271 resultados para Modena, LeoneModena, LeoneLeoneModena


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La prima parte di questo lavoro di tesi tratta dell’interazione tra un bacino di laminazione e il sottostante acquifero: è in fase di progetto, infatti, la costruzione di una cassa di espansione sul torrente Baganza, a monte della città di Parma. L’obiettivo di tale intervento è di ridurre il rischio di esondazione immagazzinando temporaneamente, in un serbatoio artificiale, la parte più pericolosa del volume di piena che verrebbe rilasciata successivamente con portate che possono essere agevolmente contenute nel tratto cittadino del torrente. L’acquifero è stato preliminarmente indagato e monitorato permettendone la caratterizzazione litostratigrafica. La stratigrafia si può riassumere in una sequenza di strati ghiaioso-sabbiosi con successione di lenti d’argilla più o meno spesse e continue, distinguendo due acquiferi differenti (uno freatico ed uno confinato). Nel presente studio si fa riferimento al solo acquifero superficiale che è stato modellato numericamente, alle differenze finite, per mezzo del software MODFLOW_2005. L'obiettivo del presente lavoro è di rappresentare il sistema acquifero nelle condizioni attuali (in assenza di alcuna opera) e di progetto. La calibrazione è stata condotta in condizioni stazionarie utilizzando i livelli piezometrici raccolti nei punti d’osservazione durante la primavera del 2013. I valori di conducibilità idraulica sono stati stimati per mezzo di un approccio geostatistico Bayesiano. Il codice utilizzato per la stima è il bgaPEST, un software gratuito per la soluzione di problemi inversi fortemente parametrizzati, sviluppato sulla base dei protocolli del software PEST. La metodologia inversa stima il campo di conducibilità idraulica combinando osservazioni sullo stato del sistema (livelli piezometrici nel caso in esame) e informazioni a-priori sulla struttura dei parametri incogniti. La procedura inversa richiede il calcolo della sensitività di ciascuna osservazione a ciascuno dei parametri stimati; questa è stata valutata in maniera efficiente facendo ricorso ad una formulazione agli stati aggiunti del codice in avanti MODFLOW_2005_Adjoint. I risultati della metodologia sono coerenti con la natura alluvionale dell'acquifero indagato e con le informazioni raccolte nei punti di osservazione. Il modello calibrato può quindi essere utilizzato come supporto alla progettazione e gestione dell’opera di laminazione. La seconda parte di questa tesi tratta l'analisi delle sollecitazioni indotte dai percorsi di flusso preferenziali causati da fenomeni di piping all’interno dei rilevati arginali. Tali percorsi preferenziali possono essere dovuti alla presenza di gallerie scavate da animali selvatici. Questo studio è stato ispirato dal crollo del rilevato arginale del Fiume Secchia (Modena), che si è verificato in gennaio 2014 a seguito di un evento alluvionale, durante il quale il livello dell'acqua non ha mai raggiunto la sommità arginale. La commissione scientifica, la cui relazione finale fornisce i dati utilizzati per questo studio, ha attribuito, con molta probabilità, il crollo del rilevato alla presenza di tane di animali. Con lo scopo di analizzare il comportamento del rilevato in condizioni integre e in condizioni modificate dall'esistenza di un tunnel che attraversa il manufatto arginale, è stato realizzato un modello numerico 3D dell’argine mediante i noti software Femwater e Feflow. I modelli descrivono le infiltrazioni all'interno del rilevato considerando il terreno in entrambe le porzioni sature ed insature, adottando la tecnica agli elementi finiti. La tana è stata rappresentata da elementi con elevata permeabilità e porosità, i cui valori sono stati modificati al fine di valutare le diverse influenze sui flussi e sui contenuti idrici. Per valutare se le situazioni analizzate presentino o meno il verificarsi del fenomeno di erosione, sono stati calcolati i valori del fattore di sicurezza. Questo è stato valutato in differenti modi, tra cui quello recentemente proposto da Richards e Reddy (2014), che si riferisce al criterio di energia cinetica critica. In ultima analisi è stato utilizzato il modello di Bonelli (2007) per calcolare il tempo di erosione ed il tempo rimanente al collasso del rilevato.

