160 resultados para Rosalba Carriera


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La presente ricerca affronta il tema delle esportazioni illecite e delle spoliazioni di opere d’arte attuate dai nazisti in Italia negli anni precedenti e durante la Seconda guerra mondiale. In particolare, all’interno di tale vasta questione, si è voluto far emergere il ruolo di Giorgio Castelfranco nella salvaguardia e tutela del patrimonio artistico italiano. Giorgio Castelfranco, funzionario di soprintendenza storico dell’arte, ha apportato il proprio contributo nella tutela del patrimonio grazie a diverse azioni da lui compiute durante la propria carriera. Contributo che si può far iniziare con i primi interventi di tutela, diremmo oggi, preventiva, come la compilazione del catalogo degli oggetti d’arte e degli elenchi dei monumenti, ma anche la salvaguardia delle bellezze naturali, compiuti negli anni Venti e Trenta del Novecento, presso le Soprintendenze della Puglia, dell’Umbria e della Toscana. Con l’emergenza della Guerra poi Castelfranco fu impegnato in una vera e propria opera di recupero e ricostruzione. Quest'ultima intesa non del solo patrimonio storico-artistico e monumentale, ma anche dell’amministrazione delle Belle Arti, a cui Castelfranco ha attivamente contribuito durante la reggenza della Direzione Generale sotto il Governo Badoglio. Inoltre, in occasione dei sopralluoghi ai depositi di opere d’arte toscani e durante la Missione per il recupero delle opere d’arte in Germania del 1946-1947, Castelfranco, grazie alle proprie competenze e all’esperienza maturata in decenni di attività professionale, ebbe l’occasione di dare il proprio fondamentale contributo all’individuazione e al recupero delle opere d’arte esportate illecitamente e trafugate dai nazisti.

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The PhD research project was a striking example of the enhancement of milling by-product and alternative protein sources from house cricket (Acheta domesticus), conceived as sustainable and renewable sources, to produce innovative food products. During milling processing of wheat and rye, several by-products with high technological and functional potential, are produced. The use of selected microbial consortia, allowed to obtain a pre-fermented ingredient for use in the bakery. The pre-ferments obtained were characterized by a high technological, functional and nutritional value, also interesting from a nutraceutical point of view. Bakery products obtained by the addition of pre-fermented ingredients were characterized by a greater quantity of aromatic molecules and an increase in SCFA, antioxidant activity, total amino acids and total phenols resulting in positive effect on the functionality. Moreover, the industrial scaling-up of pre-ferment and innovative bakery goods production, developed in this research, underlined the technological applicability of pre-fermented ingredients on a large scale. Moreover, the identification of innovative protein sources, can address the request of new sustainable ingredients able to less impact on the environment and to satisfy the food global demand. To upscale the insect production and ensure food safety of insect-based products, biotechnological formulations based on Acheta domesticus powder were optimized. The use of Yarrowia lipolytica in the biotechnological transformation of cricket powder led to the achievement of a cricket-based food ingredient characterized by a reduced content of chitin and an increase of antimicrobial and health-promoting molecules. The innovative bakery products containing cricket-based hydrolysates from Y. lipolytica possessed specific sensory, qualitative and functional characteristics to the final product. Moreover, the combination of Y. lipolytica hydrolysis and baking showed promising results regarding a reduced allergenicity in cricket-based baked products. Thus, the hydrolysate of cricket powder may represent a versatile and promising ingredient in the production of innovative foods.

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Cresciuto in una delle botteghe artistiche più prolifiche e illustri della Bologna di metà Seicento, Benedetto Gennari riuscì a distinguersi più degli altri collaboratori del Guercino per una brillante carriera all’estero internazionale che lo portò prima in Francia e poi in Inghilterra, dove seppe ritagliarsi uno spazio di rilievo tra i ranghi della corte, ottenendo finanche la nomina di primo pittore di Giacomo II Stuart. Partendo dall’analisi dei suoi Memoriali, dalla loro natura e dalle ragioni della loro compilazione, il presente studio intende indagare e restituire il profilo dell’artista. Attraverso l’analisi critica della documentazione autografa, di testimonianze edite e inedite e di informazione sui suoi guadagni e sul metodo di lavoro, il lavoro traccia le tappe della lunga attività del pittore, contraddistinta da commissioni di rilievo per importanti mecenati e collezionisti italiani e stranieri. Ben lontano dall’essere un semplice imitatore di provincia, Benedetto divenne un artista di corte, maturando un linguaggio raffinato e a tratti irriverente, che si configura come una personale variante del classicismo bolognese. Su questi aspetti fa luce l’apparato catalografico in cui trovano posto anche opere inedite, riletture iconografiche di quadri noti e indagini tecnico-diagnostiche effettuate, su due dipinti significativi, dal Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna al fine di documentare la tecnica pittorica dell’artista dopo il suo trasferimento all’estero.

