319 resultados para Logica.
Resumo:
Il sito archeologico di Suasa è stato oggetto di una lunga campagna di scavi iniziata negli anni sessanta, che ha portato alla pubblicazione di diversi saggi e ha stimolato l’attenzione di numerosi studiosi nel corso degli ultimi anni. Questo interesse, però, rimane un fenomeno ristretto agli addetti al settore e non vede una vera riflessione sul piano turistico. Suasa, infatti, rimane un gioiello culturale scarsamente conosciuto nel territorio ed escluso dai principali percorsi turistici. Il primo obiettivo del nostro intervento è quello di porre l’attenzione su un’area di così grande interesse e avvicinare le persone, esperti di storia e non, all’antica città, in modo che questa possa acquisire una nuova vita e ritrovare una sua valenza nel territorio. Il primo passo in questa direzione è stato quello di mettere in relazione il parco archeologico con gli altri siti archeologici della zona inserendolo in un sistema di offerta culturale volto all’esplorazione e all’approfondimento del territorio marchigiano e della sua storia. La posizione di Suasa sul fiume Cesano, inoltre, risulta particolarmente favorevole ad una integrazione dell’area con i percorsi cicloturistici, in quanto fornisce la possibilità di creare un parco fluviale di supporto a queste nuove tratte di collegamento, così come alle esistenti, andando ad aggiungere valore all’area. Questo elemento risulterà un fattore chiave per la collocazione e la definizione del visitor center del parco archeologico, il quale fa del rapporto tra il sito archeologico e il territorio il suo punto fondante. L’organizzazione del parco richiama quella che era l’organizzazione della città romana, cercando di restituire al visitatore non tanto l’immagine precisa di una ricostruzione, ma la logica e la successione degli spazi che l’impianto urbano poteva assumere. Gli interventi sulle emergenze, quindi, sono realizzati seguendo una coerenza progettuale e materica volta a minimizzare l’impatto sull’archeologia e nel contesto.
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Nella presente tesi si cerca di tratteggiare lo sviluppo storico della disciplina trigonometrica: da fedele alleata di astronomia e geodesia, appendice naturale di effemeridi e manuali topografici, fino all’emancipazione a scienza autonoma, branca indipendente della matematica pura. Un cammino lungo ed affascinante che attraversa i millenni: dalle prime tracce individuabili nella civiltà egizia ed in quella mesopotamica fino alla definitiva fioritura e successiva sistemazione logica della trigonometria degli archi e delle corde, avvenuta nel mondo greco ed alessandrino. Poi il rinascimento culturale europeo, passando attraverso la tradizione indiana e la mediazione arabo-islamica. Quindi il preludio alla trigonometria moderna grazie al contributo di matematici del calibro di Viète e Napier, sino alla scoperta delle sue innumerevoli applicazioni alla fisica durante la gloriosa Rivoluzione Scientifica. Infine la nascita e lo studio sistematico delle funzioni circolari, colonne portanti dell’analisi, ad opera di Eulero ed ancora la Rivoluzione Francese con Carnot e Fourier. Ampio spazio, inoltre, è dedicato a problemi ed applicazioni pratiche tratte da manuali per la scuola secondaria largamente diffusi intorno alla metà del secolo scorso.
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Intervenire su un sistema urbano che si fa portatore di storia e tradizioni complesse, nel tentativo di addurvi una risoluzione attraverso la costruzione logica del luogo, comporta l’imparare a leggere tra le sfumature di quei fatti da cui, quel luogo, è stato plasmato. Fatti passati o attuali, le cui potenzialità, forma e struttura offrono delle modalità di comprendere lo spazio della città, fissando gli eventi che hanno segnato le sue vicende architettoniche. L’atto progettuale trae origine dalla volontà di assolvere a necessità e bisogni espressi dalla città, pensando la vicenda architettonica come un momento di riflessione, cercando un equilibrio nella dinamica urbana tra la città in continua evoluzione ed il sistema progettuale fissato.
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Breve elaborato sulla teoria degli insiemi a partire dagli assiomi ZFC con introduzione ai numeri ordinali e cardinali e presentazione dell'ipotesi del continuo.
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Le macchine automatiche prodotte dall’azienda VIRE Automation di Faenza sono atte al confezionamento di prodotti igienico sanitari del settore baby, femminile e adulto. La macchina può essere suddivisa in due gruppi funzionali, il primo legato al raggruppamento dei prodotti in pile e il secondo dedicato al confezionamento vero e proprio. Il presente elaborato consiste nello studio e nella progettazione del raggruppatore della macchina dedicata ai prodotti femminili; in particolare lo scopo è il corretto funzionamento del gruppo con performance superiori a quelle attuali. Il progetto si è articolato nell’applicazione del metodo della Casa della Qualità come strumento di supporto, per poi passare allo studio della parte logica della macchina e ad un'analisi cinematica e dinamica del gruppo estrattore; infine vengono presentate ulteriori soluzioni tecniche adottate.
