233 resultados para AÇO INOXIDÁVEL AUTENÍTICO


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This work provides a numerical and experimental investigation of fatigue crack growth behavior in steel weldments including crack closure effects and their coupled interaction with weld strength mismatch. A central objective of this study is to extend previously developed frameworks for evaluation of crack clo- sure effects on FCGR to steel weldments while, at the same time, gaining additional understanding of commonly adopted criteria for crack closure loads and their influence on fatigue life of structural welds. Very detailed non-linear finite element analyses using 3-D models of compact tension C ( T ) fracture spec- imens with center cracked, square groove welds provide the evolution of crack growth with cyclic stress intensity factor which is required for the estimation of the closure loads. Fatigue crack growth tests con- ducted on plane-sided, shallow-cracked C ( T ) specimens provide the necessary data against which crack closure effects on fatigue crack growth behavior can be assessed. Overall, the present investigation pro- vides additional support for estimation procedures of plasticity-induced crack closure loads in fatigue analyses of structural steels and their weldments

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The purpose of this study is to evaluate the influence of the cutting parameters of high-speed machining milling on the characteristics of the surface integrity of hardened AISI H13 steel. High-speed machining has been used intensively in the mold and dies industry. The cutting parameters used as input variables were cutting speed (v c), depth of cut (a p), working engagement (a e) and feed per tooth (f z ), while the output variables were three-dimensional (3D) workpiece roughness parameters, surface and cross section microhardness, residual stress and white layer thickness. The subsurface layers were examined by scanning electron and optical microscopy. Cross section hardness was measured with an instrumented microhardness tester. Residual stress was measured by the X-ray diffraction method. From a statistical standpoint (the main effects of the input parameters were evaluated by analysis of variance), working engagement (a e) was the cutting parameter that exerted the strongest effect on most of the 3D roughness parameters. Feed per tooth (f z ) was the most important cutting parameter in cavity formation. Cutting speed (v c) and depth of cut (a p) did not significantly affect the 3D roughness parameters. Cutting speed showed the strongest influence on residual stress, while depth of cut exerted the strongest effect on the formation of white layer and on the increase in surface hardness.

