989 resultados para Container cargo


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Studio dell'attività, dei flussi e delle procedure di un terminal container. Identificazione di problematiche e riprogettazione del gate-in del terminal. Integrazione di nuove tecnologie ed automazione. Valutazione tecnico economica del progetto.

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Il presente elaborato descrive l’attività di progetto svolta durante il periodo di tirocinio presso la business unit “automotive technologies” della Robert Bosch GmbH: la Robert Bosch GmbH Branch in Italy che ha sede a Torino, e che si configura come fornitore di componenti per l’industria automotive. La funzione logistica è l’ufficio in cui si è svolta l’esperienza di tirocinio, che si è sviluppato nell’ambito del progetto di Container Management System. In particolare, è stato analizzato il sistema di gestione dei Returnable Packaging relativi ai componenti che vengono forniti agli stabilimenti dei clienti localizzati in Italia. L’elaborato è composto da due parti: una parte teorica e una parte pratica. La parte teorica espone gli strumenti teorici sui quali si fondano i contenuti sviluppati nella parte pratica. La parte pratica è volta a descrivere l’attività di progetto da un punto di vista strettamente operativo. Il primo capitolo illustra i motivi che hanno determinato l’avvio del progetto. Sono poi messi in evidenza quali sono gli obiettivi intermedi e finali che si intendono raggiungere, declinandoli in termini di organizzazione del lavoro. Sono qui esposte le basi teoriche del metodo utilizzato e della disciplina a cui si fa riferimento. Viene inoltre dato spazio alla trattazione di alcuni topic nell’ambito dei Returnable Packaging, approfondendo l’argomento per il settore automotive. Il secondo capitolo descrive la struttura organizzativa, i settori di business e le attività svolte dal gruppo Robert Bosch GmbH nel mondo e in Italia. Viene dato particolare rilievo alla sede di Torino ed alla divisione logistica di quest’ultima, in modo tale da descrivere il contesto entro il quale si sviluppa il progetto. Il capitolo presenta infine gli attori che operano nella catena logistica analizzata, descrivendone le attività svolte e caratterizzando la rete logistica studiata al fine di definire i confini entro i quali si sviluppa il progetto. Il terzo capitolo presenta l’analisi effettuata sul caso in esame, descrivendone le modalità operative per ciascuna fase. Il quarto capitolo presenta delle osservazioni sull’analisi effettuata, la validazione tecnico econimica delle soluzioni proposte e le considerazioni conclusive.

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Le infrastrutture portuali rappresentano un elemento chiave come motore di crescita per l’economia globale. Il 74% delle merci importate ed esportate dall’UE transitano per porti. Per questo motivo sono necessari investimenti in infrastrutture e attrezzature portuali per far fronte alle previsioni di crescita del trasporto merci nel prossimo decennio. La crescita del transhipment, quindi di grossi scali chiamati hub, ha rivoluzionato la scelta delle tratte principali e la scelta degli scali. Nel corso del seguente elaborato ci si è concentrati sulla situazione dell’Alto Adriatico, analizzando lo stato attuale dei principali porti e i possibili sviluppi futuri. La situazione dell’Alto Adriatico è particolare, questi porti si trovano sulle rotte principali del trasporto globale ma vista la crescita di scambi commerciali con la Cina e l’estremo Oriente, per via dello spostamento verso Est del baricentro dell’economia, si trovano in posizione ottimale per diventare un grosso gateway. Questo è l’obbiettivo che si sono prefissati i porti del Nord Adriatico cioè far capire che risalire l’Adriatico, anche se fuori dalle rotte può risultare conveniente visto il risparmio di cinque giorni di navigazione, rispetto ai porti del Nord Europa, che si traduce in un risparmio di tempo e di costi. Per creare attrattiva sono stati svolti, e continuano, numerosi investimenti per lo sviluppo dei fondali e del retroporto, nel tentativo di potersi affermare all’interno del mercato europeo e globale. Nel corso dell’elaborato saranno analizzati i grossi vantaggi di cui godono i porti del Nord Adriatico grazie alla loro posizione geografica, e alcune delle problematiche che ostacolano la crescita.

