868 resultados para JIT (Just In Time)


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The Brazilian automotive industry has undergone profound changes during the 90’s decade, as a consequence of the market opening up through the liberation of automobile imports. The exposure of the Brazilian domestic market to competition with imported products of high quality and lower prices indicated the need for significant changes in those auto industries operating in this country, with the intention of making them competitive. To achieve these objectives management and production concepts were adopted, such as: the just-in-time philosophy; lean manufacturing; outsourcing; reengineering and increasing the rate of automation in both production and management systems. These changes helped to increase productivity and, in turn, reduced the level of employment in the sector, especially in activities where the required qualification levels were low. Despite this modernization, the Brazilian companies have committed themselves to meet the specific needs of the Brazilian market. The objective of this paper is to analyze and present manufacturing strategies from six manufacturers of automotive vehicles: Toyota in Japan, Fiat in Italy, Volkswagen in Brazil and Germany and General Motors in the U.S. and Brazil. The predominant method of research was from reviewing relevant literature, whereas the empirical data was analyzed qualitatively. The article seeks to identify the manufacturing strategies adopted by manufacturers located in the above countries, electing one automotive manufacturer to represent each country. The research demonstrated that the processes for production of automobiles in four plants located in, the U.S. (GM); Italy (Fiat); Japan (Toyota) and Germany (VW) are similar to those adopted in Brazilian industrial plants of the same companies (GM and VW), with differences of operations only in the business strategies adopted by each of them.

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The objective of this study is to analyze the adoption of lean thinking practices at Brazilian auto part companies. For such, a survey was conducted at 75 sector companies. The results reveal that among all practices, the “systematic search for continuous improvement" obtained the highest implementation average. In terms of correlation, interdependence was observed among all Lean Manufacturing variables, most especially between LM5 (Kanban) and LM6 (Just-in-Time). This correlation can be explained by the importance of Kanban systems when implementing Just-inTime.

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What a great pleasure to welcome you to the 95th annual meeting of the Association of American State Geologists. I truly hope you enjoy your stay the next few days here in Lincoln, our state's capitol and Nebraska's second-largest city. Mark mentioned that I'm from Texas. My family started there, our first family home in the United States, when my maternal great-grandfather immigrated to this country from Germany, to escape military conscription -- just as the Civil War broke out here. With remarkably bad timing, he landed at the port of Galveston just in time to be rounded up and sworn, under gunpoint, into the Confederacy.

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A comprehensive new inventory of Brazilian plants and fungi was published just in time to meet a 2010 Convention on Biological Diversity target and offers important insights into this biodiversity's global significance. Brazil is the home to the world's richest flora (40,989 species; 18,932 endemic) and includes two of the hottest hotspots: Mata Atlantica (19,355 species) and Cerrado (12,669 species). Although the total number of known species is one-third lower than previous estimates, the absolute number of endemic vascular plant species is higher than was previously estimated, and the proportion of endemism (56%) is the highest in the Neotropics. This compilation serves not merely to quantify the scale of the challenge faced in conserving Brazil's unique flora but also serves as a key resource to direct action and monitor progress. Similar efforts by other megadiverse countries are urgently required if the 2020 targets of the Convention on Biological Diversity and the Global Strategy for Plant Conservation are to be attained.

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Máster Universitario en Sistemas Inteligentes y Aplicaciones Numéricas en Ingeniería (SIANI)