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La popolazione mondiale aumenterà fino a 9.9 miliardi entro il 2050, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Per far fronte a questo incremento risulta necessaria la disponibilità di fonti proteiche accessibili e sicure per nutrire la popolazione in crescita; pertanto, la produzione globale di carne dovrà aumentare di circa 200 milioni di tonnellate annue. Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU, aumentare la produzione di carne per sopperire alla questione dell’approvvigionamento proteico non risulta essere una soluzione congrua in quanto alimenterebbe l’impatto delle attività industriali sull’inquinamento ambientale e sul riscaldamento globale. Tutte le varie fasi di macellazione e lavorazione portano inevitabilmente alla produzione di sottoprodotti di lavorazione che possono essere edibili o non edibili. Questi sottoprodotti contengono ancora sostanze che possono essere valorizzate in molecole ad alto valore aggiunto attraverso processi di trasformazione o biotrasformazione e stabilizzazione per essere poi utilizzati come ingredienti negli alimenti, ma non solo. Lo scopo di questa tesi è stato quello di esaminare l’effettiva problematica della valorizzazione dei sottoprodotti dell’industria alimentare, in modo particolare quella della carne, ponendo particolare attenzione all’utilizzo delle biotecnologie, che prevedono l’utilizzo di microrganismi veri e propri o molecole da essi prodotte, come gli enzimi. Seppur, in generale, la ricerca in questo ambito non è ancora molto sviluppata rispetto ad altri settori, la selezione di microorganismi ed enzimi specifici per valorizzare scarti e sottoprodotti ottenuti dall’industria della carne e l’ottimizzazione di processi biotecnologici “su misura” per ottenere composti ad alto valore aggiunto rappresentano una sfida importante per questo settore che ha ancora molte potenzialità di espansione.

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Ho deciso di approfondire la figura di Giacomo Verde. Nel primo capitolo s’intende inquadrare il periodo storico nel quale Verde si è inserito e le correnti storiche che ha attraversato. Il secondo capitolo è dedicato all’arte ludica e in particolare, all’invenzione del Teleracconto (1989) per il gruppo Giallo Mare Minimal Teatro. Dalla Storia di Hansel e Gretel a Bit il burattino ai racconti illustrati con gli ologrammi, ad altri progetti in video, Verde sposta l’attenzione dell’arte dall’oggetto al soggetto. Nel terzo capitolo, si farà riferimento a ciò che ha segnato nel profondo la sua carriera: l’Artivismo. Il suo significato e come viene applicato alla vita pratica. Con questo percorso si ha l’auspicio che la voglia di battersi per un valore, per un cambiamento sociale non sia solo simbolico. Concretizzare può essere un atto difficile da perseguire ed è per questo che ci vengono incontro gli strumenti e le persone; con l’arte in video si scatena un po' lo stesso meccanismo: arte fatta di dispositivi tecnologi che coniugano più aspetti della vita umana: primo fra tutti quello emozionale. Alla luce di queste premesse e per concludere l’excursus su un artista poliedrico, ho deciso di somministrare un sondaggio a campione parziale. Ispirata dalle esperienze passate e dalla prefazione di Antonio Caronia in Artivismo tecnologico. Scritti e interviste su arte, politica, teatro e tecnologie (2007), mi sono chiesta cosa ne pensassero gli altri circa il rapporto tra arte e politica, quanto questi si sentano influenzati da una società che comunica quasi esclusivamente attraverso le immagini. Verde, in fondo, con la sua poetica, insegna che l’arte, per essere incline alla condivisione e accessibile a tutti, deve essere anche fatta dalle persone.

