874 resultados para Fire safety design
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This work deals with the stages of the process of renewal of a Notice of Inspection of Fire Department (AVCB) set of structural measures, technical and organizational integrated to ensure the building an optimum level of protection in the security segment fire and panic according to the laws of fire safety standards. The work presented all the literature about the process, their justifications to force deploy in a company to fire safety, the benefits that this standard offers, the facilities in a company that has a AVCB and the great importance in society, presents some examples where there contained the fire safety regulations and their unhappy outcomes, difficulties encountered, examples of how to proceed, step by step and the lesson that this process requires great care, dedication, professionals with the required knowledge and severity to completion
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La tesi dottorale in oggetto prende spunto da alcune considerazioni di base relative alla salute di una comunità. Infatti quest’ultima si fonda sulla sicurezza dell’ambiente in cui vive e sulla qualità delle relazioni tra i suoi componenti. In questo ambito la mobilità rappresenta uno degli elementi di maggior criticità, sia per la sicurezza delle persone, che per la salute pubblica, che per le conseguenze sull’ambiente che ne derivano. Negli ultimi anni la circolazione stradale è notevolmente aumentata è questo ha portato a notevoli aspetti negativi, uno dei quali è connesso agli incidenti stradali. In tale ambito viene ricordato che l’Unione Europea ha da tempo indicato come obiettivo prioritario il miglioramento della sicurezza stradale e nel 2001 ha fissato il traguardo di dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime degli incidenti stradali. Non ultima, l’approvazione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio di un atto legislativo (d’imminente pubblicazione sulla GU Europea) relativo alla gestione della sicurezza in tutte le fasi della pianificazione, della progettazione e del funzionamento delle infrastrutture stradali, in cui si evidenzia l’esigenza di una quantificazione della sicurezza stradale. In tale contesto viene sottolineato come uno dei maggiori problemi nella gestione della sicurezza stradale sia la mancanza di un metodo affidabile per stimare e quantificare il livello di sicurezza di una strada esistente o in progetto. Partendo da questa considerazione la tesi si sviluppa mettendo in evidenza le grandezza fondamentali nel problema della sicurezza stradale, (grado di esposizione, rischio d’incidente e le possibili conseguenze sui passeggeri) e analizzando i sistemi adottati tradizionalmente per effettuare analisi di sicurezza: • Statistiche dei dati storici d’incidente; • Previsione da modelli basati su analisi di regressione dei dati incidentali; • Studi Before-After; • Valutazione da giudizi di esperti. Dopo aver analizzato gli aspetti positivi e negativi delle alternative in parola, viene proposto un nuovo approccio, che combina gli elementi di ognuno dei metodi sopra citati in un algoritmo di previsione incidentale. Tale nuovo algoritmo, denominato Interactive Highway Safety Design Model (IHSDM) è stato sviluppato dalla Federal Highway Administration in collaborazione con la Turner Fairbank Higway Research Center ed è specifico per le strade extraurbane a due corsie. Il passo successivo nello sviluppo della tesi è quello di un’analisi dettagliata del modello IHSDM che fornisce il numero totale di incidenti previsti in un certo intervallo temporale. Viene analizzata la struttura del modello, i limiti d’applicabilità, le equazioni che ne sono alla base e i coefficienti moltiplicativi relativi ad ogni caratteristica geometrica e funzionale. Inoltre viene presentata un’ampia analisi di sensibilità che permette di definire quale sia l’influenza d’ogni singolo Fattore di Previsione incidentale (Accident Predication Factor) sul risultato finale. Dai temi trattati, emerge chiaramente come la sicurezza è legata a più sistemi tra loro interconnessi e che per utilizzare e migliorare i modelli previsionali è necessario avere a disposizione dati completi, congruenti, aggiornati e facilmente consultabili. Infatti, anche quando sono disponibili elementi su tutti gli incidenti avvenuti, spesso mancano informazioni di dettaglio ma fondamentali, riguardanti la strada come ad esempio il grado di curvatura, la larghezza della carreggiata o l’aderenza della pavimentazione. In tale ottica, nella tesi viene presentato il Sistema Informativo Stradale (SIS) della Provincia di Bologna, concepito come strumento di gestione delle problematiche inerenti la viabilità e come strumento di supporto per la pianificazione degli interventi e la programmazione delle risorse da investire sulla rete. Viene illustrato come il sistema sia in grado di acquisire, elaborare ed associare dati georeferenziati relativi al territorio sia sotto forma di rappresentazioni grafiche, sia mediante informazioni descrittive di tipo anagrafico ed alfanumerico. Quindi viene descritto il rilievo ad alto rendimento, effettuato con l’ausilio di un laboratorio mobile multifunzionale (Mobile Mapping System), grazie al quale è stato possibile definire con precisione il grafo completo delle strade provinciali e il database contenente i dati relativi al patrimonio infrastrutturale. Tali dati, relativi alle caratteristiche plano-altimetriche dell’asse (rettifili, curve planimetriche, livellette, raccordi altimetrici, ecc...), alla sezione trasversale (numero e larghezza corsie, presenza di banchine, ecc..), all’ambiente circostante e alle strutture annesse vengono presentati in forma completa specificando per ognuno la variabilità specifica. Inoltre viene evidenziato come il database si completi con i dati d’incidentali georeferenziati sul grafo e compresivi di tutte le informazioni contenute nel modello ISTAT CTT/INC spiegandone le possibili conseguenze sul campo dell’analisi di sicurezza. La tesi si conclude con l’applicazione del modello IHSDM ad un caso reale, nello specifico la SP255 di S.Matteo Decima. Infatti tale infrastruttura sarà oggetto di un miglioramento strutturale, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, che consistente nell’allargamento della sede stradale attraverso la realizzazione di una banchina pavimentata di 1.00m su entrambi i lati della strada dalla prog. km 19+000 al km 21+200. Attraverso l’utilizzo dell’algoritmo di previsione incidentale è stato possibile quantificare gli effetti di questo miglioramento sul livello di sicurezza dell’infrastruttura e verificare l’attendibilità del modello con e senza storia incidentale pregressa. Questa applicazione ad un caso reale mette in evidenza come le informazioni del SIS possano essere sfruttate a pieno per la realizzazione di un analisi di sicurezza attraverso l’algoritmo di previsione incidentale IHSDM sia nella fase di analisi di uno specifico tronco stradale che in quella fondamentale di calibrazione del modello ad una specifica rete stradale (quella della Provincia di Bologna). Inoltre viene sottolineato come la fruibilità e la completezza dei dati a disposizione, possano costituire la base per sviluppi di ricerca futuri, come ad esempio l’indagine sulle correlazioni esistenti tra le variabili indipendenti che agiscono sulla sicurezza stradale.
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Throughout this research, the whole life cycle of a building will be analyzed, with a special focus on the most common issues that affect the construction sector nowadays, such as safety. In fact, the goal is to enhance the management of the entire construction process in order to reduce the risk of accidents. The contemporary trend is that of researching new tools capable of reducing, or even eliminating, the most common mistakes that usually lead to safety risks. That is one of the main reasons why new technologies and tools have been introduced in the field. The one we will focus on is the so-called BIM: Building Information Modeling. With the term BIM we refer to wider and more complex analysis tool than a simple 3D modeling software. Through BIM technologies we are able to generate a multi-dimension 3D model which contains all the information about the project. This innovative approach aims at a better understanding and control of the project by taking into consideration the entire life cycle and resulting in a faster and more sustainable way of management. Furthermore, BIM software allows for the sharing of all the information among the different aspects of the project and among the different participants involved thus improving the cooperation and communication. In addition, BIM software utilizes smart tools that simulate and visualize the process in advance, thus preventing issues that might not have been taking into consideration during the design process. This leads to higher chances of avoiding risks, delays and cost increases. Using a hospital case study, we will apply this approach for the completion of a safety plan, with a special focus onto the construction phase.
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La movilidad geográfica es, sin lugar a dudas, uno de los aspectos sociales que más se ha potenciado en los últimos años tanto en el ámbito nacional como mundial. Debido a las grandes dificultades orográficas que se dan en la Unión Europea es preciso desarrollar complejos proyectos donde los túneles son un elemento clave. Paradójicamente, los recientes incendios acaecidos en túneles en todo el mundo han generado dudas acerca de la necesidad de incrementar el número y, sobre todo, la longitud de túneles pero han supuesto un aliciente para profundizar en el estudio de los criterios de seguridad adoptados hasta ese momento. En concreto, dentro del conjunto de instalaciones disponibles en los túneles de carretera el sistema de ventilación juega un papel fundamental por su relación con los criterios de seguridad. En este sentido, el mayor conocimiento de los fenómenos que intervienen en los procesos de producción y evolución de los humos permiten definir criterios de dimensionamiento y funcionamiento de la ventilación más sofisticados. Sin embargo para poder asegurar la calidad del conjunto es preciso, por una parte, partir de una correcta definición a nivel de Proyecto de la solución constructiva la defmición de criterios de actuación precisos a adoptar en caso de incendio y por último el establecimiento de procedimientos de supervisión globales. En el artículo propuesto se abordan desde una perspectiva global las distintas etapas de definición y control que deben realizarse para garantizar el correcto funcionamiento de la instalación, se profundiza en los modelos numéricos empleados para el dimensionamiento y se recogen aspectos de la experiencia resultante de ensayos in-situ realizados. Como ejemplo se presentan resultados para distintos túneles de carreteras en España.