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Il tema della Logistica Urbana è un argomento complesso che coinvolge diverse discipline. Infatti, non è possibile affrontare la distribuzione delle merci da un solo punto di vista. Da un lato, infatti, manifesta l’esigenza della città e della società in generale di migliorare la qualità della vita anche attraverso azioni di contenimento del traffico, dell’inquinamento e degli sprechi energetici. A questo riguardo, è utile ricordare che il trasporto merci su gomma costituisce uno dei maggiori fattori di impatto su ambiente, sicurezza stradale e congestione della viabilità urbana. Dall’altro lato vi sono le esigenze di sviluppo economico e di crescita del territorio dalle quali non è possibile prescindere. In questa chiave, le applicazioni inerenti la logistica urbana si rivolgono alla ricerca di soluzioni bilanciate che possano arrecare benefici sociali ed economici al territorio anche attraverso progetti concertati tra i diversi attori coinvolti. Alla base di tali proposte di pratiche e progetti, si pone il concetto di esternalità inteso come l’insieme dei costi esterni sostenuti dalla società imputabili al trasporto, in particolare al trasporto merci su gomma. La valutazione di questi costi, che rappresentano spesso una misurazione qualitativa, è un argomento delicato in quanto, come è facile immaginare, non può essere frutto di misure dirette, ma deve essere dedotto attraverso meccanismi inferenziali. Tuttavia una corretta definizione delle esternalità definisce un importante punto di partenza per qualsiasi approccio al problema della Logistica Urbana. Tra gli altri fattori determinanti che sono stati esplorati con maggiore dettaglio nel testo integrale della tesi, va qui accennata l’importanza assunta dal cosiddetto Supply Chain Management nell’attuale assetto organizzativo industriale. Da esso dipendono approvvigionamenti di materie prime e consegne dei prodotti finiti, ma non solo. Il sistema stesso della distribuzione fa oggi parte di quei servizi che si integrano con la qualità del prodotto e dell’immagine della Azienda. L’importanza di questo settore è accentuata dal fatto che le evoluzioni del commercio e l’appiattimento dei differenziali tra i sistemi di produzione hanno portato agli estremi la competizione. In questa ottica, minimi vantaggi in termini di servizio e di qualità si traducono in enormi vantaggi in termini di competitività e di acquisizione di mercato. A questo si aggiunge una nuova logica di taglio dei costi che porta a ridurre le giacenze di magazzino accorciando la pipeline di produzione ai minimi termini in tutte le fasi di filiera. Naturalmente questo si traduce, al punto vendita in una quasi totale assenza di magazzino. Tecnicamente, il nuovo modello di approvvigionamento viene chiamato just-in-time. La ricerca che è stata sviluppata in questi tre anni di Dottorato, sotto la supervisione del Prof. Piero Secondini, ha portato ad un approfondimento di questi aspetti in una chiave di lettura ad ampio spettro. La ricerca si è quindi articolata in 5 fasi: 1. Ricognizione della letteratura italiana e straniera in materia di logistica e di logistica urbana; 2. Studio delle pratiche nazionali ed europee 3. Analisi delle esperienze realizzate e delle problematiche operative legate ai progetti sostenuti dalla Regione Emilia Romagna 4. Il caso di studio di Reggio Emilia e redazione di più proposte progettuali 5. Valutazione dei risultati e conclusioni Come prima cosa si è quindi studiata la letteratura in materia di Logistica Urbana a livello nazionale. Data la relativamente recente datazione dei primi approcci nazionali ed europei al problema, non erano presenti molti testi in lingua italiana. Per contro, la letteratura straniera si riferisce generalmente a sistemi urbani di dimensione e configurazione non confrontabili con le realtà nazionali. Ad esempio, una delle nazioni che hanno affrontato per prime tale tematica e sviluppato un certo numero di soluzioni è stata il Giappone. Naturalmente, città come Tokyo e Kyoto sono notevolmente diverse dalle città europee ed hanno necessità ed esigenze assai diverse. Pertanto, soluzioni tecnologiche e organizzative applicate in questi contesti sono per la maggior parte inattuabili nei contesti del vecchio continente. Le fonti che hanno costituito maggiore riferimento per lo sviluppo del costrutto teorico della tesi, quindi, sono state i saggi che la Regione Emilia Romagna ha prodotto in occasione dello sviluppo del progetto City Ports di cui la Regione stessa era coordinatore di numerosi partners nazionali ed europei. In ragione di questo progetto di ricerca internazionale, l’Emilia Romagna ha incluso il trattamento della logistica delle merci negli “Accordi di Programma per il miglioramento della qualità dell’aria” con le province ed i capoluoghi. In Questo modo si è posta l’attenzione sulla sensibilizzazione delle Pubbliche Amministrazioni locali verso la mobilità sostenibile anche nell’ambito di distribuzione urbana delle merci. Si noti infatti che l’impatto sulle esternalità dei veicoli leggeri per il trasporto merci, quelli cioè che si occupano del cosiddetto “ultimo miglio” sono di due ordini di grandezza superiori rispetto a quelli dei