190 resultados para PALESTINA


Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

The object of this study is the construction of situation models in the discourse pattern comic book narrative, and sits in the field of Cognitive Linguistics. Its main foundations are the notions of embodied mind (LAKOFF; JOHNSON, 1999), mental simulation (BARSALOU, 1999), discourse pattern (DUQUE; COSTA, 2012) and situation models (ZWAAN, 1999). I stem from the hypothesis that the process of meaning construction in narratives is attached to the simulation of space, of time and of the characters goals and actions within the story world, dimensions which make up the situation models elaborated by the reader. The simulation of these experiences during discourse processing originates from the fact of it having an embodied and cultural basis, i.e., upon being confronted with the clues found in the narrative, the cognitive structures that make up the reader s personal and social memories are triggered and make it possible to activate information which in turn refer to his/her physical and social experiences, built up in the environment in which he/she lives. As regards comic book narratives, the construction of situation models is closely related to the recurring activation of certain cognitive structures originating from graphic resources that are typical of that discourse pattern. These conclusions were drawn from the data analysis taken from the work Palestina (SACCO, 2003; 2004; 2011)

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Since the second semester of 2004, the first refugees guided by ACNUR arrived at Potiguar s territory. Then we follow closely, with other local actors, the implementation and development of this innovative action, namely the resettlement of those refugees in Rio Grande do Norte. To accomplish this, we consider the concepts of territory, dispossession, repossession and international migration. The state of Rio Grande do Norte is a pioneer in the Northeast, in this type of action, since, before this experience, just Rio Grande do Sul and São Paulo were engaged in this kind of action. Therefore, this paper analyzes the process of resettlement of refugees, fulfilled in Rio Grande do Norte, between 2004 and 2005. The research broaches the regards that resulted in departure of these refugees from their respective territories (Colombia and Palestine) as well as the characteristics and prospects of the areas that hosted the refugees (Natal, Lajes e Poço Branco). Finally, the work deals with the results achieved afield, through interviews and photographic record, near by refugees

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Pós-graduação em Relações Internacionais (UNESP - UNICAMP - PUC-SP) - FFC

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

O método eletroresistivo é um dos métodos de prospecção geofísica mais empregados na exploração de água subterrânea. Todavia, ele apresenta a desvantagem de ser de difícil uso em locais habitados. De fato, para realizar sondagens elétricas é necessário, muitas vezes, expandir cabos elétricos até um quilômetro ou mais, dependendo da profundidade que se deseja investigar, o que nem sempre é possível em áreas urbanas. O método transiente eletromagnético no domínio do tempo, é usado também para a exploração de água subterrânea e não apresenta as mesmas desvantagens, porque este método indutivo emprega uma bobina quadrada cujo tamanho não é um impedimento para ser utilizado em locais habitados. Por outro lado, o método eletromagnético é mais sensível a ruídos devido a instalações elétricas. Para comparar as vantagens e desvantagens dos dois métodos em áreas urbanas foram utilizados programas para a modelagem sintética das sondagens elétricas verticais e das sondagens transientes eletromagnéticas, ambos desenvolvidos por RIJO (1994ab, 1996). Para tal propósito foram considerados dois casos: no primeiro, foram definidos quatro tipos de modelos (H, K, A e Q) com base nos horizontes geoelétricos em Palestina do Pará. No segundo caso, se considerou os modelos obtidos pelas 21 sondagens elétricas verticais tipo Schlumberger da mesma área. Com base nestes modelos, se utilizou um programa de transientes electromagnéticas para gerar as curvas sintéticas das resistividades aparentes. Como resultado, os valores de resistividades aparentes dados em função do espaçamento de eletrodos (método eletroresistivo) e em função do tempo (método eletromagnético), permitiu obter nos dois casos mencionados uma relação linear em escala bilogaritmica entre o espaçamento (metros) e o tempo (milisegundos). Deste modo é possível inferir a profundidade de investigação desejada em áreas urbanas usando o método eletromagnético, quando a aplicação do método eletroresistivo ficar limitada pela acessibilidade.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