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La tesi il frutto di un lavoro di ricerca sul rapporto tra educazione e politica sviluppato considerando letteratura, studi e ricerche in ambito pedagogico, sociologico e delle scienze politiche. I nuclei tematici oggetto delle letture preliminari e degli approfondimenti successivi che sono diventati il corpo della tesi sono i seguenti: la crisi del ruolo dei partiti politici in Italia e in Europa: diminuiscono gli iscritti e la capacit di dare corpo a proposte politiche credibili che provengano dalla basedei partiti; la crisi del sistema formativo1 in Italia e il fatto che leducazione alla cittadinanza sia poco promossa e praticata nelle scuole e nelle istituzioni; la diffusa mancanza di fiducia degli adolescenti e dei giovani nei confronti delle istituzioni (scuola inclusa) e della politica in molti Paesi del mondo2; i giovani sono in linea con il mondo adulto nel dimostrare i sintomi di apatia politica che si manifesta anche come avversione verso la politica; il fatto che le teorie e gli studi sulla democrazia non siano stati in grado di prevenire la sistematica esclusione di larghi segmenti di cittadinanza dalle dinamiche decisionali dimostrando che la democrazia formale sia drasticamente differente da quella sostanziale. Una categoria tra le pi escluse dalle decisioni quella dei minori in et. Queste tematiche, se poste in relazione, ci inducono a riflettere sullo stato della democrazia e ci invitano a cercare nuovi orizzonti in cui inserire riflessioni sulla cittadinanza partendo dallinteresse centrale delle scienze pedagogiche: il ruolo delleducazione. Essenziale il tema dei diritti umani: per cominciare, rileviamo che sebbene la Convenzione internazionale sui diritti dellinfanzia sia stata approvata da quasi ventanni (nel 1989) e malgrado numerose istituzioni nazionali e internazionali (Onu, Consiglio dEuropa, Banca Mondiale, Unesco) continuino ad impegnarsi nella promozione dei diritti sanciti e ratificati con leggi da quasi tutti i Paesi del mondo, questi diritti sono spesso trascurati: in particolare i diritti di bambini, adolescenti e giovani fino a 18 anni ad essere ascoltati, ad esprimersi liberamente, a ricevere informazioni adeguate nonch il diritto ad associarsi. Leffetto di tale trascuratezza, ossia la scarsa partecipazione di adolescenti e giovani alla vita sociale e politica in ogni parte del mondo (Italia inclusa) un problema su cui cercheremo di riflettere e trovare soluzioni. Dalle pi recenti ricerche svolte sul rapporto tra giovani e politica3, risulta che sono in particolare i giovani tra i quindici e i diciassette anni a provare disgusto per la politica e a non avere alcune fiducia n nei confronti dei politici, n delle istituzioni. Il disgusto strettamente legato alla sfiducia, alla delusione , alla disillusione che oltretutto porta al rifiuto per la politica e quindi anche a non informarsi volutamente, a tenere ci che riguarda la politica lontano dalla propria sfera personale. In Italia, ci non una novit. N i governi che si sono succeduti dagli anni dellUnit ad oggi, n le teorie democratiche italiane e internazionali sono riusciti a cambiare lapproccio degli italiani alla politica: fissit della cultura politica, indolenza di fronte alla mancanza di cultura della legalit, livelli bassi di informazione, di competenza, di fiducia nella democrazia4. Tra i numerosi fattori presi in analisi nelle ricerche internazionali (cfr. Cap. I par.65) ve ne sono due che si scoperto influenzano notevolmente la partecipazione politica della popolazione e che vedono lItalia distante dalle altre democrazie europee: 1) la vicinanza alla religione istituzionale , 2) i caratteri della morale6. Religione istituzionale Non c studio o ricerca che non documenti la progressiva secolarizzazione degli stati. Eppure, dividendo la popolazione dei Paesi in: 1) non credenti, 2) credenti non praticanti e 3) credenti praticanti, fatto salvo per la Francia, si assiste ad una crescita dei credenti non praticanti in Europa e dei credenti praticanti in particolare in Italia (risultavano da unindagine del 2005, il 42% della popolazione italiana). La spiegazione di questa controtendenza dellItalia, spiega la Sciolla, potrebbe essere il crescente ruolo pubblico assunto dalla Chiesa italiana e della sua sempre pi pervasiva presenza su temi di interesse pubblico o direttamente politico (dalla fecondazione assistita alle unioni tra omosessuali) oltrech alla sua visibilit mediatica che, insieme al generale e diffuso disorientamento, potrebbe aver esercitato un autorevole richiamo. Pluralismo morale Frutto innanzitutto del processo di individualizzazione che erode le forme assolute di autorit e le strutture gerarchiche e dellaffermarsi dei diritti umani con lampliamento degli spazi di libert di coscienza dei singoli. Una conferma sul piano empirico di questo quadro data dal monitoraggio di due configurazioni valoriali che pi hanno a che vedere con la partecipazione politica: 1) Grado di civismo (in inglese civicness) che raggruppa giudizi sui comportamenti lesivi dellinteresse pubblico (non pagare le tasse, anteporre il proprio interesse e vantaggio personale allinteresse pubblico). 2) Libertarismo morale o cultura dei diritti ovvero difesa dei diritti della persona e della sua liber di scelta (riguarda la sessualit, il corpo e in generale la possibilit di disporre di s) In Italia, il civismo ha subito negli anni novanta un drastico calo e non pi tornato ai livelli precedenti. Il libertarismo invece aumentato in tutti i Paesi ma Italia e Stati Uniti hanno tuttora un livello basso rispetto agli altri Stati. I pi libertari sono gli strati giovani ed istruiti della popolazione. Queste caratteristiche degli italiani sono riconducibili alla storia del nostro Paese, alla sua identit fragile, mai compatta ed unitaria. Non possibile tralasciare linfluenza che la Chiesa ha sempre avuto nelle scelte politiche e culturali del nostro Paese. Limitando il campo al secolo scorso, dobbiamo considerare che la Chiesa cattolica ha avuto continuativamente un ruolo di forte ingerenza nei confronti delle scelte dei governi (scelte che, come vedremo nel Cap. I, par.2 hanno influenzato le scelte sulla scuola e sulleducazione) che si sono succeduti dal 1948 ad oggi7. Ci ha influito nei costumi della nostra societ caratterizzandoci come Stato sui generis nel panorama europeo Inoltre possiamo definire lItalia uno "Stato nazionale ed unitario" ma la sua identit resta plurinazionale: vi sono nazionalit, trasformate in minoranze, comprese e compresse nel suo territorio; lo Stato afferm la sua unit con le armi dell'esercito piemontese e questa unit ancora da conquistare pienamente. Lo stesso Salvemini fu tra quanti invocarono un garante per le minoranze constatando che di fronte a leggi applicate da maggioranze senza controllo superiore, le minoranze non hanno sicurezza. Riteniamo queste riflessioni sullidentit dello Stato Italiano doverose per dare a questa ricerca sulla promozione della partecipazione politica di adolescenti e giovani, sulleducazione alla cittadinanza e sul ruolo degli enti locali una opportuna cornice culturale e di contesto. Educazione alla cittadinanza In questo scritto consideriamo che lo stimolo al cambiamento e al controllo di ci che succede nelle sfere della politica, la difesa stessa della democrazia, pi facile che avvenga se i membri di una comunit, singolarmente o associandosi, si tengono bene informati, possiedono capacit riflessive e argomentative, sono dunque adeguatamente competenti e in grado di formarsi unopinione autonoma e di esprimerla pubblicamente. In questo senso potremmo dire che proprio leducazione alla democrazia, di chi nella democrazia vive, godendone i vantaggi, stata rappresentata da Montiesquieu e da J.S Mill come uno dei caratteri basilari della democrazia stessa e la sua assenza come uno dei peggiori rischi in cui si pu incorrere8 Leducazione alla cittadinanza - considerata come cornice di un ampio spettro di competenze, complessivamente legate alla partecipazione e pienamente consapevole alla vita politica e sociale - e in particolare la formazione alla cittadinanza attiva sono da tempo riconosciute come elementi indispensabili per il miglioramento delle condizioni di benessere dei singoli e delle societ e sono elementi imprescindibili per costituire un credibile patto sociale democratico. Ma che tipo di sistema formativo meglio si adatta ad un Paese dove - decennio dopo decennio - i decisori politici (la classe politica) sembrano progressivamente allontanarsi dalla vita dei cittadini e non propongono unidea credibile di stato, un progetto lungimirante per lItalia, dove la politica viene vissuta come distante dalla vita quotidiana e dove sfiducia e disgusto per la politica sono sentimenti provati in particolare da adolescenti e giovani? Dove la religione e il mercato hanno un potere concorrente a quello dei principi democratici ? La pedagogia pu in questo momento storico ricoprire un ruolo di grande importanza. Ma non possibile formulare risposte e proposte educative prendendo in analisi una sola istituzione nel suo rapporto con adolescenti e giovani. Famiglia, scuola, enti locali, terzo settore, devono essere prese in considerazione nella loro interdipendenza. Certo, rispetto alleducazione alla cittadinanza, la scuola ha avuto, almeno sulla carta, un ruolo preminente avendo da sempre lobiettivo di formare luomo e il cittadino e prevedendo linsegnamento delleducazione civica. Ma oggi, demandare il ruolo della formazione del cittadino unicamente alla scuola, non una scelta saggia. La comunit, il territorio e quindi le istituzioni devono avere un ruolo forte e collaborare con la scuola. Educazione formale, non formale e informale devono compenetrarsi. Gli studi e le riflessioni della scrivente hanno portato all individuazione degli enti locali come potenziali luoghi privilegiati della formazione politica dei giovani e delleducazione alla cittadinanza. Gli enti locali I Comuni, essendo le Istituzioni pi vicine ai cittadini, possono essere il primo luogo dove praticare cittadinanza attiva traducendo in pratiche anche le politiche elaborate a livello regionale e nazionale. Sostiene la Carta riveduta della partecipazione dei giovani9 La partecipazione attiva dei giovani alle decisioni e alle attivit a livello locale e regionale essenziale se si vogliono costruire societ pi democratiche, solidali e prospere. Partecipare alla vita politica di una comunit, qualunque essa sia, non implica per unicamente il fatto di votare e presentarsi alle elezioni, per quanto importanti siano tali elementi. Partecipare ed essere un cittadino attivo vuol dire avere i diritti, gli strumenti intellettuali e materiali, il luogo, la possibilit, e, se del caso, il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni, influenzarle ed impegnarsi in attivit e iniziative che possano determinare la costruzione di una societ migliore. In Italia, il ruolo degli enti locali stato per lo pi dominante nella definizione delle politiche sociali, sanitarie ed educative ma divenuto centrale soprattutto in seguito alla riforma del titolo V della Costituzione italiana operata nel 2001. Sono gli enti locali le Regioni in primis ad avere la funzione istituzionale di legiferare rispetto ai temi inerenti il sociale. Le proposte e le azioni di Province e Comuni dovrebbero ispirarsi al principio di sussidiariet espresso nellart. 118 della Costituzione: Stato, Regioni, Province, Citt metropolitane, Comuni favoriscono lautonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati, per lo svolgimento di attivit di interesse generale, sulla base del principio di sussidiariet10 e nei Trattati dellUnione Europea. Il Trattato istitutivo della Comunit europea accoglie il principio nellart.5 La Comunit agisce nei limiti delle competenze che le sono conferite e degli obiettivi che le sono assegnati dal presente trattato. Nei settori che non sono di sua esclusiva competenza la Comunit interviene, secondo il principio della sussidiariet, soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri e possono dunque, a motivo delle dimensioni o degli effetti dell'azione in questione, essere realizzati meglio a livello comunitario (). Il principio di sussidiariet pu dunque essere recepito anche prevedendo, promuovendo e accogliendo la partecipazione dei cittadini alla vita della citt in molteplici forme. Conseguentemente, facilitare lavvicinamento degli adolescenti e dei giovani (in quanto cittadini) alla vita collettiva, al bene pubblico, alla politica considerandoli una risorsa e mettendoli nelle condizioni di essere socialmente e politicamente attivi rientra nelle possibili applicazioni del principio di sussidiariet. Loggetto della ricerca La ricerca condotta dalla scrivente prende le mosse dal paradigma ecologico e si ispira allo stile fenomenologico prendendo in analisi un contesto determinato da numerosi soggetti tra loro interrelati. La domanda di ricerca: gli enti locali possono promuovere di progetti e interventi di educazione alla cittadinanza di cui adolescenti e giovani siano protagonisti? Se si, in che modo?. Gli studi preliminari alla ricerca hanno mostrato uno scenario complesso che non era mai stato preso in analisi da chi si occupa di educazione. E stato dunque necessario comprendere: 1) Il ruolo e le funzioni degli enti locali rispetto alle politiche educative e di welfare in generale in Italia 2) La condizione di adolescenti e giovani in Italia e nel mondo 3) Che cos leducazione alla cittadinanza 4) Che cosa si pu intendere per partecipazione giovanile Per questo il lavoro di ricerca empirica svolto dalla scrivente basato sulla realizzazione di due indagini esplorative (Enti locali, giovani e politica (2005/2006)11 e Nuovi cittadini di pace (2006/2007)12) tramite le quali stato possibile esaminare progetti e servizi di promozione della partecipazione degli adolescenti e dei giovani alla vita dei Comuni di quattro regioni italiane e in particolare della Regione Emilia-Romagna. Loggetto dellinteresse delle due indagini (attraverso lanalisi di progetti e servizi e di testimonianze di amministratori, tecnici e politici) esplorare le modalit con cui gli enti locali (i Comuni in particolare) esplicano la loro funzione formativa rivolta ad adolescenti e giovani in relazione alleducazione alla cittadinanza democratica. Ai fini delle nostre riflessioni ci siamo interessati di progetti, sevizi permanenti e iniziative rivolti alla fascia det che va dagli 11 ai 20/22 anni ossia quegli anni in cui si giocano molte delle sfide che portano i giovani ad accedere al mondo degli adulti in maniera piena e autentica o meno. Dallanalisi dei dati, emergono osservazioni su come gli enti locali possano educare alla cittadinanza in rete con altre istituzioni (la scuola, le associazioni), promuovendo servizi e progetti che diano ad adolescenti e giovani la possibilit di mettersi allopera, di avere un ruolo attivo, realizzare qualche cosa ed esserne responsabili (e nel frattempo apprendere come funziona e che cos il governo di una citt, di un territorio), intrecciare relazioni, lavorare in gruppo, in una cornice che va al di l delle politiche giovanili e che propone politiche integrate. In questo contesto il ruolo degli adulti (genitori, insegnanti, educatori, politici) centrale: dunque essenziale che le famiglie, il mondo della scuola, gli attivisti dei partiti politici, le istituzioni e il mondo dellinformazione attraverso lagire quotidiano, dimostrino ad adolescenti e giovani coerenza tra azioni e idee dimostrando fiducia nelle istituzioni, tenendo comportamenti coerenti e autorevoli improntati sul rispetto assoluto della legalit, per esempio. Per questo, la prima fase di approfondimento qualitativo delle indagini avvenuta tramite interviste in profondit a decisori politici e amministratori tecnici. Il primo capitolo affronta il tema della crisi della democrazia ossia il fatto che le democrazie odierne stiano vivendo una fase di dibattito interno e di riflessione verso una prospettiva di cambiamento necessaria. Il tema dellinserimento dei diritti umani nel panorama del dibattito sulle societ democratiche e sulla cittadinanza si intreccia con i temi della globalizzazione, della crisi dei partiti politici (fenomeno molto accentuato in Italia). In questa situazione di smarrimento e di incertezza, unoperazione politica e culturale che metta al primo posto leducazione e i diritti umani potrebbe essere lancora di salvezza da gettare in un oceano di incoerenza e di speranze perdute. E necessario riformare il sistema formativo italiano investendo risorse sulleducazione alla cittadinanza in particolare per adolescenti e giovani ma anche per coloro che lavorano con e per i giovani: insegnanti, educatori, amministratori. La scolarizzazione, la formazione per tutto larco della vita sono alcuni dei criteri su cui oggi nuovi approcci misurano il benessere dei Paesi e sono diritti inalienabili sanciti, per bambini e ragazzi dalla Convenzione internazionale sui diritti dellinfanzia.13 La pedagogia e la politica devono avere in questo momento storico un ruolo di primo piano; gli obiettivi a cui dovrebbero tendere sono la diffusione di una cultura dei diritti, una cultura del rispetto dellinfanzia e di attenzione prioritaria ai temi deleducazione alla cittadinanza. Rimuovere gli ostacoli sociali ed economici14 a che questi diritti vengano rispettati compito dello Stato e anche degli enti locali. Il secondo capitolo descrive la condizione dei giovani nel mondo e in Italia in rapporto ai diritti di partecipazione. Il contesto mondiale che la Banca Mondiale (organismo dellOnu)15 dipinge potenzialmente positivo: il numero di giovani tra i 12 e i 24 anni intorno a 1, 3 miliardi ossia il livello pi elevato della storia; questo gruppo in migliore salute e meglio istruito di sempre. I Paesi ricchi come quelli poveri devono approfittare di questa opportunit prima che linvecchiamento della societ metta fine a questo periodo potenzialmente assai fruttuoso per il mondo intero. In Italia invece Viene dipinto un quadro deprimente in cui gli adulti mandano segnali incerti, ambigui, contraddittori. Se si pu dunque imputare qualcosa alle generazioni dei giovani oggi di essere, per certi versi, troppo simili ai loro padri e alle loro madri16 Nel capitolo vengono mostrati e commentati i dati emersi da rapporti e ricerche di organizzazioni internazionali che dimostrano come anche dal livello di istruzione, di accesso alla cultura, ma in particolare dal livello di partecipazione attiva alla vita civica dei giovani, dipenda il futuro del globo intero e dunque anche del nostro Paese . Viene inoltre descritto levolversi delle politiche giovanili in Italia anche in rapporto al mutare del significato del concetto controverso di partecipazione: il termine presente in numerose carte e documenti internazionali nonch utilizzato nei programmi politici delle amministrazioni comunali ma sviscerarne il significato e collocarlo al di fuori dei luoghi comuni e dellutilizzo demagogico obbliga ad unanalisi approfondita e multidimensionale della sua traduzione in azioni. Gli enti locali continuano ad essere loggetto principale del nostro interesse. Per questo vengono riportati i risultati di unindagine nazionale sui servizi pubblici per adolescenti che sono utili per contestualizzare le indagini regionali svolte dalla scrivente. Nel terzo capitolo si esamina l educazione alla cittadinanza a partire dalla definizione del Consiglio dEuropa (EDC) cercando di fornire un quadro accurato sui contenuti che le pertengono ma soprattutto sulle metodologie da intraprendere per mettere autenticamente in pratica lEDC. La partecipazione di adolescenti e giovani risulta essere un elemento fondamentale per promuovere e realizzare leducazione alla cittadinanza in contesti formali, non formali e informali. Il quarto capitolo riporta alcune riflessioni sulla ricerca pedagogica in Italia e nel panorama internazionale e pone le basi ontologiche ed epistemologiche della ricerca svolta dalla scrivente. Nel quinto capitolo vengono descritte dettagliatamente le due indagini svolte dalla scrivente per raccogliere dati e materiali di documentazione sui progetti di promozione della partecipazione dei giovani promossi dagli Enti locali emiliano-romagnoli ai fini delleducazione alla cittadinanza. Enti locali, giovani e politica indagine sui progetti di promozione della partecipazione sociale e politica che coinvolgono ragazzi tra i 15 e i 20 anni. E Nuovi cittadini di pace, unindagine sui Consigli dei ragazzi nella Provincia di Bologna. Nel sesto capitolo la scrivente formula alcune conclusioni e proposte operative concentrando la propria attenzione in particolare sulle questione della formazione di educatori e facilitatori che operano in contesti di educazione non formale interistituzionale, sulla necessit di una ampia diffusione di una cultura dei diritti dellinfanzia e delladolescenza nel mondo della politica e della scuola e su un utilizzo del dialogo autentico (in quanto principio democratico) per far s che adolescenti, giovani e adulti possano collaborare e contribuire insieme alla formulazione di politiche e alla realizzazione di progetti comuni. Ci sembra infine che si debba riconoscere che tempo di puntare con tutte le forze e in tutti i setting educativi disponibili su un impegno formativo in cui la dimensione politica non solo sia chiaramente e consapevolmente presente, ma sia considerata una delle sue caratteristiche principali. Il nostro tempo lo richiede con urgenza: lalternativa rischia di essere la disfatta dellintera umanit e dunque limpossibilit per luomo di realizzarsi nel suo pi elevato significato e nel suo autentico valore. I giovani sempre pi lo chiedono anche se non sempre utilizzano linguaggi decifrabili dagli adulti.

