241 resultados para Adriatico, draga, Chamelea gallina, retino campionatore


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This edition counts for purposes of nomenclature; the Italian original and German translation are considered to be pre-linnaean, cf Stafleu & Cowan, ed. 2.

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Il presente lavoro ha lo scopo di comprendere i processi sottesi ai pattern di coesistenza tra le specie di invertebrati sorgentizi, distinguendo tra dinamiche stocastiche e deterministiche. Le sorgenti sono ecosistemi complessi e alcune loro caratteristiche (ad esempio l’insularità, la stabilità termica, la struttura ecotonale “a mosaico”, la frequente presenza di specie rare ed endemiche, o l’elevata diversità in taxa) le rendono laboratori naturali utili allo studio dei processi ecologici, tra cui i processi di assembly. Al fine di studiare queste dinamiche è necessario un approccio multi-scala, per questo motivi sono state prese in considerazione tre scale spaziali. A scala locale è stato compiuto un campionamento stagionale su sette sorgenti (quattro temporanee e tre permanenti) del Monte Prinzera, un affioramento ofiolitico vicino alla città di Parma. In questa area sono stati valutati l’efficacia e l’impatto ambientale di diversi metodi di campionamento e sono stati analizzati i drivers ecologici che influenzano le comunità. A scala più ampia sono state campionate per due volte 15 sorgenti della regione Emilia Romagna, al fine di identificare il ruolo della dispersione e la possibile presenza di un effetto di niche-filtering. A scala continentale sono state raccolte informazioni di letteratura riguardanti sorgenti dell’area Paleartica occidentale, e sono stati studiati i pattern biogeografici e l’influenza dei fattori climatici sulle comunità. Sono stati presi in considerazione differenti taxa di invertebrati (macroinvertebrati, ostracodi, acari acquatici e copepodi), scegliendo tra quelli che si prestavano meglio allo studio dei diversi processi in base alle loro caratteristiche biologiche e all’approfondimento tassonomico raggiungibile. I campionamenti biologici in sorgente sono caratterizzati da diversi problemi metodologici e possono causare impatti sugli ambienti. In questo lavoro sono stati paragonati due diversi metodi: l’utilizzo del retino con un approccio multi-habitat proporzionale e l’uso combinato di trappole e lavaggio di campioni di vegetazione. Il retino fornisce dati più accurati e completi, ma anche significativi disturbi sulle componenti biotiche e abiotiche delle sorgenti. Questo metodo è quindi raccomandato solo se il campionamento ha come scopo un’approfondita analisi della biodiversità. D’altra parte l’uso delle trappole e il lavaggio della vegetazione sono metodi affidabili che presentano minori impatti sull’ecosistema, quindi sono adatti a studi ecologici finalizzati all’analisi della struttura delle comunità. Questo lavoro ha confermato che i processi niche-based sono determinanti nello strutturare le comunità di ambienti sorgentizi, e che i driver ambientali spiegano una rilevante percentuale della variabilità delle comunità. Infatti le comunità di invertebrati del Monte Prinzera sono influenzate da fattori legati al chimismo delle acque, alla composizione e all’eterogeneità dell’habitat, all’idroperiodo e alle fluttuazioni della portata. Le sorgenti permanenti mostrano variazioni stagionali per quanto riguarda le concentrazioni dei principali ioni, mentre la conduttività, il pH e la temperatura dell’acqua sono più stabili. È probabile che sia la stabilità termica di questi ambienti a spiegare l’assenza di variazioni stagionali nella struttura delle comunità di macroinvertebrati. L’azione di niche-filtering delle sorgenti è stata analizzata tramite lo studio della diversità funzionale delle comunità di ostracodi dell’Emilia-Romagna. Le sorgenti ospitano più del 50% del pool di specie regionale, e numerose specie sono state rinvenute esclusivamente in questi habitat. Questo è il primo studio che analizza la diversità funzionale degli ostracodi, è stato quindi necessario stilare una lista di tratti funzionali. Analizzando il pool di specie regionale, la diversità funzionale nelle sorgenti non è significativamente diversa da quella misurata in comunità assemblate in maniera casuale. Le sorgenti non limitano quindi la diversità funzionale tra specie coesistenti, ma si può concludere che, data la soddisfazione delle esigenze ecologiche delle diverse specie, i processi di assembly in sorgente potrebbero essere influenzati da fattori stocastici come la dispersione, la speciazione e le estinzioni locali. In aggiunta, tutte le comunità studiate presentano pattern spaziali riconoscibili, rivelando una limitazione della dispersione tra le sorgenti, almeno per alcuni taxa. Il caratteristico isolamento delle sorgenti potrebbe essere la causa di questa limitazione, influenzando maggiormente i taxa a dispersione passiva rispetto a quelli a dispersione attiva. In ogni caso nelle comunità emiliano-romagnole i fattori spaziali spiegano solo una ridotta percentuale della variabilità biologica totale, mentre tutte le comunità risultano influenzate maggiormente dalle variabili ambientali. Il controllo ambientale è quindi prevalente rispetto a quello attuato dai fattori spaziali. Questo risultato dimostra che, nonostante le dinamiche stocastiche siano importanti in tutte le comunità studiate, a questa scala spaziale i fattori deterministici ricoprono un ruolo prevalente. I processi stocastici diventano più influenti invece nei climi aridi, dove il disturbo collegato ai frequenti eventi di disseccamento delle sorgenti provoca una dinamica source-sink tra le diverse comunità. Si è infatti notato che la variabilità spiegata dai fattori ambientali diminuisce all’aumentare dell’aridità del clima. Disturbi frequenti potrebbero provocare estinzioni locali seguite da ricolonizzazioni di specie provenienti dai siti vicini, riducendo la corrispondenza tra gli organismi e le loro richieste ambientali e quindi diminuendo la quantità di variabilità spiegata dai fattori ambientali. Si può quindi concludere che processi deterministici e stocastici non si escludono mutualmente, ma contribuiscono contemporaneamente a strutturare le comunità di invertebrati sorgentizi. Infine, a scala continentale, le comunità di ostracodi sorgentizi mostrano chiari pattern biogeografici e sono organizzate lungo gradienti ambientali principalmente collegati altitudine, latitudine, temperatura dell’acqua e conducibilità. Anche la tipologia di sorgente (elocrena, reocrena o limnocrena) è influente sulla composizione delle comunità. La presenza di specie rare ed endemiche inoltre caratterizza specifiche regioni geografiche.