[ES] Estudio de las raíces sociales y políticas de la identidad nacional palestina como motor de su acción colectiva, después de un período significativo de exilio, dispersión y ocupación. Centrado en la movilización de recursos comunitarios y la renovación de su repertorio estratégico.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Il Medio Oriente è una regione in cui le scarse risorse idriche giocano un ruolo fondamentale nei rapporti e nelle relazioni tra gli Stati. Soprattutto nell'area di Israele, Palestina e Giordania la natura transfrontaliera delle fonti idriche condivise è considerata da qualche ricercatore come un catalizzatore del più ampio conflitto arabo-israeliano. Altri studiosi, tuttavia, vedono nella cooperazione regionale sulle risorse idriche un potenziale cammino verso una pace duratura veicolata dalla natura interdipendente delle fonti idriche comuni a più territori. Dato che l'acqua è l'elemento che per molti aspetti contribuisce allo sviluppo sociale ed economico e dato che le fonti idriche sotterranee e di superficie non conoscono confini e si muovono liberamente nel territorio, la cooperazione tra gli Stati rivieraschi delle risorse idriche dovrebbe arrivare a prevalere sul conflitto. Unica nel suo genere, l'ong trilaterale israelo-palestinese giordana Friends of the Earth Middle East, FoEME, ha fatto proprio tale auspicio e dal 1994 punta a sviluppare progetti di cooperazione per la salvaguardia del patrimonio naturale dell'area del bacino del fiume Giordano e del Mar Morto. Attraverso l'esperienza del Progetto Good Water Neighbors, GWN, avviato nel 2002, sta lavorando ad una serie di iniziative nel campo dell'environmental awareness e del social empowerment a favore di comunità  israeliane, palestinesi e giordane transfrontaliere che condividono risorse idriche sotterranee o di superficie. Operando inizialmente a livello locale per identificare i problemi idrico-ambientali di ogni comunità  selezionata e lavorare con i cittadini (ragazzi, famiglie e amministratori municipali) per migliorare la conoscenza idrica locale attraverso attività  di educazione ambientale, di water awareness e piani di sviluppo urbano eco-compatibile, il Progetto GWN ha facilitato a livello transfrontaliero i rapporti tra le comunità  confinanti abbattendo la barriera di sfiducia e sospetto che normalmente impedisce relazioni pacifiche, ha coadiuvato l'analisi dei problemi idrici comuni cercando di risolverli attraverso uno sforzo programmatico condiviso e sostenibile, per giungere infine a livello regionale ad incoraggiare la gestione idrica comune attraverso lo scambio di informazioni, il dialogo e lo sforzo/impegno cooperativo congiunto tra gli attori parte del GWN al fine di incentivare la pace attraverso l'interesse comune della tutela delle fonti idriche condivise. Gli approcci di local development e participation, le azioni di confidence building e il peacebuilding attraverso la tutela ambientale applicati con il metodo di bottom up all'interno di un contesto non pacificato come quello del conflitto arabo-israeliano, fanno del Progetto GWN un esperimento innovativo e originale. Le comunità  israeliane, palestinesi e giordane selezionate hanno imparato a migliorare le proprie condizioni idrico-ambiennali cooperando assieme e sfruttando l'interdipendenza dalle fonti idriche condivise, avviando nel contempo rapporti pacifici con società  sempre considerate nemiche. La sfida è stata quella di far comprendere le potenzialità  di una cooperazione locale, in vista di un coordinamento regionale e di uno sforzo comune in grado di generare un beneficio collettivo. La lezione appresa finora durante questi primi sette anni di Progetto è stata quella di capire che non è necessario attendere la fine del conflitto per poter essere di aiuto alle proprie comunità  o per un benessere personale, ma si può agire subito, anche nel pieno dell'Intifada al-Aqsa e con i coprifuoco.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Il presente elaborato si propone come obiettivo di analizzare una situazione specifica di interpretazione volontaria da parte di non-professionisti. L’ong Project HOPE, che si sviluppa e opera nella città di Nablus (Cisgiordania, Territori Palestinesi Occupati), offre a bambini e adolescenti del luogo la possibilità di frequentare corsi di varie discipline, impartiti da volontari internazionali provenienti da tutto il mondo. In questo contesto, i volontari locali che si offrono come interpreti forniscono ai volontari internazionali la possibilità di approfondire la realtà quotidiana di una zona occupata, influenzando in maniera significativa la loro esperienza sul luogo. Nell’estate del 2015, ho insegnato a Nablus in qualità di volontaria per un mese, avendo la possibilità di intervistare 15 interpreti volontari. Abbiamo discusso riguardo alle loro esperienze di interpretazione, le tecniche che usano, la loro (auto)percezione all’interno di questa attività e le strategie che adottano per risolvere malintesi linguistici e culturali. Il capitolo I delinea la situazione socio-politica nei Territori Palestinesi Occupati, specialmente in Cisgiordania, e le attività di Project HOPE. Il capitolo II presenta un’inquadramento teorico che comprende interpretazione non professionale (specialmente in zone di conflitto), la prospettiva occidentale sul mondo arabo-musulmano e la teoria narrativa, applicata sia al campo della traduzione e interpretazione che alle interviste. Il capitolo III si concentra sulle interviste semi-strutturate, presentando il protocollo di intervista e le procedure di raccolta dati. Il capitolo IV analizza le risposte dei partecipanti, suddivise in cinque aree principali: informazioni personali, esperienze di interpretazione, (auto)percezione, episodi positivi e negativi, legame tra l’interpretazione e il futuro degli intervistati. Gli episodi raccontati dagli intervistati sono stati analizzati da un punto di vista narrativo.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