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Obbiettivo della tesi è sviluppare un metodo che valuti la probabilità di rottura arginale nella stesura delle mappe di pericolosità e di rischio alluvione. Ad oggi le mappe di pericolosità, redatte dagli enti regionali, considerano solo la probabilità di superamento dell’argine da parte del livello idrico (overtopping) e non il cedimento dello stesso a causa dell’instabilizzazione dovuta all’innalzamento del livello del fiume. Per la presente tesi si è scelto come caso di studio la rottura dell’argine destro del fiume Secchia del 19 gennaio 2014, presso la frazione di San Matteo, comune di Modena. Questo caso di rottura arginale è particolarmente interessante, poiché dopo l’accaduto la regione Emilia-Romagna ha predisposto una commissione tecnica per valutare le cause dell'evento. La commissione ha quindi predisposto una serie di indagini i cui dati saranno di fondamentale importanza nella presente tesi. Utilizzando, infatti, questo caso di cedimento arginale come esempio si è potuto innanzitutto ricostruire il fenomeno che ha provocato il fallimento dell’argine e ricalcolare il rischio inondazione sulle zone allagate considerando la probabilità di fallimento del sistema arginale. Per fare ciò, si sono inizialmente eseguite varie modellazioni idrauliche, sul corpo arginale, per stabilire gli spostamenti della tavola d’acqua e i valori di pressione interstiziale dei pori al variare dei tiranti idrici utilizzando il software SEEP/W. Successivamente si è utilizzato SLOPE/W allo scopo di verificate le probabilità di cedimento dell'argine in relazione alle modellazioni idrauliche effettuate con SEEP/W. Una volta ricavate le probabilità di rottura alle varie quote idriche con SLOPE/W, le si è riportate su un foglio di calcolo Excel e ricavata la curva di fragilità dell'argine e calcolato le probabilità di accadimento degli eventi alluvionali. Dopo di ciò attraverso l’utilizzo del software CA2D si sono modellate le mappe di alluvione per i vari eventi e con l’ausilio di Qgis si sono ricavate le mappe di pericolosità e calcolato il rischio sugli edifici interessati.

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Durante i trattamenti radioterapici dei pazienti oncologici testa-collo, le ghiandole parotidee (PGs) possono essere indebitamente irradiate a seguito di modificazioni volumetriche-spaziali inter/intra-frazione causate da fattori quali il dimagrimento, l’esposizione a radiazioni ionizzanti ed il morphing anatomico degli organi coinvolti nelle aree d’irraggiamento. Il presente lavoro svolto presso la struttura di Fisica Medica e di Radioterapia Oncologica dell’A.O.U di Modena, quale parte del progetto di ricerca del Ministero della Salute (MoH2010, GR-2010-2318757) “ Dose warping methods for IGRT and Adaptive RT: dose accumulation based on organ motion and anatomical variations of the patients during radiation therapy treatments ”, sviluppa un modello biomeccanico in grado di rappresentare il processo di deformazione delle PGs, considerandone la geometria, le proprietà elastiche e l'evoluzione durante il ciclo terapeutico. Il modello di deformazione d’organo è stato realizzato attraverso l’utilizzo di un software agli elementi finiti (FEM). Molteplici superfici mesh, rappresentanti la geometria e l’evoluzione delle parotidi durante le sedute di trattamento, sono state create a partire dai contorni dell’organo definiti dal medico radioterapista sull’immagine tomografica di pianificazione e generati automaticamente sulle immagini di setup e re-positioning giornaliere mediante algoritmi di registrazione rigida/deformabile. I constraints anatomici e il campo di forze del modello sono stati definiti sulla base di ipotesi semplificative considerando l’alterazione strutturale (perdita di cellule acinari) e le barriere anatomiche dovute a strutture circostanti. L’analisi delle mesh ha consentito di studiare la dinamica della deformazione e di individuare le regioni maggiormente soggette a cambiamento. Le previsioni di morphing prodotte dal modello proposto potrebbero essere integrate in un treatment planning system per metodiche di Adaptive Radiation Therapy.

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Il progetto attiene a una riqualificazione di una corte residenziale pubblica appartenente ad Acer Modena. Il progetto vuole incrementare le relazioni sociali creando un progetto di spazi condivisi collaborativo e interattivo partendo dal tema del verde e della natura.

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Advanced therapies combating acute and chronic skin wounds are likely to be brought about using our knowledge of regenerative medicine coupled with appropriately tissue engineered skin substitutes. At the present time, there are no models of an artificial skin that completely replicate normal uninjured skin and they are usually accompanied by fibrotic reactions that result in the production of a scar. Natural biopolymers such as collagen have been a lot investigated as potential source of biomaterial for skin replacement in Tissue Engineering. Collagens are the most abundant high molecular weight proteins in both invertebrate and vertebrate organisms, including mammals, and possess mainly a structural role in connective tissues. From this, they have been elected as one of the key biological materials in tissue regeneration approaches, as skin tissue engineering. In addition, industry is constantly searching for new natural sources of collagen and upgraded methodologies for their production. The most common sources are skin and bone from bovine and porcine origin. However, these last carry high risk of bovine spongiform encephalopathy or transmissible spongiform encephalopathy and immunogenic responses. On the other hand, the increase of jellyfish has led us to consider this marine organism as potential collagen source for tissue engineering applications. In the present study, novel form of acid and pepsin soluble collagen were extracted from dried Rhopilema hispidum jellyfish species in an effort to obtain an alternative and safer collagen. We studied different methods of collagen purification (tissues and experimental procedures). The best collagen yield was obtained using pepsin extraction method (34.16 mg collagen/g of tissue). The isolated collagen was characterized by SDS-polyacrylamide gel electrophoresis and circular dichroism spectroscopy.

