5 resultados para Analyse systémique

em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna


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La tesi si sofferma sulla traduzione dal francese quebecchese verso l'italiano di due opere letterarie del Québec rappresentative della lingua francese quebecchese: "Les Fous de Bassan" di Anne Hébert e "La petite fille qui aimait trop les allumettes" di Gaétan Soucy. Attraverso un'analisi dei quebecismi e della loro traduzione in italiano, abbiamo potuto verificare se i traduttori avessero tenuto conto o meno delle specificità del francese del Québec. Grazie alle ricerche condotte, abbiamo potuto dimostrare che è possibile giungere a una traduzione dei quebecismi soddisfacente grazie alla corretta consultazione delle risorse lessicografiche specifiche sul francese del Québec attualmente disponibili.

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Ce mémoire est le fruit de ma passion pour la langue française, pour la littérature et pour la traduction. Mon travail porte sur une proposition de traduction, du français vers l’italien, de trois passages tirés des trois romans composant La Trilogie des couleurs de Maxence Fermine. Il s’agit de romans brefs mais intenses qui partagent le thème dominant de la couleur, ainsi que le schéma narratif et un style unique en son genre. Dans le premier chapitre, je souhaite d’abord fournir quelques informations sur la vie de l’écrivain, sur son style d’écriture et sur les thèmes principaux de ses ouvrages. Ensuite, je vais présenter La Trilogie, pour tracer le contexte général dans lequel les passages choisis s’inscrivent. Enfin, je me pencherai sur les raisons qui m'ont amenée au choix de ces passages. Dans le deuxième chapitre, je vais analyser les textes source (les passages choisis) dans le but d’identifier les éléments les plus importants (sur le plan lexical, morphosyntaxique et stylistique) à considérer très attentivement lors de la traduction. Dans le dernier chapitre, j'essaye d'analyser ma proposition de traduction à l'aide de textes spécifiques et justifie mes choix traductifs. Enfin, je vais tirer mes conclusions : dans la traduction littéraire, l’expression doit être la plus spontanée possible, tout en gardant le style de l’auteur et un certain niveau esthétique. En outre, le but de tout traducteur est celui d’atteindre un bon compromis entre une traduction orientée vers le texte source et une traduction adressée à la culture cible, ainsi que celui de créer un nouveau texte, qui doit fonctionner aussi bien que l’original, en profitant de tous les atouts de la langue cible de la même manière que l’auteur du texte source l’a fait dans sa propre langue. Mon travail a toujours été guidé par ces principes.

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Il lavoro da me svolto si concentra sull’analisi testuale della poesia “A une passante” di Charles Baudelaire, contenuto all’interno della raccolta “Les fleurs du mal”, nella sezione dei “Tableaux parisiens”. Oltre ad essermi soffermata sulla da sempre affascinante, misteriosa e complessa figura e personalità del poeta, ho fornito un’interpretazione generale del sonetto, mettendo insieme punti di vista di grandi critici letterari e tenendo anche conto della visione di celebri traduttori (quali Antonio Prete e Riccardo Sonzogno), che si sono cimentati, con svariati metodi e approcci, alla traduzione della raccolta; ho poi dedicato una breve parentesi ad una visione più generale di ciò che è la traduzione e a come essa può venire concepita e distinta nei diversi ambiti. Ho analizzato nel dettaglio la figura della ‘passante’ all’interno della poesia e l’importanza che Baudelaire le attribuisce, in un’eterna alternanza tra timore reale e amore surreale. La poesia, infatti, è ricca di espressioni essenziali per comprendere la concezione della donna da parte del poeta, ma anche per l’esistenza stessa del ‘poète maudit’. Egli si trova, infatti, costretto a muoversi in uno spazio intermedio tra realtà e immaginazione, nel quale nemmeno i suoi occhi sono più capaci di distinguere ciò che il poète voyant è in grado di scorgere per definizione; per sfuggire alla piattezza e alla quotidianità parigina egli sogna allora un passaggio, un’illusione, un miracolo, un amore. E, sebbene non si tratti affatto di un incontro realmente accaduto, questa è l’unica possibilità che il poeta ha per non far svanire l’immagine di questa donna sconosciuta, che di certo l’avrebbe amato, e per non farla svanire tra la folla dalla quale ha preso vita: è solo immortalando questo momento che il ritratto della ‘passante’ potrà restare impresso per sempre nelle più grandi pagine della letteratura francese.