"Materialien zum Antisemitismus" (1940-65): Zeitungsausschnitte, Broschüren, Drucksachen; "Die deutschen Arbeiter und Angestellten" (1930-38):; 1. Inhaltsverzeichnisse, Typoskripte, 5 Blatt; 2. Fragebogen zur Erhebung, Druck, 4 Blatt; 3. Statistische Auswertung der Fragebögen; 4. Max Horkheimer: eigenhändige Notzizen zur Erhebung, 1 Blatt; 5. Robert S. Lynd: 1 Brief (Abschrift) an Erich Fromm, New York, 7.2.1938; 6. "Arbeiter und Angestellten-Enquête". Zum Stand der Ausarbeitung, 1937, Typoskript, 3 Blatt; 7. Bibliographien, Typoskripte, 42 Blatt; "Neue Enquêten über Folgen der Arbeitslosigkeit" (1936-37):; 1. Liste der Erhebungen in Österreich, Palestina, USA, 5 Blatt; 2. "Remarque générale sur l'enquête". Typoskript mit eigenhändigen Korrekturen, 9 Blatt; 3. - 6. Protokolle von Familieninterviews in Wien, 1937; 7. "Literatur über die psychologischen Wirkungen der Arbeitslosigkeit" (1936). Typoskript, 15 Blatt; 8. Hilde Oppenheimer-Bluhm: 1 Brief mit Unterschrift an Friedrich Pollock, Jerusalem, 7.12.1936, 1 Blatt; 9. Paul F. Lazarsfeld: "Memorandum Subject: Remarks on the French Questionaire" (12.3.1937). Typoskript, 1 Blatt; 10. Paul F. Lazarsfeld: "Report on the University of Newark Research Center". Als Typoskript vervielfältigt, 9 Blatt; 11. "Publications Directed and Distributed by Bureau of Social Research, Municipal University of Omaha, Omaha, Nebraska". Als Typoskript viervielfältigt, 3 Blatt; 12. Programm zur Conférence Internationale des Sciences Sociales, Paris, 1937, Drucksachen, 3 Blatt; 13. The American Sociological Society: Rundschreiben, Drucksache, 2 Blatt;

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

En la lectura de Guerra de los Judíos, de Flavio Josefo, tenemos la sensación de ser presentados a los hechos transparentes que marcaron la relación entre judíos y romanos en el siglo I d.C. Josefo se presenta como alguien que se opone a los historiadores griegos, que según é habían elaborado una versión falsa de esta relación. Sin embargo, su preocupación por la "verdad" de los hechos, no lo exime de muchas reservas hechas a sus obras. Muchos errores se pueden atribuir al tiempo transcurrido entre los hechos y sus narraciones y por haber escrito su obra en Roma, donde la proximidad del poder romano - Josefo tiene la ciudadanía romana - puede haber influido y reorientado su narrativa. Si bien no se puede impugnar toda la obra de Josefo, se argumenta que el autor hace uso de exageraciones, tergiversaciones y adornos típicos de los historiadores de la antigüedad

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Hoy día, llama la atención los variados temas y la osadía de las formas de narra una historieta. El foco de este artículo es la obra de Joe Sacco, que ha publicado narraciones sobre los conflictos de la Palestina en el inicio de los años 1990 y sobre la Guerra de la Bosnia, que ha terminado en 1995. Indo a las ubicaciones sobre las cuales escribe, Sacco entrevista personas y oye sus narraciones, que transcribe, en el formato de historietas, juntamente con sus propias experiencias como viajante. Esa abordaje permite la análisis comparada del narrador en Joe Sacco con el narrador de Benjamin (1934) y también con el narrador pos-moderno

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

En la lectura de Guerra de los Judíos, de Flavio Josefo, tenemos la sensación de ser presentados a los hechos transparentes que marcaron la relación entre judíos y romanos en el siglo I d.C. Josefo se presenta como alguien que se opone a los historiadores griegos, que según é habían elaborado una versión falsa de esta relación. Sin embargo, su preocupación por la "verdad" de los hechos, no lo exime de muchas reservas hechas a sus obras. Muchos errores se pueden atribuir al tiempo transcurrido entre los hechos y sus narraciones y por haber escrito su obra en Roma, donde la proximidad del poder romano - Josefo tiene la ciudadanía romana - puede haber influido y reorientado su narrativa. Si bien no se puede impugnar toda la obra de Josefo, se argumenta que el autor hace uso de exageraciones, tergiversaciones y adornos típicos de los historiadores de la antigüedad