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I salumi rappresentano una grande tradizione italiana, lo dimostra il fatto che l'industria suinicola nazionale è principalmente orientata all’allevamento di suino “pesante”, indirizzato proprio all'industria salumiera. L’industria salumiera moderna si trova a dover fare i conti con esigenze di mercato che possono sembrare contrastanti: da un lato si richiedono prodotti tradizionali e locali, dall’altro l’attenzione del consumatore si sta spostando verso ricette innovative, ingredienti naturali, di nicchia, salubri, etici, tracciati e a basso impatto ambientale. Alla luce di ciò, emerge la necessità di un maggiore livello di innovazione al fine di creare nuovi segmenti d’offerta in risposta ai diversi fabbisogni dei consumatori. Il presente lavoro si è posto come obiettivo quello di esaminare le strategie di differenziazione dei salumi fermentati adottate dal Salumificio DelVecchio di Cesena, discutendo le scelte aziendali in relazione alla letteratura scientifica. L’azienda, partendo da una linea di base, la Linea Tradizione, che copre tutti i principali salumi presenti sul territorio italiano, è riuscita a differenziare il proprio portafoglio intervenendo a livello di materie prime e di ricette. Sono state così realizzate la Linea Mora Romagnola, i cui salumi vengono prodotti utilizzando la carne dell’omonima razza; la Linea Bio, con 12 prodotti certificati presso l’ente CCPB - tale linea è stata ulteriormente differenziata con la proposta di 6 Salamini Boscone Aromatizzati; il Salamino Boscone Bio Fonte di Omega 3, in cui la fonte di omega-3 è data dall’aggiunta di semi di lino biologici; e la linea di salumi pre-affettati take-away pronti all’uso. Sulla base di questa analisi e della bibliografia riportata, il portafoglio del Salumificio DelVecchio, pur essendo un’azienda con un profilo soprattutto locale, risulta spiccatamente differenziato al fine di soddisfare le richieste di un’ampia gamma di consumatori.

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Il seguente lavoro ha lo scopo di analizzare la parabola politica e la comunicazione di Matteo Salvini con una prospettiva internazionale. Nel testo verrà seguita cronologicamente la carriera, dagli anni di militanza nelle file della Lega Nord, fino al crollo del Governo Conte I, passando in rassegna vicende nevralgiche, successi, scandali e dibattiti che segnano questo periodo. La parte principale del lavoro consiste nell’analisi dei commenti espressi sulle colonne di due quotidiani stranieri, The Guardian per il Regno Unito e Le Monde per la Francia, rispetto all’operato di Matteo Salvini ed agli eventi politici che lo vedono protagonista.

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Negli ultimi decenni, la filiera ittica sta subendo una grande espansione grazie al miglioramento delle tecniche di pesca, allevamento, conservazione, e trasformazione. Di pari passo, però, si assiste ad un accumulo di scarti e sottoprodotti per i quali è necessario trovare soluzioni sostenibili al fine di ridurre al minimo il loro impatto sull’ambiente e sull’economia. Risulta pertanto indispensabile trovare tecnologie che possano valorizzare le componenti ancora presenti in questi scarti, come ad esempio l'utilizzo di processi biotecnologici che sfruttano microrganismi selezionati. Questo progetto di tesi si è focalizzato sull’utilizzo di lieviti e batteri, con attività proteolitica e lipolitica, per l’estrazione di composti funzionali tramite fermentazione da scarti di pesce. Gli idrolizzati sono stati caratterizzati in termini di contenuto in peptidi, attività antiossidante e profilo in composti volatili. I ceppi di Yarrowia lipolytica testati sono stati quelli che hanno prodotto il più alto quantitativo di peptidi, la maggiore attività antiossidante e la produzione di alcoli (isoamilico e feniletilico) o acidi (acetico, butirrico e isovalerico) in base all'assenza o presenza di glucosio nel mezzo di crescita.