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Il presente studio ha come obiettivo quello di chiarire le dinamiche culturali iscritte nella fine secolo portoghese a partire dallanalisi di alcune opere letterarie -in particolar modo poetiche - tra cui spicca il S di Antnio Nobre. LUltimatum inglese del 1890 mandando in frantumi il progetto imperiale in Africa, scatena un conflitto che si manifesta non solo a livello di un confronto con lAltro, ma soprattutto, per le sue implicazioni simboliche, nei termini di un confronto interno proprio con limmaginario nazionale. LUltimatum mette in crisi liperidentit descritta da Eduardo Loureno come il frutto di una storia marcata da una deriva atlantica rispetto al resto dEuropa ed elaborata durante secoli di letteratura come il volto pi autentico del Portogallo. Contemporaneamente segna inesorabilmente la distanza da quellimmaginario europeo e moderno che in stretto legame con il progetto imperiale ne costituiva le fondamenta. La poesia dellepoca segue il paradigma apocalittico che associa al pianto e allinvettiva gli elementi di unaspettativa messianica di riscatto: alla rabbia segue linvito di riporre lattenzione nelle glorie di un tempo in modo da rafforzare il Portogallo decaduto. La rivisitazione in chiave rigeneratrice del passato e dello spazio nazionale una costante della letterautra neoromantica, lopera di Antonio Nobre tuttavia non pu essere affrontata secondo questa lettura: non si tratta qui di nessun recupero dellet delloro, al contrario, la modernit dellautore sta nel dichiarare limpraticabilit di un immaginario che pi che perduto non mai esistito e si rivela dunque nella sua natura di feticcio.