veicoli passeggeri. Nella seconda fase, la partecipazione a convegni di ambito regionale e nazionale ha permesso di arricchire le conoscenze delle best-practice attuate in Italia per lo sviluppo di strumenti finalizzati ad condividere i costi esterni della mobilità delle merci con gli operatori logistici. In questi contesti è stato possibile verificare la disponibilità di tre linee di azione sulle quali, all’interno del testo della tesi si farà riferimento molto spesso: - linea tecnologica; - linea amministrativa; - linea economico/finanziaria. Nel discutere di questa tematica, all’interno di questi contesti misti in cui partecipavano esponenti della cultura accademica, delle pubbliche amministrazioni e degli operatori, ci si è potuti confrontare con la complessità che il tema assume. La terza fase ha costituito la preparazione fondamentale allo studio del caso di studio. Come detto sopra, la Regione Emilia Romagna, all’interno degli Accordi di Programma con le Province, ha deliberato lo stanziamento di co-finanziamenti per lo sviluppo di progetti, integrati con le pratiche della mobilità, inerenti la distribuzione delle merci in città. Inizialmente, per tutti i capoluoghi di provincia, la misura 5.2 degli A.d.P. prevedeva la costruzione di un Centro di Distribuzione Urbana e l’individuazione di un gestore dei servizi resi dallo stesso. Successive considerazioni hanno poi portato a modifiche della misura lasciando una maggiore elasticità alle amministrazioni locali. Tramite una esperienza di ricerca parallela e compatibile con quella del Dottorato finanziata da un assegno di ricerca sostenuto dall’Azienda Consorziale Trasporti di Reggio Emilia, si è potuto partecipare a riunioni e seminari presentati dalla Regione Emilia Romagna in cui si è potuto prendere conoscenza delle proposte progettuali di tutte le province. L’esperienza di Reggio Emilia costituisce il caso di studio della tesi di Dottorato. Le molteplici problematiche che si sono affrontate si sono protratte per tempi lunghi che hanno visto anche modifiche consistenti nell’assetto della giunta e del consiglio comunali. Il fatto ha evidenziato l’ennesimo aspetto problematico legato al mantenimento del patrimonio conoscitivo acquisito, delle metodiche adottate e di mantenimento della coerenza dell’impostazione – in termini di finalità ed obiettivi – da parte dell’Amministrazione Pubblica. Essendo numerosi gli attori coinvolti, in un progetto di logistica urbana è determinante per la realizzazione e la riuscita del progetto che ogni fattore sia allineato e ben informato dell’evoluzione del progetto. In termini di programmazione economica e di pianificazione degli interventi, inoltre, la pubblica amministrazione deve essere estremamente coordinata internamente. Naturalmente, questi sono fattori determinanti per ogni progetto che riguarda le trasformazioni urbane e lo sviluppo delle città. In particolare, i diversi settori (assessorati) coinvolti su questa tematica, fanno o possno fare entrare in situazioni critiche e rischiose la solidità politica dello schieramento di maggioranza. Basti pensare che la distribuzione delle merci in città coinvolge gli assessorati della mobilità, del commercio, del centro storico, dell’ambiente, delle attività produttive. In funzione poi delle filiere che si ritiene di coinvolgere, anche la salute e la sicurezza posso partecipare al tavolo in quanto coinvolte rispettivamente nella distribuzione delle categorie merceologiche dei farmaci e nella security dei valori e della safety dei trasporti. L’esperienza di Reggio Emilia è stata una opportunità preziosissima da molteplici punti di vista. Innanzitutto ha dato modo di affrontare in termini pratici il problema, di constatare le difficoltà obiettive, ad esempio nella concertazione tra gli attori coinvolti, di verificare gli aspetti convergenti su questo tema. Non ultimo in termini di importanza, la relazione tra la sostenibilità economica del progetto in relazione alle esigenze degli operatori commerciali e produttivi che ne configurano gli spazi di azione. Le conclusioni del lavoro sono molteplici. Da quelle già accennate relative alla individuazione delle criticità e dei rischi a quelle dei punti di forza delle diverse soluzioni. Si sono affrontate, all’interno del testo, le problematiche più evidenti cercando di darne una lettura costruttiva. Si sono evidenziate anche le situazioni da evitare nel percorso di concertazione e si è proposto, in tal proposito, un assetto organizzativo efficiente. Si è presentato inoltre un modello di costruzione del progetto sulla base anche di una valutazione economica dei risultati per quanto riguarda il Business Plan del gestore in rapporto con gli investimenti della P.A.. Si sono descritti diversi modelli di ordinanza comunale per la regolamentazione della circolazione dei mezzi leggeri per la distribuzione delle merci in centro storico con una valutazione comparativa di meriti ed impatti negativi delle stesse. Sono inoltre state valutate alcune combinazioni di rapporto tra il risparmio in termini di costi esterni ed i possibili interventi economico finanziario. Infine si è analizzato il metodo City Ports evidenziando punti di forza e di debolezza emersi nelle esperienze applicative studiate.

