833 resultados para Women refugees -- Legal status, laws, etc
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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
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Pós-graduação em Relações Internacionais (UNESP - UNICAMP - PUC-SP) - FFC
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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)
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Thelma Ecord Busbee (1910-2004) was a Civic leader and club woman from Columbia, South Carolina. The Thelma Ecord Busbee Papers consist of correspondence, reports, constitutions, financial records, program notes, and other papers relating to her many club and civic activities. The collection covers the South Carolina Federation of Women’s Clubs (1950-1959), The South Carolina Status of Women’s Conference (1961-1968), the Richland-Lexington Tuberculosis Association (1961-1964), South Carolina Alert, Inc. (1961-1962), the Palmetto Outdoor Historical Drama Association (1965-1968), the South Carolina State Library Board (1967-1968), the Lexington County Hospital Auxiliary (1970-1972), and the South Carolina Council for the Common Good (1966).
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Programa de Doctorado: Historiografía, fuentes y métodos de la investigación históricas
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This study deals with the protection of social rights in Europe and aims to outline the position currently held by these rights in the EU law. The first two chapters provide an overview of the regulatory framework in which the social rights lie, through the reorganisation of international sources. In particular the international instruments of protection of social rights are taken into account, both at the universal level, due to the activity of the United Nations Organisation and of its specialized agency, the International Labour Organization, and at a regional level, related to the activity of the Council of Europe. Finally an analysis of sources concludes with the reconstruction of the stages of the recognition of social rights in the EU. The second chapter describes the path followed by social rights in the EU: it examines the founding Treaties and subsequent amendments, the Charter of Fundamental Social Rights of Workers of 1989 and, in particularly, the Charter of Fundamental Rights of the European Union, the legal status of which was recently treated as the primary law by the Treaty of Lisbon signed in December 2007. The third chapter is, then, focused on the analysis of the substantive aspects of the recognition of the rights made by the EU: it provides a framework of the content and scope of the rights accepted in the Community law by the Charter of Fundamental Rights, which is an important contribution to the location of the social rights among the fundamental and indivisible rights of the person. In the last section of the work, attention is focused on the two profiles of effectiveness and justiciability of social rights, in order to understand the practical implications of the gradual creation of a system of protection of these rights at Community level. Under the first profile, the discussion is focused on the effectiveness in the general context of the mechanisms of implementation of the “second generation” rights, with particular attention to the new instruments and actors of social Europe and the effect of the procedures of soft law. Second part of chapter four, finally, deals with the judicial protection of rights in question. The limits of the jurisprudence of the European Union Court of Justice are more obvious exactly in the field of social rights, due to the gap between social rights and other fundamental rights. While, in fact, the Community Court ensures the maximum level of protection to human rights and fundamental freedoms, social rights are often degraded into mere aspirations of EU institutions and its Member States. That is, the sources in the social field (European Social Charter and Community Charter) represent only the base for interpretation and application of social provisions of secondary legislation, unlike the ECHR, which is considered by the Court part of Community law. Moreover, the Court of Justice is in the middle of the difficult comparison between social values and market rules, of which it considers the need to make a balance: despite hesitancy to recognise the juridical character of social rights, the need of protection of social interests has justified, indeed, certain restrictions to the free movement of goods, freedom to provide services or to Community competition law. The road towards the recognition and the full protection of social rights in the European Union law appears, however, still long and hard, as shown by the recent judgments Laval and Viking, in which the Community court, while enhancing the Nice Charter, has not given priority to fundamental social rights, giving them the role of limits (proportionate and justified) of economic freedoms.
