860 resultados para Interpretazione, interprete, cinema, film
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The present research study focuses on intercultural communication and how its dynamics are portrayed in the Italian version of the movie L’appartamento spagnolo (original title: L’auberge espagnol) by Cédric Klapisch. The first chapter introduces the movie in all its main features, such as plot, setting, characters, languages, main themes, and sequels. The second chapter focuses on the dynamics of intercultural communication through the analysis of the most representative scenes of the movie. It is worth noting that the notion of intercultural communication comprises a lot of different kinds of communication, meaning not only communication among people coming from different countries and speaking a different language, but also among different generations, people with different social backgrounds, with a different social status, etc. However, language is indeed crucial to mutual understanding and it plays a fundamental role in communication. For this reason, the third chapter focuses on the multilingual dimension of the movie, since the issue of intercultural communication is also conveyed through a variety of languages. The aim is to analyze the different strategies used in the Italian dubbed version in order to manage the presence of different languages and to examine how such strategies affect the overall consistency of the dialogues and the effect achieved on the audience.
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This dissertation aims to examine the field of film festival subtitling by means of the analysis of two subtitling experiences. These experiences will be approached both on a methodological and on a practical level in order to analyse how subtitlers put theory into practice. This approach will also help underline the existing differences in work methodology as far as different work experiences are concerned. The subtitling experiences examined in this dissertation are part of my internships as a subtitler in two Italian film festivals, namely “Umbria Film Festival” and “900 Fest”. In this dissertation, I chose to focus on the subtitling of two of the audiovisual products I translated. These products are a German documentary titled Befreier und Befreite and a Danish fiction film titled Stille Hjerte. This dissertation is divided into five chapters. Chapter 1 describes audiovisual translation at its most theoretical level, focusing on subtitling criteria and strategies. Chapter 2 examines the concept of film translation, focusing on the distinctive features of documentary translation as a specific genre. This chapter also presents the concept of film festival and provides information concerning the translation policies of festivals. Chapter 3 presents the festivals I worked for and details my internship experiences. Chapter 4 focuses on the German documentary and proposes a number of solutions to its main translation problems. Chapter 5 focuses on the Danish film and offers solutions to its translation problems. At the end of the dissertation, I will provide some comments on my internship experiences as well as on the practice of film festival subtitling.
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Il presente lavoro si prefigge l’obiettivo di dimostrare che, per essere considerata completa, la formazione di un interprete deve comprendere, oltre all’insegnamento delle competenze traduttive e linguistiche, anche un percorso volto a migliorare le abilità comunicative degli studenti attraverso l’apprendimento delle tecniche di presentazione orale. Si è deciso di prestare particolare attenzione all’interpretazione consecutiva vista la sua dimensione di azione in pubblico. La presenza fisica di un interprete di consecutiva fa sì che la comunicazione avvenga su due piani paralleli: quello verbale e quello non-verbale. Per questo, un interprete professionista, e quindi uno studente, deve imparare a trasferire il contenuto del messaggio in modo fedele e corretto, sul piano linguistico, ma deve anche imparare ad esprimersi con chiarezza, con una voce ben impostata e ben modulata, con una adeguata velocità di eloquio, prestando attenzione alla dizione, alla fonetica, al contatto visivo con il pubblico, alle espressioni del viso, alla postura e alla gestualità. Per dimostrare l’importanza delle tecniche di presentazione orale nella formazione degli interpreti, si è deciso di iniziare stabilendo i presupposti teorici della professione e descrivendo il lavoro e il ruolo dell’interprete all’interno dell’evento comunicativo della conferenza (capitolo I). Nel capitolo II si è quindi definito il gesto, descrivendo le teorie sulla sua origine cognitiva e funzionale, trattando la letteratura sulle classificazioni delle tipologie gestuali e illustrando uno studio sulle variazioni geografiche dei gesti e uno sulla possibile creazione di un dizionario dei gesti italiani. Infine, il capitolo terzo è stato dedicato alla descrizione delle tecniche e degli aspetti legati alla presentazione orale e il capitolo quarto all’applicazione pratica dei consigli illustrati, attraverso l’uso di materiale di supporto di conferenze interpretate e videoregistrate.