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In questa tesi, sono esposti i sistemi di navigazione che si sono evoluti, parimenti con il progresso scientifico e tecnologico, dalle prime misurazioni della Terra, per opera della civiltà ellenica, circa 2.500 anni fa, sino ai moderni sistemi satellitari e ai mai tramontati sistemi di radionavigazione. I sistemi di navigazione devono rispondere alla sempre maggiore richiesta di precisione, affidabilità, continuità e globalità del servizio, della società moderna. È sufficiente pensare che, attualmente, il solo traffico aereo civile fa volare 5 miliardi di passeggeri ogni anno, in oltre 60 milioni di voli e con un trasporto cargo di 85 milioni di tonnellate (ACI - World Airports Council International, 2012). La quota di traffico marittimo mondiale delle merci, è stata pari a circa 650 milioni di TEU (twenty-foot equivalent unit - misura standard di volume nel trasporto dei container ISO, corrisponde a circa 40 metri cubi totali), nel solo anno 2013 (IAPH - International Association of Ports and Harbors, 2013). Questi pochi, quanto significativi numeri, indicano una evidente necessità di “guidare” questo enorme flusso di aerei e navi in giro per il mondo, sempre in crescita, nella maniera più opportuna, tracciando le rotte adeguate e garantendo la sicurezza necessaria anche nelle fasi più delicate (decollo e atterraggio per gli aeroplani e manovre in porto per le grandi navi). Nello sviluppo della tesi si proverà a capire quali e quanto i sistemi di navigazione possono assolvere al ruolo di “guida” del trasporto aereo e marittimo.

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OBJECTIVE: Smuggling dissolved drugs, especially cocaine, in bottled liquids is an ongoing problem at borders. Common fluoroscopy of packages at the border cannot detect contaminated liquids. The objective of our study was to develop an MDCT screening method to detect cocaine-containing vessels that are hidden between uncontaminated ones in a shipment. MATERIALS AND METHODS: Studies were performed on three wine bottles containing cocaine solutions that were confiscated at the Swiss border. Reference values were obtained by scans of different sorts of commercially available wine and aqueous solutions of dissolved sugar. All bottles were scanned using MDCT, and data evaluation was performed by measuring the mean peak of Hounsfield units. To verify the method, simulated testing was performed. RESULTS: Using measurements of the mean peak of Hounsfield units enables the detection of dissolved cocaine in wine bottles in a noninvasive and rapid fashion. Increasing opacity corresponds well with the concentration of dissolved cocaine. Simulated testing showed that it is possible to distinguish between cocaine-contaminated and uncontaminated wine bottles. CONCLUSION: The described method is an efficacious screening method to detect cocaine-contaminated bottles that are hidden between untreated bottles in cargo. The noninvasive examination of cargo allows a questionable delivery to be tracked without arousing the suspicion of the smugglers.

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Vor dem Hintergrund zunehmenden Kostendrucks und der Suche nach Effizienzsteigerungen im Leercontainermanagement gewinnen zukünftig kooperative Gestaltungsansätze vermehrt an Bedeutung. Einen Ansatz zur kooperativen Neugestaltung des Leercontainermanagements in der maritimen Containerlogistik stellt die gemeinsame Nutzung eines Container-Pools durch mehrere Reedereien und Containerleasinggesellschaften dar. Dieses sogenannte Container-Pooling orientiert auf die Reduzierung des Repositionierungs-, Transport-, Umschlag- und Lagerungsaufwands durch gezielte Ausnutzung struktureller Ungleichgewichte. In der Praxis ist dieser Ansatz insbesondere aufgrund unternehmenspolitischer Gründe (Container als Werbeträger) bisher kaum umgesetzt. Für eine Optimierung und zur Unterstützung der operativen Planung sind mathematische Ansätze notwendig, die die verschiedenen Gestaltungsmöglichkeiten des Container-Poolings modellseitig berücksichtigen sowie zwischen Pool-, Reeder- und Leasing-Containern unterscheiden. Ziel dieses Beitrags ist daher die Vorstellung eines mathematischen Optimierungsansatzes, der sowohl die Abläufe der maritimen Containerlogistik beschreibt, als auch die Einsparungspotentiale durch den Einsatz des Container-Poolings quantifiziert. Es wird gezeigt, dass durch den Einsatz des Container-Poolings Kosteneinsparungen im Vergleich zum unkooperativen Verhalten vorliegen.