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Quello del falso un problema con cui si sono dovuti confrontare gli specialisti di ogni epoca storica, ma che ha subito unaccelerazione e unesasperazione con la storia del tempo presente, anche per via della simultanea presenza dei protagonisti che hanno reso pi complessa una scena storica e memoriale segnata profondamente dal rapporto tra storici e testimoni e dallarticolazione della memoria pubblica e di quella privata. Levento che pi acutamente ha risentito del problema del falso in et contemporanea certamente il genocidio degli ebrei compiuto dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale perch proprio al cuore dellimpresa genocidiaria che avvenuta la grande falsificazione che ha alimentato qualsiasi successivo discorso revisionista. Lemersione del testimone sulla scena pubblica ha posto pertanto in modo acuto il problema dello statuto della testimonianza rendendo lanalisi del funzionamento della memoria indispensabile per comprendere quanto un testimone sia molto pi utile per la descrizione, non tanto del fatto in s, ma del modo in cui levento stato socialmente codificato, registrato e trasmesso. Il legame tra i casi esaminati, pur nella loro estrema eterogeneit, spaziando da false autobiografie, come quella di Binjamin Wilkomirski, a testi controversi, come quello di Jean-Franois Steiner, o da racconti contestati, come quelli di Deli Strummer e Herman Rosenblat, a narrazioni che nel tempo hanno subito importanti variazioni, come nel caso Aubrac e nelle vicende del libro di Alcide Cervi, sar stabilito grazie alla centralit giocata, in ognuno di essi, dalla forma testimoniale e dallaltrettanto fondamentale argomentazione in termini di affaire. Il problema del falso stato perci indagato allinterno delle ragioni storiche e culturali che hanno determinato la formazione discorsiva che ha per soggetto il testimone e la testimonianza come pi autentico punto di vista sugli eventi del passato con le relative conseguenze sul piano storico e pubblico.

