978 resultados para Fenoglio Bianciardi interferenza io-traduttore lingua letteratura inglese


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La dissertazione, basandosi su un confronto sistematico dei testi, analizza i rapporti fra i carmina docta di Catullo e le Argonautiche di Apollonio Rodio con particolare attenzione al carme 64. Il lavoro è suddiviso in dieci capitoli più un'introduzione e una conclusione. Nell'introduzione si illustra la metodologia applicata e si discutono alcune questioni teoriche relative all'intertestualità. Nel I capitolo si delinea una storia della critica moderna che mette in evidenza come negli studi catulliani sul carme 64, nel corso dell'ultimo secolo e mezzo, Apollonio tenda ad assumere un ruolo sempre più importante. Nei capitoli II-IX viene fatto uno studio molto approfondito del carme 64. Tale studio analizza il testo catulliano mettendo in luce le somiglianze contenutistiche, strutturali e stilistiche con le Argonautiche. Il X capitolo è invece dedicato agli altri carmina docta. Poiché questi ultimi carmi hanno scarsi punti di contatto con il poema di Apollonio, ci si limita a mettere in evidenza una serie di motivi e tratti comuni. Nella parte conclusiva si espone un quadro sommario dei risultati raggiunti. Il lavoro dimostra in particolare come nel complesso le somiglianze fra Catullo e Apollonio riguardino elementi superficiali o luoghi comuni e come non vi sia alcuna prova certa di una dipendenza diretta di Catullo da Apollonio (nonostante una tale dipendenza sia da ritenersi probabile per ragioni storiche). In contrasto con buona parte della critica più recente, si esprime di conseguenza la convinzione che sia poco opportuno utilizzare le Argonautiche per spiegare il carme 64 o per instaurare un dialogo di natura intertestuale fra Catullo e Apollonio.

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Esposizione dell’attività di laboratorio basata sullo svolgimento di prove sperimentali di resistenza a fatica su accoppiamenti albero-mozzo realizzati mediante calettamento forzato con riscaldamento in forno del mozzo, con l’obiettivo di determinare l’influenza di tale tipo di accoppiamento sulla vita a fatica del componente. Gli accoppiamenti albero – mozzo, anche detti collegamenti forzati, sono collegamenti fissi o semi–permanenti utilizzati per unire due organi tra loro che permettono di trasmettere elevate forze tangenziali anche con interferenze non elevate, realizzando un’unione sicura, quanto quella ottenibile con linguetta o chiavetta. Inoltre l’assenza di masse esterne non genera squilibri dinamici. Il lavoro di sperimentazione in laboratorio è stato preceduto da uno studio mediante modellatore FEM. I risultati ottenuti dallo studio per mezzo di Ansys Workbench 12.0 sono stati il punto di partenza della sperimentazione, la quale è stata effettuata con l’obiettivo di verificare la validità dei risultati ottenuti mediante modellatore.

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La tesi si articola in quattro parti. La prima, di stampo femminista, propone una panoramica sul femminicidio come fenomeno sociale e sulla relativa situazione giuridica internazionale. La seconda tratta in generale la stampa di qualità, supporto mediatico prescelto per l'analisi linguistica. La terza parte propone un micro-corpus di stampa italiana sul tema del femminicidio e la quarta un micro-corpus di stampa francese sull' "Affaire DSK", entrambe corredate di un' analisi del componente lessicale e discorsivo (Analyse du discours). E' un lavoro comparativo, i cui risultati hanno permesso di mettere in evidenza e provare come la stampa di qualità italiana e francese tendano a veicolare in modo implicito un'immagine sessista, sterotipata e discriminatoria del femminicidio e della vittima di violenza.