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The principal aim of this work was to investigate the development of the S-cone colour-opponent pathway in human infants aged 4 weeks to 6 months. This was achieved by recording transient visual evoked responses to pattern-onset stimuli along a tritanopic confusion axis (tritan stimuli) at and around the adult isoluminant match. For comparison, visual evoked responses to red-green and luminance-modulated stimuli were recorded from the same infants at the same ages. Evoked responses were also recorded from colour-normal adults for comparison with those of the infants. The transient VEP allowed observation of response morphology as luminance differences were introduced to the chromatic stimuli. In this way, an estimate of isoluminance was possible in infants. Estimated isoluminant points for a group of six infants aged 6 to 10 weeks closely approximated the adult isoluminant match. This finding has implications for the use of photometric isoluminance in infant work, and suggests that photopic spectral sensitivity is similar in infants and adults. Abnormalities of the visual evoked responses to tritan, red-green and luminance-modulated stimuli in an infant with cystic fibrosis are reported. The results suggest abnormal function of the retino-striate visual pathway in this infant, and it is argued that these may be secondary to his illness, although data from more infants with cystic fibrosis are needed to clarify this further. A group of nine healthy infants demonstrated evoked responses to tritan stimuli by 4 to 10 weeks and to red-green stimuli by 6 to 11 weeks post-term age. Responses to luminance-modulated stimuli were present in all nine infants at the earliest age tested, namely 4 weeks post-term. The slightly earlier age of onset of evoked responses to tritan stimuli than for red-green may be explained by the relatively lower cone contrast afforded by red-green stimuli. Latency of the evoked response to both types of chromatic stimuli and to luminance-modulated stimuli decreased with age at a similar rate, suggesting that the visual pathways transmitting luminance and chromatic information mature at similar rates in young infants.

