961 resultados para indirizzo :: 908 :: Processi e materiali


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Il lavoro tratta l’applicazione di un progetto di Certificazione del Sistema di Gestione della Qualità di un’innovativa linea di Business nel settore delle macchine per il confezionamento delle bevande. Questo lavoro è stato preparato durante un periodo di Stage della durata di sei mesi effettuato presso SACMI IMOLA S.C. (Imola, BOLOGNA) a seguito della necessità, riscontrata dal management, di allineare il sistema gestione qualità della nuova linea di business alla normativa ISO 9001:2008, come per le altre linee di business dell’azienda. Tutto questo mediante l’implementazione di un sistema di Business Process Management (BPM) e di tutti i sistemi informatici ad esso collegati. La tesi si struttura in tre parti. Nella prima parte, attraverso un’indagine della letteratura di riferimento, si sono indagati l’evoluzione storica, la struttura attuale e i possibili scenari evolutivi inerenti il concetto di qualità, il sistema gestione qualità e la normativa di riferimento. La seconda parte è dedicata all’approfondimento delle tematiche del BPM, i cui principi hanno guidato l’intervento effettuato. La ricerca è stata condotta allo scopo di evidenziare le radici e gli elementi innovativi che contraddistinguono questo approccio di “management”, descrivere gli aspetti che ne hanno determinato la diffusione e l’evoluzione ed evidenziare, inoltre, il collegamento tra l’approccio per processi che sta alla base di questa filosofia di management e lo stesso approccio previsto nella normativa ISO 9001:2008 e, più specificatamente nella cosiddetta Vision 2000. Tale sezione si conclude con la formalizzazione delle metodologia e degli strumenti effettivamente utilizzati per la gestione del progetto. La terza ed ultima parte del lavoro consiste nella descrizione del caso. Vengono presentate le varie fasi dell’implementazione del progetto, dall’analisi dell’attuale situazione alla costruzione dell’infrastruttura informatica per l’attuazione del BPM ottenuta attraverso l’applicazione dei “criteri di progettazione” trattati dalla letteratura di riferimento, passando per la mappatura dei processi attualmente in vigore e per l’analisi delle performance del processo attuale, misurate attraverso indicatori sviluppati “ad hoc”. Il lavoro è arricchito dall’analisi di un’innovativa metodologia per la creazione di un sistema di gestione integrato delle certificazioni (ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001) fondato sull’infrastruttura informatica creata.

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Il lavoro tratta l’applicazione di due progetti di Reengineering, in un caso l’obiettivo era quello di ottimizzare il processo di fatturazione passiva di un’azienda operante nel settore della ceramica, nell’altro quello di supportare un Gruppo, operante nel settore logistico, nella valutare l’opportunità di accentramento dei servizi ICT, mitigando gli impatti derivati dai possibili cambiamenti. Questo lavoro è stato preparato durante un periodo di Stage della durata di sei mesi effettuato presso la società di consulenza Revision SRL. Nella prima parte della tesi, attraverso un’analisi della letteratura di riferimento, si sono indagati i principali fattori che interagiscono in un processo di Change management, si è anche effettuato un approfondimento delle tematiche di Business Process Reengineering, i cui principi hanno guidato l’intervento effettuato. La ricerca ha teso ad evidenziare da un lato le radici e gli elementi innovativi che contraddistinguono questo approccio metodologico e dall’altro a sottolineare le possibili cause di insuccesso di un progetto di BPR. La sezione si conclude con la formalizzazione delle metodologia e degli strumenti utilizzati nella conduzione dei progetti. Nella seconda parte del lavoro, insieme alla descrizione del primo caso vengono presentate le varie fasi della riprogettazione, dalla analisi della situazione iniziale, effettuata tramite un questionario e delle interviste dirette al personale addetto, alla identificazione delle criticità, fino alla presentazione e alla valutazione delle nuove configurazioni del processo. Il lavoro è arricchito dall’analisi e dall’applicazione delle tecnologie informatiche/informative di supporto alla nuova configurazione descritta. Nella terza parte, a completamento dell’elaborato, viene presentato il secondo progetto analizzato dove, dopo una fase di analisi della situazione iniziale ancora tramite questionario ed interviste dirette, si riportano le considerazioni fatte in merito alla possibilità di accentramento dei servizi ICT del gruppo analizzato.