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The digital revolution has affected all aspects of human life, and interpreting is no exception. This study will provide an overview of the technology tools available to the interpreter, but it will focus more on simultaneous interpretation, particularly on the “simultaneous interpretation with text” method. The decision to analyse this particular method arose after a two-day experience at the Court of Justice of the European Union (CJEU), during research for my previous Master’s dissertation. During those days, I noticed that interpreters were using "simultaneous interpretation with text" on a daily basis. Owing to the efforts and processes this method entails, this dissertation will aim at discovering whether technology can help interpreters, and if so, how. The first part of the study will describe the “simultaneous with text” approach, and how it is used at the CJEU; the data provided by a survey for professional interpreters will describe its use in other interpreting situations. The study will then describe Computer-Assisted Language Learning technologies (CALL) and technologies for interpreters. The second part of the study will focus on the interpreting booth, which represents the first application of the technology in the interpreting field, as well as on the technologies that can be used inside the booth: programs, tablets and apps. The dissertation will then analyse the programs which might best help the interpreter in "simultaneous with text" mode, before providing some proposals for further software upgrades. In order to give a practical description of the possible upgrades, the domain of “judicial cooperation in criminal matters” will be taken as an example. Finally, after a brief overview of other applications of technology in the interpreting field (i.e. videoconferencing, remote interpreting), the conclusions will summarize the results provided by the study and offer some final reflections on the teaching of interpreting.
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L'obiettivo di questa tesi è avanzare una proposta di sottotiolaggio del film "Wish you well" (2013), tratto dal romanzo omonimo di David Baldacci. Nel primo capitolo viene fatta una breve introduzione alla Traduzione Audiovisiva, dalla sua nascita, alla sua evoluzione e alle varie tipologie presenti al giorno d'oggi. Nel secondo capitolo viene affrontato nei dettagli il sottotitolaggio, concentrandosi in particolare modo sulle norme che lo regolano. Nel terzo capitolo viene trattato il genere cinematografico rappresentato dal film, ovvero la trasposizione cinematografica, facendo riferimento alle varie teorie che trattano l'argomento, così come ai metodi pratici con cui i testi letterari sono adattati per il cinema. Nel quarto capitolo viene analizzato il sottotitolaggio del progetto, prima presentando il prodotto a partire dal romanzo da cui è tratto e dal rapporto dell'autore con l'opera, per arrivare ad una analisi precisa sia della caratterizzazione dei personaggi, sia delle difficoltà tecniche affrontare e di come abbiano influito sulle scelte di traduzione. Infine nel capitolo 5 vengono tratte le conclusioni sull'esperienza del processo di sottotitolaggio.
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Il presente elaborato ha come fine ultimo quello di presentare la cinematografia moldava durante il periodo sovietico. In particolare, nel capitolo 1, intitolato “Cenni storici della RSSM”, ho messo in evidenza i principali avvenimenti e mutamenti che hanno caratterizzato la Moldavia durante il periodo comunista di Stalin, Crusciov, Breznev e Gorbaciov. Successivamente, nel capitolo 2, intitolato “Panoramica della cinematografia nella RSSM”, ho fornito un quadro generale della cinematografia moldava e infine, nel terzo capitolo, chiamato “Analisi del film Podurile”, ho analizzato un film moldavo dal punto di vista linguistico e socio-politico.
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Il presente lavoro si inquadra all'interno di un progetto avviato dal Laboratorio di Terminologia e Traduzione Assistita, del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Università di Bologna. L'obiettivo ultimo del progetto è lo sviluppo di risorse terminologiche pensate e adeguate a soddisfare le esigenze della figura dell'interprete professionista e dell'interprete in formazione. Ne consegue la volontà di creare un database multimediale multilingue che vada a comprendere non solo i linguaggi specialistici (la cosiddetta terminologia di dominio) ma anche e soprattutto quegli elementi della terminologia di genere che compongono e che sono trasversali a tutte le lingue naturali: nessi, locuzioni, segnali discorsivi e via dicendo. In particolare, questa tesi si è incentrata sullo studio di una categoria della terminologia di genere appositamente sviluppata per gli interpreti dal Laboratorio di Terminologia: i "verbi chiave", ovvero quelli che ricorrono con più frequenza nei testi orali di discorsi tenuti in pubblico. Per ogni "`verbo chiave"' analizzato è stata dedicata una scheda terminologica, che è stata adattata e concepita per due tipi di utenti: l'interprete in formazione e l'interprete professionista. Al momento attuale, quindi, le venticinque schede proposte si prestano come strumento per migliorare le competenze passive dello studente di interpretazione, grazie anche all'inserimento di proposte di sinonimi cross-categoriali, e al contempo cercano di proporsi anche come strumento di lavoro per l'interprete professionista, soprattutto in fase di preparazione ad un evento. Le schede sono state elaborate a partire da un corpus di riferimento contenente i resoconti stenografici di cinquanta sedute dell'Assemblea parlamentare. Questa tesi contribuisce allo sviluppo del progetto del Laboratorio lasciando tuttavia spazio a successive integrazioni, per cui rappresenta solo un primo passo verso il completamento del progetto stesso.