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Moving through a stable, three-dimensional world is a hallmark of our motor and perceptual experience. This stability is constantly being challenged by movements of the eyes and head, inducing retinal blur and retino-spatial misalignments for which the brain must compensate. To do so, the brain must account for eye and head kinematics to transform two-dimensional retinal input into the reference frame necessary for movement or perception. The four studies in this thesis used both computational and psychophysical approaches to investigate several aspects of this reference frame transformation. In the first study, we examined the neural mechanism underlying the visuomotor transformation for smooth pursuit using a feedforward neural network model. After training, the model performed the general, three-dimensional transformation using gain modulation. This gave mechanistic significance to gain modulation observed in cortical pursuit areas while also providing several testable hypotheses for future electrophysiological work. In the second study, we asked how anticipatory pursuit, which is driven by memorized signals, accounts for eye and head geometry using a novel head-roll updating paradigm. We showed that the velocity memory driving anticipatory smooth pursuit relies on retinal signals, but is updated for the current head orientation. In the third study, we asked how forcing retinal motion to undergo a reference frame transformation influences perceptual decision making. We found that simply rolling one's head impairs perceptual decision making in a way captured by stochastic reference frame transformations. In the final study, we asked how torsional shifts of the retinal projection occurring with almost every eye movement influence orientation perception across saccades. We found a pre-saccadic, predictive remapping consistent with maintaining a purely retinal (but spatially inaccurate) orientation perception throughout the movement. Together these studies suggest that, despite their spatial inaccuracy, retinal signals play a surprisingly large role in our seamless visual experience. This work therefore represents a significant advance in our understanding of how the brain performs one of its most fundamental functions.

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We aspire to shape the Constantine’s personality in particular by analyzing his loving relationship, first with Minervina and then with Fausta, and not forgetting the bond with his mother Helena, hence the reference to uxor, mater and concubina in our title. We will analyze if these women exercised any influence on the composition of his production rules and, if so, to what extent they were able to determine the historical development of the following decades. From this point of view we must consider in general the emperor had to combine their political claims and government with these relationships, showing great skill in handling times and ways, always putting the first to the second.

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Se presenta un estudio de pre - factibilidad para el funcionamiento de una granja avícola de gallinas ponedoras en el municipio de San Sebastián de Yalí para la producción de huevos de consumo en un sistema de manejo semi - tecnificado . En la propuesta se contempla que la granja operara con una base de 3,000 aves . Uno de los objetivos de la granja además del abastecimiento de huevos , es pro mover el consumo de huevo de gallina en la dieta cotidiana de la población de San Sebastián de Yalí . El análisis del mercado realizado en la zona determino, que la granja operara en una zona donde la oferta de huevos es baja y la demanda es alta lo que asegura la venta total de los huevos p roducidos tanto en el municipio , a su vez se ofertara a los productores de la zona gallinaza como fertilizante o para la alimentación animal lo que ayudara a disminuir el impacto que tiene el uso agroquímicos en los su elos de la zona y a mejorar la alimentación de los animales . El plan de inversiones supone la construcción de una galera equipada para el manejo de l as aves . .El análisis financiero demostró que la propuesta es factible de implementación debido a que logra una rentabilidad del 50.23 % con una rel ación beneficio costo de C$ 1.20 . Se comprobó que tan sensible es la propuesta obteniendo que la mism a soporte una disminución del 19 % en los ingresos lo que genera una relación beneficio costo de 1.10 , en cambio al incrementa rse los costos de producción (11.5 %) se obtiene una relación beneficio costo de 1.08 . Por lo anterior se puede afirmar que la propuesta es viable en los términos en que la misma fue formulada.