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Negli ultimi anni la tecnica di misura della correlazione digitale di immagini (Digital Image Correlation = DIC) sta trovando numerose applicazioni nellambito della meccanica sperimentale come valida alternativa per misure di campi di deformazione su componenti strutturali soggetti a carichi statici e dinamici. Misurare deformazioni in provini troppo piccoli, troppo grandi, teneri o caldi, un tipico scenario in cui diventano necessarie le tecniche senza contatto in quanto lapplicazione di estensimetri risulta inefficiente. Lobiettivo di questo lavoro consta nel valutare lapplicabilit e laccuratezza di programmi di elaborazione gratuiti per la correlazione digitale di immagini evidenziandone il metodo di utilizzo e lautenticit dei risultati verificati attraverso prove in laboratorio. Tali programmi, per praticit e gratuit, nel campo bidimensionale, possono considerarsi una valida alternativa a programmi commerciali di elevato costo. Nonostante ci, presentano alcune criticit e limitazioni che emergeranno dalle attente sperimentazioni effettuate. Verr cos definita la corretta e necessaria preparazione del set up sperimentale antecedente la prova e il campo di applicabilit a cui si prestano tali programmi per un preciso ed autentico rilevamento delle deformazioni subite da un corpo sottoposto a sollecitazioni, al pari di un comune estensimetro.