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Il presente lavoro ha come obiettivo la definizione e la misura della complessità tecnologica, al fine di costruire strumenti a supporto di tutti gli operatori che si occupano dello sviluppo e della fabbricazione di un prodotto industriale, quali progettisti di prodotto e responsabili di produzione. La ricerca è stata sviluppata attraverso le fasi di seguito descritte. Analisi dello stato dell’arte su definizioni e misure della complessità in ambito industriale attraverso l’individuazione e studio di oltre un centinaio di pubblicazioni al riguardo. Classificazione dei metodi proposti in letteratura per la misura della complessità in cinque categorie e analisi critica dei punti di forza e di debolezza dei differenti metodi, ai fini di orientare la elaborazione di un nuovo metodo. Sono stati inoltre analizzati i principali metodi di Intelligenza Artificiali quali potenziali strumenti di calcolo della complessità. Indagine su tematiche correlate alla complessità quali indicatori, trasferimento tecnologico e innovazione. La complessità viene misurata in termini di un indice che appartiene alla categoria degli indicatori, utilizzati in molti ambiti industriali, in particolare quello della misura delle prestazioni di produzione. In particolare si è approfondito significato e utilizzo dell’OEE (Overall Equipment Effectiveness), particolarmente diffuso nelle piccole medie imprese emilianoromagnole e in generale dalle aziende che utilizzano un sistema produttivo di tipo job-shop. È stato implementato un efficace sistema di calcolo dell’OEE presso una azienda meccanica locale. L’indice di complessità trova una delle sue più interessanti applicazioni nelle operazioni di trasferimento tecnologico. Introdurre un’innovazione significa in genere aumentare la complessità del sistema, quindi i due concetti sono connessi. Sono stati esaminati diversi casi aziendali di trasferimento di tecnologia e di misura delle prestazioni produttive, evidenziando legami e influenza della complessità tecnologica sulle scelte delle imprese. Elaborazione di un nuovo metodo di calcolo di un indice di complessità tecnologica di prodotto, a partire dalla metodologia ibrida basata su modello entropico proposta dai Prof. ElMaraghy e Urbanic nel 2003. L’attenzione è stata focalizzata sulla sostituzione nella formula originale a valori determinati tramite interviste agli operatori e pertanto soggettivi, valori oggettivi. Verifica sperimentale della validità della nuova metodologia attraverso l’applicazione della formula ad alcuni componenti meccanici grazie alla collaborazione di un’azienda meccanica manifatturiera. Considerazioni e conclusioni sui risultati ottenuti, sulla metodologia proposta e sulle applicazioni del nuovo indice, delineando gli obiettivi del proseguo della ricerca. In tutto il lavoro si sono evidenziate connessioni e convergenze delle diverse fonti e individuati in diversi ambiti concetti e teorie che forniscono importanti spunti e considerazioni sul tema della complessità. Particolare attenzione è stata dedicata all’intera bibliografia dei Prof. ElMaraghy al momento riconosciuti a livello internazionale come i più autorevoli studiosi del tema della complessità in ambito industriale.

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The present dissertation relates to methodologies and technics about industrial and mechanical design. The author intends to give a complete idea about the world of design, showing the theories of Quality Function Deployment and TRIZ, of other methods just like planning, budgeting, Value Analysis and Engineering, Concurrent Engineering, Design for Assembly and Manufactoring, etc., and their applications to five concrete cases. In these cases there are also illustrated design technics as CAD, CAS, CAM; Rendering, which are ways to transform an idea into reality. The most important object of the work is, however, the birth of a new methodology, coming up from a comparison between QFD and TRIZ and their integration through other methodologies, just like Time and Cost Analysis, learned and skilled during an important experience in a very famous Italian automotive factory.