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Para analizar el aporte de la producción de patio con la seguridad alimentaria y la canasta básica familiar, se realizó un estudio con el objetivo de, analizar el aporte de la producción de patio a la seguridad alimentaria y la canasta básica familiar en ocho municipios del centro norte de Nicaragua durante el 2014. Investigación descriptiva, basada en entrevista semiestructurada con una muestra aleatoria y significativa del 50% del total de familias vinculadas al proyecto “Desarrollo Rural Sostenible en Dos Territorios Climáticamente Inteligentes (MAPNoruega)”, que ejecuta el Centro Tropical de Investigación y Enseñanza (CATIE) en Nicaragua. El estudio se realizó con 600 familias participantes del proyecto. “A pesar que se reconoce la importancia del sistema patio por su aporte a la producción de alimentos en el hogar, hace falta analizar, cuál es, el aporte de estos productos en la diversificación y calidad de la dieta familiar, así como, estimar el valor monetario de la producción, tanto para el autoconsumo como para comercialización. Por tal situación se realizó un análisis del aporte del patio a la seguridad alimentaria nutricional, para ello se identificaron cuáles son los productos que se obtienen en este sistema y se priorizaron los más representativos. Con esta información se realizó una base de datos en Excel, que permitió hacer análisis del patio por familia y municipio. Se identificó cuales de los productos forman parte del patrón alimentario de la zona de estudio y su aporte a la diversificación de la dieta familiar. Así mismo, se realizó una valoración de los aportes del patio al costo de la canasta básica alimentaria familiar, considerando el valor bruto de los productos obtenidos en el patio. Los resultados del estudio indican, que en los patios de los ocho municipios existe una gran variedad de productos llegando a reportar 110 en total. Los 25 productos más representativos contribuyen con 6 de los 10 grupos de alimentos recomendados en la canasta básica nacional, así mismo en este sistema se producen 28% de los productos del patrón alimentario de la zona (plátanos y bananos, carne de gallina y pollo, huevos y café). De la producción obtenida las familias destinan 64% para autoconsumo y 36% es comercializado. Para 13.7% de las familias los valores brutos por venta y consumo representan 15% del valor de los productos alimenticios mensual de la canasta básica nacional. Con esta investigación se logró reconocer que el patio, está aportando significativamente con la seguridad alimentaria nutricional de las familias rurales, por la variedad de alimentos que ahí se producen y que forman parte de la dieta familiar (frutas, hortalizas, carne y huevo) y también destaca importancia por su aporte al costo de la canasta básica alimentaria de la zona rural.

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The faunal inventory of the macroinvertebrate community is important to the environmental assessment, since this biota is sensitive to human disturbance. The reservoir of Rio Verde, located on the first plateau of Paraná, is inserted into an agricultural region with several forest fragments Araucaria. The aim of this study was to evaluate the environmental integrity of the reservoir through ecological indexes of macroinvertebrate community benthic and associated with macrophytes. Five sampling points were defined in the study area, which comprise distinct microhabitats in the basin. There were four sampling campaigns, each by weather station: Spring (2014); Summer (2015); Autumn (2015) and Winter (2015). In each sample were measured abiotic various parameters in the field and be collected water samples for nutrient analysis in the laboratory. The macroinvertebrates were collected in triplicate at adapted Macan method using mesh sieve 1 mm and CPUE (catch per unit effort) for 20 minutes. In order to pellet sample was used a dredger model Petersen 2L. Still in the field, by season, samples were collected from macrophytes Myriophyllum aquaticum (Vell) Verdc. and Potamogeton montevidensis A. Benn. in triplicates in the fluvial region of the reservoir, to analyze the associated fractal dimension and macrofauna. For this we used a PVC sampler specific volume 0.025 m3. the following ecological descriptors were calculated in each case: abundance, wealth tax, wealth Margalef, Shannon-Wiener diversity, evenness evenness through the Past software. The index Biological Monitoring Working Party (BMWP) for monitoring sampling points was also calculated. Regarding the statistical analysis, we used the analysis of PERMANOVA to compare points and seasons and canonical correspondence analysis (CCoA) for variables. Regarding M. aquaticum and P. montevidensis it was not verified difference to the average associated macroinvertebrates. However there was a difference for abundance of organisms in the fractal dimension and biomass of specimens. M. aquaticum is more complex and took more macrofauna in relation to P. montevidensis. Regarding the monitoring of the reservoir, it showed up mesotrophic with moderate nutrient concentrations and within the regulatory limits. Benthic macrofauna showed statistical differences in relation to the reservoir region, sample point and temporal variation. The BMWP index showed that the river region has the highest biotic integrity (in all samples above 70 points), and the ecological descriptors of wealth and Margalef diversity of Shannon- Wiener higher. In point 4 (dam downstream) were recorded evidence of possible impacts due to lower wealth and BMWP index which resulted in a questionable quality water. New approaches are needed to focus on the aquatic community in the best understanding of this ecosystem and also with a view to environmental preservation of the Green River Basin.