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Cos una circoncisione del Guercino mi ha fatto una profonda impressione, perch gi conosco ed amo questo maestro. Gli ho perdonato il soggetto antipatico e ho goduto dellesecuzione, comment Goethe nel suo Viaggio in Italia, quando pass per Bologna tra il 18 ed il 20 ottobre 1786. Lo scrittore tedesco fu una delle ultime personalit che pot ammirare lopera che campeggiava sull' altare maggiore della chiesa di Ges e Maria, autentico tempio del barocco bolognese, oggi scomparso. Labbattimento del complesso intervenne infatti allinizio del XIX secolo con la conseguente dispersione dellintero corpo iconografico e del materiale mobiliare, a testimonianza della qualit e del pregio, non solo delle opere un tempo contenute allinterno, ma anche della struttura architettonica. Linteresse alla chiesa di Ges e Maria stato determinato dal forte impatto che ledificio ed il suo apparato ebbe sui contemporanei, come dimostrano efficacemente i testi di letterati e cronisti bolognesi coevi, quali Carlo Cesare Malvasia e Antonio Masini. Per quanto riguarda invece la celebre pala daltare del Guercino, oltre a Goethe, anche Stendhal ne valut limportanza riportandola come una tra le pi belle di Bologna. La finalit di questa tesi di laurea, dunque, quella di far luce sulla vita di questa opera, a partire dalle testimonianze dirette, ricavate dalla comparazione dei documenti dispersi in diversi fondi archivistici di Bologna, indagando soprattutto sulla possibile paternit del progetto.

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Dentro del conjunto de factores que intervienen en la construccin del moderno, autentico y serio Urbanismo que debe desarrollarse en el ltimo cuarto del siglo XX, ms an, el que debe presidir la ordenacin de los grandes ncleos urbanos del siglo cuyo albores ya contemplamos, estn a que los que, por muy definidos a ms de claramente actuantes sobre el espritu individual y colectivo de unos habitantes gravemente afectados y hoy por la aglomeracin constante, el maquinismo, la prisa, el ruido, etc. etc. Deben ser considerados por su extraordinario valor dentro del Urbanismo que buscamos cuya misin, entendemos, debe ser contemplar con amplia concepcin social, el desenvolvimiento de la vida de estas ciudades, creando con ellos en ellas un ambiente dirigido a lograr la mayor perfeccin posible de una Naturaleza que se nos escapar cada vez ms si no logramos o incluirla dentro de nuestro propio sentido de la vida naturalizando esta, o al menos introducirla fisicamente dentro de nuestro propio medio de desenvolvimiento urbano.

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O objetivo deste trabalho foi analisar a expresso dos torques dentrios em pacientes tratados com aparelhos ortodnticos fixos com brquetes autoligados, utilizando tomografias computadorizadas. Para este estudo, foi selecionada uma amostra clnica de 10 pacientes, seguindo como critrios de incluso, indivduos que apresentavam dentio permanente e todos os dentes presentes, com apinhamento superior ou igual a 4 mm, tratados sem extrao. Todos os pacientes foram tratados na clnica da ps-graduao em Ortodontia da Universidade Metodista de So Paulo, utilizando-se brquetes autoligados Damon 2 ORMCO na prescrio padro. Foram realizadas medies das inclinaes dos dentes anteriores, de canino a canino, superiores e inferiores, realizadas por meio de imagens tomogrficas obtidas em um tomgrafo computadorizado volumtrico NewTom, em seu modelo DVT-9000 (NIM Verona - Itlia), obtidas em dois tempos: antes do incio do tratamento ortodntico (denominado de T1) e depois do tratamento ortodntico, aps a insero do ltimo fio de nivelamento, de calibre 0,019 x 0,025 de ao inoxidvel(denominado de T2). Para auxlio destas mensuraes, foi utilizado o software QR-DVT 9000 e aps anlise dos resultados foram aplicados testes estatscos (testes "t" pareado e Dalberg) e observou-se que as inclinaes dos dentes do segmento anterior aumentaram, principalmente, nos caninos e incisivos laterais superiores, incisivos centrais e laterais inferiores. Os dentes apresentaram valores de inclinao diferentes da prescrio, tanto no incio quanto no final do tratamento, denotando a incapacidade do fio 0,019 x 0,025 de ao inoxidvel em reproduzir os torques indicados na prescrio padro utilizada neste presente estudo.(AU)