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L’obiettivo di questo lavoro è lo studio della funzionalizzazione del fenolo mediante vie sintetiche “green”, che utilizzino quindi reagenti non clorurati e catalizzatori eterogenei, quindi facilmente recuperabili e riutilizzabili. Esistono però altri derivati fenolici di interesse commerciale, quali il catecolo, in quanto reagente di partenza per svariate molecole (tra cui appunto il DOPET) utilizzate in vari ambiti applicativi (alimentare, cosmetica, farmaceutica, agrochimica). In particolare, lo studio è stato focalizzato sulla sintesi dell’IDROSSITIROSOLO (o DOPET). Le prove effettutate con fenolo non hanno portato alla formazione del composto desiderato, ma di altri prodotti che comunque hanno interesse commerciale; ad esempio, è stato ottenuto il 2-fenossietanolo con elevata resa e selettività. Oltre al fenolo, ho studiato la reattività del metilendiossobenzene; con entrambi è stato ottenuto (seppur con basse rese) l’attacco all’anello da parte dell’etil gliossilato, formando così un intermedio potenzialmente utile per la sintesi dell’idrossitirosolo.

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THE TITLE OF MY THESIS IS THE ROLE OF THE IDEAS AND THEIR CHANGE IN HIGHER EDUCATION POLICY-MAKING PROCESSES FROM THE EIGHTIES TO PRESENT-DAY: THE CASES OF ENGLAND AND NEW ZEALAND IN COMPARATIVE PERSPECTIVE UNDER A THEORETICAL POINT OF VIEW, THE AIM OF MY WORK IS TO CARRY OUT A RESEARCH MODELLED ON THE CONSTRUCTIVIST THEORY. IT FOCUSES ON THE ANALYSIS OF THE IMPACT OF IDEAS ON THE PROCESSES OF POLICY MAKING BY MEANS OF EPISTEMIC COMMUNITIES, THINK TANKS AND VARIOUS SOCIOECONOMIC CONTEXTS THAT MAY HAVE PLAYED A KEY ROLE IN THE CONSTRUCTION OF THE DIFFERENT PATHS. FROM MY POINT OF VIEW IDEAS CONSTITUTE A PRIORITY RESEARCH FIELD WHICH IS WORTH ANALYSING SINCE THEIR ROLE IN POLICY MAKING PROCESSES HAS BEEN TRADITIONALLY RATHER UNEXPLORED. IN THIS CONTEXT AND WITH THE AIM OF DEVELOPING A RESEARCH STRAND BASED ON THE ROLE OF IDEAS, I INTEND TO CARRY ON MY STUDY UNDER THE PERSPECTIVE OF CHANGE. DEPENDING ON THE DATA AND INFORMATION THAT I COLLECTED I EVALUATED THE WEIGHT OF EACH OF THESE VARIABLES AND MAYBE OTHERS SUCH AS THE INSTITUTIONS AND THE INDIVIDUAL INTERESTS, WHICH MAY HAVE INFLUENCED THE FORMATION OF THE POLICY MAKING PROCESSES. UNDER THIS LIGHT, I PLANNED TO ADOPT THE QUALITATIVE METHODOLOGY OF RESEARCH WHICH I BELIEVE TO BE VERY EFFECTIVE AGAINST THE MORE DIFFICULT