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Objetivou-se com este trabalho avaliar qualitativamente a atividade de mineração de areia por draga na dinâmica fluvial do Rio Tocantins, no limítrofe do município de Imperatriz. A pesquisa foi realizada entre 2013 e 2014, com base na abordagem e na metodologia qualitativa. Foram realizadas visitas aos locais de extração, observação, registro por meio de imagens fotográficas, aplicação de questionário, estudo bibliográfico e consultas a sites. A mineração de areia tornou-se, um dos grandes contribuintes para o desenvolvimento socioeconômico do município, por gerar serviço direto e indireto. Porém, ao mesmo tempo, expõe traço impactante de ordem antrópica, representado pela modificação paisagística ribeirinha, dos logradouros e via de acesso das jazidas aos pontos de comercialização e aplicação da areia. Nos dados colhidos durante o período da pesquisa, não foram observados políticas ou projetos que viabilizem a mineração de forma sustentável no município, nem tão pouco a revitalização para as áreas degradadas.

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El presente estudio inicia a raíz de un análisis FODA (Fortalezas, oportunidades, debilidades, amenazas) que realizó la Fundación Intervida El Salvador, para implementar un proyecto que se dedique a la producción y comercialización de gallinas y pavos criollos. Mediante dicho análisis la fundación observa y analiza las condiciones climatológicas del lugar que son propicias para el desarrollo de las especies, la voluntad de algunos jefes de familia de participar en el proyecto y la forma de ayudar a solventar algunas de las necesidades (alimenticias y económicas) de los habitantes del lugar involucrados en el proyecto. A partir de lo anterior en la fundación surge la necesidad de implementar un estudio de mercado que ayude a identificar de manera más fácil el mercado donde se dirigirá el producto. Es de esta forma como se procedió a determinar a través de encuestas quienes serían los clientes potenciales que demandarían el producto, para así establecer cuáles serían los lugares de distribución; como también los niveles de producción que sean necesarios para abastecer la demanda resultante, además de ello que permita conocer la cantidad y con que frecuencia demandan el producto, así como su precio en el mercado. Al igual que las encuestas se hizo uso de una guía de preguntas con el propósito de recolectar información de las personas involucradas para conocer cuáles son sus expectativas y beneficios que esperan obtener del proyecto. Los resultados obtenidos al implementar la metodología para la recolección de la información fueron muy importantes ya que por medio de ellos se pudo determinar que los restaurantes, comedores y pequeños comerciantes que era la población a investigar compran este tipo de aves, lo cual significa que el producto tiene demanda, pero a la vez se pudo verificar que la el producto gallina tiene mayor demanda. Cabe resaltar también que en su mayoría los compradores adquieren este producto de productores de aves de traspatio siendo así una ventaja para el proyecto ya que es esta misma clase de aves que se va a comercializar. También pudo determinarse que la demanda de estas aves es en cualquier época; pero en especial las gallinas, ya que los pavos únicamente son demandados en navidad. Además se conoció que el producto se demanda con bastante frecuencia y en cantidades significativas por lo que hay un mercado considerable para poder cubrir; así mismo los precios que este tipo de aves tiene en el mercado es bastante aceptable, ya que permitiría asignar un precio accesible y que además este logre cubrir los costos en que se han incurrido y así competir en el mercado. De los resultados obtenidos en la investigación se concluye que los pequeños comerciantes son los que demandan más el producto ya que representan el 62.07 % del total de la población encuestada, Se cubrirá únicamente el 1% de la demanda existente para el producto gallina y el 4.7% para el producto pavo ya que el número de aves con las que se cuentan no son suficiente para cubrir un mayor porcentaje de demanda, Por otra parte el lugar de distribución más indicado para la comercialización del producto es Santa Tecla debido a la cercanía donde se ubica la granja , Los precios a los que se compran los productos oscilan entre $ 5.00 para gallinas y para el producto pavo en más de $ 20.00 pudiendo así determinar un precio competitivo y con el cual se recuperan los costos incurridos . Después de haber realizado el estudio se sugiere incrementar la producción con la adquisición de más aves de diferente edad para poder cubrir una mayor demanda, la mejor forma de dar a conocer el producto es mediante la venta personal ya que si se da a conocer por otros medios se incurrirá en mayores costos para los niveles de producción actuales, se debe mejorar la tecnología para que de esta forma se incremente la producción de aves.

