867 resultados para SOCIAL NETWORK ANALYSIS
Resumo:
Il confronto in corso tra gli esperti di management sanitario sui dipartimenti ospedalieri, la crescente attenzione sui modelli di organizzazione a rete e le indagini sui servizi sanitari condotte con strumenti di analisi dei network hanno rappresentato la base su cui sviluppare il disegno dello studio. La prospettiva relazionale e le tecniche di social network analysis (Sna) sono state impiegate in un indagine empirica effettuata presso tre Dipartimenti Ospedalieri dell’Azienda USL di Bologna per osservare la struttura delle relazioni che intercorrono nell’ambito dei dipartimenti, tra le unità operative e tra i clinici, al fine di assicurare il quotidiano svolgersi dei processi clinico assistenziali dei pazienti. L’indagine si è posta tre obiettivi. Il primo è quello di confrontare la rete delle relazioni “reali” che intercorrono tra unità operative e tra clinici con le relazioni “progettate” attraverso l’afferenza delle unità operative nei dipartimenti e dei singoli clinici nelle unità operative. In sostanza si tratta di confrontare, con intenti esclusivamente conoscitivi, la struttura organizzativa formale – istituzionale con quella “informale”, che emerge dalle relazioni giornaliere tra i professionisti. In secondo luogo si intende comprendere se e come i fattori di natura attributiva che caratterizzano i singoli rispondenti, (es. età, sesso, laurea, anni di permanenza in azienda, ecc.) incidano sulla natura e sull’intensità delle relazioni e delle collaborazioni intrattenute con i colleghi all’interno dell’azienda. L’analisi ha un intento “esplicativo”, in quanto si cerca di indagare come le similitudini nelle caratteristiche individuali possano o meno incidere sull’intensità degli scambi e quindi delle collaborazioni tra professionisti. Il terzo obiettivo è volto a comprendere se e come i fattori attributivi e/o relazionali siamo in grado di spiegare l’attitudine mostrata dai singoli professionisti rispetto l’adozione di un approccio alla pratica clinica ispirato all’Evidence based medicine. Lo scopo è quello di verificare se la disponibilità / orientamento ad operare in una prospettiva evidence based sia più legata ad elementi e caratteristiche personali piuttosto che all’influenza esercitata da coloro con i quali si entra in contatto per motivi lavorativi. La relativa semplicità della fase di indagine ha indotto ad arricchire i contenuti e gli obiettivi originari del lavoro allo scopo di correlare indicatori relazionali e attributivi con indicatori di “performance”, in particolare di efficienza e appropriatezza. Le relazioni sono state rilevate attraverso un questionario sociometrico inserito in uno spazio web accessibile dalla rete ospedaliera e compilato online da parte dei medici. Il questionario è stato organizzato in tre sezioni: la prima per la raccolta di informazioni anagrafiche e dati attributivi dei clinici; la seconda volta a raccogliere i dati relazionali, funzionali e di consulenza, verso le equipe di professionisti (unità operative) e verso i singoli colleghi clinici; la terza sezione è dedicata alla raccolta di informazioni sull’utilizzo delle evidenze scientifiche a supporto della propria pratica clinica (consultazione di riviste, banche dati, rapporti di HTA, etc,) e sulla effettiva possibilità di accesso a tali strumenti. L’azienda ha fornito i dati di struttura e la base dati degli indicatori di attività delle UO arruolate nello studio. La compliance complessiva per i tre dipartimenti è stata pari a circa il 92% (302 rispondenti su un campione di 329 medici.). Non si sono rilevate differenze significative sulla compliance per i tre dipartimenti considerati. L’elaborazione dei dati è stata effettuata mediante specifici software per l’analisi delle reti sociali, UCINET 6 per il calcolo degli indicatori relazionali (centralità, densità, structural holes etc.), e Pajek per