AND POSSIBLY REDUCTIVE APPLICATION OF QUANTITIVE DATA SETS. I RECKON THEREFORE THAT THE MOST APPROPRIATE TOOLS FOR INFORMATION PROCESSING INCLUDE CONTENT ANALYSIS, AND IN-DEPTH INTERVIEWS TO PERSONALITIES OF THE POLITICAL PANORAMA (ÉLITE OR NOT) WHO HAVE PARTICIPATED IN THE PROCESS OF HIGHER EDUCATION REFORM FROM THE EIGHTIES TO PRESENT-DAY. THE TWO CASES TAKEN INTO CONSIDERATION SURELY SET AN EXAMPLE OF RADICAL REFORM PROCESSES WHICH HAVE OCCURRED IN QUITE DIFFERENT CONTEXTS DETERMINED BY THE SOCIOECONOMIC CHARACTERISTICS AND THE TRAITS OF THE ÉLITE. IN NEW ZEALAND THE DESCRIBED PROCESS HAS TAKEN PLACE WITH A STEADY PACE AND A GOOD GRADE OF CONSEQUANTIALITY, IN LINE WTH THE REFORMS IN OTHER STATE DIVISIONS DRIVEN BY THE IDEAS OF THE NEW PUBLIC MANAGEMENT. CONTRARILY IN ENGLAND THE REFORMATIVE ACTION OF MARGARET THATCHER HAS ACQUIRED A VERY RADICAL CONNOTATION AS IT HAS BROUGHT INTO THE AMBIT OF HIGHER EDUCATION POLICY CONCEPTS LIKE EFFICIENCY, EXCELLENCE, RATIONALIZATION THAT WOULD CONTRAST WITH THE GENERALISTIC AND MASS-ORIENTED IDEAS THAT WERE FASHIONABLE DURING THE SEVENTIES. THE MISSION I INTEND TO ACCOMPLISH THORUGHOUT MY RESEARCH IS TO INVESTIGATE AND ANALYSE INTO MORE DEPTH THE DIFFERENCES THAT SEEM TO EMERGE FROM TWO CONTEXTS WHICH MOST OF THE LITERATURE REGARDS AS A SINGLE MODEL: THE ANGLO-SAXON MODEL. UNDER THIS LIGHT, THE DENSE ANALYSIS OF POLICY PROCESSES ALLOWED TO BRING OUT BOTH THE CONTROVERSIAL AND CONTRASTING ASPECTS OF THE TWO REALITIES COMPARED, AND THE ROLE AND WEIGHT OF VARIABLES SUCH AS IDEAS (MAIN VARIABLE), INSTITUTIONAL SETTINGS AND INDIVIDUAL INTERESTS ACTING IN EACH CONTEXT. THE CASES I MEAN TO ATTEND PRESENT PECULIAR ASPECTS WORTH DEVELOPING AN IN-DEPTH ANALYSIS, AN OUTLINE OF WHICH WILL BE PROVIDED IN THIS ABSTRACT. ENGLAND THE CONSERVATIVE GOVERNMENT, SINCE 1981, INTRODUCED RADICAL CHANGES IN THE SECTOR OF HIGHER EDUCATION: FIRST CUTTING DOWN ON STATE FUNDINGS AND THEN WITH THE CREATION OF AN INSTITUTION FOR THE PLANNING AND LEADERSHIP OF THE POLYTECHNICS (NON-UNIVERSITY SECTOR). AFTERWARDS THE SCHOOL REFORM BY MARGARET THATCHER IN 1988 RAISED TO A GREAT STIR ALL OVER EUROPE DUE TO BOTH ITS CONSIDERABLE INNOVATIVE IMPRINT AND THE STRONG ATTACK AGAINST THE PEDAGOGY OF THE ‘ACTIVE’ SCHOOLING AND PROGRESSIVE EDUCATION, UNTIL THEN RECOGNIZED AS A MERIT OF THE BRITISH PUBLIC SCHOOL. IN THE AMBIT OF UNIVERSITY EDUCATION THIS REFORM, TOGETHER WITH SIMILAR MEASURES BROUGHT IN DURING 1992, PUT INTO