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Da una riflessione sul multilinguismo e sul diritto di immigrati e turisti, o più in generale residenti stranieri, di accedere ai servizi pubblici nella propria lingua, nasce l’idea di questo elaborato. Ci si è voluti concentrare sull’interpretazione telefonica (IT) in quanto mezzo utile per accedere a un interprete rapidamente, soprattutto in caso di emergenza. L’elaborato presenta inizialmente un excursus storico sull’interpretazione grazie al quale si giunge a trattare dell’interpretazione a distanza, che viene divisa in videoconference interpreting e interpretazione telefonica (IT): Di quest’ultima, tema dell’elaborato,si analizza l’implementazione e si espongono le controversie che la riguardano. A seguire ci si dedica alla ricerca sull’IT che viene svolta in una realtà aziendale basca di punta nel settore spagnolo: Dualia. Viene descritta l’azienda, la sua storia, i servizi che fornisce, e le modalità di lavoro degli interpreti. La seconda parte dell’elaborato tratta dell’esposizione e analisi dei risultati della ricerca. L’obiettivo dello studio è quello di ricavare la prospettiva di interpreti e clienti sull’IT e trarne spunti di miglioramento per il servizio. La ricerca è avvenuta per mezzo di due tipi di questionari indirizzati uno ai clienti dell’IT, e l’altro agli interpreti telefonici che lavorano con Dualia. Il questionario per i clienti ha riscontrato che essi utilizzano facilmente l’IT, che è un grande aiuto nel loro lavoro e che gli interpreti sono considerati professionali. Il questionario per gli interpreti ha creato un profilo dell’interprete telefonico, ha riscontrato una propensione degli interpreti e ha mostrato le problematiche principali dell’interprete telefonico.
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Al giorno d'oggi l'accessibilità all’informazione e ai prodotti audiovisivi è un argomento particolarmente delicato. Spesso, le categorie più svantaggiate, come le persone affette da disabilità sensoriali e gli stranieri, non hanno pieno accesso alla programmazione televisiva o a eventi ricreativi, culturali o formativi (conferenze, workshop, spettacoli), a causa della mancanza di adeguati servizi di supporto linguistico. Tale carenza rappresenta una mancata opportunità d’integrazione e anche una potenziale perdita, in termini di pubblico e di introiti, per le emittenti e gli enti che organizzano programmi ed eventi di interesse generale. Questa tesi intende analizzare le tecniche attraverso le quali oggi viene realizzata la sottotitolazione interlinguistica in tempo reale. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che approfondendo la ricerca scientifica sul respeaking e su altre tecniche meno costose rispetto alla stenotipia, la sottotitolazione interlinguistica in tempo reale non sarebbe più un miraggio. Il primo capitolo fornisce una panoramica sulla sottotitolazione intralinguistica e interlinguistica e sulla sottotitolazione preregistrata, in diretta e in semi-diretta. Nel secondo capitolo presenteremo il caso dell’azienda Ericsson in Olanda, l'unica a fornire sottotitolazione interlinguistica in tempo reale nei Paesi Bassi, tramite una tecnica che combina un interprete simultaneo, uno stenotipista e un "subtitle keyer" (figura che inserisce i sottotitoli al momento opportuno). La squadra lavora su un segnale dal vivo che viene però trasmesso al pubblico olandese con alcuni secondi di ritardo, permettendo di migliorare la qualità dei sottotitoli. Grazie ad una borsa di studio concessa dal Dipartimento d’Interpretazione e Traduzione di Forlì (Università di Bologna), abbiamo potuto intervistare il responsabile dell’unità di traduzione presso Ericsson, dott. Thijs de Korte, e abbiamo avuto modo di assistere in loco alla realizzazione dei sottotitoli interlinguistici in tempo reale. Il terzo capitolo si concentrerà sulla tecnica del respeaking, dagli ambiti d’uso ai requisiti per svolgere questa professione. Ci concentreremo in particolare sulle somiglianze tra respeaker e interprete simultaneo, che ci condurranno all'esperimento descritto nel capitolo 4. Infatti, date le somiglianze riscontrate tra interpretazione simultanea e respeaking e il potenziale in termini di accessibilità offerto dalla sottotitolazione interlinguistica dal vivo, abbiamo fornito un servizio sperimentale di sottotitolazione in diretta dall’italiano verso l’inglese durante la cerimonia di premiazione del Sedicicorto International Film Festival di Forlì. Dopo aver descritto in dettaglio l’esperienza, analizzeremo i giudizi espressi da ospiti stranieri, pubblico italiano e membri dell'associazione "Sedicicorto", al fine di verificare la qualità del servizio e osservarne i benefici. La conclusione della nostra tesi è che sfruttando appieno il potenziale offerto della tecnologia moderna e approfondendo la ricerca sulle tecniche per la sottotitolazione interlinguistica dal vivo, si potrebbero ridurre i costi dei servizi di supporto linguistico a non udenti e stranieri, incoraggiando dunque aziende ed enti a garantire una maggiore accessibilità all’informazione e agli eventi culturali e formativi.