l’analisi grafica dei network. L’ultima fase è stata realizzata con l’ausilio del software statistico STATA vers. 10. L’analisi dei risultati è distinta in due 2 fasi principali. In primis è stato descritto il network di relazioni professionali rilevate, sono stai calcolati i relativi indicatori di centralità relazionale e verificato il grado di sovrapposizione tra struttura formale dei dipartimenti in studio con le relazioni informali che si stabiliscono tra di essi nell’ambito clinico. Successivamente è stato analizzato l’impatto che le relazioni esercitano sulla propensione da parte dei singoli medici a utilizzare nuove evidenze scientifiche I primi risultati emersi dallo studio forniscono interessanti evidenze, con particolare riguardo al dato di un discreto grado di “sovrapposizione” tra struttura formale e informale delle unità organizzative in studio e a correlazioni significative tra fattori relazionali e attitudine dei medici verso l’utilizzo dell’approccio EBM. Altre evidenze, in specie la correlazione tra “centralità” degli attori organizzativi e alcuni indicatori di performance /appropriatezza, meritano ulteriori approfondimenti e una definitiva validazione. In conclusione lo studio dimostra che la prospettiva relazionale e la Sna consentono di porre in evidenza caratteristiche dei dipartimenti, dei suoi attori e delle loro reti di reciproche relazioni, in grado di favorire la comprensione di alcune dinamiche ricercate proprio attraverso l’organizzazione dipartimentale e quindi di specifico interesse per il management, i clinici e quanti altri impegnati nella gestione e nello sviluppo di questo modello di organizzazione dell’ospedale.
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La velocità di cambiamento che caratterizza il mercato ha posto l'attenzione di molte imprese alla Business Analysis. La raccolta, la gestione e l'analisi dei dati sta portando numerosi benefici in termini di efficienza e vantaggio competitivo. Questo è reso possibile dal supporto reale dei dati alla strategia aziendale. In questa tesi si propone un'applicazione della Business Analytics nell'ambito delle risorse umane. La valorizzazione del Capitale Intellettuale è fondamentale per il miglioramento della competitività dell'impresa, favorendo così la crescita e lo sviluppo dell'azienda. Le conoscenze e le competenze possono incidere sulla produttività, sulla capacità innovativa, sulle strategie e sulla propria reattività a comprendere le risorse e le potenzialità a disposizione e portano ad un aumento del vantaggio competitivo. Tramite la Social Network Analysis si possono studiare le relazioni aziendali per conoscere diversi aspetti della comunicazione interna nell'impresa. Uno di questi è il knowledge sharing, ovvero la condivisione della conoscenza e delle informazioni all'interno dell'organizzazione, tema di interesse nella letteratura per via delle potenzialità di crescita che derivano dal buon utilizzo di questa tecnica. L'analisi si è concentrata sulla mappatura e sullo studio del flusso di condivisione di due delle principali componenti della condivisione di conoscenza: sharing best prectices e sharing mistakes, nel caso specifico si è focalizzato lo studio sulla condivisione di miglioramenti di processo e di problematiche o errori. È stata posta una particolare attenzione anche alle relazioni informali all'interno dell'azienda, con l'obiettivo di individuare la correlazione tra i rapporti extra-professionali nel luogo di lavoro e la condivisione di informazioni e opportunità in un'impresa. L'analisi delle dinamiche comunicative e l'individuazione degli attori più centrali del flusso informativo, permettono di comprendere le opportunità di crescita e sviluppo della rete di condivisione. La valutazione delle relazioni e l’individuazione degli attori e delle connessioni chiave fornisce un quadro dettagliato della situazione all'interno dell'azienda.