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Review delle più recenti ed innovative tecniche di gestione dei prodotti ospedalieri nei punti di consumo. Sono stati analizzati tre metodi in particolare: il Just In Time, RFID e le confezioni monodose, valutando di ognuno gli aspetti positivi e negativi.

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Globalization has increased the pressure on organizations and companies to operate in the most efficient and economic way. This tendency promotes that companies concentrate more and more on their core businesses, outsource less profitable departments and services to reduce costs. By contrast to earlier times, companies are highly specialized and have a low real net output ratio. For being able to provide the consumers with the right products, those companies have to collaborate with other suppliers and form large supply chains. An effect of large supply chains is the deficiency of high stocks and stockholding costs. This fact has lead to the rapid spread of Just-in-Time logistic concepts aimed minimizing stock by simultaneous high availability of products. Those concurring goals, minimizing stock by simultaneous high product availability, claim for high availability of the production systems in the way that an incoming order can immediately processed. Besides of design aspects and the quality of the production system, maintenance has a strong impact on production system availability. In the last decades, there has been many attempts to create maintenance models for availability optimization. Most of them concentrated on the availability aspect only without incorporating further aspects as logistics and profitability of the overall system. However, production system operator’s main intention is to optimize the profitability of the production system and not the availability of the production system. Thus, classic models, limited to represent and optimize maintenance strategies under the light of availability, fail. A novel approach, incorporating all financial impacting processes of and around a production system, is needed. The proposed model is subdivided into three parts, maintenance module, production module and connection module. This subdivision provides easy maintainability and simple extendability. Within those modules, all aspect of production process are modeled. Main part of the work lies in the extended maintenance and failure module that offers a representation of different maintenance strategies but also incorporates the effect of over-maintaining and failed maintenance (maintenance induced failures). Order release and seizing of the production system are modeled in the production part. Due to computational power limitation, it was not possible to run the simulation and the optimization with the fully developed production model. Thus, the production model was reduced to a black-box without higher degree of details.

