961 resultados para Societé Paternelle de Mettray


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41º Congresso Internacional de História da Medicina (Societé Internationale d´Histoire de la Médecine), México, 2008

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BACKGROUND: To optimize the noninvasive evaluation of bone remodeling, we evaluated, besides routine serum markers, serum levels of several cytokines involved in bone turnover. METHODS: A transiliac bone biopsy was performed in 47 hemodialysis patients. Serum levels of intact parathyroid hormone (iPTH; 1-84), total alkaline phosphatases (tAP), calcium, phosphate and aluminum (Al) were measured. Circulating levels of interleukin-6 (IL-6), IL-1 receptor antagonist (IL-1Ra) and soluble IL-6 receptor (sIL-6r) were determined using ELISA. Circulating IL-1beta, IL-6, IL-8, IL-10, IL-12p70 and tumor necrosis factor-alpha (TNF-alpha) were simultaneously quantified by flow cytometric immunoassay. RESULTS: Patients with low/normal bone formation rate (L/N-BFR) had significantly lower serum iPTH (p<0.001) and tAP (p<0.008) and significantly higher Al (p<0.025) than patients with high BFR. Serum calcium and phosphorus, however, did not differ (p=NS). An iPTH >300 pg/mL in association with tAP >120 U/L showed low sensitivity (58.8%) and low negative predictive value (44.0%) for the diagnosis of high BFR disease. An iPTH <300 pg/mL in association with normal or low tAP, <120 U/L, was associated with low sensitivity (66.7%) but high specificity (97.1%) for the diagnosis of L/N-BFR. Serum IL-1, IL-6, IL-12p70 and TNF-alpha were positively correlated with BFR, serum IL1-Ra and IL-10 with bone area, and by multiple regression analysis, tAP and IL-6 were independently predictive of BFR. CONCLUSIONS: Significant associations were found between several circulating cytokines and bone histomorphometry in dialysis patients. The usefulness of these determinations in the noninvasive evaluation of bone remodeling needs to be confirmed in larger dialysis populations.

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L'oeuvre de Moscovici se résume à une tentative de rapprochement du psychique et du social, ne serait-ce que parce que la rationalité et l'irrationalité sont transversales auz comportaments individuels et à l'activité sociale. En ce sens, l'individu n'est pas plus du ressort de la seule psychologie que la societé ne l'est de la seule sociologie. Simplifier la realité reviendrait à simplifier la connossaince de celle-ci. La psycho-sociologie de Moscovici nous invite donc à prendre en compte l'homme dans sa complétude, en tant que mixte de logique et de sentiments, de raison et de passions. On comprendra alors l'importance du paradigme écologique dans les sciences sociales comme forme de compréhension de ce qui relie l'homme à une entité plus vaste, le renvoyant aussi bien à la nature et à son ascendance animale qu'à la techinque et à sa destinée post-humaine.

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Estudi realitzat a partir d’una estada a la Società Italiana di Musicologia entre abril i maig del 2006. S’ha estudiat la influència de la música italiana durant les primeres dècades del segle XVIII, en les composicions en llengua romanç d’aquesta època conservades a l’arxiu musical de la catedral de Tortosa -Tarragona -. Sha a consultat de bibliografia específica així com la consulta directa de fonts italianes de l’època i l’estudi de les seves característiques (tipus d’escriptura, compasos més freqüents, estructura formal, veus/instruments utilitzats, ...). La consulta s’ha fet a diferents arxius i biblioteques romanes (arxiu històric i biblioteca de la Accademia Nazionale di S. Cecilia, biblioteca del Pontificio Istituto di Musica Sacra, arxiu de la Chiesa del Gesú, arxiu de la Chiesa Nazionale Spagnola, biblioteca del Conservatorio di musica Santa Cecilia i Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II), així com de la Biblioteca Apostolica i el Archivio Segreto del Vaticano. La recerca ha confirmat que, durant les primeres dècades del segle XVIII, hi ha una influència considerable de la música italiana “de moda” en les composicions de la catedral de Tortosa escrites en llengua vernacla i, després d’un estudi comparatiu i de l’anàlisi d’una mostra de les obres italianes i de la Seu, s’ha arribat a la conclusió de que, si bé hi ha elements italians en les composicions tortosines, no es perd en elles el llenguatge hispànic de la tradició, si no que més bé hi ha una convivència de tots dos, fins i tot en una mateixa obra.