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Quando la probabilità di misurare un particolare valore di una certa quantità varia inversamente come potenza di tale valore, il quantitativo è detto come seguente una power-law, conosciuta anche come legge di Zipf o distribuzione di Pareto. Obiettivo di questa tesi sarà principalmente quello di verificare se il campione esteso di imprese segue la power-law (e se sì, in che limiti). A tale fine si configureranno i dati in un formato di rete monomodale, della quale si studieranno alcune macro-proprietà di struttura a livllo complessivo e con riferimento alle componenti (i singoli subnet distinti) di maggior dimensione. Successivamente si compiranno alcuni approfondimenti sulla struttura fine di alcuni subnet, essenzialmente rivolti ad evidenziare la potenza di unapproccio network-based, anche al fine di rivelare rilevanti proprietà nascoste del sistema economico soggiacente, sempre, ovviamente, nei limiti della modellizzazione adottata. In sintesi, ciò che questo lavoro intende ottenere è lo sviluppo di un approccio alternativo al trattamento dei big data a componente relazionale intrinseca (in questo caso le partecipazioni di capitale), verso la loro conversione in "big knowledge": da un insieme di dati cognitivamente inaccessibili, attraverso la strutturazione dell'informazione in modalità di rete, giungere ad una conoscenza sufficientemente chiara e giustificata.
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The goal of this article was to study teachers' professional development related to web-based learning in the context of the teacher community. The object was to learn in what kind of networks teachers share the knowledge of web-based learning and what are the factors in the community that support or challenge teachers professional development of web-based learning. The findings of the study revealed that there are teachers who are especially active, called the central actors in this study, in the teacher community who collaborate and share knowledge of web-based learning. These central actors share both technical and pedagogical knowledge of web-based learning in networks that include both internal and external relations in the community and involve people, artefacts and a variety of media. Furthermore, the central actors appear to bridge different fields of teaching expertise in their community. According to the central actors' experiences the important factors that support teachers' professional development of web-based learning in the community are; the possibility to learn from colleagues and from everyday working practices, an emotionally safe atmosphere, the leader's personal support and community-level commitment. Also, the flexibility in work planning, challenging pupils, shared lessons with colleagues, training events in an authentic work environment and colleagues' professionalism are considered meaningful for professional development. As challenges, the knowledge sharing of web-based learning in the community needs mutual interests, transactive memory, time and facilities, peer support, a safe atmosphere and meaningful pedagogical practices. On the basis of the findings of the study it is suggested that by intensive collaboration related to web-based learning it may be possible to break the boundaries of individual teachership and create such sociocultural activities which support collaborative professional development in the teacher community. Teachers' in-service training programs should be more sensitive to the culture of teacher communities and teachers' reciprocal relations. Further, teacher trainers should design teachers' in-service training of web-based learning in co-evolution with supporting networks which include the media and artefacts as well as people.
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The goal of this article was to study teachers' professional development related to web-based learning in the context of the teacher community. The object was to learn in what kind of networks teachers share the knowledge of web-based learning and what are the factors in the community that support or challenge teachers professional development of web-based learning. The findings of the study revealed that there are teachers who are especially active, called the central actors in this study, in the teacher community who collaborate and share knowledge of web-based learning. These central actors share both technical and pedagogical knowledge of web-based learning in networks that include both internal and external relations in the community and involve people, artefacts and a variety of media. Furthermore, the central actors appear to bridge different fields of teaching expertise in their community. According to the central actors' experiences the important factors that support teachers' professional development of web-based learning in the community are; the possibility to learn from colleagues and from everyday working practices, an emotionally safe atmosphere, the leader's personal support and community-level commitment. Also, the flexibility in work planning, challenging pupils, shared lessons with colleagues, training events in an authentic work environment and colleagues' professionalism are considered meaningful for professional development. As challenges, the knowledge sharing of web-based learning in the community needs mutual interests, transactive memory, time and facilities, peer support, a safe atmosphere and meaningful pedagogical practices. On the basis of the findings of the study it is suggested that by intensive collaboration related to web-based learning it may be possible to break the boundaries of individual teachership and create such sociocultural activities which support collaborative professional development in the teacher community. Teachers' in-service training programs should be more sensitive to the culture of teacher communities and teachers' reciprocal relations. Further, teacher trainers should design teachers' in-service training of web-based learning in co-evolution with supporting networks which include the media and artefacts as well as people.