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The currently proposed space debris remediation measures include the active removal of large objects and “just in time” collision avoidance by deviating the objects using, e.g., ground-based lasers. Both techniques require precise knowledge of the attitude state and state changes of the target objects. In the former case, to devise methods to grapple the target by a tug spacecraft, in the latter, to precisely propagate the orbits of potential collision partners as disturbing forces like air drag and solar radiation pressure depend on the attitude of the objects. Non-resolving optical observations of the magnitude variations, so-called light curves, are a promising technique to determine rotation or tumbling rates and the orientations of the actual rotation axis of objects, as well as their temporal changes. The 1-meter telescope ZIMLAT of the Astronomical Institute of the University of Bern has been used to collect light curves of MEO and GEO objects for a considerable period of time. Recently, light curves of Low Earth Orbit (LEO) targets were acquired as well. We present different observation methods, including active tracking using a CCD subframe readout technique, and the use of a high-speed scientific CMOS camera. Technical challenges when tracking objects with poor orbit redictions, as well as different data reduction methods are addressed. Results from a survey of abandoned rocket upper stages in LEO, examples of abandoned payloads and observations of high area-to-mass ratio debris will be resented. Eventually, first results of the analysis of these light curves are provided.

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Considerando el alto costo farmacológico de los tratamientos oncológicos actuales y de los anticuerpos monoclonales pautados para diferentes terapias que están apareciendo y que serán prácticamente lo único que se use en el futuro para diferentes diagnósticos, el Programa Oncológico Provincial cubre sin cargo alguno las necesidades de los pacientes atendidos en Hospitales Estatales, cumpliendo una función social, dispensando los medicamentos solicitados por el médico tratante, en forma confiable, segura, y con equidad para recibir el tratamiento adecuado en el momento oportuno. Los recursos que pueden ser destinados al gasto farmacéutico son limitados, por lo que es necesario racionalizar el consumo y priorizar en la asignación de estos recursos a las opciones que presentan mayores ventajas económicas, basada en mantener una mejor relación costo/beneficio, repercutiendo de manera directa en los enfermos y en la sociedad en general. En este trabajo, se analiza el sistema de adquisición de drogas oncológicas usado por el Programa Oncológico Provincial realizando una comparación entre el sistema de compras original y el adoptado por el Programa en el año 2005. Se evalúa el periodo 2001-2007, en base a diversos indicadores y datos estadísticos, para determinar si ha mejorado la calidad de las prestaciones, si ha disminuido la demanda contenida y si se ha logrado mejorar la relación costo / beneficio, controlando así el gasto sanitario global lo que constituiría una inversión rentable para el sistema de salud. Los resultados indican que el nuevo sistema adoptado por el Programa Provincial de Oncología ha mejorado la provisión de medicamentos y garantiza mayor calidad en las prestaciones, pero estos resultados pueden ser superados. También muestra la gravedad del problema de la utilización de los nuevos fármacos monoclonales.

