986 resultados para Simplex (Matematica)
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At present there is not a reliable vaccine against herpes virus. Viral protein vaccines as yet have proved unsuccessful to meet the challenge of raising an appropriate immune response. Cantab Pharmaceuticals has produced a virus vaccine that can undergo one round of replication in the recipient in order to produce a more specific immune reaction. This virus is called Disabled Infectious Single Cycle Herpes Simplex Virus (DISC HSV) which has been derived by deleting the essential gH gene from a type 2 herpes virus. This vaccine has been proven to be effective in animal studies. Existing methods for the purification of viruses rely on laboratory techniques and for vaccine production would be on a far too small a scale. There is therefore a need for new virus purification methods to be developed in order to meet these large scale needs. An integrated process for the manufacture of a purified recombinant DISC HSV is described. The process involves culture of complementing Vero (CR2) cells, virus infection and manufacture, virus harvesting and subsequent downstream processing. The identification of suitable growth parameters for the complementing cell line and optimal limes for both infection and harvest are addressed. Various traditional harvest methods were investigated and found not to be suitable for a scaled up process. A method of harvesting, that exploits the elution of cell associated viruses by the competitive binding of exogenous heparin to virus envelope gC proteins, is described and is shown to yield significantly less contaminated process streams than sonication or osmotic approaches that involve cell rupture (with> 10-fold less complementing cell protein). High concentrations of salt (>0.8M NaCl) exhibit the same effect, although the high osmotic strength ruptures cells and increase the contamination of the process stream. This same heparin-gC protein affinity interaction is also shown to provide an efficient adsorptive purification procedure for herpes viruses which avoids the need to pre-treat the harvest material, apart from clarification, prior to chromatography. Subsequent column eluates provide product fractions with a 100-fold increase in virus titre and low levels of complementing cell protein and DNA (0.05 pg protein/pfu and 1.2 x 104 pg DNA/pfu respectively).
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Scopo di questa tesi è verificare se, testi di matematica modificati da un punto di vista grafico e senza variazioni a livello di competenze matematiche richieste, possano facilitare i ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Aspetti non legati alla matematica, come la difficoltà a leggere il testo troppo lungo, a ricordare o sapere il significato di alcune parole, a non avere una immagine di riferimento, bloccano il ragazzo impedendo all’insegnante una corretta valutazione. Viene presentata dapprima una parte teorica sui disturbi e sulle leggi che tutelano i ragazzi, in seguito viene analizzata nel dettaglio la parte sperimentale, riportando un’analisi di quanto emerso da interviste semi-strutturate e questionari posti a ragazzi DSA di diverse associazioni.
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La prima parte dell’elaborato ripercorre la storia dell’introduzione delle tecnologie all’interno delle istituzioni scolastiche, sia dal punto di vista pratico, sia dal punto di vista legislativo, che ha accompagnato questo ingresso tutt’altro che lineare, a partire dagli anni ’80 fino ai giorni nostri grazie alle ultime introduzioni avvenute con la messa in atto del Piano Nazionale Scuola Digitale. Vengono poi descritti alcuni software utilizzati nelle scuole sia in passato che in tempi più recenti per arrivare agli ultimi sviluppi e agli applicativi online per lo studio della matematica. Infine nell’ultimo capitolo è descritta un’unità didattica riguardante lo studio della probabilità, ideata per gli allievi di una scuola secondaria di secondo grado che utilizza la LIM e alcuni software adeguati all’argomento proposto. Quello che emerge, però, è la difficoltà sia nella diffusione delle tecnologie nella scuola, sia nel loro utilizzo da parte dei docenti. Spesso gli insegnanti non hanno un livello adeguato di formazione in ambito tecnologico e quindi non sono in grado di sfruttare pienamente le potenzialità offerte. Il cammino per arrivare ad una completa formazione del personale docente e per la completa digitalizzazione delle scuole è ancora lungo e tortuoso. Tuttavia è importante ricordare che le tecnologie non possono essere la risposta a tutto, bensì un efficace mezzo per attirare l’attenzione e soprattutto stimolare la fantasia di alunni e docenti. Inoltre non si può pensare alcuna tecnologizzazione senza prima aver posto e consolidato le basi di un qualsivoglia argomento da proporre in classe con l’ausilio di software e hardware.