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La bioetica è il luogo ideale per cercare risposte ai grandi interrogativi concernenti la vita, la morte e la cura dell'essere umano. I recenti dibattiti sull'uso, ed il temuto abuso, del corpo umano in medicina hanno messo in evidenza la necessità di una discussione approfondita sul potere di scelta che l'individuo può esercitare sulla propria mente e sul proprio corpo. Spinta dal desidero di indagare l'estensione di tale potere di scelta ho voluto analizzare le tematiche riguardanti “il corpo”, “l'individuo”, “la proprietà” e “l'autodeterminazione”. L'analisi è stata condotta individuando alcuni dei differenti significati che questi termini assumono nei diversi ambiti che la bioetica lambisce e mostrando, in particolare, la visione di tale realtà attraverso le lenti del giurista. A chi appartiene il corpo? Chi ha il potere di decidere su di esso? Il potere di scelta valica gli antichi i confini legati al corpo del paziente e coinvolge tessuti, organi e cellule staccati dal corpo umano, parti che un tempo erano considerati scarti operatori sono oggi divenuti tesori inestimabili per la ricerca. L'importanza assunta dai campioni biologici ha portato alla creazione di biobanche nelle quali sono raccolti, catalogati e il DNA studiato in campioni biologici Le biobanche riflettono le tensioni della bioetica e del biodititto. Lo studio delle biobanche riguarda, tra l'altro, la riceca dell'equilibrio tra le diverse esigenze meritevoli di tutela: in primo luogo il diritto alla privacy, diritto a che le “proprie informazioni” non vengano divulgate ed il diritto a non essere discriminato ed in secondo luogo le necessità dettate dalla ricerca e dalla scienza medica. Nel 2009 la rivista Times messo biobanche tra le 10 idee in grado di cambiare il mondo anche in considarazione della medicina personalizzata e del fatto che costituiscono una la speranza per la ricerca contro le malattie attuali e future.
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Il presente lavoro mira a una ricostruzione della condizione giuridica del fondo comune di investimento, definito come “patrimonio autonomo e distinto”, su cui il legislatore non ha preso alcuna posizione espressa sul piano della titolarità, lasciando all’interprete il relativo (e tormentato) compito. A tal fine, l’esame critico della disciplina, alla luce di ulteriori forme di separazione patrimoniale rinvenibili nell’ordinamento giuridico, richiede un approccio metodologico teso sì a una ricostruzione in retrospettiva della questione ma anche a una sua analisi sistematica. La prima parte prende avvio dall’analisi della disciplina dei fondi comuni di investimento e della gestione collettiva del risparmio, ripercorrendo i tratti salienti della normativa al fine di acclararne la ratio. Rifuggendo da una redazione meramente compilativa, tale analisi risulta necessaria ai fini dell’esame degli aspetti problematici concernenti la natura giuridica dei fondi comuni di investimento, che non può essere avulso dal relativo contesto normativo. La seconda parte è dedicata al tema della qualificazione giuridica del fondo e della relativa titolarità alla luce della risalente dottrina, dell’evoluzione normativa e della giurisprudenza pronunciatasi sul punto. Sotto questo profilo, la prospettiva di indagine mira ad approfondire alcuni degli spunti emergenti dalle riflessioni teoriche concernenti la natura e la titolarità del fondo, avendo riguardo non solo alla classiche categorie civilistiche ma anche alla reale essenza della struttura e della disciplina dei fondi comuni di investimento e alle specifiche finalità di tutela degli interessi degli investitori perseguite dalla disciplina. Seguendo questo percorso, l’ultima parte volge uno sguardo doveroso alle tematiche concernenti le funzioni della separazione dei patrimoni nell'ambito dei mercati finanziari e del diritto positivo, senza pretermettere le categorie civilistiche, di diritto interno e di diritto straniero, sottese alle fattispecie considerate.
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La detenzione amministrativa degli stranieri, pur condividendo il carattere tipicamente afflittivo e stigmatizzante delle pene, non si fonda sulla commissione di un reato e non gode delle medesime garanzie previste dal sistema della giustizia penale. Nel nostro ordinamento l’inadeguatezza della legislazione, l’ampio margine di discrezionalità rimesso all’autorità di pubblica sicurezza, nonché il debole potere di sindacato giurisdizionale rimesso all’autorità giudiziaria, raggiungono il loro apice problematico nell’ambito delle pratiche di privazione della libertà personale che hanno per destinatari gli stranieri maggiormente vulnerabili, ossia quelli appena giunti sul territorio e il cui status giuridico non è ancora stato accertato (c.d. situazione di pre-admittance). E’ proprio sulla loro condizione che il presente lavoro si focalizza maggiormente. Le detenzioni de facto degli stranieri in condizione di pre-admittance sono analizzate, nel primo capitolo, a partire dal “caso Lampedusa”, descritto alla luce dell’indagine sul campo condotta dall’Autrice. Nel secondo capitolo viene ricostruito lo statuto della libertà personale dello straniero sulla base dei principi costituzionali e, nel terzo capitolo, sono analizzati i principi che informano il diritto alla libertà personale nell’ambito delle fonti sovranazionali, con particolare riferimento al diritto dell’Unione Europea e al sistema della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Sulla scorta dei principi indagati, nel quarto capitolo è tracciata l’evoluzione legislativa in materia di detenzione amministrativa dello straniero in Italia e, nel quinto capitolo, è approfondito il tema dei Centri dell’immigrazione e delle regole che li disciplinano. Nelle conclusioni, infine, sono tirate le fila del percorso tracciato, attraverso la valutazione degli strumenti di tutela in grado di prevenire le pratiche di privazione della libertà informali e di garantire uno standard minimo nella tutela della libertà individuale, anche nelle zone di frontiera del nostro ordinamento.