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La educación en la Argentina está articulada bajo criterios sociales establecidos pero que son básicamente arbitrarios y sustentados en supuestos no demostrados que afirman que el conocimiento se construye a partir de ciertos contenidos y no de otros. Dichos criterios no han variado mayormente durante las últimas décadas y siguen utilizándose como plataforma inicial a partir de los cuales se articula la educación posterior del educando. Los sistemas de educación superior en América Latina sufren una crisis a raíz de la creciente internacionalización de las nuevas tecnologías de comunicación e información y de los reclamos de inclusión social de los sectores marginados, entre otras razones. Las tecnologías de compresión digital dan origen a un modelo educativo "en red" caracterizado por un funcionamiento no presencial, mediante el cual se produce la transformación del rol de la Universidad, como centro de descubrimiento y posesión del conocimiento, para convertirse en apenas una intermediaria en la búsqueda del saber y la información. Esta nueva modalidad de educación crece en la medida en que puede cubrir una demanda social de educación superior insatisfecha, conformada básicamente por adultos que trabajan, estudiantes de zonas alejadas de los centros educativos, extranjeros que carecen de opciones educativas y alumnos globalizados. Por ello, la educación virtual nace como una nueva respuesta a viejas demandas. La construcción de una sociedad planetaria y la convivencia del multiculturalismo, además de representar la expresión de sociedades abiertas, que quizás no dispongan de bases comunes de cohesión nacional, debe ser parte de un nuevo proyecto de solidaridad y confraternidad mundial.Resulta sumamente importante que las Universidades de América Latina defiendan su participación como tales en los mercados regionales mediante la adquisición de mayor flexibilidad, actualización y excelencia, para erigirse de esta manera como una opción comparativamente válida. Asimismo, creemos que la educación, entendida como todo el corpus del conocimiento que tiene una persona, no se construye de manera arbitraria sino, por el contrario, de manera selectiva de acuerdo a las posibilidades del educando; y es precisamente sobre la base de esta pormenorizada elección el sustento sobre el cual el alumno llega posteriormente a desarrollos intelectuales superiores. El objetivo del presente trabajo se centra en mostrar la importancia de índole social y política que tienen la flexibilización y la personalización en el currículum de estudios universitarios, al momento de observar el resultado final del ejercicio profesional del graduado. Desde este punto de vista, es fundamental que la elección de los contenidos del plan de estudios de la carrera universitaria estén a cargo del educando, con la dirección de una unidad académica, especialmente en relación con lo que hoy se conoce como "aprendizaje justo a tiempo". Dicho en otras palabras, solamente cuando el educando trasciende ese fundamento institucional e inicial de conocimientos para abrevar en otras fuentes, como las Artes, la Religión, la Filosofía, etc., puede relacionar y comparar conocimientos diferentes entre sí, pero cuya elección obedece fundamentalmente a criterios personales y no meramente institucionales

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A comienzos de 1990 el mercado mundial incrementa la demanda de productos frutihortícolas en estado fresco, destinada a satisfacer a consumidores que requieren productos estandarizados y envíos "just in time". Simultáneamente, aparecen numerosas normas de calidad y seguridad alimentaria, públicas y privadas, tendientes a la obtención de productos sanos e inocuos, a la vez que se interesan por la protección de los trabajadores, prohibición del trabajo infantil y cuidado del medio ambiente. Este artículo presenta resultados de un estudio de caso referido a la agroindustria de cítricos de la provincia de Entre Ríos, principal productora de cítricos dulces del país. Se indaga en los criterios de calidad y sanidad alimentaria en cítricos dulces de exportación a mercados de contraestación y su repercusión en los procesos de trabajo. Utilizamos información cualitativa obtenida en los años 2005 y 2006 (encuestas directas a empresas empacadoras exportadoras, entrevistas en profundidad a productores citrícolas, empresarios, trabajadores cosecheros y del empaque) complementada con información estadística.

