6 resultados para Fire Accident Hazards.

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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Natural hazards affecting industrial installations could directly or indirectly cause an accident or series of accidents with serious consequences for the environment and for human health. Accidents initiated by a natural hazard or disaster which result in the release of hazardous materials are commonly referred to as Natech (Natural Hazard Triggering a Technological Disaster) accidents. The conditions brought about by these kinds of events are particularly problematic, the presence of the natural event increases the probability of exposition and causes consequences more serious than standard technological accidents. Despite a growing body of research and more stringent regulations for the design and operation of industrial activities, Natech accidents remain a threat. This is partly due to the absence of data and dedicated risk-assessment methodologies and tools. Even the Seveso Directives for the control of risks due to major accident hazards do not include any specific impositions regarding the management of Natech risks in the process industries. Among the few available tools there is the European Standard EN 62305, which addresses generic industrial sites, requiring to take into account the possibility of lightning and to select the appropriate protection measures. Since it is intended for generic industrial installations, this tool set the requirements for the design, the construction and the modification of structures, and is thus mainly oriented towards conventional civil building. A first purpose of this project is to study the effects and the consequences on industrial sites of lightning, which is the most common adverse natural phenomenon in Europe. Lightning is the cause of several industrial accidents initiated by natural causes. The industrial sectors most susceptible to accidents triggered by lightning is the petrochemical one, due to the presence of atmospheric tanks (especially floating roof tanks) containing flammable vapors which could be easily ignited by a lightning strike or by lightning secondary effects (as electrostatic and electromagnetic pulses or ground currents). A second purpose of this work is to implement the procedure proposed by the European Standard on a specific kind of industrial plant, i.e. on a chemical factory, in order to highlight the critical aspects of this implementation. A case-study plant handling flammable liquids was selected. The application of the European Standard allowed to estimate the incidence of lightning activity on the total value of the default release frequency suggested by guidelines for atmospheric storage tanks. Though it has become evident that the European Standard does not introduce any parameters explicitly pointing out the amount of dangerous substances which could be ignited or released. Furthermore the parameters that are proposed to describe the characteristics of the structures potentially subjected to lightning strikes are insufficient to take into account the specific features of different chemical equipment commonly present in chemical plants.

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This thesis selects concrete, steel and their relation as research subjects, mainly commentary and discusses the property changes of steel and concrete materials under and after high temperature.The differences and comparisons of reasearch methods and ways between different researchers and different papers,particularly for chinese researches and chinese papers,and partly for comparison between chinese papers methods and Euro-Amercian papers methods about Fire Resistance Behavior of Reinforced Concrete will be summarized and analyzed.The researches on fire-resistance behavior of reinforced concrete become more and more important all over the world. And I would find differences between Chinese researches results, between Chinese researches results and other countries researches results.

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La complessa materia della prevenzione incendi può essere approcciata secondo due strategie sostanzialmente differenti. Da una parte, l’approccio di tipo deterministico, imperante in Italia, si concretizza nell’emanazione di norme estremamente prescrittive e nel ricorso da parte del progettista a strumenti di calcolo molto semplici. Il pregio maggiore di tale approccio risiede senza dubbio alcuno nella sua estrema semplicità, nella garanzia di una certa omogeneità di applicazione e nella possibilità di erogare in tempi ragionevoli una formazione uniforme ed accettabile ai controllori. Mentre il limite più evidente consiste nella rigidità, talora eccessiva, delle prescrizioni normative e nelle procedure di calcolo da adottare. Dall’altra, un approccio di tipo ingegneristico (Fire Safety Engineering), seguito per lo più nei paesi anglosassoni, si basa sulla predizione della dinamica evolutiva dell’incendio tramite l’applicazione di idonei modelli di calcolo fisicamente basati (physically sound). Punto di forza di questa seconda strategia è la sua estrema flessibilità, che consente la simulazione d’incendi di complessità anche molto elevata. Per contro i limiti più evidenti di tale approccio risiedono nella problematica validazione sperimentale dei modelli in argomento, data la natura distruttiva delle prove che andrebbero condotte, nella spinta preparazione richiesta ai professionisti ed ancor più ai controllori, dato il proliferare negli anni di modelli anche molto diversi tra loro, ed, infine, nel caso di raffinati modelli di campo, in un onere computazionale non sempre sostenibile con i PC di comune diffusione. Allo stato attuale in Italia il ricorso alla Fire Safety Engineering è di fatto circoscritto alle applicazioni per le quali non esiste una specifica norma prescrittiva, su tutte la valutazione del rischio in attività a rischio di incidente rilevante e la Fire Investigation; talora essa è impiegata anche per la valutazione della sicurezza equivalente in occasione di richiesta di deroga a norme prescrittive.