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Le traduzioni di Luis Cernuda, poeta spagnolo della Generazione del '27, da testi poetici di autori francesi, tedeschi ed inglesi, la cui scelta è dettata da ragioni di coerenza artistica, non hanno valore secondario rispetto alla produzione poetica autoriale. Nel presente studio si delinea l'uniformità del percorso creativo di Luis Cernuda nel ruolo duplice ed apparentemente contraddittorio di poeta-traduttore, attraverso un tracciato spazio-temporale, al contempo realistico e metaforico, che si svolge lungo gran parte della vita del misconosciuto poeta sivigliano. Ad una preliminare presentazione analitica del concetto di traduzione, della funzione che la stessa riveste nel genere letterario specifico della poesia e nell'attività creativa di Cernuda, segue l'analisi comparativa delle traduzioni cernudiane con le rispettive fonti straniere. L'argomento si svolge in tre capitoli successivi, organizzati rispettando lo svolgimento cronologico del percorso traduttorio cernudiano, svolto in parallelo alla produzione poetica personale. Il secondo capitolo verte sulla traduzione da testi poetici in francese. Il terzo capitolo, sul periodo immediatamente successivo agli anni della sperimentazione francese, analizza lo studio della poesia tedesca e della sperimentazione in traduzione. Tale incontro si propone anche come momento di scissione definitiva dalla lirica romanza, piuttosto esornativa, e di accostamento alla più essenziale lirica germanica. Il quarto capitolo raccoglie le versioni poetiche da autori inglesi, che si contraddistinguono per la grande somiglianza alla poesia di Cernuda nelle scelte contenutistico-formali. Le conclusioni vertono sulla coesione perseguita nel tradurre, per cui contenuto e forma acquisiscono pari importanza nella “ricreazione poetica” realizzata da Cernuda.

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This research deals with the deepening and use of an environmental accounting matrix in Emilia-Romagna, RAMEA air emissions (regional NAMEA), carried out by the Regional Environment Agency (Arpa) in an European project. After a depiction of the international context regarding the widespread needing to integrate economic indicators and go beyond conventional reporting system, this study explains the structure, update and development of the tool. The overall aim is to outline the matrix for environmental assessments of regional plans, draw up sustainable reports and monitor effects of regional policies in a sustainable development perspective. The work focused on an application of a Shift-Share model, on the integration with eco-taxes, industrial waste production, energy consumptions, on applications of the extended RAMEA as a policy tool, following Eurostat guidelines. The common thread is the eco-efficiency (economic-environmental efficiency) index. The first part, in English, treats the methodology used to build a more complete tool; in the second part RAMEA has been applied on two regional case studies, in Italian, to support decision makers regarding Strategic Environmental Assessments’ processes (2001/42/EC). The aim is to support an evidence-based policy making by integrating sustainable development concerns at all levels. The first case study regards integrated environmental-economic analyses in support to the SEA of the Regional Waste management plan. For the industrial waste production an extended and updated RAMEA has been developed as a useful policy tool, to help in analysing and monitoring the state of environmental-economic performances. The second case study deals with the environmental report for the SEA of the Regional Program concerning productive activities. RAMEA has been applied aiming to an integrated environmental-economic analysis of the context, to investigate the performances of the regional production chains and to depict and monitor the area where the program should be carried out, from an integrated environmental-economic perspective.

