluation of psychological sub-clinical symptomatology in cardiac rehabilitation, in order to identify and address specific factors potentially associated with the clinical course of the heart disease.

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Oggetto della ricerca è la rilevanza nell’ambito del diritto penale del principio di precauzione. Quest’ultimo deve la sua diffusione e popolarità al fatto di presentarsi come criterio guida al problema del rischio e dell’incertezza. L’esigenza di adottare scelte normative in condizioni di incertezza scientifica è infatti oggi ineludibile. Si cercherà in primo luogo di circoscrivere l’oggetto dell’indagine analizzando il rilievo che il principio di precauzione ha a livello legislativo e giurisprudenziale. Quindi si analizzeranno le problematiche che il ricorso allo stesso suscita con riferimento alla struttura classica del reato e legate al contesto di incertezza nel quale viene invocato. Tali problematiche si riferiscono alla possibilità o meno di dare rilevanza al modello del reato di pericolo, alla ricostruzione del nesso causale e all’influenza che il principio di precauzione può determinare nell’accertamento dell’elemento soggettivo delle colpa. Si concluderà l’analisi analizzando le diverse posizioni assunte dalla dottrina italiana circa l’opportunità o meno dell’intervento penale in contesti di incertezza scientifica, individuando, in caso di risposta affermativa, le modalità di intervento.

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La tesi analizza la rappresentazione del maquis nella letteratura spagnola contemporanea, scritti in castigliano e pubblicati dal 1985 ad oggi. La tesi si articola in tre capitoli: il primo presenta a livello teorico la metodologia e gli strumenti utilizzati nello svolgimento dello studio, ed è incentrato innanzitutto sul tentativo di definizione e catalogazione dei romanzi del maquis, con una particolare attenzione alla temperie culturale cui fanno riferimento, presentando le estetiche postmoderna e neomoderna e cercando di situare le opere narrative facenti parte del corpus della ricerca. Nel secondo capitolo è centrale in cambio l’analisi dei rapporti tra Storia e narrazione: oltre a concentrarsi sul dibattito interdisciplinare circa le connessioni tra la Storia e la narrativa, si cerca di dar conto dei riflessi di questa riflessione contemporanea all’interno delle opere facenti parte del corpus. Infine, il terzo capitolo riguarda l’analisi delle metafore animali rintracciabili nei romanzi sul maquis scelti, concentrandosi principalmente su Luna de lobos di Julio Llamazares e La agonía del búho chico di Justo Vila. L’impiego di questa figura retorica, che si ritrova in vari gradi in tutte le opere narrative scelte, risponde tanto ad una ricerca di verosimiglianza quanto alle modalità di rappresentazione della realtà empirica, riportando l’attenzione sui metodi atti alla figurazione e all’accesso alla conoscenza del mondo. La proposta di un cambio di paradigma estetico e narrativo in atto nella letteratura contemporanea spagnola cerca quindi una conferma nel momento dell’analisi, attraverso la quale si cerca di indagare se, e in che misura, il romanzo sul maquis si inserisce nel dibattito letterario odierno, e quanto contribuisce allo sviluppo del medesimo paradigma estetico in via di definizione – quello neomoderno –, cercando una conferma che si basa sulla presenza di quelle tematiche segnalate nel momento della discussione teorica e metodologica come tratti basilari e strutturanti le opere.

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A comparison between main design methods for unpaved roads is presented in this paper. An unpaved road is made up of an unbound aggregate base course lying on a usually weak subgrade. A geosynthetic might be put between the two in reinforcing and separating function. The goal of a design method is to find the appropriate thickness of the base course knowing at least traffic volume, wheel load, tire pressure, undrained cohesion of the subgrade, allowable rut depth and influence of the reinforcement. Geosynthetics can reduce the thickness or the quality of aggregate required and improve the durability of an unpaved road. Geotextiles contribute to save aggregate through interaction friction and separation, while geogrids through interlocking between his apertures and lithic base elements. In the last chapter a case study is discussed and design thicknesses with two design methods for the three possible cases (i.e. unreinforced, geotextile reinforced, geogrid reinforced) are calculated.

