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Resumo:
Negli ultimi anni lo spreco alimentare ha assunto unimportanza crescente nel dibattito internazionale, politico ed accademico, nel contesto delle tematiche sulla sostenibilit dei modelli di produzione e consumo, sulluso efficiente delle risorse e la gestione dei rifiuti. Nei prossimi anni gli Stati Membri dellUnione Europea saranno chiamati ad adottare specifiche strategie di prevenzione degli sprechi alimentari allinterno di una cornice di riferimento comune. Tale cornice quella che si va delineando nel corso del progetto Europeo di ricerca FUSIONS (7FP) che, nel 2014, ha elaborato un framework di riferimento per la definizione di food waste allo scopo di armonizzare le diverse metodologie di quantificazione adottate dai paesi membri. In questo scenario, ai fini della predisposizione di un Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi Alimentari per lItalia, il presente lavoro applica per la prima volta il definitional framework FUSIONS per lanalisi dei dati e lidentificazione dei principali flussi nei diversi anelli della filiera e svolge un estesa consultazione degli stakeholder (e della letteratura) per identificare le possibili misure di prevenzione e le priorit di azione. I risultati ottenuti evedenziano (tra le altre cose) la necessit di predisporre e promuovere a livello nazionale ladozione di misure uniformi di quantificazione e reporting; limportanza del coinvolgimento degli stakeholder nel contesto di una campagna nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari; lesigenza di garantire una adeguata copertura economica per le attivit di pianificazione e implementazione delle misure di prevenzione da parte degli enti locali e di un coordinamento a livello nazionale della programmazione regionale; la necessit di una armonizzazione/semplificazione del quadro di riferimento normativo (fiscale, igienico-sanitario, procedurale) che disciplina la donazione delle eccedenze alimentari; lurgenza di approfondire il fenomeno degli sprechi alimentari attraverso la realizzazione di studi di settore negli stadi a valle della filiera.
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Nel presente elaborato vengono presentati, a seguito di una breve prefazione, sei capitoli. Nella Prefazione viene descritto lambito in cui stato effettuato lo studio, con un breve riferimento allargomento trattato. Nel Capitolo 1, introduttivo, viene descritta lazienda in cui si svolto il tirocinio, Cline Production s.r.l., ed a cui si collegata la stesura dellelaborato, ed il gruppo LVMH a cui lazienda appartiene. Nel Capitolo 2 viene, in primo luogo, fornita una descrizione della letteratura esistente su Operations e Supply Chain Management, ed in seguito viene parafrasata al contesto in cui stato svolto il tirocinio. Nella parte conclusiva del capitolo viene descritto lobiettivo del lavoro. Nel Capitolo 3, primo capitolo centrale dellelaborato, viene descritto in maniera approfondita il problema alla base del lavoro di tirocinio e vengono elencate le cause individuate. Nel Capitolo 4 vengono proposte e descritte delle azioni di miglioramento per le cause individuate mentre nel Capitolo 5 vengono confrontati i risultati ottenuti. Nel Capitolo 6, infine, vengono descritte le conclusioni e gli sviluppi futuri.
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Sviluppo del posizionamento e del piano di marketing di una nuova linea di prodotto per ufficio direzionale isixty
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Questa tesi muove dal Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici che il Comune di Bologna sta costruendo insieme ad altri tre partners attraverso il progetto life + BLUEAP. Lobiettivo della tesi quello di presentare le evidenze attuali dei cambiamenti climatici nella situazione locale bolognese e vedere come la pianificazione urbanistica possa avere un ruolo importante nel prevenire e rallentare questi effetti e limitarne gli impatti a qualunque scala si intervenga; sia a livello di progetto urbano sia di politiche integrate ai piani urbanistici, si pu tendere verso scelte clima consapevoli. Presenter anche, quindi, una soluzione progettuale con comparazione del grado di resilienza dellarea prima e dopo lintervento. Lambito di studio e di progetto scelto quello del fiume Reno, nel suo tratto di attraversamento urbano, perch mostra una serie di criticit legate al cambiamento climatico, rendendo evidenti i punti deboli e il livello di resilienza del sistema.
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La tesi riguarda la compattificazione di uno spazio topologico non compatto.