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Durante las últimas décadas, científicos e ingenieros han desarrollado un gran esfuerzo en la comprensión por los temas relacionados con el impacto entre cuerpos sólidos. La complejidad del desarrollo teórico y el desconocimiento acerca del comportamiento real de los materiales en problemas de carga rápida ha limitado tradicionalmente los problemas de impacto a geometrías muy concretas de los cuerpos incidentes, sin embargo, la evolución de la velocidad en los ordenadores y las mejoras en los métodos y elementos de instrumentación han aumentado el alcance y la fiabilidad de los datos experimentales y consecuentemente han sido un nuevo impulso en el estudio en este campo. El enfoque actual de las normativas basado en el análisis de riesgos permite la posibilidad de abordar la seguridad estructural a través de modelos explícitos, en los que las variables básicas del problema se definen de forma estadística y la seguridad se fija en función de probabilidades de fallo frente a los estados límite. Los métodos de fiabilidad estructural deben ser capaces de analizar toda la información estadística; es habitual el uso del método de Montecarlo, superficie de respuesta, estimaciones puntuales, nivel 11, etc. y en todos ellos es fundamental el conocimiento de un procedimiento determinista que permita evaluar el grado de cumplimiento de los estados límite. En ésta presentación se entra directamente en los modelos deterministas de cálculo, obviando el estudio estadístico más propio de un capítulo destinado a la fiabilidad estructural. Para ello, se han recogido unas ideas acerca de cómo se aborda el problema del impacto de una forma tradicional, se comienza con los choques elásticos e inelásticos de cuerpos rígidos. Los cuerpos rígidos dan paso a cuerpos elásticos donde la colisión genera una onda que recorre el cuerpo a una velocidad finita que se refleja en los contornos generando una vibración y en consecuencia una pérdida de energía en el choque. Posteriormente se abordará el impacto con materiales plásticos donde parte de la energía se transforma en la deformación permanente. Las explosiones pueden ser tratadas de forma análoga al impacto, ya que poseen la misma característica de cargas rápidas y son consideradas solicitaciones accidentales. La diferencia fundamental se centra en que los impactos requieren la existencia de dos cuerpos mientras que las explosiones sólo requieren un receptor y es el medio transmisor, generalmente el aire, quien transmite la solicitación mediante una onda de presión. En este artículo se comentan diferentes aspectos de la naturaleza de la solicitación y de su efecto sobre las estructuras.
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An analysis of the structure of flame balls encountered under microgravity conditions, which are stable due to radiant energy losses from H₂O, is carried out for fuel-lean hydrogen-air mixtures. It is seen that, because of radiation losses, in stable flame balls the maximum flame temperature remains close to the crossover temperature, at which the rate of the branching step H + O₂ -> OH + O equals that of the recombination step H + O₂ + M -> HO₂ + M. Under those conditions, all chemical intermediates have very small concentrations and follow the steady-state approximation, while the main species react according to the overall step 2H₂ + O₂-> 2H₂O; so that a one-step chemical-kinetic description, recently derived by asymptotic analysis for near-limit fuel-lean deflagrations, can be used with excellent accuracy to describe the whole branch of stable flame balls. Besides molecular diffusion in a binary-diffusion approximation, Soret diffusion is included, since this exerts a nonnegligible effect to extend the flammability range. When the large value of the activation energy of the overall reaction is taken into account, the leading-order analysis in the reaction-sheet approximation is seen to determine the flame ball radius as that required for radiant heat losses to remove enough of the heat released by chemical reaction at the flame to keep the flame temperature at a value close to crossover. The results are relevant to burning velocities at lean equivalent ratios and may influence fire-safety issues associated with hydrogen utilization.
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Federal Highway Administration, Safety Design Division, McLean, Va.
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Mode of access: Internet.