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The goal of this article was to study teachers' professional development related to web-based learning in the context of the teacher community. The object was to learn in what kind of networks teachers share the knowledge of web-based learning and what are the factors in the community that support or challenge teachers professional development of web-based learning. The findings of the study revealed that there are teachers who are especially active, called the central actors in this study, in the teacher community who collaborate and share knowledge of web-based learning. These central actors share both technical and pedagogical knowledge of web-based learning in networks that include both internal and external relations in the community and involve people, artefacts and a variety of media. Furthermore, the central actors appear to bridge different fields of teaching expertise in their community. According to the central actors' experiences the important factors that support teachers' professional development of web-based learning in the community are; the possibility to learn from colleagues and from everyday working practices, an emotionally safe atmosphere, the leader's personal support and community-level commitment. Also, the flexibility in work planning, challenging pupils, shared lessons with colleagues, training events in an authentic work environment and colleagues' professionalism are considered meaningful for professional development. As challenges, the knowledge sharing of web-based learning in the community needs mutual interests, transactive memory, time and facilities, peer support, a safe atmosphere and meaningful pedagogical practices. On the basis of the findings of the study it is suggested that by intensive collaboration related to web-based learning it may be possible to break the boundaries of individual teachership and create such sociocultural activities which support collaborative professional development in the teacher community. Teachers' in-service training programs should be more sensitive to the culture of teacher communities and teachers' reciprocal relations. Further, teacher trainers should design teachers' in-service training of web-based learning in co-evolution with supporting networks which include the media and artefacts as well as people.
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Independent regulatory agencies (IRAs) were created in various sectors and on different governmental levels to implement liberalization policies. This paper investigates the link between IRAs' independence, which is said to promote regulatory credibility and the use of technical expertise, and their accountability, which is related to the need for controlling and legitimizing independent regulators. The literature on the regulatory state anticipates a positive relation between the independence and accountability of IRAs, but systematic empirical evidence is still lacking. To tackle this question, this paper measures and compares the independence and the accountability of IRAs in three differentially liberalized sectors in Switzerland (telecommunications, electricity and railways). With the application of Social Network Analysis, this piece of research shows that IRAs can be de facto independent and accountable at the same time, but the two features do not necessarily co-evolve in the same direction.
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Policy brokers and policy entrepreneurs are assumed to have a decisive impact on policy outcomes. Their access to social and political resources is contingent on their influence on other agents. In social network analysis (SNA), entrepreneurs are often closely associated with brokers, because both are agents presumed to benefit from bridging structural holes; for example, gaining advantage through occupying a strategic position in relational space. Our aim here is twofold. First, to conceptually and operationally differentiate policy brokers from policy entrepreneurs premised on assumptions in the policy-process literature; and second, via SNA, to use the output of core algorithms in a cross-sectional analysis of political brokerage and political entrepreneurship. We attempt to simplify the use of graph algebra in answering questions relevant to policy analysis by placing each algorithm within its theoretical context. In the methodology employed, we first identify actors and graph their relations of influence within a specific policy event; then we select the most central actors; and compare their rank in a series of statistics that capture different aspects of their network advantage. We examine betweenness centrality, positive and negative Bonacich power, Burt’s effective size and constraint and honest brokerage as paradigmatic. We employ two case studies to demonstrate the advantages and limitations of each algorithm for differentiating between brokers and entrepreneurs: one on Swiss climate policy and one on EU competition and transport policy.