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Research on women’s employment has proliferated over recent decades, often under a perspective that conceptualizes female labour market activity as independent of male presences and absences in the productive and reproductive spheres. In the face of these approaches, the article argues the need to focus on the couple as the unit of analysis of work-life articulation. After referring to the main theoretical arguments that, from a gender perspective within labour studies, have pointed out the relevance of placing the household as the central space for the analysis of the sexual division of labour, the article reviews different empirical contributions that have incorporated such perspective in the international literature. Next, the state of the art in the Spanish literature is presented, before arguing the desirability of applying such framework of analysis to the study of employment and care work in Spanish households, which are at present undergoing major transformations.

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Il fine della presente tesi è quello di definire parametri di riferimento progettuali e di controllo sul funzionamento degli abbattitori ad umido e degli abbattitori degli ossidi di azoto dalle emissioni industriali, utili ad una valutazione preventiva del progetto di impianto ed alla gestione dello stesso, da proporre come rappresentativi dello stato dell’arte per questi abbattitori. E’ innanzitutto effettuata una breve disamina sui composti inorganici quali inquinanti atmosferici: da quali fonti deriva la loro presenza in aria, quali sono gli effetti sull’ambiente, quantificazione delle emissioni antropiche per questa categoria di inquinanti e quali obiettivi di riduzione si pone la Regione Emilia Romagna. Viene quindi affrontata una breve sintesi della legislazione nazionale e regionale necessaria a comprendere dove si innesta la necessità di definire questi parametri di riferimento, con il confronto di disposizioni normative vigenti sull’argomento a livello nazionale e delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna per giungere infine ad una proposta aggiornata. Si passa poi ad una descrizione accurata degli abbattitori ad umido e, di seguito, degli abbattitori degli ossidi di azoto, fornendo il discrimine tra le diverse tipologie presenti sul mercato e concretamente utilizzate in campo; inoltre grazie allo studio di due impianti presenti nel territorio di Modena viene fornita una comprensione più approfondita dei parametri tecnici di progettazione e funzionamento. L’analisi ha interessato: - parametri tecnici costruttivi; - parametri di funzionamento; - efficienza di abbattimento. La proposta conclusiva rappresenta la sintesi di confronto tecnico con esperti costruttori/installatori di impianti di depurazione dell’aria, di una dettagliata analisi conoscitiva delle caratteristiche e delle rese di abbattimento di impianti autorizzati, installati e controllati, presenti nel territorio della regione Emilia Romagna.

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La berenjena (Solanum melongena L.) es una planta solanácea de múltiples variedades, cuyos ancestros salvajes se sitúan en Indochina y el este de África. Su cultivo fue muy temprano en zonas de China e India. Aun así, no se extendió al Occidente antiguo ni apenas se conoció, de ahí su ausencia en los textos clásicos de botánica y farmacología. Fueron los árabes quienes llevaron el cultivo de la planta por el Norte de África y Al-Andalus, de donde pasó ya a Europa. Los primeros testimonios occidentales de la berenjena aparecen en traducciones latinas de textos árabes, para incorporarse luego a la literatura farmacológica medieval y, más tarde ya, a la del Renacimiento, que empezó a tratar de ella por su posible parecido con una especie de mandrágora. Pese a que se le reconocían algunas virtudes medicinales, siempre se la tuvo bajo sospecha por ser de sabor poco agradable, indigesta y causante de algunas afecciones. Solo los botánicos de finales del Renacimiento describirían la planta y sus variedades con criterios más «científicos» y botánicos, ya sin apenas intereses farmacológicos.

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Presento aquí un poema del humanista hispano-latino Juan de Verzosa. El texto fue enviado por el autor en 1555, junto con una carta, a Jerónimo Zurita, y se conserva actualmente en la Biblioteca de la Real Academia de la Historia de Madrid (Ms.9/112, fols.535-536). Aparentemente trata de un amigo del autor llamado Julio aficionado a la caza de aves. Pero la lectura del poema a la luz de las Epístolas de Verzosa permite entrever la intención última del autor e incluso quién fue el ‘cazador’ Julio aludido.