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Lo sviluppo di un incendio all’interno di depositi di liquidi infiammabili costituisce uno scenario particolarmente critico a causa della rilevanza delle conseguenze che ne possono scaturire. L’incendio causato dalla formazione di grandi pozze sviluppatesi a seguito di forature dei contenitori e il rapido coinvolgimento di tutto lo stoccaggio rappresentano uno scenario di incendio tipico di queste realtà. Si ha quindi la necessità di adottare provvedimenti atti a garantire specifici obiettivi di sicurezza tramite l’introduzione di misure antincendio. La prevenzione incendi, sino al 2007, era basata esclusivamente su norme di tipo prescrittivo, in base alle quali si definivano le misure di sicurezza secondo un criterio qualitativo. Successivamente l’ingegneria antincendio si è sempre più caratterizzata da approcci basati su analisi di tipo prestazionale, in grado di dimostrare il raggiungimento dell’obiettivo di sicurezza sulla base del comportamento reale d’incendio ottenuto mediante un’accurata simulazione del fuoco che ragionevolmente può prodursi nell'attività. La modellazione degli incendi è divenuta possibile grazie allo sviluppo di codici di fluidodinamica computazionale (CFD), in grado di descrivere accuratamente l’evoluzione delle fiamme. Il presente studio si inserisce proprio nell’ambito della modellazione CFD degli incendi, eseguita mediante il software Fire Dynamics Simulator (FDS). L’obiettivo dell’elaborato è studiare l’azione dell’impianto di spegnimento a schiuma sullo sviluppo di un incendio di pozza in un deposito di liquidi infiammabili, in termini di riduzione della potenza termica rilasciata dal fuoco, al fine di determinare le temperature massime raggiunte, in corrispondenza delle quali valutare il comportamento di resistenza strutturale degli edifici. Il presente lavoro è articolato in 6 capitoli. Dopo il Capitolo 1, avente carattere introduttivo, vengono richiamati nel Capitolo 2 i principali concetti della chimica e fisica degli incendi. Nel Capitolo 3 vengono esaminate le normative intese ad unificare l’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio. Il Capitolo 4 fornisce una dettagliata descrizione del software di calcolo, FDS - Fire Dynamics Simulator, adoperato per la modellazione dell’incendio. Nel Capitolo 5 si procede alla progettazione prestazionale che conduce alla determinazione della curva naturale d'incendio in presenza degli impianti di spegnimento automatici. Infine nel Capitolo 6 si riportano le considerazioni conclusive.

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In questa tesi si è studiato l’insorgere di eventi critici in un semplice modello neurale del tipo Integrate and Fire, basato su processi dinamici stocastici markoviani definiti su una rete. Il segnale neurale elettrico è stato modellato da un flusso di particelle. Si è concentrata l’attenzione sulla fase transiente del sistema, cercando di identificare fenomeni simili alla sincronizzazione neurale, la quale può essere considerata un evento critico. Sono state studiate reti particolarmente semplici, trovando che il modello proposto ha la capacità di produrre effetti "a cascata" nell’attività neurale, dovuti a Self Organized Criticality (auto organizzazione del sistema in stati instabili); questi effetti non vengono invece osservati in Random Walks sulle stesse reti. Si è visto che un piccolo stimolo random è capace di generare nell’attività della rete delle fluttuazioni notevoli, in particolar modo se il sistema si trova in una fase al limite dell’equilibrio. I picchi di attività così rilevati sono stati interpretati come valanghe di segnale neurale, fenomeno riconducibile alla sincronizzazione.

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Lo scopo di questa tesi è quello di presentare una proposta di ritraduzione per i primi tre capitoli del primo romanzo di A Song of Ice and Fire. La scelta di questo tema è stata dettata dalla contestata traduzione ufficiale di quest'opera alla quale sono personalmente appassionato, e dal conseguente desiderio di sfruttare le conoscenze acquisite durante i miei studi per ovviare ai problemi della resa di Sergio Altieri. Il lavoro è sviluppato in tre capitoli e un'appendice. Nel primo capitolo vengono analizzate le problematiche generali legate alla traduzione. Viene inoltre presentata una sinossi all'opera per semplificare la lettura della tesi. Nel secondo capitolo vengono esaminati i problemi principali della traduzione di Altieri. Il terzo capitolo è dedicato al confronto tra l'opera originale, la traduzione ufficiale e la proposta di ritraduzione dei primi capitoli. In appendice è presente la mia traduzione integrale dei tre capitoli del romanzo.