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Nuestro trabajo tiene como objetivo aplicar conceptos de la teoría de los sistemas complejos y herramientas del análisis de redes sociales para describir y analizar el surgimiento y la evolución de una red social conformada por científicos, docentes, graduados y funcionarios públicos de diferentes organismos científicos y académicos, que crearon y participaron de un equipo multidisciplinario que elaboró un informe sobre un proyecto de ley de Ordenamiento Territorial y Usos del Suelo de la provincia de Mendoza en el año 2006. Para la compresión de la evolución del proceso de elaboración del proyecto de ley de ordenamiento territorial y de usos del suelo, organizaremos la estructura del trabajo de la siguiente manera: - Primero aplicaremos aspectos teóricos y metodológicos, basados en la sistematización realizada por Rolando García en su libro “Sistemas Complejos. Conceptos, método y fundamentación epistemológica de la investigación interdisciplinaria", para realizar el recorte del sistema objeto de estudio. - En segundo lugar utilizaremos la Teoría de Análisis de Redes Sociales para describir la composición y estructura del sistema (nodos y vínculos) en cada momento. La estructura del sistema en cada momento significativo será graficada por medio el Software Ucinet 6 y NetDraw. - Por último, haremos referencia a las dificultades que tuvo el proceso desde el punto de vista de las condicionalidades que generaban los modelos mentales que portaban los participantes.
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El artículo estudia el surgimiento y la clausura del Ateneo de Cultura Popular de Tandil en el clima mundial de la lucha antifascista. Su propósito principal es identificar los mecanismos de circulación de ideas entre un centro cultural y su periferia y, a la vez, observar el contexto de recepción de ellas. Partiendo de los supuestos teóricos del social network analysis, se propone analizar el tejido de relaciones personales activado en la dinámica del centro cultural para explicar el motivo de su clausura. Así, presenta las dimensiones estructurales e interaccionales de la red social en la que los actores se hallan insertos. Finalmente, el artículo puede ser considerado un ejercicio intelectual para entender espacios sociales de práctica cultural en los que no domina la actividad profesionalizada.
Resumo:
Con el objetivo de determinar el grupo de publicaciones nucleares a considerar en el desarrollo de la colección de la Biblioteca del IAR, se realiza un estudio bibliométrico de la producción y del consumo de literatura científica de los investigadores de la institución a la que la biblioteca pertenece. A partir del análisis de referencias de los trabajos publicados por los investigadores se determinan la obsolescencia y la utilidad de la literatura consultada. Mediante la extracción de palabras clave y de los autores se determinan también los frentes de investigación del instituto y los grupos de investigadores que trabajan en esos frentes, aplicando los métodos de análisis de co-ocurrencia de palabras, coautorías y análisis de redes sociales. Los resultados dan cuenta de una baja obsolescencia para la literatura consultada, de una elevada preferencia para consultar y publicar en dos o tres títulos de publicaciones periódicas de la disciplina, y demuestran finalmente la existencia de dos frentes de investigación dentro de la institución
Resumo:
La mejora de las capacidades de búsqueda y de las interfaces de los opacs sigue siendo uno de los principales desafíos para las bibliotecas, especialmente en lo que respecta al acceso por materias. Las interfaces visuales pueden facilitar la recuperación. El objetivo del presente trabajo es explorar si la combinación de técnicas de análisis de co-términos y de redes sociales resulta ser una metodología válida para la generación de mapas temáticos de la colección. La principal conclusión es que el método es válido, y que los mapas obtenidos podrían servir como interfaz visual para el acceso por materias. También es útil para detectar problemas en los criterios de indización y contribuir a la mejora de la calidad de la descripción temática del conjunto documental
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Con el objetivo de determinar el grupo de publicaciones nucleares a considerar en el desarrollo de la colección de la Biblioteca del IAR, se realiza un estudio bibliométrico de la producción y del consumo de literatura científica de los investigadores de la institución a la que la biblioteca pertenece. A partir del análisis de referencias de los trabajos publicados por los investigadores se determinan la obsolescencia y la utilidad de la literatura consultada. Mediante la extracción de palabras clave y de los autores se determinan también los frentes de investigación del instituto y los grupos de investigadores que trabajan en esos frentes, aplicando los métodos de análisis de co-ocurrencia de palabras, coautorías y análisis de redes sociales. Los resultados dan cuenta de una baja obsolescencia para la literatura consultada, de una elevada preferencia para consultar y publicar en dos o tres títulos de publicaciones periódicas de la disciplina, y demuestran finalmente la existencia de dos frentes de investigación dentro de la institución