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This article presents an intermedial analysis of the Italian silent film Cabiria by Giovanni Pastrone within the cultural context of its time. Employing theories developed by Werner Wolf and Irina Rajewsky, the article lays out the intermedial and transmedial relationships of Cabiria with other media, in particular opera, literature, and painting, and illustrates that operatic references are incorporated recognizably during key moments of the film. By contrasting these references with specific cinematic techniques, Pastrone demonstrates that film is able to elicit an operatic sensation and that film is a distinct and valuable form of art.
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The project aimed to analyse representations of motherhood in Polish cinema as a special case of a more general system within the representation of women. It concentrated on the image of the Polish Mother created during the 19th century in Polish culture under the influence of specific political, social and religious factors. Ms. Ostrowska's initial hypothesis was that this symbolic image became one of the most stable elements in Polish cinema and as her research revealed, it was valuable for the preservation of national identity but nevertheless a fiercely constraining model for Polish femininity. In order to fully understand the nature of this persistent image it was initially necessary to related it to broader contexts and issues in representation. These included the image of the Polish Mother within general mythological structures (using the notion of myth in the Barthesian sense). Following her initial research Ms. Ostrowska felt that it was most appropriate to view the myth of the Polish Mother as a dominant ideological structure in the discourse of motherhood within Polish culture. An analysis of the myth of the Polish Mother can provide an insight into how Polish society sees itself at different periods in time and how a national identity was constructed in relation to particular ideological demands stemming from concrete historical and political situations. The analysis of the film version of this myth also revealed some aspects of the national character of Polish cinema. There the image of woman has become enshrined as the "eternal feminine", with virtues which are inevitably derived directly from Catholicism, particularly in relation to the networks of meanings around the central figure of Mary, Mother of God. In 19th century Poland these were linked with patriotic values and images of woman became part of the defence of the very idea of Poland and Polishness. After World War Two, this religious-political image system was adapted to the demands of the new communist ideology. The possibility of manipulating the ideological dimensions of the myth of the Polish Mother is due to the very nature of the image, which as a symbol of civil religion had been able to function independently of any particular state or church institution. Although in communist ideology the stress was on the patriotic aspect of the myth, its pronounced religious aspect was also transmitted, consciously or not, in the denotation process, this being of great significance in the viewer's response to the female character. This appropriation of elements derived from the national patriotic tradition into the discourse of communist ideology was a very efficient strategy to establish the illusion of continuity in national existence, which was supposed to convince society of the rightness of the new political situation. The analysis of films made in the post-war period showed the persistence of this discourse on motherhood in a range of cinematic texts regardless of the changing political situation. Ms. Ostrowska claims that the stability of this discursive formation is to a certain extent the result of the mythological aspect of the mother figure. This mythological structure also belongs to the ideology of Romanticism which in general continues to prevail in Polish cultural discourse as a meta-language of national community. The analysis of the films confirmed the hypothesis of the Polish Mother as a myth-sign whose signifier is stable whereas the signified depends on the specific historical conditions in which it is set. Therefore in the famous propaganda documentary Kobiety naszych dni (Women of Our Days, 1951) by Jan Zelnik, and in other films made after the October 1956 "thaw" it functions as an "empty sign. She concludes that it would be difficult to deny that the myth of the Polish Mother has offered Polish women a special role in national life, granting them a high moral position in the social, hierarchy. However the processes of idealisation involved have resulted in a deprivation of her subjectivity and the right to decide about her own life. This idealisation also served to strengthen traditional patriarchal structures through this set of female obligations to the mother land. In Polish ideology it is not a man who demands sacrifice from a woman but the motherland, which, deprived of the institutions of male power for nearly 150 years, had functioned as a feminine structure. That is why oppressive aspects of the myth have been obscured for so long. While Polish women were doubtless able to accept the constrictions because of their sense of national duty and any misgivings were overridden by the argument of the cause, it is important to recognise that the strength of these constructions, compounded by the ways in which they spoke of and continue to speak of a certain perfection, make them persist into contemporary Poland. Poland is however no longer embattled and the signs that made these meanings are potentially empty. This space for meaning will be and is already being contested and increasingly colonised by current western models of femininity. Ms. Ostrowska's final question is whether this will help to prevent a possible resentful victimisation of the silent and noble Polish Mother.