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In the Dominican Republic economic growth in the past twenty years has not yielded sufficient improvement in access to drinking water services, especially in rural areas where 1.5 million people do not have access to an improved water source (WHO, 2006). Worldwide, strategic development planning in the rural water sector has focused on participatory processes and the use of demand filters to ensure that service levels match community commitment to post-project operation and maintenance. However studies have concluded that an alarmingly high percentage of drinking water systems (20-50%) do not provide service at the design levels and/or fail altogether (up to 90%): BNWP (2009), Annis (2006), and Reents (2003). World Bank, USAID, NGOs, and private consultants have invested significant resources in an effort to determine what components make up an “enabling environment” for sustainable community management of rural water systems (RWS). Research has identified an array of critical factors, internal and external to the community, which affect long term sustainability of water services. Different frameworks have been proposed in order to better understand the linkages between individual factors and sustainability of service. This research proposes a Sustainability Analysis Tool to evaluate the sustainability of RWS, adapted from previous relevant work in the field to reflect the realities in the Dominican Republic. It can be used as a diagnostic tool for government entities and development organizations to characterize the needs of specific communities and identify weaknesses in existing training regimes or support mechanisms. The framework utilizes eight indicators in three categories (Organization/Management, Financial Administration, and Technical Service). Nineteen independent variables are measured resulting in a score of sustainability likely (SL), possible (SP), or unlikely (SU) for each of the eight indicators. Thresholds are based upon benchmarks from the DR and around the world, primary data collected during the research, and the author’s 32 months of field experience. A final sustainability score is calculated using weighting factors for each indicator, derived from Lockwood (2003). The framework was tested using a statistically representative geographically stratified random sample of 61 water systems built in the DR by initiatives of the National Institute of Potable Water (INAPA) and Peace Corps. The results concluded that 23% of sample systems are likely to be sustainable in the long term, 59% are possibly sustainable, and for 18% it is unlikely that the community will be able to overcome any significant challenge. Communities that were scored as unlikely sustainable perform poorly in participation, financial durability, and governance while the highest scores were for system function and repair service. The Sustainability Analysis Tool results are verified by INAPA and PC reports, evaluations, and database information, as well as, field observations and primary data collected during the surveys. Future research will analyze the nature and magnitude of relationships between key factors and the sustainability score defined by the tool. Factors include: gender participation, legal status of water committees, plumber/operator remuneration, demand responsiveness, post construction support methodologies, and project design criteria.
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In this paper we explore some important disputes and problems surrounding the legal status and social purpose of Health
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The use of complementary and alternative Medicine (CAM) has increased over the past two decades in Europe. Nonetheless, research investigating the evidence to support its use remains limited. The CAMbrella project funded by the European Commission aimed to develop a strategic research agenda starting by systematically evaluating the state of CAM in the EU. CAMbrella involved 9 work packages covering issues such as the definition of CAM; its legal status, provision and use in the EU; and a synthesis of international research perspectives. Based on the work package reports, we developed a strategic and methodologically robust research roadmap based on expert workshops, a systematic Delphi-based process and a final consensus conference. The CAMbrella project suggests six core areas for research to examine the potential contribution of CAM to the health care challenges faced by the EU. These areas include evaluating the prevalence of CAM use in Europe; the EU cititzens’ needs and attitudes regarding CAM; the safety of CAM; the comparative effectiveness of CAM; the effects of meaning and context on CAM outcomes; and different models for integrating CAM into existing health care systems. CAM research should use methods generally accepted in the evaluation of health services, including comparative effectiveness studies and mixed-methods designs. A research strategy is urgently needed, ideally led by a European CAM coordinating research office dedicated to fostering systematic communication between EU governments, the public, charitable and industry funders, researchers and other stakeholders. A European Centre for CAM should also be established to monitor and further a coordinated research strategy with sufficient funds to commission and promote high quality, independent research focusing on the public’s health needs and pan-European collaboration. There is a disparity between highly prevalent use of CAM in Europe and solid knowledge about it. A strategic approach on CAM research should be established to investigate the identified gaps of knowledge and to address upcoming health care challenges.