846 resultados para Fantastic literature


Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Pós-graduação em Letras - FCLAS

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

This paper presents the analysis and the methodological procedures adopted in order to compile a parallel corpus comprised of two short stories by David Roas (2007; 2010), originally written in Spanish “Tránsito” and “Das Kapital”, and their translation into Portuguese carried out both by a native speaker of Spanish (fluent in Portuguese) and a native speaker of Portuguese (fluent in Spanish). We analyzed the texts translated by them, focusing on the most frequent vocabulary and its semantic implications on their respective contexts. The theoretical and methodological approach was based on corpus linguistics, corpus based translation studies (BAKER, 1996; HUNSTON, 2002; LAVIOSA, 2002; BERBER SARDINHA, 2004; MEYER, 2004; OLOHAN, 2004) and some concepts from Fantastic Literature (ROAS, 2001, 2011; TODOROV, 2003; ALAZRAKI, 2001). The data were extracted by using the WordSmith Tools Suite®. Results show that dialogue and focus on lexicon, making use of computer corpus, play an important role in understanding the translation process. It is also important to mention that while exploring translation possibilities presented by the two translators this approach unlocked a window to reflect on translation pedagogy based on corpus.

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Pós-graduação em Letras - IBILCE

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Pós-graduação em Letras - IBILCE

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

La ricerca si propone di inquisire il modo in cui il fantastico del primo Novecento utilizza la rappresentazione finzionale degli oggetti ai fini della propria emersione. Si ipotizza che certi schemi rappresentativi elaborati da autori fantastici come Hoffmann, Poe o Maupassant siano riscontrabili anche nella letteratura del XX secolo, e vengano reimpiegati per rispondere a una mutata situazione socioculturale. La tesi è bipartita: la prima parte, che è a sua volta suddivisa in due capitoli, funziona da cornice teorica e storica alle analisi testuali. Vi si discute del concetto di immagine; e da tale discussione viene derivata una precisa idea di spazio e di oggetto letterari. In seguito si procede a una ricostruzione della storia del fantastico ottocentesco (dalla quale non sono assenti riflessioni teoriche e in particolare genologiche), che da un lato è volta a storicizzare l’idea di “genere fantastico”; dall’altro ha come obiettivo l’identificazione di una tipologia di oggetti strutturalmente legata a quel genere narrativo. Due sono le classi di oggetti così individuate, e altrettanti i capitoli che compongono la seconda parte del lavoro. Entrambi i tipi di oggetto, che per semplicità si possono chiamare oggetti-feticcio e oggetti spettrali, stanno a metà strada tra immaginario e reale; ma mentre l’oggetto-feticcio ha qualcosa in più rispetto a un oggetto descritto realisticamente, l’oggetto spettrale ha un che di deficitario, e non giunge al risultato di una completa materializzazione. Tra gli autori affrontati compaiono Papini, Pirandello, Bontempelli, Savinio, Landolfi; né mancano riferimenti ad autori di altre nazioni da Kafka a Sartre, da James a Virginia Woolf, in ottemperanza all’idea di considerare il fantastico italiano all’interno di una più ampia geografia letteraria.

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

L’ucronia (Alternate History) è un fenomeno letterario ormai popolare e molto studiato, ma non lo sono altrettanto lo sue origini e i suoi rapporti con la storia “fatta con i se” (Counterfactual History), che risale a Erodoto e a Tito Livio. Solo nell’Ottocento alcuni autori, per vie largamente autonome, fecero della storia alternativa un genere di fiction: Louis Geoffroy con Napoléon apocryphe (1836), storia «della conquista del mondo e della monarchia universale», e Charles Renouvier con Uchronie. L’utopie dans l’histoire (1876), storia «della civiltà europea quale avrebbe potuto essere» se il cristianesimo fosse stato fermato nel II secolo. Questi testi intrattengono relazioni complesse con la letteratura dell’epoca di genere sia realistico, sia fantastico, ma altresì con fenomeni di altra natura: la storiografia, nelle sue forme e nel suo statuto epistemico, e ancor più il senso del possibile - o la filosofia della storia - derivato dall’esperienza della rivoluzione e dal confronto con le teorie utopistiche e di riforma sociale. Altri testi, prodotti in Inghilterra e negli Stati Uniti nello stesso periodo, esplorano le possibilità narrative e speculative del genere: tra questi P.s’ Correspondence di Nathaniel Hawthorne (1845), The Battle of Dorking di George Chesney (1871) e Hands Off di Edward Hale (1881); fino a una raccolta del 1931, If It Had Happened Otherwise, che anticipò molte forme e temi delle ucronie successive. Queste opere sono esaminate sia nel contesto storico e letterario in cui furono prodotte, sia con gli strumenti dell’analisi testuale. Una particolare attenzione è dedicata alle strategie di lettura prescritte dai testi, che subordinano i significati al confronto mentale tra gli eventi narrati e la serie dei fatti autentici. Le teorie sui counterfactuals prodotte in altri campi disciplinari, come la storia e la psicologia, arricchiscono la comprensione dei testi e dei loro rapporti con fenomeni extra-letterari.

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Las relaciones literarias entre la cultura latinoamericana y la japonesa no han disfrutado del desarrollo que han tenido los estudios comparatistas centrados en los intercambios de Occidente con Japón. Este estudio pretende incidir en la influencia del realismo mágico literario latinoamericano en Japón a través de momentos puntuales en la escritura de K. Oé (M/T y la historia de las maravillas del bosque) y H. Murakami (Kafka en la orilla, 1Q84). A pesar de que este último autor sí ha sido analizado desde los postulados del realismo mágico, aquí discutimos sus resultados interpretativos. Más bien lo adscribimos al ámbito de la literatura fantástica, sin renunciar al análisis de sus mundos con modelos ficcionales inspirados en la física cuántica, por lo que aplicamos a sus novelas el principio de incertidumbre y las consecuencias de la no-localidad y de la dualidad 'onda-partícula'. En cuanto a K. Oé, nos aproximamos a su novela desde los presupuestos de la llamada «ética cuántica» para justificar cómo el realismo mágico coincide en ciertas intuiciones con lo descrito por la física cuántica. Desde esa perspectiva, lo inverosímil (bajo el paradigma newtoniano) se torna (en el paradigma cuántico) verosímil, y en el proceso se amplía el concepto de realismo.