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Nikola Tesla è considerato, dai divulgatori scientifici che di lui si occupano, una figura chiave nella storia della scienza moderna e contemporanea, per l’importanza che hanno avuto le sue ricerche nello sviluppo di tecnologie del XX e XXI secolo. La sua attuale scarsa fama nel piano accademico contrasta con un’abbondante presenza di un Nikola Tesla come personaggio di finzione nelle arti popolari. Questa ricezione ambigua di Tesla potrebbe essere di fatto relazionata con il carattere utopico e visionario delle sue speranze nella scienza come mezzo di conoscenza per il miglioramento della società umana. Questo breve saggio si propone di analizzare come venga presentato il personaggio di Nikola Tesla nel lungometraggio jugoslavo Tajna Nikole Tesle, contribuendo così alla comprensione di come la narrativa di finzione possa sfruttare l’immagine di uno scienziato relativamente agli interessi politici legati a specifici contesti socio-storici.

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In passato, si moriva meglio? Questo il classico interrogativo dietro a una riflessione su un tema sconveniente e sospetto - la morte - riguardo a cui sembra essersi perso il coraggio di parlare. Nella società contemporanea assistiamo alla rimozione della morte: ai riti che implicavano tempi e spazi pubblici, al decesso inteso - secondo l'emblematica definizione di Philippe Ariès - come "grande cerimonia pubblica che il defunto presiedeva", oggi si sostituiscono poche parole e gesti di imbarazzo al riparo dagli sguardi altrui e dalla vita di tutti i giorni nell'isolamento asettico di un ospedale. Partendo da tali constatazioni, da teologo ed esegeta della Bibbia qual è, Marguerat affronta tre grandi letture cristiane di questo difficile momento dell'esistenza umana: la morte come insondabile decreto divino, come "salario del peccato" e, infine, come "passaggio" alla risurrezione. Un viaggio che ci aiuta a riscoprire il messaggio della Bibbia rispetto alla morte e, quindi, alla vita: l'annuncio da parte di Dio di un cammino che dalla prima porta alla seconda, e non viceversa.

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Copiato nell'Italia del Nord verso il 1350, il manoscritto Ferrell 5 è oggi il solo testimone della "Continuation du Roman de Meliadus" che racconta le avventure di Artù, di Meliadus il padre di Tristano, e del Buon Cavaliere senza Paura padre di Dinadan, partiti alla ricerca di Morholt, prigioniero su di un'isola lontana. Ora, questa inchiesta è solo un pretesto: al centro dell'interesse dei tre re non sta tanto l'avventura promessa quanto i racconti che essi collezionano in occasione dei diversi scali di questo viaggio per mare, durante il quale non succede quasi niente. La ricerca di Morholt agisce quale racconto-cornice che non solo mette in scena le condizioni della presa di parola da parte dei cavalieri-narratori e organizza i racconti, anzi li drammatizza, ma funziona anche da matrice che informa, feconda e rigenera questi stessi racconti. Quanto all'isolamento, imposto dalla navigazione, esso permette lo sbocciare di una piccola ma prestigiosa società di narratori che non ha nulla da invidiare a quella delle raccolte di novelle. Così, un racconto dopo l'altro, si definisce un'arte di narrare che espone ed esplora i legami tra valore del racconto e bontà della cavalleria: la perfezione poetica, fonte del piacere estetico, è solo l'altra faccia della perfezione cavalleresca.