7 resultados para Papaya ( Carica papaya L.)

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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L'elaborato di tesi tratta la caratterizzazione del rendimento di un circuito convertitore di energia elettrica in energia meccanica. La conversione viene svolta con una procedura pi complessa, ma pi efficiente rispetto alla conversione classica. Il circuito studiato soggetto alle problematiche legate all'energy harvesting, tuttavia ha il vantaggio di non necessitare di alimentazione esterna.

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Lo scopo della tesi risiede nel caratterizzare lm sottili di Rubrene cresciuti per mezzo dellepitassia molecolare. In particolare si studiata la densit di stati di trappola con il ne di determinare il grado di purezza di questi campioni. Partendo dalle caratteristiche I-V (Corrente-Tensione) in temperatura stato possibile utilizzare il modello TM-SCLC (Temperature Modulated Space Charge Limited Current)concludendo che i campioni cos cresciuti raggiungono un grado di purezza maggiore rispetto al Rubrene bulk ed escludendo la presenza di difetti estrinseci.

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In questo documento stata proposta una soluzione per l'estrazione di carica da un trasduttore piezoelettrico mediante un circuito di conversione quasi-sincrono. Il trasduttore piezoelettrico pu essere considerato un ottimo dispositivo per convertire lenergia derivante dalle vibrazioni; la soluzione proposta di estrazione di carica in maniera quasi-sincrona permette un processo di energy harvesting con prestazioni nettamente migliori rispetto al caso di conversione sincrona per casi di trasduttori fortemente accoppiati.

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Oggetto della presente tesi di Laurea lo studio delle nuove tecnologie disponibili per limmunorivelazione di marcatori proteici in fase solida. Particolare attenzione stata rivolta alle problematiche e alle esigenze tecniche nella quantificazione del complesso proteico in esame a seguito della rivelazione di un segnale, testimone proporzionale della grandezza biologica in esame. In altre parole lidentificazione e la quantificazione di proteine di interesse avviene a valle di un processo, chiamato western blotting, che genera un segnale (colore, luce, fluorescenza) al quale riferire la sostanza molecolare della misura. Laccuratezza della quantificazione, a seguito degli errori sperimentali dovuti alla tecnologia, rappresenta un problema complesso nella pratica biochimica e nello studio dei fenomeni di variazione dellespressione genica, ovvero del fenotipo, in un organismo. Il primo capitolo si apre con la descrizione del processo di discriminazione delle proteine in base al loro rapporto carica/massa molecolare tramite elettroforesi su gel. Il capitolo prosegue con la disamina della tecnologia di ultima generazione per la visualizzazione delle proteine risolte e la loro eventuale quantificazione, paragonandone le prestazioni rispetto ai sistemi di visualizzazione e quantificazione classici. Argomenti del secondo capitolo sono lo studio delle prestazioni delle nuove tecnologie per lesecuzione del blotting su supporto solido e per lincubazione delle proteine con immunoglobuline. Seguono, rispettivamente nei capitoli terzo e quarto, lanalisi delle tecnologie analogiche e digitali per la rivelazione del segnale e la quantificazione tramite opportuni software.

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La tecnologia odierna, orientata sempre di pi verso il low-power, ha permesso di poter sviluppare sistemi elettronici in grado di autoalimentarsi senza alcun bisogno di sorgenti di energia tradizionali. Questo possibile, ad esempio, utilizzando trasduttori piezoelettrici, in grado di trasformare lenergia meccanica, provocata ad esempio da una vibrazione, in unaltra forma di energia che, in tal caso, risulta essere una grandezza elettrica. Il settore principale in cui viene impiegato questo componente quello dellEnergy Harvesting, ovvero un campo dellelettronica in cui si cerca di estrarre dall'ambiente circostante bassissime quantit di energia mediante tecniche opportune, cercando di ridurre i consumi dei circuiti di controllo annessi e renderli, in maggior parte, il pi possibile autosufficienti. Lobiettivo quello di implementare alcune tecniche di recupero dellenergia mediante circuiti gestiti a microcontrollore e valutare se tali metodiche portino a risultati accettabili in grado di soddisfare quelli che sono i requisiti che il mondo dellEnergy Harvesting richiede.

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Uno dei settori che pi si stanno sviluppando nell'ambito della ricerca applicata senza dubbio quello dell'elettronica organica. Nello specifico lo studio sospinto dagli indubbi vantaggi che questi dispositivi porterebbero se venissero prodotti su larga scala: basso costo, semplicit realizzativa, leggerezza, flessibilit ed estensione. da sottolineare che dispositivi basati su materiali organici sono gi stati realizzati: si parla di OLED (Organic Light Emitting Diode) LED realizzati sfruttando le propriet di elettroluminescenza di alcuni materiali organici, OFET (Organig Field Effect Transistor) transistor costruiti con semiconduttori organici, financo celle solari che sfruttano le buone propriet ottiche di questi composti. Oggetto di analisi di questa tesi lo studio delle propriet di trasporto di alcuni cristalli organici, al fine di estrapolarne la mobilit intrinseca e verificare come essa cambi se sottoposti a radiazione x. I due cristalli su cui si focalizzata questa trattazione sono il 1,5-Dinitronaphtalene e il 2,4-Dinitronaphtol; su di essi stata eseguita una caratterizzazione ottica e una elettrica, in seguito interpretate con il modello SCLC (Space Charge Limited Current). I risultati ottenuti mostrano che c' una differenza apprezzabile nella mobilit nei due casi con e senza irraggiamento con raggi x.

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Il perfezionamento dei campi di forza in meccanica molecolare, necessario per migliorare laccuratezza della modellazione classica di materiali, un procedimento dispendioso. Laccuratezza dei campi di forza tuttavia la chiave per la predizione affidabile di propriet chimico-fisiche dalle simulazioni MD. A questo scopo, risulta importante linclusione esplicita della polarizzazione, trascurata nei campi di forze tradizionali. Il modello delloscillatore di Drude rappresenta una soluzione computazionalmente conveniente ed implementato in diversi software di simulazione. In questo modello, la polarizzazione atomica resa dallintroduzione di una particella carica e di massa ridotta, ancorata allatomo polarizzabile. In questo lavoro di tesi abbiamo sviluppato una procedura per ottenere un campo di forza polarizzabile per molecole organiche in fase liquida, prendendo in esame un solvente polare molto comune: lacetonitrile. Il nostro approccio si serve di calcoli quantomeccanici preliminari per la determinazione dei valori di riferimento di alcune propriet molecolari: le cariche parziali atomiche, il momento di dipolo e la polarizzabilit. A questi calcoli seguono due fasi di parametrizzazione basate su algoritmi di minimizzazione. La prima fase riguarda la parametrizzazione delle polarizzabilit atomiche descritte con il modello di Drude e ha come scopo la riproduzione della polarizzabilit molecolare quantomeccanica. Nella seconda fase, si sono ottimizzati i parametri del potenziale Lennard-Jones in modo da riprodurre la densit sperimentale a temperatura e pressione ambiente, ottenendo diverse parametrizzazioni del campo di forza polarizzabile. Infine, queste parametrizzazioni sono state confrontate sulla base della loro capacit di riprodurre alcune propriet di bulk, quali entalpia di vaporizzazione, costante dielettrica, coefficiente di diffusione e specifiche funzioni di distribuzione radiale.