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Pathogenesis of chronically developing alveolar echinococcosis (AE) is characterized by a continuous, granulomatous, periparasitic infiltration of immune cells surrounding the metacestode of Echinococcus multilocularis (E.multilocularis) in the affected liver. A detailed cytokine and chemokine profile analysis of the periparasitic infiltrate in the liver has, however, not yet been carried out in a comprehensive way all along the whole course of infection in E. multilocularis intermediate hosts. We thus assessed the hepatic gene expression profiles of 18 selected cytokine and chemokine genes using qRT-PCR in the periparasitic immune reaction and the subsequent adjacent, not directly affected, liver tissue of mice from day 2 to day 360 post intra-hepatic injection of metacestode. DNA microarray analysis was also used to get a more complete picture of the transcriptional changes occurring in the liver surrounding the parasitic lesions. Profiles of mRNA expression levels in the hepatic parasitic lesions showed that a mixed Th1/Th2 immune response, characterized by the concomitant presence of IL-12α, IFN-γ and IL-4, was established very early in the development of E. multilocularis. Subsequently, the profile extended to a combined tolerogenic profile associating IL-5, IL-10 and TGF-β. IL-17 was permanently expressed in the liver, mostly in the periparasitic infiltrate; this was confirmed by the increased mRNA expression of both IL-17A and IL-17F from a very early stage, with a subsequent decrease of IL-17A after this first initial rise. All measured chemokines were significantly expressed at a given stage of infection; their expression paralleled that of the corresponding Th1, Th2 or Th17 cytokines. In addition to giving a comprehensive insight in the time course of cytokines and chemokines in E. multilocularis lesion, this study contributes to identify new targets for possible immune therapy to minimize E. multilocularis-related pathology and to complement the only parasitostatic effect of benzimidazoles in AE.

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IL-2 and -15 belong to the four α-helix bundle family of cytokines and display a spectrum of overlapping immune functions because of shared signal transducing receptor components of the IL-2 receptor complex. However, recent evidence suggests a nonredundant unique role for IL-15 in the establishment and perhaps maintenance of peripheral natural killer (NK) cell populations in vivo. To explore the contribution of locally released IL-15 on peripheral NK-cell-mediated innate immune responses, we generated a recombinant vaccinia virus that expresses IL-15 and evaluated the course of vaccinial disease in athymic nude mice. Coexpression of IL-15 resulted in the attenuation of virulence of vaccinia virus, and mice inoculated with 105 plaque-forming units or less resolved the infection successfully. In contrast, mice inoculated with a similar dose of the control vaccinia virus failed to eliminate the virus and died of generalized vaccinial disease. Enhanced expression of IL-12 and IFN-γ as well as induction of chemokines were evident in the mice inoculated with IL-15-expressing vaccinia virus in addition to an increase in NK cells in the spleen. However, in this model system, the degree of attenuation in viral virulence attained with coexpression of IL-15 was much less than that achieved with coexpression of IL-2, suggesting that the peripheral NK-cell-mediated events are more responsive to IL-2 than to IL-15.

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This paper explores the extent to which students in the introductory HRM course in US institutions are likely to be exposed to information on international and cross-cultural aspects of HRM. Two methods are used: (1) an analysis of international content in fifteen popular introductory HRM textbooks and (2) a survey of professors teaching introductory HRM. The vast majority of responding instructors said their classes got some exposure to international issues in HRM, and most introductory texts included some relevant content. Critiques of international boxed features and dedicated IHRM chapters are provided, and suggestions for improving the quality and depth of IHRM content in introductory textbooks are made.

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There exists a general consensus in the science education literature around the goal of enhancing students. and teachers. views of nature of science (NOS). An emerging area of research in science education explores NOS and argumentation, and the aim of this study was to explore the effectiveness of a science content course incorporating explicit NOS and argumentation instruction on preservice primary teachers. views of NOS. A constructivist perspective guided the study, and the research strategy employed was case study research. Five preservice primary teachers were selected for intensive investigation in the study, which incorporated explicit NOS and argumentation instruction, and utilised scientific and socioscientific contexts for argumentation to provide opportunities for participants to apply their NOS understandings to their arguments. Four primary sources of data were used to provide evidence for the interpretations, recommendations, and implications that emerged from the study. These data sources included questionnaires and surveys, interviews, audio- and video-taped class sessions, and written artefacts. Data analysis involved the formation of various assertions that informed the major findings of the study, and a variety of validity and ethical protocols were considered during the analysis to ensure the findings and interpretations emerging from the data were valid. Results indicated that the science content course was effective in enabling four of the five participants. views of NOS to be changed. All of the participants expressed predominantly limited views of the majority of the examined NOS aspects at the commencement of the study. Many positive changes were evident at the end of the study with four of the five participants expressing partially informed and/or informed views of the majority of the examined NOS aspects. A critical analysis of the effectiveness of the various course components designed to facilitate the development of participants‟ views of NOS in the study, led to the identification of three factors that mediated the development of participants‟ NOS views: (a) contextual factors (including context of argumentation, and mode of argumentation), (b) task-specific factors (including argumentation scaffolds, epistemological probes, and consideration of alternative data and explanations), and (c) personal factors (including perceived previous knowledge about NOS, appreciation of the importance and utility value of NOS, and durability and persistence of pre-existing beliefs). A consideration of the above factors informs recommendations for future studies that seek to incorporate explicit NOS and argumentation instruction as a context for learning about NOS.

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The course evaluation process used by a large VET provider was evaluated using guidelines suggested by the course evaluation literature and feedback obtained from multiple stakeholders. A modified model is presented as an exemplar for course evaluation in the VET sector.