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L’ucronia (Alternate History) è un fenomeno letterario ormai popolare e molto studiato, ma non lo sono altrettanto lo sue origini e i suoi rapporti con la storia “fatta con i se” (Counterfactual History), che risale a Erodoto e a Tito Livio. Solo nell’Ottocento alcuni autori, per vie largamente autonome, fecero della storia alternativa un genere di fiction: Louis Geoffroy con Napoléon apocryphe (1836), storia «della conquista del mondo e della monarchia universale», e Charles Renouvier con Uchronie. L’utopie dans l’histoire (1876), storia «della civiltà europea quale avrebbe potuto essere» se il cristianesimo fosse stato fermato nel II secolo. Questi testi intrattengono relazioni complesse con la letteratura dell’epoca di genere sia realistico, sia fantastico, ma altresì con fenomeni di altra natura: la storiografia, nelle sue forme e nel suo statuto epistemico, e ancor più il senso del possibile - o la filosofia della storia - derivato dall’esperienza della rivoluzione e dal confronto con le teorie utopistiche e di riforma sociale. Altri testi, prodotti in Inghilterra e negli Stati Uniti nello stesso periodo, esplorano le possibilità narrative e speculative del genere: tra questi P.s’ Correspondence di Nathaniel Hawthorne (1845), The Battle of Dorking di George Chesney (1871) e Hands Off di Edward Hale (1881); fino a una raccolta del 1931, If It Had Happened Otherwise, che anticipò molte forme e temi delle ucronie successive. Queste opere sono esaminate sia nel contesto storico e letterario in cui furono prodotte, sia con gli strumenti dell’analisi testuale. Una particolare attenzione è dedicata alle strategie di lettura prescritte dai testi, che subordinano i significati al confronto mentale tra gli eventi narrati e la serie dei fatti autentici. Le teorie sui counterfactuals prodotte in altri campi disciplinari, come la storia e la psicologia, arricchiscono la comprensione dei testi e dei loro rapporti con fenomeni extra-letterari.

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The present dissertation focuses on the dual number in Ancient Greek in a diachronical lapse stretching from the Mycenaean age to the Attic Drama and Comedy of the 5th century BC. In the first chapter morphological issues are addressed, chiefly in a comparative perspective. The Indo European evidence on the dual is hence gathered in order to sketch patterns of grammaticalisation and paradigmatisation of specific grams, growing increasingly functional within the Greek domain. In the second chapter syntactical problems are tackled. After a survey of scholarly literature on the Greek dual, we engage in a functional and typological approach, in order to disentangle some biased assessments on the dual, namely its alleged lack of regularity and intermittent agreement. Some recent frameworks in General Linguistics provide useful grounds for casting new light on the subject. Internal Reconstruction, for instance, supports the facultativity of the dual in each and every stage of its development; Typology and the Animacy Hierarcy add precious cross linguistical insight on the behaviour of the dual toward agreement. Glaring differences also arise as to the adoption — or avoidance — of the dual by different authors. Idiolectal varieties prove in fact conditioned by stylistical and register necessity. By means of a comparison among Epics, Tragedy and Comedy it is possible to enhance differences in the evaluation of the dual, which led sometimes to forms of ‘censure’ — thus triggering the onset of competing strategies to express duality. The last two chapters delve into the tantalising variety of the Homeric evidence, first of all in an account of the notorious issue of the Embassy of Iliad IX, and last in a commentary of all significant Homeric duals — mostly represented by archaisms, formulae, and ad hoc coinages.

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La tesi offre un commento critico-testuale alle principali parti liriche dell'Elettra di Euripide: la Monodia di Elettra, la Parodo, il primo, il secondo e quarto Stasimo, il Kommòs. Ogni capitolo è relativo al commento di ciascuna delle sezioni menzionate. Ognuno di essi si apre con un'introduzione relativa ad i problemi interpretativi di portata generale; segue il commento verso per verso; si offre infine, al termine di ogni capitolo, testo, traduzione ed interpretazione metrica.

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Si procede ad un’analisi diacronica delle tre redazioni del commento dantesco di Benvenuto da Imola (dalle "recollectae" bolognesi e ferraresi al "Comentum"), considerando il testo benvenutiano quale «opera umana o lavoro in fieri», di cui rappresentare «drammaticamente la vita dialettica», così come il Contini iniziava a fare, negli anni ’30, con gli ʻscartafacciʼ ariosteschi. Secondo tale impostazione, si prende in esame la multiforme attitudine pedagogica di Benvenuto, di cui si indica, con riferimento ad altri commentatori coevi, danteschi e non, il contesto operativo. Nella seconda parte si ricostruisce, in senso sempre diacronico, la problematica oscillazione del commentatore tra tendenze avanguardistiche in direzione umanistico-petrarchesca e strenua apologia del testo dantesco. Nella terza ed ultima parte sono vagliate le originali idee benvenutiane riguardo alla lingua e alla poesia della Commedia, delle quali si ripercorre, attraverso l’esame delle varianti redazionali, la progressiva messa a fuoco. Obiettivo dell’elaborato, insomma, è restituire una descrizione organica e problematica della ricerca dantesca, "in progress", portata avanti da Benvenuto da Imola.