PRACTICE THE CONSERVATIVE PRINCIPLES THROUGH A SERIES OF ACTIONS THAT INCLUDED: THE SUPPRESSION OF THE IRREMOVABILITY PRINCIPLE FOR UNIVERSITY TEACHERS; THE INTRODUCTION OF STUDENT LOANS FOR LOW-INCOME STUDENTS AND THE CANCELLATION OF THE CLEAR DISTINCTION BETWEEN UNIVERSITIES AND POLYTECHNICS. THE POLICIES OF THE LABOUR MAJORITY OF MR BLAIR DID NOT QUITE DIVERGE FROM THE CONSERVATIVES’ POSITION. IN 2003 BLAIR’S CABINET RISKED TO BECOME A MINORITY RIGHT ON THE OCCASION OF AN IMPORTANT UNIVERSITY REFORM PROPOSAL. THIS PROPOSAL WOULD FORESEE THE AUTONOMY FOR THE UNIVERSITIES TO RAISE UP TO 3.000 POUNDS THE ENROLMENT FEES FOR STUDENTS (WHILE FORMERLY THE CEILING WAS 1.125 POUNDS). BLAIR HAD TO FACE INTERNAL OPPOSITION WITHIN HIS OWN PARTY IN RELATION TO A MEASURE THAT, ACCORDING TO THE 150 MPS PROMOTERS OF AN ADVERSE MOTION, HAD NOT BEEN INCLUDED IN THE ELECTORAL PROGRAMME AND WOULD RISK CREATING INCOME-BASED DISCRIMINATION AMONG STUDENTS. AS A MATTER OF FACT THE BILL FOCUSED ON THE INTRODUCTION OF VERY LOW-INTEREST STUDENT LOANS TO BE SETTLED ONLY WHEN THE STUDENT WOULD HAVE FOUND A REMUNERATED OCCUPATION (A SYSTEM ALREADY PROVIDED FOR BY THE AUSTRALIAN LEGISLATION). NEW ZEALAND CONTRARILY TO MANY OTHER COUNTRIES, NEW ZEALAND HAS ADOPTED A VERY WIDE VISION OF THE TERTIARY EDUCATION. IT INCLUDES IN FACT THE FULL EDUCATIONAL PROGRAMME THAT IS INTERNATIONALLY RECOGNIZED AS THE POST-SECONDARY EDUCATION. SHOULD WE SPOTLIGHT A PECULIARITY OF THE NEW ZEALAND TERTIARY EDUCATION POLICY THEN IT WOULD BE ‘CHANGE’. LOOKING AT THE REFORM HISTORY RELATED TO THE TERTIARY EDUCATION SYSTEM, WE CAN CLEARLY IDENTIFY FOUR ‘SUB-PERIODS’ FROM THE EIGHTIES TO PRESENT-DAY: 1. BEFORE THE 80S’: AN ELITARIAN SYSTEM CHARACTERIZED BY LOW PARTICIPATION RATES. 2. BETWEEN MID AND LATE 80S’: A TREND TOWARDS THE ENLARGEMENT OF PARTICIPATION ASSOCIATED TO A GREATER COMPETITION. 3. 1990-1999: A FUTHER STEP TOWARDS A COMPETITIVE MODEL BASED ON THE MARKET-ORIENTED SYSTEM. 4. FROM 2000 TO TODAY: A CONTINUOUS EVOLUTION TOWARDS A MORE COMPETITIVE MODEL BASED ON THE MARKET-ORIENTED SYSTEM TOGETHER WITH A GROWING ATTENTION TO STATE CONTROL FOR SOCIAL AND ECONOMIC DEVELOPMENT OF THE NATION. AT PRESENT THE GOVERNMENT OF NEW ZEALAND OPERATES TO STRENGHTHEN THIS PROCESS, PRIMARILY IN RELATION TO THE ROLE OF TERTIARY EDUCATION AS A STEADY FACTOR OF NATIONAL WALFARE, WHERE PROFESSIONAL DEVELOPMENT CONTRIBUTES ACTIVELY TO THE GROWTH OF THE NATIONAL ECONOMIC SYSTEM5. THE CASES