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O objetivo deste trabalho foi analisar a expresso dos torques dentrios em pacientes tratados com aparelhos ortodnticos fixos com brquetes autoligados, utilizando tomografias computadorizadas. Para este estudo, foi selecionada uma amostra clnica de 10 pacientes, seguindo como critrios de incluso, indivduos que apresentavam dentio permanente e todos os dentes presentes, com apinhamento superior ou igual a 4 mm, tratados sem extrao. Todos os pacientes foram tratados na clnica da ps-graduao em Ortodontia da Universidade Metodista de So Paulo, utilizando-se brquetes autoligados Damon 2 ORMCO na prescrio padro. Foram realizadas medies das inclinaes dos dentes anteriores, de canino a canino, superiores e inferiores, realizadas por meio de imagens tomogrficas obtidas em um tomgrafo computadorizado volumtrico NewTom, em seu modelo DVT-9000 (NIM Verona - Itlia), obtidas em dois tempos: antes do incio do tratamento ortodntico (denominado de T1) e depois do tratamento ortodntico, aps a insero do ltimo fio de nivelamento, de calibre 0,019 x 0,025 de ao inoxidvel(denominado de T2). Para auxlio destas mensuraes, foi utilizado o software QR-DVT 9000 e aps anlise dos resultados foram aplicados testes estatscos (testes "t" pareado e Dalberg) e observou-se que as inclinaes dos dentes do segmento anterior aumentaram, principalmente, nos caninos e incisivos laterais superiores, incisivos centrais e laterais inferiores. Os dentes apresentaram valores de inclinao diferentes da prescrio, tanto no incio quanto no final do tratamento, denotando a incapacidade do fio 0,019 x 0,025 de ao inoxidvel em reproduzir os torques indicados na prescrio padro utilizada neste presente estudo.(AU)

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O objetivo deste estudo foi comparar as angulaes e torques de braquetes de marcas comerciais distintas em relao prescrio de Roth e tambm em relao aos valores preconizados pelo fabricante. Foram utilizados 150 braquetes metlicos de ao inoxidvel, de caninos e incisivos superiores na respectiva prescrio, avaliadas por meio de um perfilmetro. Aps a coleta dos dados e aplicao do tratamento estatstico, os resultados demonstraram que os valores de torque obtidos com a prescrio de Roth foram semelhantes entre os fabricantes. Na angulao, os caninos superiores apresentaram valores acima do proposto pelo autor para o fabricante Morelli, e para os dentes 21 e 22, a angulao foi maior para o fabricante Abzil. Na comparao dos valores de torque obtidos com os valores recomendados pelos fabricantes, a Unitek demonstrou maior fidedignidade no torque comparada s demais marcas. Conclui-se que as diferenas tanto de torque quanto de angulao quando comparados aos valores do autor e prescrio dos fabricantes, se enquadram dentro de um grau de tolerncia preconizada por um rgo regulador de peas ortodnticas alems.

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O objetivo deste estudo foi comparar as angulaes e torques de braquetes de marcas comerciais distintas em relao prescrio de Roth e tambm em relao aos valores preconizados pelo fabricante. Foram utilizados 150 braquetes metlicos de ao inoxidvel, de caninos e incisivos superiores na respectiva prescrio, avaliadas por meio de um perfilmetro. Aps a coleta dos dados e aplicao do tratamento estatstico, os resultados demonstraram que os valores de torque obtidos com a prescrio de Roth foram semelhantes entre os fabricantes. Na angulao, os caninos superiores apresentaram valores acima do proposto pelo autor para o fabricante Morelli, e para os dentes 21 e 22, a angulao foi maior para o fabricante Abzil. Na comparao dos valores de torque obtidos com os valores recomendados pelos fabricantes, a Unitek demonstrou maior fidedignidade no torque comparada s demais marcas. Conclui-se que as diferenas tanto de torque quanto de angulao quando comparados aos valores do autor e prescrio dos fabricantes, se enquadram dentro de um grau de tolerncia preconizada por um rgo regulador de peas ortodnticas alems.

