6 resultados para white-browed treecreeper
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
This study poses as its objective the genetic characterization of the ancient population of the Great White shark, Carcharodon carcharias, L.1758, present in the Mediterranean Sea. Using historical evidence, for the most part buccal arches but also whole, stuffed examples from various national museums, research institutes and private collections, a dataset of 18 examples coming from the Mediterranean Sea has been created, in order to increase the informations regarding this species in the Mediterranean. The importance of the Mediterranean provenance derives from the fact that a genetic characterization of this species' population does not exist, and this creates gaps in the knowledge of this species in the Mediterranean. The genetic characterization of the individuals will initially take place by the extraction of the ancient DNA and the analysis of the variations in the sequence markers of the mitochondrial DNA. This approach has allowed the genetic comparison between ancient populations of the Mediterranean and contemporary populations of the same geographical area. In addition, the genetic characterization of the population of white sharks of the Mediterranean, has allowed a genetic comparison with populations from global "hot spots", using published sequences in online databases (NCBI, GenBank). Analyzing the variability of the dataset, both in terms space and time, I assessed the evolutionary relationships of the Mediterranean population of Great Whites with the global populations (Australia/New Zealand, South Africa, Pacific USA, West Atlantic), and the temporal trend of the Mediterranean population variability. This method based on the sequencing of two portions of mitochondrial DNA genes, markers showed us how the population of Great White Sharks in the Mediterranean, is genetically more similar to the populations of the Australia Pacific ocean, American Pacific Ocean, rather than the population of South Africa, and showing also how the population of South Africa is abnormally distant from all other clusters. Interestingly, these results are inconsistent with the results from tagging of this species. In addition, there is evidence of differences between the ancient population of the Mediterranean with the modern one. This differentiation between the ancient and modern population of white shark can be the result of events impacting on this species occurred over the last two centuries.
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La Cognitive Radio è un dispositivo in grado di reagire ai cambiamenti dell’ambiente radio in cui opera, modificando autonomamente e dinamicamente i propri parametri funzionali tra cui la frequenza, la potenza di trasmissione e la modulazione. Il principio di base di questi dispositivi è l’accesso dinamico alle risorse radio potenzialmente non utilizzate, con cui utenti non in possesso di licenze possono sfruttare le frequenze che in un determinato spazio temporale non vengono usate, preoccupandosi di non interferire con gli utenti che hanno privilegi su quella parte di spettro. Devono quindi essere individuati i cosiddetti “spectrum holes” o “white spaces”, parti di spettro assegnate ma non utilizzate, dai quali prendono il nome i dispositivi.Uno dei modi per individuare gli “Spectrum holes” per una Cognitive Radio consiste nel cercare di captare il segnale destinato agli utenti primari; questa tecnica è nota con il nome di Spectrum Sensing e consente di ottenere essenzialmente una misura all’interno del canale considerato al fine di determinare la presenza o meno di un servizio protetto. La tecnica di sensing impiegata da un WSD che opera autonomamente non è però molto efficiente in quanto non garantisce una buona protezione ai ricevitori DTT che usano lo stesso canale sul quale il WSD intende trasmettere.A livello europeo la soluzione che è stata ritenuta più affidabile per evitare le interferenze sui ricevitori DTT è rappresentata dall’uso di un geo-location database che opera in collaborazione con il dispositivo cognitivo.Lo scopo di questa tesi è quello di presentare un algoritmo che permette di combinare i due approcci di geo-location database e Sensing per definire i livelli di potenza trasmissibile da un WSD.
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In questa tesi è stato trattato il tema dei derivati sui tassi di interesse e approfondito il modello stocastico discreto di Hull-White.