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In Italia ogni anno vengono consumati circa 3 milioni di tonnellate di agrumi, dei quali circa il 30% viene destinato all’industria di trasformazione, generando scarti, principalmente bucce e semi, che tuttavia possono essere considerati a tutti gli effetti una fonte potenziale di composti nutritivi e bioattivi. In questo contesto, il presente elaborato di tesi si è occupato di descrivere le principali caratteristiche e i processi di trasformazione tradizionali degli agrumi, successivamente sono state descritte caratteristiche e proprietà degli scarti che derivano dalla lavorazione primaria e infine i possibili riutilizzi dei sottoprodotti dell’industria agrumaria. Lo smaltimento tradizionale degli scarti e dei sottoprodotti dell’industria agrumaria comporta alte emissioni di CO2 che contribuiscono all’inquinamento ambientale; pertanto, focalizzarsi sul riutilizzo degli scarti porta non solo ad una diminuzione degli stessi ma anche ad una notevole diminuzione dell’inquinamento ambientale, entrambi punti cardine della ricerca attuale e dei decenni a venire. Dall’analisi svolta in questo elaborato è risultato evidente come, oltre alle tradizionali applicazioni degli scarti agrumari nell’alimentazione animale o per la produzione di ammendate, si stanno affiancando applicazioni più innovative, basate sulle biotecnologie, che includono la produzione di acido polilattico, biomateriali sempre più utilizzati in sostituzione alle classiche materie prime, cellulosa batterica, utilizzata per la produzione di packaging alimentari, ed enzimi utilizzabili in svariati processi industriali come l’industria alimentare e della cellulosa.

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LAGO, Rosalba Rodriguez. Melhoria da Atenção a Saúde do Idoso na UBS Conceição, Carazinho/RS. 2015. 62f. Trabalho de Conclusão de Curso (Curso de Especialização em Saúde da Família) - Departamento de Medicina Social, Faculdade de Medicina, Universidade Federal de Pelotas, Pelotas, 2015. Ao longo dos meses de fevereiro a junho de 2015, realizou-se um projeto de intervenção na UBS Conceição do município de Carazinho/RS, com o objetivo de melhorar a Atenção á Saúde do Idoso. A intervenção teve a duração de 16 semanas envolvendo a população idosa da área de abrangência de nossa unidade de saúde que é de aproximadamente 600 usuários. Como instrumentos de atualização, registro e monitoramento, utilizamos o protocolo do Ministério da Saúde de Atenção a saúde da Pessoa Idosa de 2010, as fichas espelho e a planilha de coleta de dados disponibilizadas pela UFPel. Desenvolvemos juntamente com a equipe um cronograma de ações que contemplou os eixos de organização e gestão do serviço, engajamento público, qualificação da prática clínica e monitoramento e avaliação. Esta organização possibilitou a obtençãodos seguintes resultados: foi possível monitorar a situação de saúde de 318 idosos, o que correspondeu a 53% da cobertura; avaliamos o risco em 100% dos idosos cadastrados;realizamos exame clínico apropriado e avaliação multidimensional rápida em 100% destes.Além disso, realizamos a prescrição de medicamentos da farmácia popularpara 70% dos idosos, 94% recebeu avaliação sobre a necessidade de atendimento odontológico e a totalidade dos cadastrados manteve registro na ficha espelho em dia e recebeu a caderneta de saúde da pessoa Idosa;100% dos idosos recebeuavaliação de risco para morbimortalidade e fragilização na velhice e forneceram-se aindaorientações nutricionais para hábitos saudáveis e prática de atividade física regular.Ainda como resultados qualitativos, evidenciamos que nosso processo de trabalho melhorou a partir do momento que organizamoso agendamentodos atendimentos e a busca ativa dos que faltavam, além do atendimento àqueles provenientes da demanda espontânea. Trabalhamos com a comunidade abordando a importância do desenvolvimentodeste trabalho e reforçando a importância dos grupos de idosos para a promoção da saúde na comunidade.Capacitou-se todos os profissionais da equipe como base no protocolo de Saúde do Idoso do Ministério da Saúde. Concluímos que o projeto foi importante para melhorar a organização do trabalho fornecido, sendo possível detectar fatores de risco para diminuir a incidência de algumas doenças. Desta forma, a comunidade continuará recebendo este serviço e se realizará para outros grupos prioritários, com objetivo de atingir outras necessidades da comunidade como o caso da hipertensão arterial sistêmica e do diabetes mellitus.