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La educación en la Argentina está articulada bajo criterios sociales establecidos pero que son básicamente arbitrarios y sustentados en supuestos no demostrados que afirman que el conocimiento se construye a partir de ciertos contenidos y no de otros. Dichos criterios no han variado mayormente durante las últimas décadas y siguen utilizándose como plataforma inicial a partir de los cuales se articula la educación posterior del educando. Los sistemas de educación superior en América Latina sufren una crisis a raíz de la creciente internacionalización de las nuevas tecnologías de comunicación e información y de los reclamos de inclusión social de los sectores marginados, entre otras razones. Las tecnologías de compresión digital dan origen a un modelo educativo "en red" caracterizado por un funcionamiento no presencial, mediante el cual se produce la transformación del rol de la Universidad, como centro de descubrimiento y posesión del conocimiento, para convertirse en apenas una intermediaria en la búsqueda del saber y la información. Esta nueva modalidad de educación crece en la medida en que puede cubrir una demanda social de educación superior insatisfecha, conformada básicamente por adultos que trabajan, estudiantes de zonas alejadas de los centros educativos, extranjeros que carecen de opciones educativas y alumnos globalizados. Por ello, la educación virtual nace como una nueva respuesta a viejas demandas. La construcción de una sociedad planetaria y la convivencia del multiculturalismo, además de representar la expresión de sociedades abiertas, que quizás no dispongan de bases comunes de cohesión nacional, debe ser parte de un nuevo proyecto de solidaridad y confraternidad mundial.Resulta sumamente importante que las Universidades de América Latina defiendan su participación como tales en los mercados regionales mediante la adquisición de mayor flexibilidad, actualización y excelencia, para erigirse de esta manera como una opción comparativamente válida. Asimismo, creemos que la educación, entendida como todo el corpus del conocimiento que tiene una persona, no se construye de manera arbitraria sino, por el contrario, de manera selectiva de acuerdo a las posibilidades del educando; y es precisamente sobre la base de esta pormenorizada elección el sustento sobre el cual el alumno llega posteriormente a desarrollos intelectuales superiores. El objetivo del presente trabajo se centra en mostrar la importancia de índole social y política que tienen la flexibilización y la personalización en el currículum de estudios universitarios, al momento de observar el resultado final del ejercicio profesional del graduado. Desde este punto de vista, es fundamental que la elección de los contenidos del plan de estudios de la carrera universitaria estén a cargo del educando, con la dirección de una unidad académica, especialmente en relación con lo que hoy se conoce como "aprendizaje justo a tiempo". Dicho en otras palabras, solamente cuando el educando trasciende ese fundamento institucional e inicial de conocimientos para abrevar en otras fuentes, como las Artes, la Religión, la Filosofía, etc., puede relacionar y comparar conocimientos diferentes entre sí, pero cuya elección obedece fundamentalmente a criterios personales y no meramente institucionales

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A comienzos de 1990 el mercado mundial incrementa la demanda de productos frutihortícolas en estado fresco, destinada a satisfacer a consumidores que requieren productos estandarizados y envíos "just in time". Simultáneamente, aparecen numerosas normas de calidad y seguridad alimentaria, públicas y privadas, tendientes a la obtención de productos sanos e inocuos, a la vez que se interesan por la protección de los trabajadores, prohibición del trabajo infantil y cuidado del medio ambiente. Este artículo presenta resultados de un estudio de caso referido a la agroindustria de cítricos de la provincia de Entre Ríos, principal productora de cítricos dulces del país. Se indaga en los criterios de calidad y sanidad alimentaria en cítricos dulces de exportación a mercados de contraestación y su repercusión en los procesos de trabajo. Utilizamos información cualitativa obtenida en los años 2005 y 2006 (encuestas directas a empresas empacadoras exportadoras, entrevistas en profundidad a productores citrícolas, empresarios, trabajadores cosecheros y del empaque) complementada con información estadística.

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A comienzos de 1990 el mercado mundial incrementa la demanda de productos frutihortícolas en estado fresco, destinada a satisfacer a consumidores que requieren productos estandarizados y envíos "just in time". Simultáneamente, aparecen numerosas normas de calidad y seguridad alimentaria, públicas y privadas, tendientes a la obtención de productos sanos e inocuos, a la vez que se interesan por la protección de los trabajadores, prohibición del trabajo infantil y cuidado del medio ambiente. Este artículo presenta resultados de un estudio de caso referido a la agroindustria de cítricos de la provincia de Entre Ríos, principal productora de cítricos dulces del país. Se indaga en los criterios de calidad y sanidad alimentaria en cítricos dulces de exportación a mercados de contraestación y su repercusión en los procesos de trabajo. Utilizamos información cualitativa obtenida en los años 2005 y 2006 (encuestas directas a empresas empacadoras exportadoras, entrevistas en profundidad a productores citrícolas, empresarios, trabajadores cosecheros y del empaque) complementada con información estadística.