OF ENGLAND AND NEW ZEALAND ARE THE FOCUS OF AN IN-DEPTH INVESTIGATION THAT STARTS FROM AN ANALYSIS OF THE POLICIES OF EACH NATION AND DEVELOP INTO A COMPARATIVE STUDY. AT THIS POINT I ATTEMPT TO DRAW SOME PRELIMINARY IMPRESSIONS ON THE FACTS ESSENTIALLY DECRIBED ABOVE. THE UNIVERSITY POLICIES IN ENGLAND AND NEW ZEALAND HAVE BOTH UNDERGONE A SIGNIFICANT REFORMATORY PROCESS SINCE THE EARLY EIGHTIES; IN BOTH CONTEXTS THE IMPORTANCE OF IDEAS THAT CONSTITUTED THE BASE OF POLITICS UNTIL 1980 WAS QUITE RELEVANT. GENERALLY SPEAKING, IN BOTH CASES THE PRE-REFORM POLICIES WERE INSPIRED BY EGALITARIANISM AND EXPANSION OF THE STUDENT POPULATION WHILE THOSE BROUGHT IN BY THE REFORM WOULD PURSUE EFFICIENCY, QUALITY AND COMPETITIVENESS. UNDOUBTEDLY, IN LINE WITH THIS GENERAL TENDENCY THAT REFLECTS THE HYPOTHESIS PROPOSED, THE TWO UNIVERSITY SYSTEMS PRESENT SEVERAL DIFFERENCES. THE UNIVERSITY SYSTEM IN NEW ZEALAND PROCEEDED STEADILY TOWARDS THE IMPLEMENTATION OF A MANAGERIAL CONCEPTION OF TERTIARY EDUCATION, ESPECIALLY FROM 1996 ONWARDS, IN ACCORDANCE WITH THE REFORMATORY PROCESS OF THE WHOLE PUBLIC SECTOR. IN THE UNITED KINGDOM, AS IN THE REST OF EUROPE, THE NEW APPROACH TO UNIVERSITY POLICY-MAKING HAD TO CONFRONT A DEEP-ROOTED TRADITION OF PROGRESSIVE EDUCATION AND THE IDEA OF EDUCATION EXPANSION THAT IN FACT DOMINATED UNTIL THE EIGHTIES. FROM THIS VIEW POINT THE GOVERNING ACTION OF MARGARET THATCHER GAVE RISE TO A RADICAL CHANGE THAT REVOLUTIONIZED THE OBJECTIVES AND KEY VALUES OF THE WHOLE EDUCATIONAL SYSTEM, IN PARTICULAR IN THE HIGHER EDUCATION SECTOR. IDEAS AS EFFICIENCY, EXCELLENCE AND CONTROL OF THE PERFORMANCE BECAME DECISIVE. THE LABOUR CABINETS OF BLAIR DEVELOPED IN THE WAKE OF CONSERVATIVE REFORMS. THIS APPEARS TO BE A FOCAL POINT OF THIS STUDY THAT OBSERVES HOW ALSO IN NEW ZEALAND THE REFORMING PROCESS OCCURRED TRANSVERSELY DURING PROGRESSIVE AND CONSERVATIVE ADMINISTRATIONS. THE PRELIMINARY IMPRESSION IS THEREFORE THAT IDEAS DEEPLY MARK THE REFORMATIVE PROCESSES: THE AIM OF MY RESEARCH IS TO VERIFY TO WHICH EXTENT THIS STATEMENT IS TRUE. IN ORDER TO BUILD A COMPREHENSIVE ANALYLIS, FURTHER SIGNIFICANT FACTORS WILL HAVE TO BE INVESTIGATED: THE WAY IDEAS ARE PERCEIVED AND IMPLEMENTED BY THE DIFFERENT POLITICAL ELITES; HOW THE VARIOUS SOCIOECONOMIC CONTEXTS INFLUENCE THE REFORMATIVE PROCESS; HOW THE INSTITUTIONAL STRUCTURES CONDITION THE POLICY-MAKING PROCESSES; WHETHER INDIVIDUAL INTERESTS PLAY A ROLE AND, IF YES, TO WHICH EXTENT.