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Il mondo degli smartphone, in particolare grazie all’avvento delle app, costituisce un settore che ha avuto negli ultimi anni una crescita tale, da richiedere l’introduzione di un nuovo termine in ambito finanziario: app economy. La crescente richiesta da parte del mercato di nuove opportunitá derivanti dal mondo delle applicazioni, ha aumentato sensibilmente il carico di lavoro richiesto alle software house specializzate,che hanno pertanto avuto la necessitá di adeguarsi a tale cambiamento. Per ovviare alle suddette problematiche, sono iniziati ad emergere due tool che consentono lo sviluppo di applicazioni multipiattaforma utilizzando un linguaggio ed un ambiente di sviluppo comuni. Tali sistemi consentono un risparmio in termini di tempi e costi, ma non sono in grado di competere con i tool nativi in termini di qualità del prodotto realizzato, in particolare per quanto concerne l'interfaccia grafica. Si propone pertanto un approccio che tenta di combinare i vantaggi di entrambe le soluzioni, al fine di ottimizzare la fluidità della UI, consentendo allo stesso tempo il riuso della logica applicativa.
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El autor trata tres temas presentes en el segundo comentario de Boecio a la Isagogé de Porfirio. El primero muestra que cuando Boecio argumenta contra el universal ontológico de Porfirio, lo hace en términos cuantitativos; por ello la argumentación de Boecio contra el realismo porfiriano es diferente, por ej., de la argumentación que utiliza Abelardo en su Logica Ingredientibus. Mientras para Boecio lo que es uno no puede ser simultáneamente múltiple a causa de una imposibilidad cuantitativa, para Abelardo la misma imposibilidad resulta de una reducción al absurdo, pues la misma res universalis no puede ser racional en un sujeto e irracional en otro. El segundo tema es la distinción boeciana entre modo de ser y modo de ser conocido del universal. El tercer tema es la posibilidad de aferrar el universal boeciano a través de una fórmula apta para tipificar ese universal que, según Boecio, sería deficiente si fuera solo gnoseológico o solo ontológico; esa fórmula debe poder dar cuentas, simultáneamente, de ambas dimensiones del universal, es decir, la dimensión real-ontológica y la intelectual-gnoseológica.
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Teniendo en cuenta el titulo de la mesa autoconvocada 'los padecimientos actuales y sus terapéuticas' este trabajo intentara presentar algunas nociones básicas que forman parte del modelo sistémico psicoterapéutico familiar propuesto en la actualidad por Salvador Minuchin. Este autor y psicoterapeuta sistemico, es atendiendo a familias con problematicas de violencia, que intentará abordarlas, no justamente para dar las mismas respuestas que desde algunos organismos estatales se precipitan, como ser la segregacion, la separacion de sus miembros, o bien clasificarlas, para luego establecer sobre ellas dispositivos de vigilancia y castigo. Intentando analizarlas para comprender su logica de funcionamiento, Minuchin se hara la siguiente pregunta: ¿ante el encuentro con una familia que desde hace mucho tiempo ha permanecido unida conviviendo con pautas de transacciones destructivas entre todos sus miembros, como terapeutas, cuál sería el modo de responder para intervenir en situaciones semejantes? Es sabido que la separación del matrimonio, dar al cuidado adoptivo a los hijos, procesar a alguno de sus integrantes, llevar a las mujeres a un refugio para víctimas de violencia familiar, serian todas soluciones inmediatas que segun su opinion, desmiembran, separan y segregan, mientras que no contribuyen a modificar las pautas de interacciones y de transacciones que se perpetuaron durante mucho tiempo en cada una de esas familias signadas por una lógica disfuncional.con relacion a alguna de las tecnicas utilizadas, Minuchin propone analizar a la familia, haciendo coparticipes de este proceso, en una sesión de psicoterapia familiar, a otros terapeutas que, observando desde atrás de un espejo unidireccional, ayudaran a brindar y construir posibles intervenciones, que apunten a romper con lo establecido, es decir, con ciertas pautas de comunicación y de transacciones, para lograr ampliar el horizonte familiar a cerca del conocimiento de cada uno de sus miembros. Intervenir desde dentro del sistema, y formar nuevas alianzas con algunos de sus miembros, para que la lógica de funcionamiento habitual se resquebraje, puede decirse que seria uno de los objetivos principales de este tipo de terapeutica. Algunas intervenciones tales como, bloquear por momentos la comunicación entre algunos de los miembros de la familia para ver qué nuevas alianzas pueden formarse, brindar en vivo y en directo un modelo de identificación comunicacional, proponer respuestas alternativas, disputar el lugar de observador de una determinada escena familiar, asignar una tarea, prescribir la repetición forzada de un síntoma, hacer foco sobre una especifica cuestión, o indicaciones precisas sobre un tema determinado que se tendrá que resolver, constituyen en parte las herramientas con que cuenta el terapeuta familiar para tratar de cumplir con su objetivo: apostar al potencial de curación y de cambio que tiene toda familia, y acrecentar el alcance de sus potencialidades