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A necessidade de obter informação georreferenciada de habitats marinhos da costa portuguesa foi o principal motivador para a realização deste estudo. Sagres é reconhecido como sítio de importância comunitária, o que lhe confere redobrado interesse do ponto de vista da conservação da biodiversidade. Este estudo pretende colmatar parte do desconhecimento da biodiversidade e da distribuição dos habitats da zona subtidal de Sagres. A área de estudo situa-se na extremidade Sul entre a ponta de Sagres e a praia da Ingrina, entre a zona costeira e a batimétrica dos 86 metros. Os objectivos propostos foram alcançados pela realização de censos visuais através de mergulho subaquático com escafandro autónomo nos recifes rochosos costeiros, arrastos de vara na caracterização da epifauna e através da utilização de draga Van Veen na caracterização da infauna do substrato móvel. A área foi genericamente caracterizada por apresentar reduzida cobertura recifal e de baixa complexidade estrutural. O recife encontra-se sobretudo numa área entre a costa e a batimétrica dos 25 metros e outra para além da batimétrica dos 60 metros e por isso de difícil avaliação por métodos convencionais. No recife rochoso costeiro foi possível identificar três habitats de características particulares, nomeadamente áreas junto às falésias, constituídas por blocos de grandes dimensões, áreas de recife com pouco relevo no meio de áreas com alguma gravilha ou pedras roladas, e ainda, grutas e cavernas de grandes dimensões. O substrato móvel existente foi, por sua vez, caracterizado pela sua composição homogénea em toda a sua extensão.

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Antecedentes: en Cuenca el uso de plantas medicinales en patologías tradicionales según la cosmovisión andina se mantiene vigente, en los mercados es habitual ver personas que buscan esta medicina, haciendo importante un estudio de la problemática. Objetivo: estudiar las patologías andinas relacionadas al uso de plantas medicinales en los mercados 10 de Agosto, el Arenal y 9 de Octubre de la ciudad de Cuenca. Método: investigación cualitativa, enfoque narrativo e interpretativo, con participación de seis mujeres de sabiduría de los mercados de Cuenca. Las técnicas empleadas: observación directa y entrevistas semi-estructuradas, diario de campo, grabaciones y fotografías. Los datos se procesaron en categorías y diagramas en Atlas.ti, se presentan en narraciones y esquemas. Resultados: las patologías andinas tratadas comúnmente; en el recién nacido, el mal de ojo; lactantes, el espanto; escolares, el shungo; adolescentes y adultos los nervios. Etiologías: estación del año, ambientes desagradables, castigo divino y causas humanas. Sintomatología compromete el estado general: irritabilidad, llanto y decaimiento. Tratamiento: fe cristiana, ritual de limpia y herramientas complementarias. Para la limpia se usa un atado de plantas medicinales, las más utilizadas: chilchil, ruda, eucalipto y flor de guano. Conclusiones: La patología andina tiene leyes y principios propios, las enfermedades mayormente atendidas: el mal de ojo, espanto, mal aire y shungo. Sintomatología es de tipo general. El tratamiento se basa en el ritual con el atado de plantas medicinales y el huevo de gallina. Cada enfermedad se explica en base a una medicina de tipo mágico-religiosa.

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Nel presente lavoro di tesi si vogliono fornire gli aspetti più rilevanti, dal punto di vista prestazionale e tecnologico degli impianti eolici, cioè quegli impianti che producono energia elettrica a partire dall’interazione con il vento.