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Federal Highway Administration, Safety Design Division, McLean, Va.
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Federal Highway Administration, Safety Design Division, Mclean, Va.
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Federal Highway Administration, Safety Design Division, McLean, Va.
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Federal Highway Administration, Safety Design Division, McLean, Va.
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Sarawak, Malaysia has a large population of ethnic minorities who live in longhouses in remote rural areas where poverty, non-communicable diseases, accidents and injuries, environmental hazards and communicable diseases all contribute to a lower quality of life than is possible to achieve in these regions. To address these issues and improve the quality of life for longhouse people, the Kapit Divisional Health Office implemented the World Health Organization's Healthy Village programme in 2000. An evaluation was undertaken in 2003 to determine physical and behavioural changes resulting from the programme. The main changes evaluated were those involving smoking habits, exercise habits, health screening, fire safety, environmental improvements and food preparation and hygiene. A qualitative evaluation was conducted using participant observation and key-informant interviews, focus groups and observation. Results indicate that the programme is inspiring changes in various behavioural and physical characteristics of the study population. It is clear that the Healthy Village programme is a widely accepted way of improving health outcomes in longhouses, and that it is succeeding in making beneficial health changes.
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Flame retardants (FRs) are added to materials to enhance the fire safety level of readily combustible polymers. Although they have been purported to aid in preventing fires in some cases, they have also become a significant cause for concern given the vast data on environmental persistence and human and animal adverse health effects. Evidence since the 1980s has shown that Canadian, American and Europeans have detectable levels of FRs in their bodies. North Americans in particular have high levels of these chemicals due to stringent flammability standards and the higher use of polybrominated diphenyl ethers (PBDEs) in North America as opposed to Europe. FRs have been detected in household dust and some evidence suggests that TVs could be a significant source of exposure to FRs. It is imperative to re-visit the flammability standard (UL94V) that allows for FR use in TVs plastic materials by providing a risk versus benefit analysis to determine if this standard provides a fire safety benefit and if it plays a major role in FR exposure. This report first examined the history of televisions and the progression to the UL94V flammability test standard to understand why FRs were first added to polymers used in the manufacturing of TVs. It has been demonstrated to be due to fire hazards resulting from the use of plastic materials in cathode-ray tube (CRT) TVs that had an “instant-on” feature and high voltage and operating temperatures. In providing a risk versus benefit analysis, this paper presents the argument that 1) by providing a market survey the current flammability test standard (UL94V) is outdated and lacks relevance to current technology as flat, thin, energy efficient Liquid Crystal Displays (LCDs) dominate over traditionally used heavy, bulky and energy-intensive CRTs; 2) FRs do not impart fire safety benefits considering that there is a lack of valid fire safety concern, such as reduced internal and external ignition and fire hazard, and a lack of valid fire data and hazard for television fires in general and finally; 3) the standard is overly stringent as it does not consider the risk due to exposure to FRs in household dust due to the proliferation and greater use of televisions in households. Therefore, this report argues that the UL94V standard has become trapped in history and needs to be updated as it may play a major role in FR exposure.
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With the main focus on safety, design of structures for vibration serviceability is often overlooked or mismanaged, resulting in some high profile structures failing publicly to perform adequately under human dynamic loading due to walking, running or jumping. A standard tool to inform better design, prove fitness for purpose before entering service and design retrofits is modal testing, a procedure that typically involves acceleration measurements using an array of wired sensors and force generation using a mechanical shaker. A critical but often overlooked aspect is using input (force) to output (response) relationships to enable estimation of modal mass, which is a key parameter directly controlling vibration levels in service.
This paper describes the use of wireless inertial measurement units (IMUs), designed for biomechanics motion capture applications, for the modal testing of a 109 m footbridge. IMUs were first used for an output-only vibration survey to identify mode frequencies, shapes and damping ratios, then for simultaneous measurement of body accelerations of a human subject jumping to excite specific vibrations modes and build up bridge deck accelerations at the jumping location. Using the mode shapes and the vertical acceleration data from a suitable body landmark scaled by body mass, thus providing jumping force data, it was possible to create frequency response functions and estimate modal masses.
The modal mass estimates for this bridge were checked against estimates obtained using an instrumented hammer and known mass distributions, showing consistency among the experimental estimates. Finally, the method was used in an applied research application on a short span footbridge where the benefits of logistical and operational simplicity afforded by the highly portable and easy to use IMUs proved extremely useful for an efficient evaluation of vibration serviceability, including estimation of modal masses.