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Faxaflói bay is a short, wide and shallow bay situated in the southwest of Iceland. Although hosting a rather high level of marine traffic, this area is inhabited by many different species of cetaceans, among which the white-beaked dolphin (Lagenorhynchus albirostris), found here all year-round. This study aimed to evaluate the potential effect of increasing marine traffic on white-beaked dolphins distribution and behaviour, and to determine whether or not a variation in sighting frequencies have occurred throughout years (2008 – 2014). Data on sightings and on behaviour, as well as photographic one, has been collected daily taking advantage of the whale-watching company “Elding” operating in the bay. Results have confirmed the importance of this area for white-beaked dolphins, which have shown a certain level of site fidelity. Despite the high level of marine traffic, this dolphin appears to tolerate the presence of boats: no differences in encounter durations and locations over the study years have occurred, even though with increasing number of vessels, an increase in avoidance strategies has been displayed. Furthermore, seasonal differences in probabilities of sightings, with respect to the time of the day, have been found, leading to suggest the existence of a daily cycle of their movements and activities within the bay. This study has also described a major decline in sighting rates throughout years raising concern about white-beaked dolphin conservation status in Icelandic waters. It is therefore highly recommended a new dedicated survey to be conducted in order to document the current population estimate, to better investigate on the energetic costs that chronic exposure to disturbances may cause, and to plan a more suitable conservation strategy for white-beaked dolphin around Iceland.
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L'obiettivo del presente elaborato è di fornire una proposta di traduzione dall'inglese all'italiano del poema "The White Road" di Neil Gaiman, pubblicato in Ruby Slippers, Golden Tears (1995) e in Smoke and Mirrors (1998). L'elaborato è articolato in: una breve presentazione dell’autore, con accento sui temi ricorrenti presenti nelle sue opere; una descrizione del testo scelto, sia in termini di struttura che di contenuti e riferimenti culturali; la proposta di traduzione con testo originale a fronte; un’analisi dei problemi traduttivi riscontrati con le relative soluzioni adottate.
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Il cervello umano è composto da una rete complessa, formata da fasci di assoni, che connettono le diverse aree cerebrali. Il fascio arcuato collega l’area imputata alla com- prensione del linguaggio con quella dedicata alla sua produzione. Il fascio arcuato è presente in entrambi gli emisferi cerebrali, anche se spesso è utilizzato prevalente- mente il sinistro. In questa tesi sono state valutate, in un campione di soggetti sani, le differenze tra fascio arcuato destro e sinistro, utilizzando la trattografia, metodica avanzata e non invasiva che permette la ricostruzione della traiettoria delle fibre con immagini RM (Risonanza Magnetica) pesate in diffusione. A questo scopo ho utilizzato un algoritmo probabilistico, che permette la stima di probabilità di connessione della fibra in oggetto con le diverse aree cerebrali, anche nelle sedi di incrocio con fibre di fasci diversi. Grazie all’implementazione di questo metodo, è stato possibile ottenere una ricostruzione accurata del fascio arcuato, an- che nell’emisfero destro dove è spesso critica, tanto da non essere possibile con altri algoritmi trattografici. Parametrizzando poi la geometria del tratto ho diviso il fascio arcuato in venti seg- menti e ho confrontato i parametri delle misure di diffusione, valutate nell’emisfero destro e sinistro. Da queste analisi emerge un’ampia variabilità nella geometria dell’arcuato, sia tra diversi soggetti che diversi emisferi. Nell’emisfero destro l’arcuato incrocia maggiormente fibre appartenenti ad altri fasci. Nell’emisfero sinistro le fibre dell’arcuato sono più compatte e si misura anche una maggiore connettività con altre aree del cervello coinvolte nelle funzioni linguistiche. Nella seconda fase dello studio ho applicato la stessa metodica in due pazienti con lesioni cerebrali, con l’obiettivo di testare il danno del fascio arcuato ipsilaterale alla lesione e stimare se nell’emisfero controlaterale si innescassero meccanismi di plastic- ità strutturale. Questa metodica può essere implementata, in un gruppo di pazienti omogenei, per identificare marcatori RM diagnostici nella fase di pianificazione pre- chirurgica e marcatori RM prognostici di recupero funzionale del linguaggio.