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Il lavoro consiste nella traduzione dell’adagio 2001, Herculei labores con commento delle righe 1-116, che comprendono il racconto della fatica di Ercole contro l’idra di Lerna e le interpretazioni che Erasmo ne fornisce per introdurre la filologia come impresa erculea in chiave autobiografica. L’introduzione ha lo scopo di presentare una sintesi degli elementi notevoli del commento e alcune osservazioni sull’autorappresentazione di sé dell’umanista. Erasmo fa dell’identificazione con Ercole un topos della propria descrizione in chiave ironica, ma si propone anche come emulo di Girolamo, di cui cura l’edizione delle lettere. Questo lavoro prende in considerazione infine il ritratto di Erasmo dipinto da Holbein e custodito a Longford Castle in relazione al testo dell’adagio, al quale allude con la scritta in primo piano, ΗΡΑΚΛΕΙΟΙ ΠΟΝΟΙ.

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Il presente lavoro si prefigge di descrivere e analizzare la realtà dell’insegnamento della lingua portoghese nelle università italiane, con particolare attenzione alla presentazione della varietà brasiliana, nel quadro dell’educazione linguistico-culturale in senso lato. Per poter cogliere l’insieme interrelato di fattori che compongono il processo di insegnamento/apprendimento in questa specifica situazione, la ricerca si sviluppa in tre ambiti: i) riflessione sulle varietà della lingua portoghese, basata sugli studi attuali in ambito linguistico e sociolinguistico relativi all’area lusofona, mettendo a fuoco il portoghese brasiliano; ii) ricognizione dell’attuale stato dell’insegnamento del portoghese all’interno degli atenei italiani, attuata tramite una ricerca quantitativa basata su un questionario online; iii) indagine qualitativa sulle pratiche didattiche, in presenza e online, basate rispettivamente sull’analisi dei materiali didattici in uso negli atenei e sull’analisi culturale e linguistica delle interazioni fra studenti in teletandem. L’analisi dei dati ha permesso di tracciare un quadro rappresentativo dell’insegnamento del portoghese nel contesto accademico nonché di delineare percorsi formativi integrativi alle lezioni tradizionali, che mettano in evidenza lo stretto legame fra lingua e cultura, e quindi per meglio contestualizzare l’apprendimento della lingua e della cultura brasiliana in Italia.

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Il presente studio si è posto come obiettivo quello di redigere un lessico dei termini d’amore nella poesia di Orazio, e, specificamente, dei lemmi presenti nei primi tre libri delle Odi. L’interesse per la lirica del Venosino ci ha indotti ad affrontarne la lettura non solo considerando quelle che sono le tematiche diremo topiche della sua poetica ( modus, angulus, mors, tempus, cura, solo per citare quelle più significative ), ma anche quelle meno note, quale appunto il tema dell’amore, oggetto di questo lavoro. Si è proceduto così all’analisi di ogni singolo libro di ogni ode, catalogandone ed analizzandone rispettivamente tutte le occorrenze di quei termini che abbiamo ritenuto essere propri del lessico amoroso. Il commento ad ogni libro è stato supportato dagli studi di Nisbet-Hubbard per il primo ed il secondo libro delle Odi ( cfr. R.G.M. Nisbet-M. Hubbard, A commentary on Horace: Odes Book 1, Oxford 1970; R.G.M. Nisbet-M. Hubbard, A commentary on Horace: Odes Book 2, Oxford 1978 ) e Nisbet-Rudd per il terzo ( cfr. R.G.M. Nisbet-Rudd, A commentary on Horace: Odes Book 3, Oxford, 2003 ). Trattandosi di un lessico è stato altresì fondamentale il contributo dell’ Index uerborum amatorium ( Cfr. R. Pichon, De sermone amatorio apud Latinos elegiarum scriptores, Paris 1902 ) e del ThLL. Si è infine proceduto ad individuare quei termini maggiormente significativi nell’ambito della poesia d’amore in generale, il cui riflesso è presente anche nella poesia oraziana, con una particolare attenzione al rapporto che intercorre tra Orazio e la tradizione neoterica ed elegiaca e al lessico dei colori, che vanta numerose occorrenze nella poesia d’amore, soprattutto in riferimento alla bellezza muliebre e maschile e che quindi appare di rilevante importanza per comprendere l’estetica della poesia oraziana nel ritrarre la forma degli amanti che popolano i suoi più celebri versi d’amore.