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The use of lashing means, for example load securing straps or nets, is often time-consuming, especially for courier, express and parcel-services (CEP) using a lot stops. The following article describes the development of an automated load securing system with a three-dimensional-preformed net. Mainly two components interact in this system. On the one hand, an anti-skid system is integrated, which uses the advantages of a low-friction surface for loading and the anti-slip properties of an adhesive coating for the transport. On the other hand, a flexibly adaptive net consisting of high-performance synthetic fibers and integrated shorteners lash different sized transport units. Especially, the automatic lashing should increase the acceptance of the drivers for the new load securing system.

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Redesigning linear cell penetrating peptides (CPPs) into a multi-branched topology with short dipeptide branches gave cell penetrating peptide dendrimers (CPPDs) with higher cell penetration, lower toxicity and hemolysis and higher serum stability than linear CPPs. Their use is demonstrated by delivering a cytotoxic peptide and paclitaxel into cells.

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AIMS A non-invasive gene-expression profiling (GEP) test for rejection surveillance of heart transplant recipients originated in the USA. A European-based study, Cardiac Allograft Rejection Gene Expression Observational II Study (CARGO II), was conducted to further clinically validate the GEP test performance. METHODS AND RESULTS Blood samples for GEP testing (AlloMap(®), CareDx, Brisbane, CA, USA) were collected during post-transplant surveillance. The reference standard for rejection status was based on histopathology grading of tissue from endomyocardial biopsy. The area under the receiver operating characteristic curve (AUC-ROC), negative (NPVs), and positive predictive values (PPVs) for the GEP scores (range 0-39) were computed. Considering the GEP score of 34 as a cut-off (>6 months post-transplantation), 95.5% (381/399) of GEP tests were true negatives, 4.5% (18/399) were false negatives, 10.2% (6/59) were true positives, and 89.8% (53/59) were false positives. Based on 938 paired biopsies, the GEP test score AUC-ROC for distinguishing ≥3A rejection was 0.70 and 0.69 for ≥2-6 and >6 months post-transplantation, respectively. Depending on the chosen threshold score, the NPV and PPV range from 98.1 to 100% and 2.0 to 4.7%, respectively. CONCLUSION For ≥2-6 and >6 months post-transplantation, CARGO II GEP score performance (AUC-ROC = 0.70 and 0.69) is similar to the CARGO study results (AUC-ROC = 0.71 and 0.67). The low prevalence of ACR contributes to the high NPV and limited PPV of GEP testing. The choice of threshold score for practical use of GEP testing should consider overall clinical assessment of the patient's baseline risk for rejection.

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Fil: lvars, Lorena Ángela.

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Globalization has resulted in unprecedented movements of people, goods, and alien species across the planet. Although the impacts of biological invasions are widely appreciated, a bias exists in research effort to post-dispersal processes because of the difficulties of measuring propagule pressure. The Antarctic provides an ideal model system in which to investigate propagule movements because of the region's isolation and small number of entry routes. Here we investigated the logistics operations of the South African National Antarctic Programme (SANAP) and quantified the initial dispersal of alien species into the region. we found that over 1400 seeds from 99 taxa are transported into the Antarctic each field season in association with SANAP passenger luggage and cargo. The first ever assessment of propagule drop-off indicated that 30-50% of these propagules will enter the recipient environment. Many of the taxa include cosmopolitan weeds and known aliens in the Antarctic, indicating that logistics operations form part of a globally self-perpetuating cycle moving alien species between areas of human disturbance. in addition, propagules of some taxa native to the Antarctic region were also found, suggesting that human movements may be facilitating intra-regional homogenization. Several relatively simple changes in biosecurity policy that could significantly reduce the threat of introduction of nonnative species are suggested.

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Fil: Marín, Marta. Universidad Nacional de Cuyo