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Questa tesi espone il mio lavoro all'interno del progetto di ricerca del FAMT&L, progetto sviluppato dal dipartimento di Matematica e dal dipartimento di Scienze dell'Educazione sulla valutazione formativa in matematica, finanziato dall'Unione Europea e svolto in collaborazione con Francia, Svizzera, Olanda e Cipro. Questo progetto di ricerca è centrato sulla formazione degli insegnanti alla valutazione formativa. L'obiettivo è quello di formare gli insegnanti a fare valutazione formativa in matematica. Lo strumento scelto è quello di lavorare su video di situazioni in classe. Il mio lavoro di tesi è consistito nell'analizzare le situazioni dei video per trovare delle categorie relative ai contenuti, alle competenze matematiche e alle caratteristiche dell'apprendimento della matematica. Questi materiali saranno utilizzati come materiale nella formazione insegnanti.
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Questo lavoro di tesi nasce all’interno del nucleo di ricerca in didattica della fisica dell’Università di Bologna, coordinato dalla professoressa Olivia Levrini e che coinvolge docenti di matematica e fisica dei Licei, assegnisti di ricerca e laureandi. Negli ultimi anni il lavoro del gruppo si è concentrato sullo studio di una possibile risposta all'evidente e pressante difficoltà di certi docenti nell'affrontare gli argomenti di meccanica quantistica che sono stati introdotti nelle indicazioni Nazionali per il Liceo Scientifico, dovuta a cause di vario genere, fra cui l'intrinseca complessità degli argomenti e l'inefficacia di molti libri di testo nel presentarli in modo adeguato. In questo contesto, la presente tesi si pone l’obiettivo di affrontare due problemi specifici di formalizzazione matematica in relazione a due temi previsti dalle Indicazioni Nazionali: il tema della radiazione di corpo nero, che ha portato Max Planck alla prima ipotesi di quantizzazione, e l’indeterminazione di Heisenberg, con il cambiamento di paradigma che ha costituito per l’interpretazione del mondo fisico. Attraverso un confronto diretto con le fonti, si cercherà quindi di proporre un percorso in cui il ruolo del protagonista sarà giocato dagli aspetti matematici delle teorie analizzate e dal modo in cui gli strumenti della matematica hanno contribuito alla loro formazione, mantenendo un costante legame con le componenti didattiche. Proprio in quest'ottica, ci si accorgerà della forte connessione fra i lavori di Planck e Heisenberg e due aspetti fondamentali della didattica della matematica: l'interdisciplinarietà con la fisica e il concetto di modellizzazione. Il lavoro finale sarà quindi quello di andare ad analizzare, attraverso un confronto con le Indicazioni Nazionali per il Liceo Scientifico e con alcune esigenze emerse dagli insegnanti, le parti e i modi in cui la tesi risponde a queste richieste.
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Thèse numérisée par la Direction des bibliothèques de l'Université de Montréal.
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Thèse numérisée par la Direction des bibliothèques de l'Université de Montréal.