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O objetivo do presente estudo consistiu em comparar in vitro o atrito produzido por braquetes estticos, convencionais e autoligados quando inseridos fios retangulares de ao inoxidvel de diferentes dimenses, nas angulaes de zero e trs graus entre os braquetes. Foram utilizados 120 braquetes de 6 marcas comerciais (Gemini, Clarity convencional, Transcend, Inspire, Clarity autoligado, Damon autoligado), sendo 20 braquetes de cada marca comercial. Para os ensaios laboratoriais, foram colados dois pares de braquetes de cada marca comercial em uma placa metlica, com uma angulao de zero e trs graus entre os braquetes. Foram empregados os fios retangulares de ao inoxidvel 0,017 x 0,025 , 0,019 x 0,025 e 0,021 x0,025 em uma mquina de ensaios universal Instron . Para a comparao entre os braquetes nos diferentes fios e angulaes, foi utilizada a anlise de varincia e o teste de Tukey (p<0,05). Os resultados demonstraram que na angulao de zero grau, os braquetes autoligados apresentaram menor atrito em relao aos convencionais em todos os fios avaliados, sendo que, o braquete Clarity autoligado apresentou menor atrito estatisticamente significante que o Damon, exceto no fio 0,021 x 0,025 , em que ambos os braquetes autoligados apresentaram atrito estatisticamente semelhante. O braquete Inspire demonstrou o maior atrito em relao aos demais braquetes nos fios 0,019 x0,025 e 0,021 x0,025 . Na angulao de trs graus, observou-se resultados semelhantes aos braquetes posicionados sem angulao comparando os braquetes autoligados em relao aos convencionais. Contudo, verificou-se que o atrito entre os braquetes convencionais ocorreu em ordem crescente sendo braquetes Gemini, Clarity convencional, Transcend e Inspire. Pde-se concluir que a angulao entre os braquetes aumenta consideravelmente o atrito. Alm disso, em ambas as angulaes, os braquetes autoligados demonstraram menor atrito em relao aos convencionais, sendo que o braquete Clarity autoligado promoveu menor atrito que o Damon esttico, exceto no fio 0,021 x 0,025 .(AU)

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O objetivo do presente estudo consistiu em comparar in vitro o atrito produzido por braquetes estticos, convencionais e autoligados quando inseridos fios retangulares de ao inoxidvel de diferentes dimenses, nas angulaes de zero e trs graus entre os braquetes. Foram utilizados 120 braquetes de 6 marcas comerciais (Gemini, Clarity convencional, Transcend, Inspire, Clarity autoligado, Damon autoligado), sendo 20 braquetes de cada marca comercial. Para os ensaios laboratoriais, foram colados dois pares de braquetes de cada marca comercial em uma placa metlica, com uma angulao de zero e trs graus entre os braquetes. Foram empregados os fios retangulares de ao inoxidvel 0,017 x 0,025 , 0,019 x 0,025 e 0,021 x0,025 em uma mquina de ensaios universal Instron . Para a comparao entre os braquetes nos diferentes fios e angulaes, foi utilizada a anlise de varincia e o teste de Tukey (p<0,05). Os resultados demonstraram que na angulao de zero grau, os braquetes autoligados apresentaram menor atrito em relao aos convencionais em todos os fios avaliados, sendo que, o braquete Clarity autoligado apresentou menor atrito estatisticamente significante que o Damon, exceto no fio 0,021 x 0,025 , em que ambos os braquetes autoligados apresentaram atrito estatisticamente semelhante. O braquete Inspire demonstrou o maior atrito em relao aos demais braquetes nos fios 0,019 x0,025 e 0,021 x0,025 . Na angulao de trs graus, observou-se resultados semelhantes aos braquetes posicionados sem angulao comparando os braquetes autoligados em relao aos convencionais. Contudo, verificou-se que o atrito entre os braquetes convencionais ocorreu em ordem crescente sendo braquetes Gemini, Clarity convencional, Transcend e Inspire. Pde-se concluir que a angulao entre os braquetes aumenta consideravelmente o atrito. Alm disso, em ambas as angulaes, os braquetes autoligados demonstraram menor atrito em relao aos convencionais, sendo que o braquete Clarity autoligado promoveu menor atrito que o Damon esttico, exceto no fio 0,021 x 0,025 .(AU)

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A resistncia de cinco microrganismos presentes na microbiota da rea de produo estril (Cristalizao Estril), frente a ao do gs de perxido de hidrognio foi determinada e o valor O obtido para cada microrganismo foi comparado ao valor D do Bacillus stearothermophilus ATCC 12980 exposto ao mesmo agente. Os microrganismos testados foram Bacillus sp, M. luteus, Corynebacterium, Staphylococcus sp e Penicillium sp. Este teste tinha a finalidade de comprovar que a resistncia do Bacillus stearothermophilus maior quando da exposio ao perxido de hidrognio se comparada a outros microrganismos presentes na rea produtiva. A metodologia consistiu da inoculao de 0,01 mL da suspenso de cada microrganismo na contagem de 102UFC/0,01 mL em cupons de ao inoxidvel, previamente esterilizados por calor seco e posterior exposio ao gs de perxido de hidrognio. O experimento demonstrou que o valor D obtido para o Bacillus stearothermophilus superior aos obtidos para os outros microrganismos em teste comprovando que a escolha deste microrganismo para o desafio contra o perxido de hidrognio apropriada. Tambm executou-se o teste que visava garantir que o ao inoxidvel o material de suporte mais recomendado para este fim, utilizando-se suportes de diversos materiais normalmente encontrados no interior dos isoladores (PVC, ao inoxidvel, CKC, teflon, polipropileno, ltex, silicone, Hypalon, vidro, nylon, saco de alumnio) com 0,01 mL de inculo de Bacillus stearothermophilus na contagem de 102UFC/O,01 mL, o que foi devidamente comprovado.