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Due to their unique physicochemical properties, including superparamagnetism, iron oxide nanoparticles (ION) have a number of interesting applications, especially in the biomedical field, that make them one of the most fascinating nanomaterials. They are used as contrast agents for magnetic resonance imaging, in targeted drug delivery, and for induced hyperthermia cancer treatments. Together with these valuable uses, concerns regarding the onset of unexpected adverse health effects following exposure have been also raised. Nevertheless, despite the numerous ION purposes being explored, currently available information on their potential toxicity is still scarce and controversial data have been reported. Although ION have traditionally been considered as biocompatible - mainly on the basis of viability tests results - influence of nanoparticle surface coating, size, or dose, and of other experimental factors such as treatment time or cell type, has been demonstrated to be important for ION in vitro toxicity manifestation. In vivo studies have shown distribution of ION to different tissues and organs, including brain after passing the blood-brain barrier; nevertheless results from acute toxicity, genotoxicity, immunotoxicity, neurotoxicity and reproductive toxicity investigations in different animal models do not provide a clear overview on ION safety yet, and epidemiological studies are almost inexistent. Much work has still to be done to fully understand how these nanomaterials interact with cellular systems and what, if any, potential adverse health consequences can derive from ION exposure.

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Il tema di ricerca verterà sulla determinazione delle cause di dissesto in atto su un edificio nell’Appennino tosco-emiliano. Questo, per evitare il crollo del fabbricato situato precisamente a Le Tagliole (Provincia di Modena). Mediante il reperimento di materiale bibliografico e pareri di professionisti locali si è cercato di verificare la stabilità del fabbricato, con conseguenti proposte di opere per migliorare la sua stabilità.

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Despite numerous studies reporting on organic consumer profiles, little is known on consumers motivations for buying local and organic products. More precisely, do consumers prefer local products because they want to support local producers or do environment and the question of food miles matter in their choice ? Besides, very little is known about organic consumers in developing countries, since most surveys are generally conducted in developed countries. Our purpose is to fill this double gap. By conducting qualitative surveys based on individual interviews in four developing countries (Brazil, Egypt, Uganda and China) and two European countries, France and Denmark, we plan to study consumers choice for organic products from supermarkets, farmers markets or local organic food network respectively. Products are selected to cover examples of imported organic products that compete with comparable products of local origin. First results from Brazil and France show that French consumers are more concerned by the environment than Brazilian consumers, but that most consumers in both samples are not concerned by food miles and their subsequent environmental impacts. Results also shed light on different patterns related to commitment of supporting small or local farmers, and suggest implications for policy makers.

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This report shows some initial results about the research project entitled GlobalOrg, on a Brazilian case study, investigating the sustainability of tropical fruit organic farming in a global food chains perspective. It was performed an analysis about the production strategies of certified units of a familiar smalholders cooperative from Itápolis-SP-Brazil. In this analysis it was verified the application of sustainability principles recommended by the ecological based agriculture, focused on the agrobiodiversity, material recycling and the social-economic aspects from the agroecology conversion process. The research occurs through the complementarities provided by a combination of sociological and agronomic research methods, it means, qualitative interviews and questionnaire application with semi-structured questions. What was concluded is that the establishment of an economic relationship between the cooperative and a fair-trade international entity stimulates an interesting growing in the production diversity and also stimulates the application of different principles of ecological based agriculture. It indicates an important balance between the sustainability dimensions and demonstrates a visible attitude change in the natural resource exploration in this region.

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This paper presents the results of a research on the way which shows the role of the farmer women to contribute to overcome the life hindrances in the Amazonian agroforest environment, for food safety and familiar income. The sample was the women of the Associação de Produtores Alternativos - APA, Ouro Preto do Oeste, Rondônia, Brazil. Questionnaires were applied to 50 women of this community, in 2004/2005, with additional interviews in 2006, taking into account their role in the farms, and their several invisible activities. The role of APA?s women was compared to that of other Amazonian women, like rubber tappers and riverine people. The APA?s women perform tasks as field manpower - 78.0% of them, making decisions about what to plant - 18.0%, harvest destination - 32.0%, which animals to raise -14.0% and animal products destination -34.0%. Traditionally, in rural zone, the women with their children play a role as non-paid manpower, getting some monetary income with occasional commercialization of on-farm processed products as cheese, pickles, jellies and fruit liqueurs. They are responsible for the cultures practiced around the house. All these Amazonian women edaphoclimatic conditions, greatly contributing to the biodiversity, conservation, and to ecological, social and economic stability.are guardians, perpetuators and disseminators of a rich germplasm adapted to local.