Il modello di argomentazione di Toulmin nell’attivitá matematica degli studenti di scuola secondaria
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Lo studio decritto in questo progetto di tesi ha avuto origine dalla volontà di analizzare l’atteggiamento di studenti di scuola superiore di I e II grado rispetto alla richiesta di fornire argomentazioni, di giustificare affermazioni o risultati ottenuti in ambito matematico. L’analisi quantitativa dei dati ottenuti sottoponendo gli studenti ad un questionario costituito da quesiti scelti in ambiti differenti tra le prove Invalsi ha evidenziato che solo una parte (36% per le superiori di I grado, 59% per le superiori di II grado) degli studenti che hanno risposto correttamente ai quesiti, è stata in grado di argomentare la risposta. L’analisi è stata a questo punto approfondita sulla base del modello di Toulmin e delle componenti del processo di argomentazione da lui descritte. Si è valutato per ogni argomentazione in quale o quali delle componenti toulminiane si sia concentrato l’errore. Ogni argomentazione considerata errata può infatti contenere errori differenti che possono riguardare una soltanto, diverse o tutte e quattro le componenti di Backing, Warrant, Data e Conclusion. L’informazione che ne è emersa è che nella maggioranza dei casi il fatto che uno studente di scuola superiore non riesca ad argomentare adeguatamente un’affermazione dipende dal richiamo errato di conoscenze sull'oggetto dell'argomentazione stessa ("Warrant" e "Backing"), conoscenze che dovrebbero supportare i passi di ragionamento. Si è infine condotta un’indagine sul terreno logico e linguistico dei passi di ragionamento degli studenti e della loro concatenazione, in modo particolare attraverso l’analisi dell’uso dei connettivi linguistici che esprimono e permettono le inferenze, e della padronanza logica delle concatenazioni linguistiche. Si è osservato per quanto riguarda le scuole superiori di I grado, che le difficoltà di argomentazione dovute anche a scarsa padronanza del linguaggio sono circa l’8% del totale; per le scuole superiori di II grado questa percentuale scende al 6%.
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An expression for the oscillatory part of an asymptotic formula for the relativistic spin network amplitude for a 4-simplex is given. The amplitude depends on specified areas for each two-dimensional face in the 4-simplex. The asymptotic formula has a contribution from each flat Euclidean metric on the 4-simplex which agrees with the given areas. The oscillatory part of each contribution is determined by the Regge calculus Einstein action for that geometry.
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Mode of access: Internet.
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Purpose: To investigate whether UL43 protein, which is highly conserved in alpha- and gamma herpes viruses, and a non-glycosylated transmembrane protein, is involved in virus entry and virus-induced cell fusion. Methods: Mutagenesis was accomplished by a markerless two-step Red recombination mutagenesis system implemented on the Herpes simplex virus 1 (HSV-1) bacterial artificial chromosome (BAC). Growth properties of HSV-1 UL43 mutants were analyzed using plaque morphology and one-step growth kinetics. SDS-PAGE and Western blot was employed to assay the synthesis of the viral glycoproteins. Virus-penetration was assayed to determine if UL43 protein is required for efficient virus entry. Results: Lack of UL43 expression resulted in significantly reduced plaque sizes of syncytial mutant viruses and inhibited cell fusion induced by gBΔ28 or gKsyn20 (p < 0.05). Deletion of UL43 did not affect overall expression levels of viral glycoproteins gB, gC, gD, and gH on HSV-1(F) BAC infected cell surfaces. Moreover, mutant viruses lacking UL43 gene exhibited slower kinetics of entry into Vero cells than the parental HSV-1(F) BAC. Conclusion: Thus, these results suggest an important role for UL43 protein in mediating virus-induced membrane fusion and efficient entry of virion into target cells.
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Esta presentación describe algunos aspectos que deben considerarse al diseñar planes encaminados a mejorar la enseñanza y el aprendizaje de la ciencia, la matemática y la tecnología de una población. La pregunta fundamental que intento atacar es: ¿cual es la relación entre contenidos científicos, matemáticos y tecnológicos que deben ser generados para educación general y su aprendizaje? Se discute el papel de la investigación en didáctica de la ciencia y la tecnología así como en Matemática Educativa que puede iluminar la formación de planes de esta naturaleza. Se sugiere la construcción de planes pilotos que sirvan para recolectar información acerca de las condiciones en las cuales los estudiantes aprenden ideas importantes de ciencia, matemática y tecnología. Se utilizan datos empíricos provenientes de proyectos pilotos de Latinoamérica (Cajas, 1999b).