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In questa tesi ho ripercorso storicamente i modelli del piano proiettivo studiando in particolare quelli di Mbius, Klein e Grassman, fino ad arrivare a quelli pi comunemente usati, mostrando le loro equivalenze.
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Si interessati a classificare le cubiche del piano proiettivo complesso. In particolare vengono classificate le cubiche piane dimostrando che ogni cubica non singolare proiettivamente equivalente a una cubica di equazione affine nota e che esistono infinite classi di equivalenza proiettiva per le cubiche piane non singolari. Si mostra inoltre che le cubiche piane singolari irriducibili possono essere ricondotte a due classi di equivalenza proiettive: la prima classe contiene le cubiche con un nodo, la seconda classe contiene invece le cubiche con una cuspide. Infine si studiano le proiezioni piane della cubica gobba da un suo punto, oppure da un punto esterno alla cubica.
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ben noto che non possibile definire un embedding dello spazio proiettivo P^2(R) in R^3. Werner Boy nel 1901 prov per via teorica lesistenza di unimmersione di P^2 in R^3: limmagine di tale immersione nota come superficie di Boy. Successivamente tale immersione venne fornita esplicitamente e si dimostr che la superficie di Boy poteva essere ottenuta deformando la superficie romana di Steiner. Questultima una rappresentazione di P^2(R) in R^3 che non tuttavia unimmersione, per la presenza di punti singolari detti pinch points.
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In questa tesi si cerca un flusso diffuso di neutrini nel piano Galattico. ANTARES, un telescopio di neutrini che si trova nel Mar Mediterraneo, ha unarea di visibilit`a tale da poter osservare questa parte di cielo, quindi isolare lemissione di neutrini per trovarne le sorgenti. Sono confrontate diverse regioni del cielo, selezionate in modo tale che abbiano le stesse dimensioni. In particolare si comparano la regione corrispondente al Centro Galattico, detta on-zone, e altre regioni, dove secondo i modelli analizzati ci si aspetta un minor segnale, dette off-zone.
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Il documento analizza i vantaggi introdotti nel mondo delle telecomunicazioni dai paradigmi di Software Defined Networking e Network Functions Virtualization: questi nuovi approcci permettono di creare reti programmabili e dinamiche, mantenendo alte le prestazioni. Lobiettivo finale quello di capire se tramite la generalizzazione del codice del controller SDN , il dispositivo programmabile che permette di gestire gli switch OpenFlow, e la virtualizzazione delle reti, si possa risolvere il problema dellossificazione della rete Internet.
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Nella presente Tesi affrontata lanalisi sperimentale e teorica del comportamento di pareti in muratura rinforzate con FRCM e sollecitate da azioni di taglio fuori piano. Lo schema statico adottato per i campioni sperimentati consiste in uno schema appoggio-appoggio, mentre le forze esterne di taglio sono state applicate secondo uno schema di carico a quattro punti. Durante il corso della prova, i pannelli murari sono inoltre stati soggetti ad un carico di precompressione verticale costante, che simula leffetto della presenza del solaio in un edificio in muratura. Dopo una descrizione teorica delle principali caratteristiche dei materiali compositi e dei loro costituenti, allinterno della Tesi sono richiamati alcuni studi scientifici relativi al comportamento fuori piano di elementi strutturali rinforzati con FRCM. In seguito vengono presentati i materiali impiegati per la campagna sperimentale e le prove di caratterizzazione meccanica eseguite. Vengono poi riportati i risultati sperimentali delle prove a taglio fuori piano in termini di spostamenti, di deformazioni e di scorrimenti, affrontando infine un confronto tra i risultati ottenuti per i campioni esaminati e riportando alcune considerazioni circa la strumentazione impiegata. Lultima parte della Tesi dedicata allanalisi teorica delle pareti. Viene proposto un modello teorico per stimare la resistenza fornita dai muri rinforzati, ipotizzando tre possibili modalit di rottura: rottura a trazione della fibra, rottura per distacco tra FRCM e supporto in muratura e rottura per delaminazione interna. Infine, viene riportata la modellazione agli elementi finiti svolta mediante il codice di calcolo MidasFea, che consente di attribuire ai materiali legami costitutivi adeguati per la modellazione di strutture in muratura, cogliendone il comportamento non lineare e il progressivo danneggiamento.
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von C. Oestreich