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Este trabalho examina a representação das cidades na obra de Woody Allen. No intuito de compreender a saída do cineasta patrimônio da cidade de Nova York para a Europa, retoma-se criticamente a questão da Era da Lista Negra, das runaway productions e dos blockbusters. Para analisar os filmes de Allen na Europa considera-se importante entender como a cidade de Nova York configura-se no início da carreira do diretor, notadamente, em filmes que estabelecem um contraponto entre o Brooklyn e Manhattan. Em seguida, examina-se a questão crítica fundamental do trabalho: o cartão-postal corporativo na Europa. Nesse sentido, propõe-se a análise dos cartões-postais de Barcelona, Paris e Roma. O filme Vicky Cristina Barcelona adquire centralidade nesta pesquisa por apresentar de maneira exemplar a paisagem postiça da cidade encarcerada sob intervenção corporativa.
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O film noir, embora seja reconhecido sem dificuldade na cultura cinéfila e até na cultura contemporânea de massas em geral, não pode ainda assim ser definido instantaneamente pelo seu ambiente ou pela presença de determinadas personagens. Por muito difícil que seja captar a essência do noir, tendo em conta apenas fatores estilísticos ou temáticos, é necessário focar a atenção em dados mais concretos e consistentes e tentar encontrar as singularidades que definam o film noir de forma mais objectiva e, ao mesmo tempo, matizada. Para desenvolver a investigação e a sua aplicação projetual associada ao cinema/ vídeo, foi este género cinematográfico e as suas influências, que foi o escolhido, por estar balizado num curto período temporal(de 1941 a 1958)mas com evidentes marcadores que subsistem para além deste período. O objetivo deste projeto é identificar e analisar os padrões e estereótipos do film noir, procurando seguir e interpretar a respectiva influência no universo da cultura visual atual. Para além de uma recolha preliminar de informação que permitiu elaborar uma definição concreta sobre o problema a estudar e as suas origens, analisou-se um número considerável de filmes referenciados como pertencentes ao modelo do film noir. O projeto de investigação culmina no vídeo “Film noir” que é uma recolha de sequências e imagens de diferentes filmes da era do film noir clássico, onde a junção destas cria uma história nova que se enquadra no estilo narrativo dos filmes noir. Por fim, o trabalho é ainda uma ode ainda uma ode e homenagem ao cinema noir.
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Lo scopo di questa tesi è mettere a confronto due tecniche di sottotitolaggio presenti sul mercato, sottotitolando uno spezzone del film “This is England”. Il primo approccio è il sottotitolaggio tradizionale, ovvero la creazione di sottotitoli in una data lingua a partire dall’audio e dallo script nella lingua dei dialoghi originali. Il secondo metodo è il pivot subtitling, che consiste nella creazione di sottotitoli in una determinata lingua a partire da sottotitoli esistenti in una lingua diversa da quella dei dialoghi originali. Questa tesi nasce dalla curiosità di sperimentare personalmente le due tecniche e formare una mia opinione critica al riguardo. Così è seguita la scelta di un film. Il film “This is England”, di difficile comprensione a causa di accenti particolarmente marcati di alcuni protagonisti, della densità di alcuni dialoghi e dei riferimenti culturali alla sottocultura inglese skinhead nata a fine anni ‘60. La parte principale del lavoro è stata la creazione dei sottotitoli. Nel primo capitolo introdurrò il film, spiegherò la prima fase del lavoro, ovvero come ho svolto il processo del sottotitolaggio tradizionale, successivamente seguiranno nozioni sui pivot subtitles e il secondo processo di creazione di quelli italiani. Il secondo capitolo spiegherà il concetto di qualità dei sottotitoli. Successivamente seguiranno i commenti ai sottotitoli: si tratterà di mettere a confronto i sottotitoli ottenuti con le due diverse tecniche per la medesima battuta o scena. Per finire analizzerò le differenze che emergono dalle due tecniche, l’impatto sul pubblico, i vantaggi e gli svantaggi di ognuna e i motivi per cui una viene utilizzata più dell’altra. Queste considerazioni serviranno per dare una risposta alla questione della tesi: in cosa consiste la differenza fra le due tecniche? Sono accettabili entrambi i risultati seppur diversi?