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Il contributo di questo scritto è stato quello di delineare attraverso l’esame comparatistico del principio dell'affidamento quel particolare fil rouge che differenzia e che unisce, gli ordinamenti di common law e di civil law nell’approcciarsi a questo principio. In questo studio lo sviluppo del principio dell’affidamento nel diritto inglese,l’influenza della Corte di Giustizia, ed recepimento da parte dei giudici di common law di quei principi di armonizzazione indicati dalla Corte di Giustizia che ha estremamente modificato e razionalizzato il contenzioso inglese e quello italiano. Questa ricerca si propone di valutare in chiave comparatistica le possibili lesioni che possono aver tratto il contribuente in inganno attraverso comportamenti difformi dalla P.A. Rispetto a quanto promesso ed i possibili effetti risarcitori che potrebbero dare luogo nei confronti della Pubblica Amministrazione fiscale.

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Valutazione della resistenza a taglio di un adesivo anaerobico forte, nel nostro caso Loctite 648, impiegato in un giunto albero-mozzo accoppiato per interferenza alla pressa al variare del rapporto lunghezza di accoppiamento su diametro di accoppiamento (L/D), nei casi in cui L/D valga 0,5, 1, 1,5 e 2.

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La tesi analizza la rappresentazione del maquis nella letteratura spagnola contemporanea, scritti in castigliano e pubblicati dal 1985 ad oggi. La tesi si articola in tre capitoli: il primo presenta a livello teorico la metodologia e gli strumenti utilizzati nello svolgimento dello studio, ed è incentrato innanzitutto sul tentativo di definizione e catalogazione dei romanzi del maquis, con una particolare attenzione alla temperie culturale cui fanno riferimento, presentando le estetiche postmoderna e neomoderna e cercando di situare le opere narrative facenti parte del corpus della ricerca. Nel secondo capitolo è centrale in cambio l’analisi dei rapporti tra Storia e narrazione: oltre a concentrarsi sul dibattito interdisciplinare circa le connessioni tra la Storia e la narrativa, si cerca di dar conto dei riflessi di questa riflessione contemporanea all’interno delle opere facenti parte del corpus. Infine, il terzo capitolo riguarda l’analisi delle metafore animali rintracciabili nei romanzi sul maquis scelti, concentrandosi principalmente su Luna de lobos di Julio Llamazares e La agonía del búho chico di Justo Vila. L’impiego di questa figura retorica, che si ritrova in vari gradi in tutte le opere narrative scelte, risponde tanto ad una ricerca di verosimiglianza quanto alle modalità di rappresentazione della realtà empirica, riportando l’attenzione sui metodi atti alla figurazione e all’accesso alla conoscenza del mondo. La proposta di un cambio di paradigma estetico e narrativo in atto nella letteratura contemporanea spagnola cerca quindi una conferma nel momento dell’analisi, attraverso la quale si cerca di indagare se, e in che misura, il romanzo sul maquis si inserisce nel dibattito letterario odierno, e quanto contribuisce allo sviluppo del medesimo paradigma estetico in via di definizione – quello neomoderno –, cercando una conferma che si basa sulla presenza di quelle tematiche segnalate nel momento della discussione teorica e metodologica come tratti basilari e strutturanti le opere.